E diamo a Cesare quel che e' di Cesare: un paio di acciughe, aglio, parmigiano, un uovo, limone e olio extravergine. E Cesare dal suo frullatore ci tira fuori una delle insalate piu' gettonate, imitate e - ahime' - abusate di tutta la California (e non solo). Per me e' stata una vera e propria rivelazione, mi ha conquistato piu' o meno appena varcato il controllo dell'Immigrazione, e ancora oggi credo di esserne una delle piu' grande fan. Possibile? Eccome no:
La Caesar Salad fa tanto California, ma - udite udite - il suo inventore e' un tal Cesare Cardini, nato in Italia e poi emigrato negli Stati Uniti all'inizio del secolo scorso. Cesare (ormai diventato per tutti Caesar) apri' un ristorante a San Diego e uno a Tijuana, Messico, e si racconta che la sera del 4 Luglio del 1924, trovatosi tragicamente con la dispensa vuota, decise di improvvisare e offrire agli ospiti un famoso Piatto dello Chef. Pane vecchio, uova, olio, parmigiano e limone, chi e' che non ha questi ingredienti a disposizione nella sua cucina? Caesar si limito' a combinarli alla meno peggio e quello che salto' fuori fu invece una vera chicca. Mi chiedo perche' a me non vengono mai in mente queste genialate.
Per dovere di cronaca devo dire che la ricetta iniziale, quella del 4 luglio 1924, non aveva l'acciuga. E aggiungo anche che quando l'ho scoperto mi e' quasi cascato il mondo addosso. Secondo la versione originale il sapore di acciuga dovrebbe venire solo dalla salsa Worcestershire (che contiene anche l'acciuga fra i suoi ingredienti), ma evidentemente nel corso degli anni qualche chef temerario si e' voluto intrufolare nella corsa al successo della Caesar Salad, e ha pensato bene di aggiungere al condimento qualche filetto di quella vera.
Di conseguenza ancora oggi il Caesar Salad Fan Club si divide in due: quelli che L'acciuga? No grazie, e quelli che invece non ne possono fare a meno. Io faccio parte del secondo gruppo.
Caro Cesare, chiedo venia.
Per il condimento
uovo 1
succo di limone 2-3 cucchiai
filetti di acciughe sott'olio 1
aglio 1 spicchio
olio extravergine di oliva 60 ml (1/4 di tazza)
salsa Worcestershire 1/2 cucchiaino piu' qualche goccia
parmigiano grattuggiato 3 cucchiai
sale, pepe q.b.
Per i crostini
pane casereccio raffermo q.b.
olio, aglio
Per l'insalata
cuori di lattuga romana q.b
scaglie di parmigiano, pepe nero macinato fresco
Prima di tutto, preparare i crostini. Tagliare il pane a cubetti piu' o meno regolari, disporli sulla placca del forno e farli tostare a 180 per circa 10-15 minuti, rigirandoli ogni tanto finche' sono leggermente coloriti su tutti i lati. Far raffreddare. Schiacciare uno spicchio d'aglio e lavorarlo con un pizzico di sale e un goccio d'olio fino a ridurlo in crema. Scaldarlo in una padella con un altro cucchiaio di olio, unire i crostini e farli insaporire. Alternativamente, si possono anche condire i crostini con aglio tritato, olio e sale prima della cottura in forno ed evitare il secondo passaggio in padella. Ma dato che i crostini si mantengono a lungo in una scatola di latta, preferisco averne una scorta "neutra" in modo da poterli utilizzare anche in maniera diversa.
Per il condimento, cuocere l'uovo per un minuto in acqua bollente e raffreddarlo immediatamente sotto l'acqua fredda. Romperlo nella ciotola del mixer unendo acciuga, aglio, succo di limone, salsa Worcestershire, parmigiano, olio, sale e pepe. Frullare fino a che si ottiene una salsa cremosa e omogenea. Assaggiare e aggiustare il condimento di conseguenza (Piu' facile a dirsi che a farsi, devo dire la verita'. Per quanto semplicissimo, il problema del Caesar Salad Dressing e' proprio quello di trovare il giusto equilibrio tra gli ingredienti, non deve sapere troppo di acciuga ne' troppo di limone, l'uovo e il parmigiano servono per dare cremosita' e l'olio non deve predominare su tutto il resto. Molto vaga come descrizione, lo ammetto... pero', dai, ci ho provato!).
Per comporre l'insalata secondo i dettami di Cesare, bisogna usare solo il cuore croccante della lattuga romana, scartando tutte le foglie esterne e le parti piu' scure (pero' buttarle proprio no, eh, magari tenetele da parte per una versione meno fondamentalista della Caesar, un po' come quella ritratta qui sotto). Altra regola sarebbe quella di presentare le foglie intere sul piatto, anche se a tutt'oggi conosco solo due posti in cui lo fanno, qui e qui (non a caso si contendono il titolo di Miglior Caesar Salad di San Francisco). Si racconta anche che da Cesare si usasse mangiare l'insalata con le mani, foglia per foglia. Yum....I like that! In ogni caso, intera o tagliuzzata, basta condire la lattuga con la salsa, unire qualche crostino di pane e spolverare con scaglie di parmigiano e pepe nero macinato fresco.
Se volete iscrivervi al Fan Club, fate un fischio.
"This isn't the real Caesar Palace, is it?"
"What do you mean?"
"Did...ehm...did Caesar live here?"
"Ehm...no!"
"I didn't think so!"
(Z. Galifianakis, riferendosi al famoso casino' di Las Vegas, The Hangover, 2009)
Avvertenza: la citazione c'entra come i cavoli a merenda (o meglio, come le acciughe nella Caesar).