sabato 31 luglio 2021

Haiku petroso

 


antico muro

pietre sbrecciate e muschi -

oh quanto sole



venerdì 30 luglio 2021

Piove

tetto in lose

 Piove, piove sulle tamerici salmastre ed arse. Ma ci saranno poi le tamerici in questa mezza montagna delle valli del nord? Mi sembra proprio di no, ma accidenti piovere, piove da magnìn, come si dice da queste parti, tutta la notte ed oltre ed io, sacramentu, ho ancora il tetto mezzo scoperto e non dormo certo molto tranquillo, anche perché i posatori di lose, le grandi pietre squadrate e piatte con le quali si fanno i tetti da queste parti, se la prendono con una certa calma e se va tuto bene verranno addirittura la settimana prossima, capirà, con tutto il lavoro che c'è... Intanto la settimana è prevista tutta piovosissima se pure è possibile, in questa estate infame che più infame non si può, dato che è sicuramente la peggiore del secolo, quest'ultimo, almeno. Era comparso poi verso il mezzodì, almeno un raggio di solicello malaticcio, ma adesso sembra che ritorni la grigia nuvolaglia che promette poche cose buone e penso ai suonatori che alle 16:30, scenderanno giù di Sanatori Agnelli appena riaperti, dove stanno facendo l'annuale stage di studio, si apprestano a concertare in maniera itinerante per la via principale del paese, che temo, se la vedranno bruttarella, con viole, violini e violoncelli di pregio timorosi ovviamente della pioggia fetente che non li lascerà suonare. Sembra proprio che l'estate fenestrellese non voglia decollare, complice il tempo e il virus malefico che mi ha obbligato ad anticipare la mia consueta chiacchierata serale che avevo previsto per il 6 agosto e che complici i nuovi obblighi ancora di difficile interpretazione, abbiamo prudenzialmente anticipato al 5, tutti invitati naturalmente. Così non sarò obbligato a cacciare fuori dalla porta i pochi seguaci che avranno la bontà di venirmi a seguire se si presenteranno senza green pass ovviamente. Intanto stringo le mie vecchie ossa scricchiolanti nella mia felpina nera perché proprio caldo non fa e digito ancora sulla tastiera qualche battuta prima di mettere via tutto e andare a farmi un caffettino per scaldarmi lo stomaco. Ci sentiamo raga, sempre che si resista a questo clima infernale.

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venerdì 23 luglio 2021

Estate dolce

Prati - Fenestrelle Val Chisone 


Un'altra giornata che più piacevole non si può. Dopo i 34°C alessandrini trascorsi in attesa della soluzione di tutta una serie di magagne che non ho nessuna voglia di star lì a raccontare, essere qui sul mio terrazzino col cielo azzurro sopra Berlino e una brezza leggera che stimola il pensiero non ha prezzo, anche se qualche nuvola bianca si addensa per il piagnucolio serale. Neanche sento lo stridore della mola abrasiva che taglia le pietre che dovrebbero servire a completare il mio tetto o la sega elettrica che spunta le travi messe lì allo stesso scopo, quello di evitare che nuovamente, appena ripioverà forte e accadrà presto, lo so, mi si riempirà nuovamente la casa di acqua rovinando il parquet appena risistemato. Nemmeno il martello che picchia inferocito sui lunghi chiodi delle perline che completeranno il tutto e che si confondono con la sparachiodi automatica che pare una pistola impazzita da autodifesa legaiola, mi danno fastidio, basta non stare a sentirle in fondo, se non mi turbano i centootto colpi della campana grande che suona alle otto del mattino a pochi metri dalla mia testa, che fastidio volete che siano un po' di colpi bene assestati che oltretutto ti stanno rifacendo casa nuova! Non importa nulla, conta solo il garrulo chiocciare di due uccellacci sopra il grande albero al di là del muro, quello che mi inonda ogni giorno di foglie secche e rami spezzati, che chiacchierano tra di loro come due comari che non hanno mai abbastanza maldicenze da proporsi. Mi consolo pensando che in tre pasti mi sono già scofanato mezza anguria  da 11,5 kg, ma un pezzettino, piccolo, lo ha mangiato anche mia moglie. Gli altri 6 chili li comincio stasera, anche se comincio ad avvertire una certa acidità di stomaco, ma di certo non è per l'anguria. 

Piaceva tanto al mio papà, l'anguria e quando se ne portava a casa una, camalandosela a piedi per tutti e tre i piani della scala, correva subito in cucina, dove aveva uno speciale coltello apposito che si era fatto da solo unendo un trincetto da ciabattino ad un vecchio manico, per provvedere a tassellarla e constatare se il venditore che gli aveva garantito una dolcezza senza pari, lo avesse fregato. Poi assaggiava il tassello e concludeva: - E' buona -. Se la mangiava poi a tocchetti con gran gusto e la buccia la tagliava con cura maniacale in pezzetti minuti con lo stesso coltello per occupare meno spazio nel sacchetto della spazzatura. Chissà se là dove è adesso ci saranno angurie e ciliegie, altra sua grande passione, mi piacerebbe saperlo, dato che piacciono anche a me e il traguardo di fine corsa non sarà poi così lontano. Forse mi basterebbe così, ne sarei contento come di certo lo è lui. Qualche bella fetta ghiacciata di anguria dalla buccia verde scuro, rossa e dolce e un poco di quelle belle ciliegie quasi nere, grosse e dure, come quelle che l'amico Dionigi mi permetteva di raccogliere quando si andava alla sua cascina a certificare il grano da seme. Faceva sempre un gran caldo come adesso, ma non mi sembrava così gravoso e le cicale avevano un frinire amico. Mi sembrava di avere ancora tutta la vita davanti ed invece era solo un attimo fa.


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martedì 20 luglio 2021

Auguri Tiziana!



 Diciamo che la giornata di oggi è partita bene, soprattutto dopo quella di ieri durante la quale ho avuto la casa praticamente allagata, con parquet appena rasato e ridipinto in fase di asciugatura e con cascata d'acqua che finiva direttamente nella scatola del salvavita appena istallato, il tutto grazie all'imperizia di chi sta sostituendo il tetto. Il tutto aggiunto all'esaurimento dei giga che mi hanno impedito di comunicare col resto del mondo. Almeno questa piaga d'Egitto oggi si è risolta e quindi posso quantomeno scrivere due righe per fare gli auguri alla persona di certo più importane della mia vita, che accompagna la mia avventura da quando ancora non avevo ben consolidato il ben dell'intelletto, non che adesso lo sia, e che spero lo faccia ancora per un numero ragionevole di anni. Lei, gli auguri se li merita davvero, un po' per la capacità di sopportazione che, come potrete immaginare è davvero superiore alla media e un po' perché ha saputo rendere la mia vita così piena di serenità e appagamento che le traversie di ieri sono davvero scemenze al confronto. Quindi buon compleanno, per tutte le volte in cui basta che ci stringiamo la mano per dirci ogni cosa necessaria anche senza parlare, nella speranza di vivere assieme ancora tante delle emozioni che hanno riempito le nostre vite fortunate! Grazie Tiziana.


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mercoledì 14 luglio 2021

Far Play

dal web


Beh adesso che qualche giorno è passato e la sbornia, coi vari eccessi, l'abbiamo quasi digerita, ci rimane pur sempre la soddisfazione del lavoro ben fatto, della figura internazionale che almeno per qualche giorno ha coperto quella pietosa figura che i nostri politici continuano a fare e finalmente continuare a consolarci per come gli inglesi, che spesso a torto abbiamo considerato tanto superiori, si sono dimostrati miserevoli e criticabili. Arrivavamo da Londra con l'ammirazione per chi sa stare in coda e non ci accorgevamo che poi alla fine dei conti, sono peggio degli altri. Anche se non dovremmo rallegrarci della Brexit, perché se si san far bene i conti ci perdiamo anche noi, alla fine almeno se ne sono andati fuori dalle palle. Sia chiaro che alla fine, io poi non sono così critico, per lo meno con i tifosi, che sono dei beceri in tutto il mondo con le loro manifestazioni che la foga dell'appartenenza tende a far diventare bestiali ed incomprensibili per lo meno con il metro di chi ne è fuori, in fondo gli inni li abbiamo fischiati anche noi, chi non ricorda quello dell'Argentina e il famoso "Hijos de puta" labiale di risposta del compianto Pibe de oro, che pur amava l'Italia. Per lo meno a Bari ai beceri che fischiavano la Marsigliese, Buffon fece partire un applauso che a poco a poco coinvolse tutti, dimostrando che l'esempio viene dall'alto e il popolo lo segue. 

No, quelli con l'epa gonfia di birra li perdono, non saranno i primi né gli ultimi a calpestar bandiere o a menare gli avversari, anche se poi questa era una bufala, e a scappare dallo stadio imbestialiti, in spregio all'avversario dimostratosi superiore, per andare ad ingollare il rimanente. Animali da gregge, parco buoi la mungere comune sotto tutte le bandiere. Chi invece non merita scusa davvero, appunto per l'esempio che ne scaturisce sono i giocatori che hanno schifato il secondo posto e soprattutto le altezze reali che scappano alla chetichella dalle tribune prima della premiazione. Pensate che bella lezione sarebbe stata se Principe, Principessa e Principino fossero scesi, magari accompagnati da Mattarella a consolare, ringraziandoli, i loro giocatori e poi avessero consegnato la coppa ai nostri, come si va generalmente in tutto il mondo. Almeno imparare qualcosa dalla magistrale lezione del CT spagnolo, che ancora a caldo ha fatto una intervista sorridente che rappresenta l'essenza dello sport e del saper perdere. Perché tanto è così, una volta vinci e una sei sconfitto. Certo l'Inghilterra l'Europeo lo ha vinto l'unica volta che ha rubato. Questa volta ci ha provato eliminando ingiustamente la povera Danimarca e forse i giornali locali avrebbe considerato giusto anche qualche aiutino nella finale, ma pazienza, hanno incontrato una squadra più forte e devono rassegnarsi al fatto che, come ha detto Bonucci, ne devono ancora mangiare di pastasciutta, ricordando, come hanno già detto in molti, che quando loro stavano ancora sugli alberi, noi, a Roma eravamo già froci, anche se tendono a dimenticarselo. 

Noi invece, ci teniamo il nostro Berrettini, uno che ha dimostrato come si può perdere bene, contro quello che forse è il più forte tennista di tutti i tempi, ponendo le basi per vincere in futuro e per vincere molto, ne sono sicuro. Consoliamoci insomma, tutto questo serve, checché ne dicano gli snob da salotto, che lo sport lo snobbano come espressione di cultura inferiore, anche all'economia del paese. Ne guadagna sempre e comunque, la credibilità internazionale e Dio sa quanto ne abbiamo bisogno e anche tutta la macchina economica, che qualcuno ha anche calcolato in uno 0,2/0,3 del PIL. Mica poco di questi tempi, visto che noi, grazie ai politici che abbiamo non riusciremo certo ad imporre una linea decisa contro gli antivax, come hanno appena fatto i francesi e quindi ci saranno molte probabilità che presto si debba tornare a chiusure più o meno importanti, danneggiando non solo la salute ma anche e soprattutto le attività economiche. Questo mi amareggia non poco, perché speravo che la via di uscita fosse vicina e la normalità non fosse più un sogno. Ma ogni paese ha sempre e soltanto quello che si merita. Meglio che torni ad interessarmi dei miei lavori, merce che non si trova, prezzi stellari e consegne ritardate. Incazzature quotidiane insomma. Tre giorni di serenità e di soddisfazione e poi torniamo pure a farci il sangue marcio.


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domenica 11 luglio 2021

Forza Azzurri!



Eccoci qua in frenetica attesa. Prima Berrettini, poi finalmente la nazionale. Lui accompagnato anche dalla simpatia degli inglesi, che più tardi invece ci guateranno in cagnesco. Scontro epico dove si parrà la nostra nobilitate. Aspetto a casa mia tre fan per vedere la battaglia in compagnia, due dei quali tra l'altro residenti proprio nella perfida Albione, che non aspettano altro che festeggiare. Sperùma ben, perché la cosa non è semplice e siamo anche sfavoriti. Ovviamente non si parla d'altro in paese, gremito all'inverosimile dall'arrivo di quelli che Roberto Balocco nelle sue Cansùn d'la Piola, chiamava i Dumenichin e che probabilmente stasera dopo la partita si incolonneranno per tornare a Torino e non per fare il corteo dei festeggiamenti, mentre altri, pochi fanno gli snob da barzelletta, quelli che sai io stasera devo vedere il tenente Colombo o un documentario sugli struzzi del Malawi. Anzi a proposito di struzzi, sono tre giorni che mangio proprio frittata di uova di struzzo, che mi ha portato un amico, Dato che come mi avevano detto in Sudafrica, dove lo struzzo, tra le altre cose, lo avevo anche cavalcato per una breve corsetta nel deserto (il mio per la cronaca si chiamava Jack the ripper), uno di quelli equivale a circa ventiquattro uova di gallina, capirete che la frittata è venuta piuttosto grande, direi monumentale e quindi sto faticando a finirla. 

Comunque dai, ci sentiamo domani, magari anche festeggianti e se no pazienza, i nostri ragazzi si sono fatti valere e comunque la bella figura è fatta. Bisogna comunque saper perdere co,me ci ha magistralmente insegnato Luis Enrique, il CT spagnolo, segnato dalle durezze ben più gravi a cui la vita lo ha sottoposto, a cui va tutta la mia ammirazione per quello che ha detto dopo la sconfitta con gli azzurri, sconfitta tra l'altro molto relativa, dopo aver giocato anche meglio di noi. Ma si sa per arrivare in fondo ci vuole anche un po' di culo e stavolta c'è stato. Tanto basta. E comunque saremo sempre i primi delle nazioni europee, dato che gli altri, dall'Europa si sono tirati fuori, con assoluta e proverbiale spocchia, quando per sbaglio c'erano entrati, pare che avrebbero gradito che uscissero tutti gli altri, tanto che tifano contro anche Scozzesi, Gallesi e Nordirlandesi, insomma non piacciono proprio a nessuno. Anche la Regina immarcescibile pare snobberà l'avvenimento, lasciando la rappresentanza al nipote, quello amato ed ubbidiente, lei va solo a vedere i cavalli ad Ascot e Mattarella è troppo giovane per fraternizzare sugli spalti. Repubblica contro Monarchia insomma, noblesse oblige. Intanto è domenica e tacciono anche le squadre di muratori che martellano incessanti la mia dimora, saranno anche loro alla ricerca di un televisore per non perdersi la partita. Io, speriamo che me la cavo.


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sabato 10 luglio 2021

Haiku blu

Genzianella - Val Chisone - foto T. Sofi


 velluto blu
tra verde tenerume -
che dolce estate


venerdì 9 luglio 2021

Dialoghi sui massimi sistemi

Genzianelle

Che tempi ragazzi! I politici vogliono farci credere che importi loro qualche cosa dell'omofobia, quando gli interessa meno di niente e si capisce bene che stanno solo facendo prove di forza in vista dei vari riposizionamenti sul futuro presidente. I contagi ovviamente crescono con l'arrivo della Delta, ma di vaccinarsi tutti non se ne parla, anzi io non lo faccio, perché sono tanto più furbo di voi. Tutti si lamentano e intanto l'economia ha ripreso a pieno ritmo, chi vuole schiavi, guarda caso non li trova, chi li paga e li mette in regola, invece, non ha problemi. Ogni scusa è buona per mandare i prezzi alle stelle, se avete a che fare con qualche lavoro da mandare avanti, non avrete difficoltà ad accorgervene, ma è il mercato bellezza e se non ti piace vai in Corea del Nord dove i prezzi sono controllati e tutto è molto ordinato e non ci sono lavavetri ai semafori, almeno così aveva detto il Felpato, sempre attento, inoltre tutti piangono per lo stato di salute del cicciolone dimagrito. Insomma una estate suinis generis, direbbe il mio amico molto innervosito dal fatto che nessuno abbia dato peso a quello che, a suo parere, si conferma come la notizia del millennio e cioè che il Pentagono, tra silenzi e reticenze ha finalmente confermato la inoppugnabile esistenza degli UFO e la loro non negabile essenza aliena. 

Ovviamente lasciando la parte più ghiotta delle rivelazioni completamente secretata, come l'incidente avvenuto qualche anno fa in Florida, con il recupero di materiali di un disco caduto. Noi intanto, comuni mortali, siamo in ansia per il partitone di domenica che sancirà se il giocare in casa sarà ancora fondamentale, arbitri compiacendo, per trionfare nell'Europeo a Wembey, gigantesco cluster per far ripartire, non già l'economia ma il contagio generalizzato. Il Giappone invece si cautela e chiude gli stadi olimpici. Insomma c'è di che discutere in tutti i bar, con o senza mascherina che si voglia. Chi bada invece ai soldini, vedi operatori di borsa, manifestano invece la loro preoccupazione, ieri c'è stato infatti un piccolo tracollo, ma si sa, sono patemi estivi, dovuti chissà, ai timori di una ripartenza epidemica o all'economia il cui decollo sarà bloccato a causa della improvvisa carenza di materie prime dovute proprio alla concitata ripartenza economica (non quella di Chiesa nell'area della perfida Albione). Provate a chiedere il prezzo di una finestra e farete un salto sulla sedia, sempre che ne abbiate una.

Magari poi andate a prenotare un ombrellone su una spiaggia e comprenderete subito che molti vogliono rifarsi in un paio di mesi delle botte subite nell'anno appena trascorso. Insomma un bel movimento; c'è di che discutere in tutti i bar del bel paese. Chissà se anche nelle altre nazioni si fanno questi discorsi sui massimi sistemi, nei pub londinesi o nelle caffetterie della grande mela oppure lì, gli avventori stanno isolati con la faccia verso il muro a meditare in silenzio come in un quadro di Hopper. Paese che vai, atteggiamento che trovi. Ho amici che vogliono fuggire dalla Russia per venire qui a fare il Pfizer invece che essere obbligati allo Sputnik, che rifiuterebbero terrorizzati e altri amici di qui che sarebbero volentieri andati a San Marino per farselo, lo Sputnik, affascinati dal nome e da antiche riminiscenze di appartenenza bolscevica, improvvisamente e inspiegabilmente transitate all'estrema destra. Poi non fanno nulla perché non si sa mai. Furbi all'inverosimile. Dappertutto c'è sempre qualcuno più furbo degli altri. Intanto qui, tra i monti dopo giornate perfidi temporali, lampi, fulmini e saette e temperature da ghiacciaio, finalmente una giornata di sole pieno che riconcilia col mondo. Il verde dei prati e dei pini è sempre più verde e le griglie sfrigolano al sole. Succeda quel che deve succedere, poi si vedrà. Alla fine dobbiamo essere fatalisti, contro il karma non si può fare nulla. Daici si sente dopo la partita.



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sabato 3 luglio 2021

Haiku iridato

foto T.Sofi


fa capolino

dopo la pioggia grigia -

luce iridata


 

venerdì 2 luglio 2021

Tricolori

dal web


Un terrazzino, l'ombra del muro di sassi, la brezza del monte piena di sentore della resina dei pini verde scuro. Peperoncini rossi ripieni di capperi e tonno, acciughe al verde e tomini bianchi spruzzati di bagnetto verde e rosso, un delizioso pizzicore, i gusti li sentiamo ancora in barba al Covid; insomma ci stiamo preparando per la partita, coi colori del cuore. Il cielo poi è azzurro carico senza una nube, ci sono i presupposti per una bella serata e che importa se si perderà, con un avversario degno, non è mai una sconfitta. Poi basta vedere come rosicano quelli che erano dati per favoriti ed è già una bella soddisfazione. Qui l'estate è scoppiata appieno, la gente è ancora poca ma già si stanno preparando le polveri, il clima è già perfetto e siamo pronti per arroventare le griglie. Avrete notato che faccio di tutto per allontanare da me l'amaro calice della aborrita ristrutturazione che tuttavia procede tra ostacoli generici fissi ed imprevisti previsti, con una rogna nuova tutti i giorni, telefono in una mano per contattare i fornitori ritardatari e l'altra al portafoglio perché, capirà, tutto aumenta, le materie prime, il tecnezio e i microchip, no, non si possono fare sconti, i cinesi, le materie prime, la soia brasiliana, poi meglio finire prima che parta la terza ondata. Insomma tutto regolare, direte voi, secondo i canoni previsti dall'andamento generale dell'economia. Però mi sembra che sulla valle spiri una sorta di energia creativa, tutti si agitano e corrono a destra e a sinistra, cantieri e gru da ogni parte, camion che vanno e vengono. 

Chissà, d'altra parte dopo il diluvio viene sempre il sole e quindi mi sento anche io positivo, d'altra parte il cardiologo, dopo avermi esaminato pochi giorni fa, mi ha detto che ho il cuoricino come quello di un bimbo, quindi c'è di che essere ottimisti. Inoltre oggi è anche la giornata mondiale degli UFO, anzi degli UAP come si chiamano adesso, visto che è l'anniversario dell'incidente di Roswell, e il mio amico ufologo è in fibrillazione, mentre a tutti gli altri non può fregare di meno, anche se ormai il Pentagono ne ha ammesso l'esistenza non terrestre. Questo disinteresse generale di un evento che dovrebbe essere epocale per tutta l'umanità, lo fa imbestialire, ma ci sta, in fondo stasera c'è la partita, cosa molto più coinvolgente, quindi alleluia su tutta la linea. L'unica cosa che mi sta stretta, ma non lo dico come lamentela, perché se mi lamento io, sarei da bastonare, è che mi sono mangiato due anni di viaggi e speriamo siano solo due, e questa, per me che vedo lo striscione del traguardo ad occhio nudo, ormai troppo vicino, è  cosa estremante fastidiosa, perché si tratta di una condizione che non si  risolve ne con soldi, né con volontà, ma che come dicevano i nostri padri, è in grembo a Giove. Vado giù a comprare le trote per lunedì, le salcicce, quelle, all'ultimo momento. 


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