Masahiko Sato |
10. J. A. Caesar - Jashumon (1972). Già recensito qui.
9. Takehisa Kosugi - Catch-wave (1975). E se fosse Kosugi il maestro segreto della
musica rock giapponese del dopoguerra (assieme a Keiji Haino, ovvio)? Le sue
idee innervano altri quattro dischi presenti nel Japrocksampler: JPR46, JPR40 (Group
Ongaku), JPR37 e JPR35 (Taj Mahal Travellers). Qui è al suo meglio: due
composizioni (26’35’’ e 22’39’’) in cui bordoni cosmici si avviluppano
lentamente su se stessi, una incarnazione elettronica dell’Om, mantra di
meditazione e via per l’immersione nell’inner space. Da ascoltare; melodici
astenersi.
8. Geinoh Yamashirogumi - Osorezan/Doh No Kembai (1976). Primo disco di un collettivo fondato
nel 1974. Due composizioni influenzate dai tradizionali nipponici: se la prima,
Osorezan (La montagna di fuoco, 18’51’’), rielabora la materia sino a
calibrarsi su una psichedelica ampiamente apprezzabile anche ai palati europei,
la seconda (Doh No Kembai, 18’40, La
ballata della spada di rame) è il probabile resoconto, senza
accompagnamento strumentale, d’uno spettacolo teatrale: molto più ostica per l’ascoltatore,
ma affascinante nella sua spettrale ritualità. Seiji Hayamizu,chitarra;
Takayuki Inoue, chitarra; Katsuo Ohno, tastiere; Takanori Sasaki, basso; Jiro
Suzuki, batteria.
7. Masahiko Satoh & Sound Breakers - Amalgamation (Kokotsu no Showa Genroku)
(1971). Abbiamo già incontrato Satoh (JPR21 e JPR34). Il primo brano, con l’apporto di Kimio Mizutani
(JPR16 e JPR27) e Yanagida dei Food Brain (NWW17), è una giustapposizione affascinante di rock, funky, inserti di musica colta (e discorsi hitleriani); il secondo s’instrada nei binari più riposanti dell’improvvisazione
jazz. Notevole. 1° brano: Shigenobu Okuma, voce; Kimio Mizutani, chitarra;
Shungo Sawada, chitarra; Hiro Yanagida, tastiere; Wehnne Strings Consort; D.D.
Dickson, trombone; Jochen Staudt, trombone; Jackie Heimann, tromba; Peter
Davis, tromba; Masaoki Terakawa, basso; Louis Haynes, batteria. 2° brano:
Masahiko Sato, tastiere; Mototeru Takagi, sassofono, clarinetto; Hideaki
Sakurai, voce, batteria, percussioni; Sabu Toyozumi, percussioni; Kayoko Ishu,
scat.