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giovedì 26 febbraio 2009

Musica legale, mp3, e-books


Per quanto riguarda la possibilità di scaricare legalmente musica dal web, è doverosa una visita al sito tutto italiano http://www.downlovers.it
Una volta effettuata la registrazione, è possibile scaricare migliaia di album musicali, anche recentissimi. Prima di ogni brano, vi verrà proposto un video pubblicitario di ca. 35 secondi. Durante questo tempo il brano comincerà a scaricarsi. La pubblicità è quella che rende possibile l’esistenza di questo sito, in quanto i diritti d’autore vengono pagati alle case discografiche tramite gli introiti pubblicitari.
Una buona parte dei brani ha la protezione DRM (Digital Rights Management) che stabilisce il limite del numero di dispositivi o tipi di dispositivi sui quali quei file musicali possono essere riprodotti e può rendere impossibile la copia privata. Tanti albums, però, vengono già proposti in formato MP3 (sono proposti con la scritta MP3 – DRM free). In questo caso non ci sono limiti di utilizzo, si possono spostare i files su lettori MP3 o su altri pc.

In http://uplovers.downlovers.it le nostrane ugole d’oro ed i musicisti in pectore possono caricare la propria musica per renderla ascoltabile in streaming o scaricabile da altri utenti, i quali possono anche recensire e votare i brani. Al numero di download per ogni artista sono anche legati vari concorsi per chi ha proposto la propria musica.

Un altro sito che propone migliaia di album di ottima qualità (ma qua gli artisti sono tutti sconosciuti) è http://www.jamendo.com/it/

I brani sono proposti con le licenze Creative Commons. Esse offrono, gratuitamente, sei diverse articolazioni dei diritti d'autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere le loro opere secondo il modello "alcuni diritti riservati". Per sapere di più di questa organizzazione no – profit che crede nella libera circolazione dei saperi potete visitare il sito http://www.creativecommons.it

Tornando a Jamendo, il catalogo è amplissimo e comprende quasi tutti i generi musicali.
E’ anche possibile creare i propri widgets o trovarne di predefiniti al link http://www.jamendo.com/it/widgets/create

I widgets sono quelle piccole applicazioni che arricchiscono i blog ed i siti web con strumenti quali calendari, orologi, ultime notizie etc.

Se siete dei lettori accaniti e musicofili di palato fine, troverete di che divertirvi sul sito http://www.liberliber.it/home/index.php
Il cuore di Liber Liber è il progetto Manuzio che “ha l'ambizione di concretizzare un nobile ideale: la cultura a disposizione di tutti. Come? Capolavori della letteratura, manuali, tesi di laurea, riviste e altri documenti in formato elettronico disponibili sempre, in tutto il mondo, a costo zero e con accorgimenti tecnici tali da garantirne la fruibilità anche a non vedenti e altri portatori di handicap.”

In effetti, vi sono decine di libri parlati, centinaia di opere di musica classica, in formato MP3, suonate da ottime orchestre (ovviamente un po’ datate negli anni, sempre per questioni di diritto d’autore…) e migliaia di libri in formato e-book di classici italiani e stranieri.

Da http://www.deezer.com/#home è possibile ascoltare musica di tutti i tipi in streaming e vedere i relativi video. Non è possibile scaricare la musica, ma se lo desiderate fare verrete reindirizzati a siti nei quali è possibile acquistare il brano.
Funzioni analoghe hanno anche http://www.myflashfetish.com (anche qui potrete creare delle playlist di musica e video ed inserire nel blog degli Ipod virtuali nel dorso), http://www.singingfool.com e http://www.dizzler.com

Per concludere, vale la pena dare un’occhiata ad un progetto che è ancora in divenire ma che promette molto bene. All’indirizzo http://www.europeana.eu/portal/ è possibile collegarsi a 2 milioni di oggetti digitali:
• Immagini - dipinti, disegni, mappe, foto e immagini di oggetti museali
• Testi - libri, giornali, lettere, diari e documenti d'archivio
• Suoni - musica e parole da cilindri, nastri, dischi e trasmissioni radiofoniche
• Video - film, notiziari e trasmissioni televisive

custoditi da

• musei e gallerie
• archivi
• biblioteche
• collezioni audiovisive

di tutta Europa.

Europeana versione 1.0 è in fase di sviluppo (beta) e verrà lanciata nel 2010 con collegamenti a oltre 6 milioni di oggetti digitali. Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea e dagli Stati membri dell’U.E.
Cercando, per esempio, nel motore di ricerca di Europeana il pittore Van Gogh, si ottengono in ritorno 330 risultati, dei quali 35 sono testi, 283 immagini, 12 video e nessun suono.
Generalmente si possono trovare libri da sfogliare, foto, interviste e di tutto un po’. Il motore di ricerca non è ancora perfetto e le organizzazioni che hanno fornito materiale sono centinaia in tutta Europa ma pur sempre una minima parte di quelle disponibili. Ciononostante pensare che, nel 2010, sarà a portata di click una buona parte delle risorse culturali europee costituisce un grande passo in avanti verso una cultura più diffusa ed accessibile.
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E- BOOK


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E-book, buona idea ma servono i pc

Lisa Buonanno (Liceo socio pedagogico G. Carducci - Trieste)
Giudizi generalmente positivi anche se per qualcuno le priorità sono altre Il progetto ministeriale per l'introduzione dell'e-book è ancora poco chiaro agli studenti di Trieste: pochi di loro affermano di averne sentito parlare ampiamente e, colpo di scena, non tutti i ragazzi sono pienamente soddisfatti dell’iniziativa: chi crede che generalmente i giovani siano dipendenti e adoranti delle nuove tecnologie e che non amino sfogliare i libri pieni di appunti e note, dovrà ricredersi.
Maria (18 anni), ad esempio che ha appreso la notizia leggendo un giornale, sostiene la sua contrarietà, argomentando che “si perde lo spirito del libro di testo: sfogliarlo, sottolinearlo, scriverci accanto, dare una ripassata veloce prima delle lezioni. Con l'e-book questo non sarà più possibile”. Anche Marco (17 anni) non si dice d’accordo: “Mi sembra una gran contraddizione fare uso di testi in formato digitale scaricabili da internet quando le scuole cadono a pezzi e, a volte, non hanno nemmeno delle lavagne decenti. Inoltre, almeno io, studio più facilmente da un libro che da uno schermo piatto e freddo”.
Non è così “nostalgico” David (20 anni) che afferma: “Ritengo che gli e-book siano uno strumento molto utile alle persone, in quanto permettono di memorizzare in un unico computer migliaia di testi, riducendo enormemente gli ingombri, il consumo della carta e il costo dei singoli libri. Certo, tale progetto dovrebbe essere affiancato da iniziative volte a promuovere l’uso del computer nelle aule e a casa per studiare e non so se tutto questo sarà messo a punto entro l’anno prossimo. Selene (19 anni) aggiunge che l'e-book è una buona idea perché “sarà possibile diminuire il carico che ogni giorno tutti gli studenti d’Italia si portano sulle spalle (non in senso metaforico). E poi, sarà conveniente per le famiglie: non si spenderanno più centinaia di euro all’anno per libri che, in alcuni casi, non vengono nemmeno usati dagli stessi insegnanti”. Quindi nessun dubbio sull’efficienza di e-book? Risponde Selene: “No, non proprio. Speriamo solo che le case editrici dei libri che a settembre avevano un sacco di entrate, non creino problemi. E speriamo anche che lo Stato si sbrighi a fornire ad ogni istituto un numero sufficiente di pc”.
C’è anche chi si trova su una posizione intermedia: “Largo alla tecnologia è la nuova parola d’ordine a scuola? Ok, ma andiamoci piano - esclama Giulia (18 anni) - è giusto che la scuola si tenga al passo con i tempi e decida di mettere i libri di testo in internet: modernizzarsi è di certo un modo per dimostrarsi più vicini al mondo della maggior parte di noi giovani, che passiamo quasi tutto il nostro tempo libero sul computer a giocare, a chattare, a crearci i nostri profili personali su msn, netlog e facebook. Ma la mia perplessità è questa: con la crisi economica che stiamo vivendo, siamo davvero così sicuri che il governo sia disposto a stanziare miliardi di mini computer quando non dimostra la minima intenzione di rendere le nostre strutture scolastiche stabili e senza crepe sui muri che si allargano ogni giorno di più?”.

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