martedì 1 novembre 2011

Valenza

Ultimamente la mia anima nomade sta avendo il sopravvento su ogni altro istinto...le fughe di fantasia si fondono con la ricerca di piccoli break dalla vita quotidiana. Bisogno di aria nuova, di ascoltare lingue sconosciute, come se prendessi parte a un concerto o a una lirica estranea. La necessità di sentirmi straniera per ritrovare me stessa. Così metto dentro la valigia quel poco che serve, trovo la scusa delle gare della weazel per organizzar
e brevi trasferte che si rivelano una sorprendente boccata di aria fresca.
Valenza incanta per le sue chiese con tesori inaspettati, le sue strade strette in cui si alternano taperie e ristoranti, per la visione eterea della sua cittadella delle arti, archi sospesi sull'acqua, architettura leggera come il pensiero. Al ritorno porto con me il colore dorato della stazione, mentre la pioggia rendeva l'asfalto uno specchio per il cielo, le passeggiate con il naso all'insù in ammirazione dei decori liberty dei palazzi e la briosità del popolo spagnolo. Mi servirà per affrontare l'inizio di questo inverno con le sue giornate grigie e umide. I ricordi mi daranno la giusta poesia che contrasterà i momenti di noia. Perchè è questo il più grande regalo che un viaggio possa darti. Le sensazioni, le immagini, i profumi rimangono dentro e ti trasformano un pochino....in attesa del prossimo giro.
città delle arti
la città delle arti

valencia
il porto-avenida de francia-estacion de norte

la cattedrale

il mercato centrale di valencia
il mercato centrale

graffiti@valencia
graffiti

lights@valencia
lights

E il prossimo post...TAPAS...lasciatemi solo il tempo di ricopiare tutte le ricette

giovedì 20 ottobre 2011

Norimberga e Monaco

Il rientro dalla Germania si è rivelato più intenso del previsto. Il tran tran quotidiano mi ha travolta completamente rubandomi il tempo e la voglia di mettermi ai fornelli. I fogliettini delle ricette da provare si accumulano inesorabilmente così come i miei progetti di cucito senza trovare la giusta realizzazione. Il week end invece è volato via , trascorso in una bolla fuori dal tempo. E se anche ringrazio di tutto cuore questi due giorni passati nelle magiche terre di Alae Noctis di certo non ho avuto la possibilità di spignattare. In attesa che giungano tempi più tranquilli da dedicare alla mia cucina (dato che anche questo fine settimana sarò via per altri lidi) vi lascio con le foto che continuo a sfogliare quasi quotidianamente, come se il potere di queste immagini mi desse la possibilità ogni volta di staccare la spina e ritagliarmi una piccola vacanza.

markets&food@norimberga
MARKETS&FOOD@NORIMBERGA

norimberga - monuments
MONUMENTS@NORIMBERGA

monaco
MONACO

monaco by night
MONACO BY NIGHT



sabato 8 ottobre 2011

I'm Back

Ed eccomi di nuovo qui, al rientro dal mio viaggetto in Germania. Dieci giorni davvero spettacolari. Essere di nuovo a Berlino mi ha emozionata. Non solo per la bella atmosfera vissuta durante i giorni della maratona, a cui ha partecipato la weazel (io ho solo fatto da spettatrice ;) ) ma per il piacere sia di scoprire nuovi angoli della città che avevo tralasciato nel viaggio precedente sia quello di  riattraversare luoghi familiari. Anche le altre tappe mi hanno lasciato colpita: Norimberga è un vero e proprio gioiello medievale, mentre Monaco mi ha mostrato il suo aspetto festaiolo grazie all'Oktoberfest. Sono tornata con un sacco di foto e il desiderio di trasferirmi nella capitale tedesca. Troppe differenze positive mi hanno fatto pensare a quante cose non funzionino più in Italia. Ma questa è un'altra storia. Oggi voglio solo iniziare a condividere con voi un po' di quello che ho vissuto negli ultimi giorni. 

BERLIN

berlin marathon 2011
MARATHON

Wall Art
WALL ART

berlin by night
BY NIGHT

Berlin Monuments
MONUMENTS

Walk on Berlin
WALK ON BY

berlin mueseum
MUSEUMS

The Wall
THE WALL

Orto Botanico Berlino
ORTO BOTANICO

people in berlin
PEOPLE

Eating in Berlin
EATING

venerdì 23 settembre 2011

Beans

Sabato si parte...finalmente oserei dire! E praticamente da giugno che conto i giorni che mi separano alle mie vacanze teutoniche. Qualche giorno a salutare nuovamente la mai dimenticata Berlino in occasione della maratona a cui parteciperà la weazel, poi via verso Monaco per l'Oktoberfest e infine giù a visitare un piccolo tratto della Romantische Strasse e magari il meraviglioso castello della Ravensburger. Quindi questa settimana il tempo e la voglia per cucinare si è ridotto praticamente a zero. Ma una promessa è una promessa perciò ecco a voi il piatto a base di fagioli in programma per questa settimana. Rimane valido l'invito per chi vuole partecipare con le proprie idee che hanno per protagonista questo delizioso legume, al mio rientro farò la collection di quello che mi avete lasciato nei commenti a questo post

BOSTON BAKED BEANS

IMG_9194
(ricetta originale da Buon Appetito Amrica)

Ingredienti per 4 persone
  • 250 gr di fagioli borlotti freschi
  • 100 gr di proscitto crido tagliato a listarelle
  • mezza cipolla rossa sbucciata e tagliata a pezzettini
  • 100 gr di melassa
  • 1 cucchiaio di senape in polvere
  • 30 gr di passata di pomodoro + un paio di cuccchiaini di tabasco (nella ricetta originale veniva messo il ketchup)
  • 1 punta di chiodi di garofano in polvere
  • 2 cucchiaini di sale
  • pepe a piacere

Cuocete i fagioli in una capiente pentola con tanta acqua quanto basta a coprirli di circa un cm. Portate a ebollizione, poi abbassate la fiamma e fate sobbollire per circa 30 minuti, finchè sono teneri e cominciano a rompersi.. Scolateli e  tenete da parte l'acqua di cottura. Scaldate una casseruola capiente di ghisa con il coperchio su fuoco medio. Cuocetevi il prosciutto, mescolando fino a che non risulta leggermente croccante, poi unite la cipolla e continuate la cottura finchè è appassita. Unite i fagioli e circa mezzo litro del loro liquido di cottura. Aggiungete la melassa, la senape, la passata di pomodoro insaporita con il tabasco, i chiodi id garofano, sale e pepe. Assaggiate e regolate di condimento. Coprite e mettete in forno a 180°, senza mescolare fino a che il liquido non si addensa per circa un ora e mezza. Controllate i fagioli durante la cottura e se è necessario aggiungete altro liquido in modo che la consistenza sia sempre leggermente liquida. Togliete dal forno, regolate di sale e pepe e servite.

sabato 17 settembre 2011

Grissini

Credo che fra la molteplicità dei panificati i grissini siano i miei preferiti. Non solo si possono preparare in miliardi di modi, cambiando le farine e gli aromi, ma diventano il perfetto accompagnamento per qualsiasi alimento dal dolce al salato (l'eperimento più folle e riuscito che abbia mai provato è stato fagolosi con nutella :) ) Quindi per questa settimana di panificazione la seconda ricetta che vi propongo è proprio quella di 

GRISSINI AI SEMI DI PAPAVERO E PAPRIKA

Grissini con semi di papavero e paprika 
 ricetta originale tratta da La pasta madre di Antonella Scialdone


per circa 25 grissini da 20 gr circa 
  • 100 gr di farina di frumento 0 + 100 gr di farina di farro 
  • 100 gr di acqua
  • 75 gr di pasta madre rinfrescata
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 4 gr di sale 
  • 21 gr di olio extravergine di oliva
  • 1 cucchiaio abbondante di semi di papavero
  • 1 cucchiaino di paprika dolce
Mettete la pasta madre in una terrina, aggiungete acqua tiepida e con una forchetta sciogliete bene il lievito finché sia tutto liquido. Aggiungete lo zucchero, le farine, il sale e mescolate. In ultimo aggiungete l'olio emulsionato con un cucchiaino di acqua presa dal totale della ricetta e mescolate. Passate sulla spianatoia e lavorate l'impasto energicamente per 10-15 minuti finché risulti liscio e omogeneo. Aggiungete i semi di papavero e la paprika e impastate fino a che saranno ben amalgamati. Formate una palla, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare fino al raddoppio dell'impasto lontano da correnti di aria.

NB se usate la planetaria versate tutti gli ingredienti uno dopo l'altro nella ciotola (per primi la pasta madre e l'acqua fino a che il lievito è sciolto), impastando con il gancio K a velocità 2 fino a che l'impasto è liscio e omogeneo

Passato questo tempo sgonfiate l'impasto e procedete a una serie di pieghe. Lasciate lievitare l'impasto per 1 ora, quindi formate un filoncino, coprite con pellicola trasparente e lasciate lievitare per altre 3 ore. Riprendete l'impasto e ricavate dal filoncino 20 fette di circa 20 gr l'una, quindi stendete ogni parte con le mani partendo dal centro e arrivando alle estremità esterne, formando così i vostri grissini. Adagiateli su due teglie rivestite di carta forno e infornate  in forno statico e preriscaldato a 210° per 12-15 minuti. Lasciate raffreddare i grissini su una griglia per verificarne la croccantezza, eventualmente infornare nuovamente per qualche altro minuto. Si conservano 3-4 giorni in una scatola di latta o in un contenitore ermetico.

Il tema della prossima settimana sarà 

BEANS

fagioli


lunedì 12 settembre 2011

New Project

Apatia...apatia canaglia!!! Vorrei iniziare questa settimana sotto un altro mood. Non so se sia il tempo o il bisogno che quei benedetti giorni di ferie arrivino al più presto ma è qualche settimana che il mio umore è più ballerino di un danzatore di tip tap.
Detto ciò la smetto subito di lamentarmi, nuovo proposito del mese di settembre è di non trasformare il mio salottino in quello di uno di uno psichiatra, perciò sarà meglio che racconti di quello che di bello sto progettando in questo periodo. Dato che mi è piaciuto molto l'esperimento di fotografia che ho seguito per un mese (potete vedere lo sviluppo sotto il tag 31 days) e il fatto che mi abbia spronato a essere più creativa e a rendere questo spazio il più eclettico possibile mi è venuto in mente un altro progettino. L'idea è di postare a inizio settimana una sorta di tema a cui mi atterrò fino al venerdì successivo. Non è detto che posti tutti i giorni, anche perché diventerebbe troppo stressante e impegnativo ed è per questo che se vi va potrete aiutarmi anche voi lasciando un link nei commenti relativi appunto al tema di cui si sta parlando. A fine settimana se la cosa è piaciuta e avrò qualche immagine da aggiungere alle mie farò una carrellata di ciò che ho raccolto su queste pagine. Allora che ne dite giocate con me per un po'?

FIRST THEME : BREAD/PANE

TORTA DI PANE ALLE SPEZIE, UVETTA E CRANBERRIES


per uno stampo da 24 cm (la ricetta è un mix fra quelle trovate qui e qui)
  • 500 gr di pane raffermo
  • 500 ml di latte
  • 50 ml di nocino + 1 bicchierino di  cointreau 
  • 50-80 gr di burro fuso (io l'ho aggiunto per ammorbidire ulteriormente il pane perchè il mio era veramente molto secco)
  • 120-150 gr di zucchero di canna
  • 50 gr di uvetta + 50 gr di canberries
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 3 uova piccole
  • cannella e vaniglia in polvere a piacere
Spezzare il pane e metterlo in ammollo con il latte e i liquori fino a che non avrà raggiunto la consistenza di una pappetta, mescolando spesso per facilitare l'operazione e aggiungendo mano mano il burro se è necessario. Unire le spezie, le uova leggermente sbattute, lo zucchero, l'uvetta, i cranberries e il lievito e mescolare energicamente fino a che gli ingredienti sono ben amalgamati. Trasferire il composto nello stampo precedentemente imburrato e infarinato e cuocere nel forno già caldo a 200°, in modalità statica, per 40-50 min. Trascorso questo tempo lasciar raffreddare completamente il dolce prima di toglierlo dallo stampo.

lunedì 5 settembre 2011

When September comes

E' arrivato settembre e con lui quella voglia familiare di cambiamento...non so come mai ma da sempre questo periodo per me si lega a una voglia incontrollabile di novità. E così mi ritrovo la mente presa in un vortice di progetti, propositi e idee da realizzare. Spesso però tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e molti dei miei piani rimangono fumosi sogni a volte trascritti su una fantomatica e dimenticata lista di cose da fare a volte si perdono semplicemente fra gli impegni e le scadenze quotidiane. Però quest'anno sento la necessità di portare a termine alcuni di questi programmi. Sento il bisogno impellente di realizzare qualcosa di concreto, che non rimanga solo l'ennesimo progetto rimasto a impolverarsi nel cassetto. Lo desidero fortemente e mi imporrò che la mia continua ansia da prestazione non trasformi tutto in una grande bolla di agitazione. Spero, così, che questo mio salottino si riempa piano piano di nuove esperienze.
Per il momento però rimango sul classico, su qualcosa di strettamente legato a questo mese. Una ricetta golosa, il cui risultato ti fa venire voglia di sporcarti le mani con il succo zuccherino del frutto simbolo di questo periodo!

SCHIACCIATA CON UVA FRAGOLA

schiacciata con uva gragola

la ricetta originale l'ho presa da Juls, chi meglio di lei poteva ispirarmi con una bontà così toscana; per comodità vi riporto qui il procedimento con le mie piccole variazioni

Ingredienti
  • 400 gr di farina tipo 0
  • una bustina di lievito di birra in polvere
  • 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • uva fragola qb (circa 3/4 grappoli)
  • zucchero semolato e di canna
  • 1 bicchiere e mezzo circa di acqua (dipende da quanto assorbe la vostra farina)
Versate la farina nella palnetaria o a fontana su una spianatoia. Unite il lievito sciolto in qualche cucchiaio di acqua, l'olio di oliva. Cominciate a impastare con le mani, aggiungendo pochi cucchiai di acqua tiepida per volta, a seconda di quanto è duro e bricioloso l’impasto, e continutea ad impastare fino a che non diventa una palla elastica e non più appiccicosa. Se usate la planetaria procedete allo sesso modo aggiungendo mano mano l'acqua necessaria. A questo punto trasferite l'impasto in una ciotolina coperta con un panno e fatela lievitare per circa un’ora. Trascorso questo tempo (o quando l'impasto non sarà raddoppiato di volume) lavorate di nuovo la pasta con un cucchiaio di olio, dividetela in due parti uguali e stendetene una in una teglia tonda dai bordi abbastanza alti, del diamestro di circa 26 cm. Coprite la pasta con metà dei chicchi d’uva ben lavati, premendoli bene e spolverateli con lo zucchero di canna. Stendete la rimanente pasta e coprite con l'uva rimasta cospargendo con lo zucchero bianco e sigillando bene i bordi. Ungete con un filo d'olio la superfice e fate lievitare ancora un’ora. Infornate a forno caldo a 180°C per almeno 30 minuti, fino a che non diventa dorata e lucida sopra.
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