Circa tre settimane fa ho
partecipato al workshop presso Betterpress lab.
“Betterpress è uno spazio di
ricerca dove, attraverso la riscoperta delle tradizionali tecniche di stampa
tipografica manuale, si vogliono sperimentare nuove forme di comunicazione
visiva”, citando la presentazione di Giulia e Francesca, le ideatrici.
Abbiamo conosciuto queste ragazze
grazie al nostro negozio di carta di fiducia.
Abbiamo notato un semplice
biglietto da visita che però ci ha incuriosito. La proprietaria del negozio non
ha fatto altro che confermare la nostra curiosità: “dovete assolutamente fare
un salto nel loro laboratorio, vi innamorerete!”. E così abbiamo fatto.
Abbiamo varcato timidamente la soglia della tipografia…e ci si è aperto un mondo.
Un mondo
meraviglioso.
Un mondo artigiano che ha come protagonista principale i caratteri
mobili.
Ecco, tralasciando il fatto che ora io e Barbara vorremmo fare tutto con questa tecnica, quello che ci è piaciuto da subito è stato l’entusiasmo e l’affiatamento che abbiamo trovato in Giulia e Francesca. Quando ti piace quello che fai, viene meglio…questo lo ripetiamo sempre noi e ormai sappiamo riconoscere chi la pensa e agisce come noi.
Il workshop è stato divertentissimo, abbiamo scelto ognuno una parola, l’abbiamo composta trovando forme e caratteri adatti, abbiamo trovato i colori (io ne avrei usati moooolti di più ;), inchiostrato, pressato e passato il rullo.
Ecco, tralasciando il fatto che ora io e Barbara vorremmo fare tutto con questa tecnica, quello che ci è piaciuto da subito è stato l’entusiasmo e l’affiatamento che abbiamo trovato in Giulia e Francesca. Quando ti piace quello che fai, viene meglio…questo lo ripetiamo sempre noi e ormai sappiamo riconoscere chi la pensa e agisce come noi.
Il workshop è stato divertentissimo, abbiamo scelto ognuno una parola, l’abbiamo composta trovando forme e caratteri adatti, abbiamo trovato i colori (io ne avrei usati moooolti di più ;), inchiostrato, pressato e passato il rullo.
Creato, insomma!! Che
soddisfazione!
Detta così sembra facile e invece dietro c’è moltissima preparazione, una poesia lavorativa…l’immaginazione che diventa stampa, che viene impressa e resta.
Detta così sembra facile e invece dietro c’è moltissima preparazione, una poesia lavorativa…l’immaginazione che diventa stampa, che viene impressa e resta.
Ero distrutta alla fine della
giornata, ma ne è valsa la pena. Mi sento arricchita, ho imparato qualcosa e
sono stata travolta da un’insolita euforia. Per
tutte noi cui piace realizzare qualcosa di artigianale, per tutte noi
cui piacciono le parole, per chi adora avere qualcosa di materiale legato ad un’esperienza
che rimarrà per sempre unica e propria, ma condivisibile con chi lo vede e lo
tocca con mano è veramente appagante!
Gutemberg sarebbe molto
soddisfatto di vedere che qualcuno continua la sua opera!! :D
Sempre citando Francesca e Giulia: “è un’ arte che rischia di scomparire e che noi abbiamo sentito l’esigenza di recuperare e trasformare in qualcosa di nuovo, perché le sue potenzialità espressive -tutt’oggi validissime- non vadano perdute, insieme alla bellezza di qualcosa fatto a mano, con una tecnica artigianale in cui “il fare è pensare”. “Il tempo che ci vuole” è il nostro motto, laddove appunto il tempo lento della manualità si esprime in cura, dedizione, attenzione e si traduce in edizioni limitate che trasmettono il pregio di una lavorazione pensata ed eseguita con passione”; con uno sguardo sempre attento alle nuove tecnologie: “la sperimentazione e l’incontro con la tecnologia permettono anche nel nostro campo di fondere innovazione e tradizione.”
Sosterremo sempre questo tipo di lavori! Evviva! P.S. Quale sarà stata la mia parola? ^_^
Sempre citando Francesca e Giulia: “è un’ arte che rischia di scomparire e che noi abbiamo sentito l’esigenza di recuperare e trasformare in qualcosa di nuovo, perché le sue potenzialità espressive -tutt’oggi validissime- non vadano perdute, insieme alla bellezza di qualcosa fatto a mano, con una tecnica artigianale in cui “il fare è pensare”. “Il tempo che ci vuole” è il nostro motto, laddove appunto il tempo lento della manualità si esprime in cura, dedizione, attenzione e si traduce in edizioni limitate che trasmettono il pregio di una lavorazione pensata ed eseguita con passione”; con uno sguardo sempre attento alle nuove tecnologie: “la sperimentazione e l’incontro con la tecnologia permettono anche nel nostro campo di fondere innovazione e tradizione.”
Sosterremo sempre questo tipo di lavori! Evviva! P.S. Quale sarà stata la mia parola? ^_^