Momenti piacevoli - by Delia
Arrivo, di pomeriggio. non vedo l'ora di scendere dalla macchina. Mi accoglie la Ginestra, una delle mie prime piante portate in giardino dal mio terrazzo in città. Comincio il solito giro di perlustrazione, e vedo i primi cambiamenti rispetto ad una settimana prima: boccioli, fiori, foglie, tutto è una novità in primavera, non si fa quasi a tempo.
La serata poi si svolge a controllare se gli innaffiamenti funzionano, se il prato soffre, poi si passa a trasferire in piena terra qualcosa dalla nursery, a fotografare, ad innaffiare, a togliere erbacce. Il tutto inframmezzato da pause di riposo fisico brevi, con lo sguardo che spazia intorno....oppure con il naso infilato in messo a rami di alberi, o a piante minuscole che hanno bisogno di essere guardate quasi con la lente e da sdraiate. Toh! Ci sono i primi iris, bianchi, e di fronte le rose preparano la fioritura che mi accompagnerà per qualche tempo. Di loro si parlerà fra poco, hanno bisogno di spazio. Tutto è un esplosione di colori, i verdi si intersecano ai verdi, i fogliami rigogliosi fanno la loro parte nell'insieme.Dopo due anni di attesa, nate da seme, spunteranno le digitalis, e dato che le semine le ha effettuate Tiziana, il loro colore è a sorpresa.
I giri in giardino diventano tre, quattro, dieci....non mi stanco, apparentemente. Ma quando cala la sera, ed è quasi ora di andare, cerco un posto dove sedermi, ed entro in uno stato di grazia, in simbiosi con la natura che mi circonda, e concordo con me stessa che in tutti questi anni abbiamo fatto un ottimo lavoro, impagabile dal punto di vista dei sensi: i profumi, la vista, i suoni, il tatto, persino il gusto viene coinvolto, quando assaggio i primi frutti dell'orto e dei miei alberi. Posso andar via contenta....chiedo al mio primo fiore in boccio della Clematide di aspettarmi, tornerò presto!