Ascolta...
il rumore delle onde del mare
ed il canto notturno di mille pensieri
dell'umanità,
che riposa.
Dopo il traffico di questo giorno.
Che di sera s'incanta
davanti al tramonto
che il sole le dà.
Respira...
e da un soffio di vento raccogli
il profumo dei fiori
che non hanno chiesto
che un po' di umiltà.
E se vuoi puoi sperare
e cantare che hai voglia di dare
e cantare che ancora nascosta
può esistere la....
FELICITA'
canzone della mia adolescenza
sabato 4 aprile 2009
ASCOLTA
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sabato 22 marzo 2008
AUGURI
Che gioia ci hai dato, Signore del Cielo
Signore del grande Universo.
Che gioia ci hai dato
vestito di luce
vestito di gioia infinita
vestito di gioia infinita
Vederti Risorto,
vederti Signore
il cuore sta per impazziere.
Tu sei ritornato, Tu sei qui tra noi
e adesso ti avremo per sempre
e adesso ti avremo per sempre
Buona Pasqua di Resurrezione a tutti
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lunedì 24 dicembre 2007
BUON NATALE!
questa è la poesiola di Natale che mio figlio va ripetendo da 3 giorni:
Qui comincia il girotondo
di Natale in tutto ilmondo.
Una festa di pace e amore
e di regali fatti con il cuore.
Babbo Natale in Africa vola,
si maschera, danza e fa anche la "ola".
Tra le dune, renne e cammelli
giocano agli indovinelli.
A new York tra i grattacieli
Babbo Natale vola alto nei cieli.
Grandi sorprese ha per tutti i bambini
che lieti aspettano i suoi regalini.
Anche in Oceania deve subito andare
e tanti dono regalare.
Indossa un costume per nuotare
e saluta i surfisti sulle onde del mare.
In Italia la Befana
porta i regali dopo una settimana.
L'ha già aiutata Babbo Natale
con le sue renne e una slitta speciale.
Sicuramente non è un'opera d'arte, ma lui è così carino quando la recita e si mangia le parole per la fretta di arrivare alla fine :o)
Un sereno e felice Natale di pace e rinascita a tutti
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domenica 9 dicembre 2007
Un bambino che stava per nascere a questo mondo domandò a Dio:
"mi dicono che sto per essere inviato sulla terra, come potrò vivere là se sono così piccolo e indifeso?"
E Dio rispose:
"tra la moltitudine degli angeli io ne ho scelto uno speciale per te, sta aspettandoti e si prenderà cura di te."
"ma dimmi qui in cielo io non faccio che cantare e sorridere e ciò è sufficiente per essere felici, sarò felice là?"
"il tuo Angelo canterà e sorriderà per te ogni giorno, ogni istante tu sentirai l'amore del tuo Angelo e sarai felice."
"come potrò capire quando mi parleranno se io nemmeno conosco la lingua che le persone parlano?"
"con tanta pazienza e amore il tuo Angelo ti insegnerà a parlare"
"che cosa potrò fare quando avrò desiderio di parlarti?"
"il tuo Angelo t'insegnerà a mettere le mani giunte e a pregare"
"Ho sentito che sulla terra ci sono degli uomini cattivi, chi mi proteggerà?"
"il tuo Angelo ti difenderà anche con il rischio della propria vita"
"ma io sarò sempre triste perchè non potrò più vederti"
"il tuo Angelo sempre ti parlerà di me, ti insegnerà il modo di venire da me e io serò sempre dentro di te."
In quel momento in cielo si fece molto silenzio e le voci della terra si potevano sentire.
Il bambino avvicinandosi chiese sottovoce:
"o Dio io sono pronto per partire, ma dimmi per favore il nome del mio Angelo."
Dio rispose:
"chiamerai il tuo Angelo...Mamma."
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domenica 4 novembre 2007
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'
Pablo Neruda
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