Il singolare telefono è dotato di tastiera Qwerty a scomparsa, fotocamera da 2 megapixel con display da 2.3 pollici e risoluzione di 240 x 320 pixel, Gps intergrato, accesso al Web con connettività 3G, tecnologia Bluetooth, slot SD, browser e servizio e-mail.
Rivestito in plastica decomponibile e fabbricato con materiale ottenuto dal mais riciclabile all’80 per cento, sarà venduto a partire dal prossimo 16 agosto al prezzo di soli 50 dollari, circa 35 euro, agli utenti che sottoscriveranno un abbonamento di due anni.
Atteso in Europa l’anno prossimo, Reclaim dispone di un caricabatterie anti sprechi che s'illumina ed emette un segnale acustico quando la carica è completa.
via kataweb
non sono membro di facebook, ma potrei capitolare per questo amore di robot!
L'immagine del suo primo piano con la lingua di fuori è conosciuta in tutto il mondo. Ora, però, a distanza di 54 anni dalla sua scomparsa, la risata di Albert Einsten potrebbe tornare a illuminare il mondo.
Il merito è dei ricercatori del Kaist (www.kaist.edu) e di Hubo, un mezzo busto robotizzato che riproduce le fattezze del fisico tedesco. E che ora, grazie a un software messo a punto da un team dell'università della California, è in grado di esprimere emozioni attraverso la mimica facciale.
kataweb
Ad uno sguardo distratto può apparire un orologio originale, ma invece si tratta di
e cioè sicuramente orologio a anche cellulare, con il quale scattare foto, navigare, ascoltare musica!
Dispone di touchscreen a colori, 1 Gb di memoria e fotocamera da 1,3 megapixel...
insomma un accessorio da agente segretissimo!
Ma è un robot!
Oddio!
Si chiama iCub, è un robot grande quanto un bimbo di 2 anni. Al momento ha imparato soltanto a gattonare, ma è già uno dei fiori all'occhiello della ricerca robotica italiana, per come pensa e come muove le mani. Siamo andati a "giocare" con lui e a scoprirne i segreti. focus.it
articolo di focus.it
Questa volta ci siamo, o almeno così sembra: l'auto ad aria sta per arrivare sulle nostre strade. Le consegne delle prima pre-serie sono previste per il prossimo mese. Ecco tecnologia, costi, prestazioni e punti oscuri di un'auto che potrebbe essere davvero rivoluzionaria. (Franco Severo, 20 maggio 2009)
Come anticipato da Focus.it lo scorso gennaio, dopo quasi 20 anni di progetti, rinvii e sospetti di bufala, l'auto ad aria compressa sembra essere finalmente pronta. MDI, l'azienda francese che le produce, ci ha confermato che le prime vetture saranno consegnate entro qualche settimana alla compagnia aerea KML e sostituiranno una vecchia flotta di cart elettrici attualmente in servizio all'aeroporto di Amsterdam. La prima prova ufficiale di questo veicolo apparentemente super ecologico è stata effettuata qualche giorno fa da un giornalista del quotidiano britannico The Guardian che nel suo resoconto dà un giudizio complessivamente positivo sul rivoluzionario mezzo.
Sulle ali del vento. Il motore della Airpod è un bicilindrico da 5,5 cavalli di potenza alimentato da un flusso di aria ad altissa pressione stivata in una bombola-serbatoio: l'uscita dell'aria compressa aziona due pistoni che fanno girare l'albero motore. Esternamente la vettura assomiglia a una specie di uovo con tre ruote, si guida con un joystick ed è realizzata interamente in fibra di vetro per contenere al massimo il peso. Sviluppata per usi esclusivamente urbani, può ospitare fino tre persone, ha un'autonomia di 200 km e una velocità massima di 70 km/h. Il pieno d'aria si fa durante la notte grazie a uno speciale compressore elettrico ma è già pronto un dispositivo ad alta pressione che permetterà di riempire le bombole in meno di un minuto.
In questo video una breve presentazione di Airpod
Quello che si muove sinuosamente nel mare non è un vero serpente, ma il prototipo anaconda, il cui compito è trasformare il moto ondoso in energia.
Si stanno però sollevando inquietudini circa l'uso che potrebbe esserne fatto sugli uomini...come sempre il problema non è l'oggetto ma come esso viene impiegato da noi.
articolo focus
Un nuovo sistema di difesa messo a punto dall’esercito americano potrebbe aiutare le forze dell’ordine nella lotta contro attentati e autobombe.
Si tratta di un generatore di microonde a guida laser capace di distruggere da lontano un ordigno, o meglio, l’elettronica che lo controlla. Il dispositivo utilizza un laser ad alta energia per ionizzare l’aria e creare un canale di plasma attraverso il quale veicolare un fascio di microonde. In questo modo è possibile disattivare l’elettronica di una bomba o di un missile o bloccare la centralina di un’autobomba diretta verso il bersaglio immobilizzandola prima che faccia danni.
Il raggio d’azione del Multimode Directed Energy Armament System è di qualche decina di metri, ma con un laser di opportuna potenza potrebbe tranquillamente essere esteso a oltre un chilometro.
Meno armi per tutti
Il sistema ha però già iniziato a suscitare polemiche, poiché secondo alcune fonti potrebbe essere utilizzato per colpire anche le persone con una sorta di elettroshock a distanza.
Il procedimento e la tecnologia sono spiegate a questi link
articolo kataweb
Le soluzioni biologiche sviluppate dalla Natura in milioni di anni sono le migliori in quanto a compatibilità e adattamento con l'ambiente peculiare in cui sono inserite. Da questo presupposto parte la robotica biomimetica o biorobotica, la quale, grazie all'osservazione degli animali, sta escogitando nuovi meccanismi per il funzionamento degli automi life-like (del tutto simili alle specie biologiche) del futuro prossimo venturo.
Il risultato di tali studi stanno così portando all'elaborazione di robot a basso impatto ambientale, facilmente introducibili in habitat specifici, senza disturbo o danno per gli animali biologici che li popolano. Ecco due degli ultimi prototipi realizzati, entrambi dall'azienda tedesca Festo.
Utili e divertenti: i pinguini-robot Aquapenguin un domani potranno mescolarsi ai pinguini veri ed eseguire il monitoraggio dello stato di salute dell'ambiente in cui vivono. Oltre a fornire informazioni agli etologi sul comportamento di questi animali. Eccone uno che nuota in una vasca artificiale. Un androide da fantascienza, con tanto di occhio luminoso e movimento di palpebra.
E' già possibile prenotare la nuova vettura che sarà ricaricabile da una qualsiasi presa elettrica, le prime consegne sono previste tra circa un anno.
- Caratteristiche tecniche sull'esaurente portale di Yes.Life
E' un software free che farà risparmiare fino a 410 chilowattora l'anno contribuendo quindi a ridurre l'emissione di co2
Ho parlato di questo anche nell'altro mi blog da dove è possibile effettuare il download, lo segnalo anche qua perchè credo in certe possibilità.
articolo su Corriere.it
WASHINGTON – È l'ultima trovata del mondo dell'auto contro la crisi: la vettura, preferibilmente la familiare, con il posto per il cane. E che posto! Cuscino lavabile, cinture di sicurezza, ventilatore, contenitore d'acqua e di cibo, scaletta per accedervi, e così via. Perché il posto, naturalmente, è posteriore, o aperto o chiuso (un ampio bagagliaio se si tratta di una berlina). La trovata è della Honda, che ha presentato l'auto per Fido - la Element - al salone di New York la settimana scorsa, e che la metterà in vendita in autunno. Ha dichiarato la portavoce Sage Marie: «L'America è una nazione di cinofili, siamo certi che sarà un modello di successo».
LE CARATTERISTICHE - Perché la scaletta e la cintura di sicurezza? Perché Fido potrebbe essere anziano o semi infermo, e se di forte stazza sarebbe difficile portarlo in braccio o spostarlo. Al salone, la Element è stata collaudata proprio da un cane di questo tipo, Sammy, senza alcun problema, e ha suscitato l'entusiasmo dei bambini. Il prezzo della vettura, di basso consumo di benzina, non sarà eccessivo, sui 20 mila dollari a seconda degli optional.
MANIA - L'auto “dog friendly” (amica del cane), come la chiama la Honda, è l’ennesima prova della cinofilia degli americani, che nel 2007 hanno speso per gli animali domestici 41 miliardi di dollari, una cifra enorme. Lo scrittore Michael Shaffer ha appena pubblicato un libro dal sardonico titolo "One nation under Dog" (Una nazione sotto Cane), ispirato dal motto "One nation under God" (Una nazione sotto Dio). I cani, in particolare, sono «fur babies», bimbi con il pelo, surrogati di figli. Come sempre in America, simili passioni si traducono in affari colossali. Di qui la trovata della Honda. E in caso di incidenti? I cani saranno assicurati, come gli altri passeggeri. Spiega Shaffer che negli ultimi venti anni in 89 università americane sono stati creati corsi sui diritti degli animali: da quello che spiega come riscuotere l'eredità dei padroni a quello che spiega con quale dei due coniugi andare in caso di divorzio.
Articolo di Repubblica.it
ROMA - Navigare in Internet dovunque mi trovi, grazie al mio super cellulare. Un'esperienza divertente, ma a volte molto costosa. Della nuova e insidiosa frontiera della telefonia si occupa l'associazione Altroconsumo, che invia una serie di avvisi ai naviganti. Attenti a quando configurate lo smartphone prima di navigare per la prima volta (non fatelo mai da soli); e puntate sulle tariffe legate al tempo di navigazione rispetto a quelle legate al volume dei dati scaricati. Attenzione: siete davvero in pericolo quando superate la soglia di dati consentita dalla vostra tariffa. Ultimo consiglio, quindi: mentre scaricare le e-mail brucia pochi dati, musica o video ne bruciano tanti. Moderazione.
La porta d'ingresso. Prima di iniziare la navigazione, molti smartphone vanno "configurati". Dentro il cellulare, va inserito un codice di accesso (Apn) che identifica l'operatore e poi il tipo di navigazione: Wap (che scarica pagine leggere) oppure Internet (che ne scarica di pesanti). Primo problema: se io ho una tariffa Wap ma poi configuro il cellulare per Internet, pagherò tanto.
L'iPhone in automatico. Risulta a Repubblica che Tim tenti sempre di vendere smartphone già configurati. Ma la Apple, ad esempio, non vuole che alcuni operatori determinino da soli la configurazione dell'iPhone. E questo è un problema. L'iPhone ha il "vizietto" di connettersi al web in modo automatico per aggiornare così alcune sue funzioni. Se l'iPhone si connette da solo e se io ho una tariffa a consumo (legata cioè alla quantità di dati scaricati), allora rischio la stangata.
Gli antidoti. Quando navigo con un Tim, conviene allora tenermi dentro il recinto del portale di Tim (perché resto al 100% in un ambiente Wap più economico). Se voglio navigare in Internet, ci sono offerte (della categoria Maxxi) che offrono 50 mega al giorno e costano 10 euro al mese, prepagati. Ma occhio a sforare quei tetti. Quando invece navigo con Vodafone, devo tenere d'occhio gli Sms in arrivo. Vodafone avverte con un messaggino ogni volta che la connessione lascia l'ambiente Wap per addentrarsi in Internet. Sarà efficace?
Il roaming. Se siete clienti Tre, conviene vigilare che la connessione stia avvenendo sulla rete di questo operatore. Se problemi di copertura vi portano in roaming su una rete di altri operatori - denuncia Altroconsumo - i costi salgono.
Meglio a tempo. Nella sua inchiesta, Altroconsumo suggerisce tariffe a tempo invece di quelle legate ai dati scaricati. Giusto. Ma anche la tariffa a tempo può avere una sua iniquità. Wind, ad esempio, chiede ai clienti (abbonati o ricaricabili) 50 centesimi ogni 15 minuti per le navigazioni in ambiente Internet. Ma questi 50 centesimi si pagano tutti sia che la navigazione duri un solo secondo sia che prosegua per tutti e 15 minuti (stesso amaro trattamento fanno gli altri operatori per tariffe analoghe).
Come controllare. A fine giornata, in generale, è utile controllare sempre quanto abbiamo speso. Vodafone, ad esempio, ha i numeri di servizio 404 o 414; Wind il 4155 (scrivere la parola "saldo") oppure il sito www.155.it cui bisogna registrarsi.
l'articolo
Grazie ai dettagli 3D dei fondali oceanici forniti da Google Earth nella sua versione Ocean gli scienziati sono in grado di individuare i luoghi in cui potrebbero verificarsi futuri tsunami, per esempio distinguendo le formazioni rocciose sottomarine che rischiano di collassare, provocando onde anomale. Uno di questi è stato individuato nel Mar dei Caraibi dal Geohazard Research Centre dell'Università di Portsmouth, Inghilterra.SCOPERTA INCIDENTALE - I ricercatori del centro di ricerca di rischio geologico dell'Università di Portsmouth, in Gran Bretagna, stavano compiendo degli studi nell'isola Dominica, delle Piccole Antille, utilizzando la funzione tridimensionale di Google Earth. Nel corso dei loro rilevamenti hanno notato una zona della costa che avrebbe potuto presto franare, soprattutto a causa della frequenza dei terremoti nell'area, e causare uno tsunami. In particolare Richard Teeuw, a capo dell’équipe, ha riscontrato la preoccupante precarietà di un cono vulcanico che, secondo i calcoli dei ricercatori, in concomitanza con un terremoto riverserebbe in acqua una quantità di rocce tale da originare uno tsunami di tre metri
ORIGINE DI UNO TSUNAMI – Le cause di questo fenomeno, che consiste in onde marine di eccezionali dimensioni (più per la lunghezza che per l’altezza d’onda), sono solitamente riconducibili a uno spostamento notevole e repentino di una placca del fondale marino, ma chiaramente l’origine può derivare anche da un’instabilità dei fondali o della costa. Quest’ultima origine può essere individuata e osservata attraverso la tecnologia esplorativa utilizzata dal colosso di Mountain View e nota come Light Detection and Ranging, che permette appunto la misurazione dell’orografia sottomarina. In generale va precisato che l’uso del software della grande G è consigliato per le analisi preliminari, quando altri strumenti risulterebbero troppo costosi. Nel caso in cui vengano individuati spot ad alto rischio, si può poi procedere a un’analisi più dettagliata.
lightlane, praticamente un segnale luminoso mostrerà la nostra presenza sull'asfalto, sul seguente file pdf tutte le spiegazioni del caso
Tutto questo potrebbe diventare realizzabile grazie alle nuove tecnologie, signore e signori vi presento il
Serviva uno standard unico, stabile, aperto, semplice. Abbiamo speso centinaia di milioni di dollari per creare una piattaforma di questo genere, la migliore possibile tanto per gli utenti che per gli sviluppatori".
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