A chi piacciono un po' spesse e ruvide, per raccogliere meglio il sugo. A chi piacciono sottili e fine, quasi impalpabili, per mangiare mezzo chilo senza nemmeno accorgersene. Nelle Marche, da dove provengo io, le tagliatelle sono una sfoglia leggerissima, ed il mio record personale al
ristorante più famoso appunto per questa prelibatezza è di 7 porzioni di tagliatelle al sugo ingurgitate senza interruzioni. Nonostante i miei natali, tuttavia, anche le tagliatelle come si fanno nel Lazio, più spesse, sono ottime per condimenti più "importanti", ad esempio i funghi porcini. Indeciso sul da farsi, ho optato per uno spessore medio. Cardine dell'impasto è il rapporto "fisso" 1 uovo - 100 grammi di farina. Se ad esempo mettete un chilo di farina, vi servono 10 uova. Visto che gli ingredienti sono solo 2, per favore non lesinate sulla qualità. Uova freschissime (deposte da non più di 3 giorni) provenienti da galline allevate all'aperto utilizzando solo mangimi vegetali e -se possibile- farina proveniente da un mulino che conoscete, o da qualche negozio biologico di cui vi fidate ciecamente. Detto questo, per fare le tagliatelle vi servono:
500 grammi di farina |
5 uova |
1 cucchiaio d'olio extravergine |
Acqua e sale quanto basta |
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SU UNA SPIANATOIA IN LEGNO (che potete acquistare in un qualsiasi ferramenta o negozio di cose per la cucina ed in molti supermercati ben forniti) fate una fontana di farina con con bel buco al centro e metteteci le uova, poi impastate con le mani aggiungendo l'olio e l'acqua se vedete che l'impasto è troppo duro e secco (dipende dall'umidità ambientale e dalla grandezza delle uova), poi salate (POCO!!!) e continuate ad impastare fino ad aver ottenuto un composto liscio, elastico ed omogeneo. A questo punto potete fare due cose: suddividere il composto in una serie di palline che poi stenderete con il mattarello fino ad ottenere sfoglie il più possibili sottili che, dopo aver passato un velo di farina sulla superficie perchè non si attacchi, ripiegherete su loro stesse (a mo di studel, o involtino) e taglierete con il coltello per ottenere la tagliatella quella "super - fatta a mano". OPPURE potete far entrare in campo LEI, la mitica IMPERIA a manovella.
Per favore non utilizzate altri marchigegni elettrici strani (e costosi) perchè non servono PROPRIO A NULLA.
LA TAGLIATELLA E' UN PIACERE MANUALE!!!!
Ed è talmente un piacere manuale che, nel lavoro ho coinvolto il mio principino di 3 anni, che si è divertito un mondo prima ad impastare e poi a...divorare le tagliatelle preparate da lui.
Inoltre, dato che era avanzato un po' d'impasto, abbiamo fatto anche un pochino di ravioli con ripieno di ricotta e spinaci (bolliti e frullati con la ricotta fino ad ottenere un impasto omogeneo) con sale, pepe ed un pizzichino di noce moscata. Anche per i ravioli utilizzate una semplice rotella da ravioli (e se non vengono tutti uguali, chissenefrega! sono fatti a mano dopotutto!)
....MA...
Se proprio proprio volete farli venire tutti perfettamente uguali potete utilizzare l'apposita ravioliera che vedete nella foto. Essa è una semplice forma sulla quale metterete la sfoglia, il ripieno ed un altro strato di sfoglia, sopra il quale passerete il mattarello. Utilizzare la ravioliera non è così semplice come sembra, ci vuole un minimo di pratica, ma la soddisfazione è grande.
Senza ingredienti strani, senza fili elettrici e soprattutto senza trucchi: questa è la vera pasta all'uovo!
Detto tutto questo, passiamo al condimento, rigorosamente semplicissimo. Suggerisco burro, salvia e parmigiano per i ravioli ed il classico sugo di pomodoro per le tagliatelle (Fatelo fresco il sugo....suvvia! che vi ci vuole a pelare due pomodori maturi e buttarli in pentola con un cipollotto ed un po' d'olio buono....non comprate sempre le cose in scatola che tra l'altro nuocciono anche al portafoglio perchè costano di più!).
Buon appetito e buon divertimento!
P.S. La pasta all'uovo (tagliatelle, ravioli, quello che volete) si può surgelare nei sacchetti gelo e si conserva alla grande. Una volta prelevata dal surgelatore buttatela direttamente nell'acqua bollente: sembrerà come appena fatta.