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martedì 13 agosto 2013

GIORGIO GABER - Meno impegno e più amore



[...] "io sono quello della canzone d'amore.   È l'amore che voglio cantare.   Io non sono il Cerutti né gli somiglio.   Quella ballata resta per me un episodio isolato, una vicenda finita".   E con sicurezza aggrottando il sopracciglio: "Voglio diventare bravo ascoltando me stesso".
È un bel proposito.   Ma bisogna fare i conti con i doveri della propria fama. [...]
"Forse sono stato un ingenuo.   Tante volte mi sono chiesto perché mi avessero invitato a cantare ai 'Festival dell'Unità'.   Mi facevano una gran corte perché andassi.   Io aspettavo il mio turno sotto il palco, davanti alla folla coi fazzoletti rossi al collo.   E intanto ascoltavo il gruppo dei 'Cantacronache', cantanti che hanno in repertorio motivi anarchici, socialisti, canti delle mondine e del Delta.   La folla gridava: "Bravi", poi andavo sul palco io.   Se facevo il Cerutti, erano feste.   Se parlavo d'amore, come era giusto che facessi perché io sono un cantante dei sentimenti giovanili, ecco la freddezza generale. [...]
[...] "Molti (credono) che lei apprezzasse le storie della periferia più squallida.   E che ne volesse diventare il cantore in funzione politica.  Le dispiace che sia successo?"
"Non solo mi dispiace ma mi secca.   Devo ammettere che si sono serviti di me e della mia ingenuità se è accaduto questo."
"Chi è il suo paroliere; il paroliere del Cerutti?"
"Umberto Simonetta, un giovane."
"Fa politica?"
" Ma certo che ne fa. È completamente a sinistra.   Vede tutto con occhio politico.   Io ho solo messo in musica le sue parole compreso il Cerutti e il Trani a gogò".
La vicenda è fin troppo chiara: timido e inesperto, questo bravo ragazzo, capace di cantare, ha subito l'avventura di Pinocchio, cui somiglia.   Ha incontrato il gatto e la volpe e si è fatto fuorviare.   Il gatto potrebbe essere Simonetta; la volpe, la televisione.   Gli hanno fatto cantare storie che non gli dicono nulla ma che erano capaci di recare un'adesione in più alla nuova retorica della canzone sociale, e al nuovo conformismo degli stracci, del vizio, della volgarità messa in musica.   Forse se avesse saggiato il giudizio del pubblico, Gaber si sarebbe accorto che le ragazze si innamorano di lui, non quando dice: 'scolando barbera' ma quando modula: 'Non arrossire, quando ti guardo...'.
[...]

domenica 11 agosto 2013

Il Fenomeno Bobby Solo


 È quasi incredibile come questo ragazzo nato nel '45 guadagni cantando 400 mila lire al giorno.   Eppure sino a poco tempo fa suo padre gli dava si e no i soldi per il gelato.   Che cos'ha dunque per entusiasmare tanto i giovani?




Per la seconda volta in un mese, Bobby ha tentato di radersi ma è stato inutile: le guance del diciannovenne, che ha guadagnato cinquanta milioni in quattro mesi (pari a circa 416 mila lire al giorno) restano imberbi.   La natura è indifferente alla celebrità di un ex-alunno di seconda liceo classico, anche se ha venduto la sua canzone Una lacrima sul viso in diciotto Paesi e sta per costruirsi un cottage su duemila metri quadrati di terreno.
Fino al festival di Sanremo si chiamava Roberto Satti, nato a Roma trentotto giorni prima che finisse la guerra, il 18 marzo 1945.   Suo padre, pilota civile, gli concedeva 150 lire al giorno; cinquanta per andare dai Parioli a "Roma centro" con l'autobus; cinquanta per tornare a casa; cinquanta per il gelato.   Non aveva più di 7 in nessuna materia, sebbene filosofia e italiano lo interessassero.   In compenso sapeva tutto di Elvis Presley e aveva musicato a tempo di rock "la partenza" di Metastasio.   "Quella metrica è fatta per il ritmo", aveva detto scandalizzando l'insegnate.
Adesso è il più importante adolescente italiano. [...]


giovedì 1 novembre 2012

GIGLIOLA CINQUETTI - PRIMA O POI... TELEFONERAI/QUANDO PASSO IL PONTE CON TE

 



Continua l'evoluzione sentimentale di Gigliola Cinquetti.   La giovane cantante veronese pare che sia stata al centro di una piccola polemica all'interno della sua casa discografica: chi voleva che facesse progressi e chi, invece, preferiva tenerla ancora al guinzaglio.   Sembra, stando a quello che possiamo ascoltare, che abbia vinto la fazione progressista e che Gigliola, finalmente, abbia raggiunto l'età adatta per innamorarsi.   Lo dice molto chiaramente nel suo ultimo disco cantando la canzone di Brassens Quando passo il ponte con te.   L'amore, benché ancora allo stadio di flirt, compare anche sull'altra canzone del disco, Prima o poi telefonerai.   Si tratta di due canzoncine pulitine, quasi delle filastrocche, che la Cinquetti interpreta con il suo stile di   "ragazza che canta per caso", con la sua voce pudica.
 
L'Amico dei dischi
("GRAZIA"- 30 agosto 1964)
                                                                                                                                                                   



side a)
  • Prima o poi... telefonerai (si seulement, tu osais) (pace-canfora)



side b)
  • Quando passo il ponte con te (il suffit de passer le pont) (brassens-pace)






cover (CGD - N 9509)
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CGD N 9509
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