Cronache di ordinarie giornate di pesca
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lunedì 3 agosto 2015

Storie di livree e fiorellini

Sono ancora vivo.
Il blog pure, ma andrà avanti cosi, aggiornato una volta ogni morte di papa, quando ho tempo, voglia e report che reputo significativi.
Fine premessa.


Questo anno mi si è rinnovata la voglia di trote, di acque fredde e di torrenti. Non più le solite una due uscite stagionali giusto per fare qualcosa di diverso, ma proprio desiderio di andare, tornarci e tornarci ancora, provare nuovi tratti e ripercorrere per l'ennesima volta vecchi corsi d'acqua.

lunedì 8 settembre 2014

Le vacanze in montagna

Mammamiaquantotempoèchenonaggiornoilblogghe.

Troppo. Davvero. Ma sono tornato per rimediare. Meglio tardi che mai no?


Questa estate, dopo circa 12 anni, sono riandato in vacanza in montagna. Quasi venti giorni trascorsi in una casetta fresca fresca, mentre a Grosseto se ne stavano a sguazzare nel sudore. Non male devo dire, non male anche perché ovviamente mi sono massacrato di pesca in torrente, ho troteggiato come un indemoniato quasi tutti i giorni, talmente tanto e ripetutamente che alla fine mi è passata la voglia anche solo di pensarci, un po' come succede con una bella canzone, la ascolti dalla mattina alla sera appena la scopri, ma poi non la puoi più sentire!

Beh che dire, ho avuto la possibilità di sbizzarrirmi, girato torrenti nuovi, rivisitato "vecchi" corsi d'acqua, esplorato ogni pozza e tratto mancante di luoghi conosciuti ma non completamente, insomma una bella botta di esperienza.

Le catture non sono mancate, dalle tante under 30 a qualche big. E' stato bello ritrovare vecchie conoscenze, come allo stesso tempo farne di nuove.



Visto il tanto tempo a disposizione e le numerose catture, mi sono pure potuto permettere qualche scatto "in azione" con pesci che generalmente tendo a portare a terra il più in fretta possibile senza perdere tempo. Qui sotto una bella cucciolona tra i 45 e i 50.



Pesci del genere in genere riescono ad appagarti e onestamente ero convinto fosse quella la taglia massima a cui ambire, in fondo in questi torrentini i pesci come fanno a crescere ulteriormente? Contento delle mie 3 - 4 trotone prese nei giorni precedenti, ormai pescavo senza ambizioni, cosi per godermi la pace del bosco, l'ambiente e le sue creature, a volte anche orribilanti diciamolo pure.


Eppure tra un lancio e l'altro, arrivo a una buca di quelle belle, ma non più di tanto, dove ti aspetti una cattura o magari due da 30cm, e invece... e invece succede che l'esca tocca l'acqua e un torello che non avevi mai visto prima te la ingoia in un sol boccone. 


Il pesce si dimostra un po' moscio, ma quando arriva sotto è un vero spettacolo, lunga e cicciotta allo stesso tempo. La adagio sulla sabbia della riva solo per una veloce e inaccurata misurazione, siamo sui 60cm !! Poi la slamo e la riossigeno con cura, prima di vederla sparire nella sua tana. Chissà se un giorno la rivedrò.


Iper appagato e con un sorriso indelebile stampato in volto, decido di fare le ultime due buche e poi rientrare. La pescata per me era finita. Per me si, ma non per i pesci. Poco dopo arriva lei.



Non ci credo un'altro torello !! Un po' più piccola della prima ma fortunatamente tre volte più energetica, ho dovuto tribolare un po' per tirarla fuori dal correntone ed è persino riuscita a prendere qualche metro di lenza, cosa che in torrente non capita praticamente mai. Questa volta siamo sui 55 abbondanti.

Le uscite successive le ho fatte più per stare all'aria aperta, in torrenti minuscoli e cristallini, anche solo popolati da pinnuti osceni come quello qui sotto, fortunatamente la pesca non è fatta di soli pescioni.




Talvolta invece, prendevo a camminare per il solo gusto di inoltrarmi il più possibile, lungo quei corsi d'acqua che si spingevano anche per decine di km all'interno di boschi disabitati e senza sentieri, lanciando poco ma camminando tanto. Fortunatamente quel marchingegno infernale chiamato gps mi fermava prima dei punti di "non ritorno".


Era un gran piacere essere uno dei pochi ad andare a bucare pesci che vivono credo quasi indisturbati dall'uomo in zone cosi isolate. Soprattutto quando si trattava di esemplari di taglia usciti da buche con acqua a dir poco cristallina.



Una piccola particolarità di questa vacanza: tornato a casa mi sono accorto di un piccolo dettaglio. Non ho mai cambiato esca, ho sempre avuto il mio fedele Ryuki 45 attaccato al finale, sempre lui per 20 giorni. Segno evidente di quanto questa pesca sia fatta più di gambe e braccia, che di tecnica.


Alla prossima pescata, e stavolta si spera sia salata!

sabato 24 maggio 2014

Una giornata in torrente

Dopo quasi un anno di lontananza dai torrenti montani iniziavo a sentire la voglia di un ritorno... e visto che questi ambienti ormai li vivo con meno frequenza di prima, decido di organizzarmi una giornata in grande stile, come piace a me, di quelle che ti massacrano le articolazioni.

L'intenzione è di pescare per un lunghissimo tratto di torrente, con un percorso di sola andata evitando di perdere tempo con il sentiero di ritorno. Mi studio per bene le immagini satellitare, cerco una via che mi porti a valle e mi ricolleghi al corso d'acqua e dopo un po' di osservazione noto che la cosa è fattibile, sempre ammesso che non mi perda nelle labirintiche stradine dei contadini.

Il giorno dopo carico la bici in macchina e parto verso l'appennino. Mi fermo con l'auto esattamente a fine percorso, da li proseguirò in bici. E cosi, dopo diverse salite, discese infinite, dopo aver attraversato paesi e fattorie, incrociato gli sguardi scontrosi di contadini che chissà da quanto non vedevano un "forestiero" e fatto la conoscenza di quattro zampe poco amichevoli finalmente arrivo a destinazione.


Ma a quanto pare non è ancora finita, raggiungere il corso d'acqua non è per niente semplice e gli ultimi 50 metri si rivelano i più difficoltosi e... dolorosi.


Poi finalmente, eccolo, l'elemento liquido !!


Mi fermo un po' alla prima cascatella per mangiare qualcosa e recuperare forze, meglio riempirsi lo stomaco che pensare a quanti km mi separano dalla macchina.
La scarsità di piogge intense dell'ultimo inverno si nota subito, le piene non sono state in grado di portare a valle tutti gli alberi caduti e oltre a buche potenzialmente occupate da salmonidi completamente ricoperte e rese impescabili dai tronchi, mi toccano pure alcuni passaggi alla Indiana Jones.



Oh già, mi ero dimenticato che sono li per pescare, i pesci inizialmente scarseggiano, solo qualche trotella sui 30cm, ma sono fiducioso, il torrente è ancora lungo.


Man mano che avanzo, si aprono scenari impressionanti, cascate, pareti mozzafiato e formazioni rocciose scavate dall'erosione occupate da topi con cui onestamente non vorrei avere a che fare.



Più mi inoltro nell'inesplorato, più aumentano i risultati, e si iniziano a vedere anche pesci di taglia interessante.


Mi ero scordato di quanto fosse difficile fare una foto decente a delle trote di taglia, in alcuni casi ci rinuncio, troppo viscide e irrequiete anche solo per un veloce scatto ricordo. Se ne salva solo qualcuna lasciando il pesce in acqua.


La pesca sta volgendo al meglio e la giornata oltre a faticosa sta diventando pure parecchio divertente, ma vista la stagione, c'è anche chi si diverte più di me.


Sarà per tutta l'eccitazione che c'è nell'aria.. ma anche i pesci in alcuni tratti sembrano davvero infoiate e non mancano attacchi non appena l'esca tocca l'acqua.


Si alternano tratti più o meno pescosi, ma ormai sono più che appagato e quindi l'ultimo km lo percorro abbastanza velocemente, lanciando solo nelle buche più promettenti, fino a che, dopo circa 6 - 7 ore in giro, scorgo tra un misto di dispiacere e sollievo il ponte dove ho parcheggiato l'auto. A questo punto non resta altro da fare che andare a riprendere la bici e tornare a casa, con il ricordo di una giornata in torrente difficile da dimenticare.



mercoledì 22 maggio 2013

Una primavera tra i monti

Un po' di tempo fa, ho partecipato ad un raduno in Friuli in compagnia di Andrea, la ormai nota AssCup. Visto la tanta strada fatta ne abbiamo approfittato per fare un giorno di vacanza in più da dedicare interamente alle acque interne, in cerca di un pesce che nelle mie zone non esiste, la trota marmorata.

E cosi, grazie a Fabio, che è stato tanto disponibile da farci da guida per tutto il tempo della nostra permanenza, ci siamo avventurati in un fiume con acqua cristallina e paesaggi a dir poco mozzafiato. La giornata purtroppo è iniziata sotto quello che poteva tranquillamente essere scambiato per il diluvio universale, acqua a secchiate che ci ha reso la prima ora di pesca molto difficoltosa. Fortunatamente in seguito la situazione è andata migliorando e siamo riusciti a pescare. Ad aprire le danze è stata un'iridea selvatica, che non ha resistito ad uno Spearhead Ryuki recuperato in corrente.


In seguito, continuando a risalire il fiume, sono arrivate loro, le marmorate !





Salmonidi bellissimi dal comportamento davvero affascinante. Il Ryuki con questi pesci si è fatto davvero valere, vuoi per la loro indole da predatore puro, o vuoi perché come esca riusciva a nuotare senza problemi in ogni tratto del fiume, dalle anse riparate ai correntoni. Comunque sia l'accoppiata è stata vincente.

I pesci ovviamente sono tornati tutti in acqua.



Devo proprio ringraziare Fabio per questa bella giornata !!

Ma anche tornato a casa, con la primavera che stava esplodendo, non potevo non fare un giro tra i "miei" torrenti, più a misura umana, meno spettacolari, ma ugualmente capaci di regalare belle soddisfazioni.


Non ci è voluto molto e dopo poco si è subito fatta vedere una vecchia amica, che si è gettata con foga su uno Spearhead Ryuki 45 davvero un pescione per le nostre acque.


Anche Andrea dopo poco non è voluto rimanere indietro...


 Passiamo alcune giornate a cercare posti e pesci nuovi, tra gole suggestive e cascatelle che anche se in fondo sono tutte uguali, ti danno sempre l'impressione di aver trovato la buca definitiva.



Oltre ai pesci, non mancano incontri con gli "altri" abitanti del torrente, che non perdo tempo per importunare per qualche foto.



Anche se le vere star, rimangono sempre loro.


  

Alla prossima :)

lunedì 9 luglio 2012

Trote

Estate, caldo, afa. Bisogna pur sfuggire a tutte queste piaghe.
Come ogni anno io e Andrea abbiamo trovato un buon sistema per riuscire a passare qualche pomeriggio all'aria aperta restando comunque al fresco, con qualche bella pescata nei torrenti di montagna.
E cosi ogni weekend si parte alla ricerca di nuovi torrenti da esplorare, alla ricerca del trotone senza volto che ormai sembra diventato un sogno irrealizzabile, sepolto da quantità industriali di trotelle da 20cm.

Peschiamo un po' in tutti i modi, dalla gomma, ai classici rotanti, ai minnow. Ho avuto modo di "testare" i DUO Tetra Works Toto 42, dei piccoli killer che sembrano fatti a posta per questi pesci.


Ma facciamo parlare le foto, con le prime catture di fario nella media...






Tutto nella norma, troppo nella norma, e anche le buche migliori continuano a non offrire di meglio.



Decidiamo di darci all'esplorazione di nuovi corsi d'acqua, personalmente un po' sfiduciato e ormai rassegnato più al piacere di vedere posti nuovi che al trovare catture con la C maiuscola.
Ma mi sbagliavo, e come se mi sbagliavo. Incredibilmente, ciò che non era mai successo in tante pescate, si è ripetuto più volte in una sola giornata. Finalmente il torrente tanto sognato era stato trovato, e qui il merito va tutto ad Andrea, un vero esploratore di montagna :)







 Ovviamente tutto rilasciato con la massima cura.



 Le foto, sono quasi tutte fatte da Andrea.

Alla prossima!