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mercoledì 3 aprile 2019

New York, 8 Banconote su 10 Contaminate da Cocaina

New York, 8 banconote su 10  sono contaminate da cocaina


Dalla droga alle feci: ecco quanto sono sporchi i soldi. Sono migliaia i batteri
che si annidano nelle banconote e uno studio americano ha scoperto di tutto
New York, 8 banconote su 10
sono contaminate da cocaina

Forse la cosa più inquietante è quell’80 per cento dei dollari che circolano nella Grande Mela spolverati di cocaina, ovvero otto banconote su dieci. Non manca la morfina, la metanfetamina, l’anfetamina, l’eroina e una vasta gamma di sostanze stupefacenti veicolate dai soldi. E del resto, passando al setaccio la filigrana delle banconote, indagini simili a livello europeo hanno denunciato in passato una percentuale di soldi contaminati ancora più alta (anche perché la carta moneta viene arrotolata e utilizzata per sniffare molte sostanze). Ma il denaro non si limita ad avere contatti con la droga e raccoglie di tutto, dai batteri più di nicchia a frammenti di Dna animale, feci, urina, passando per una vasta gamma di tracce di cibo, tanto da poter intuire, a seconda della zona di New York dove è concentrato, cosa mangia la gente. 

Grani di Coca in una banconota da un dollaro. La cocaina cloridrato è molto stabile. Si lega strettamente all'inchiostro in valuta cartacea . Quindi la maggior parte degli americani maneggia la cocaina ogni giorno della propria vita.

Grani di Coca in una banconota da un dollaro.
La cocaina cloridrato è molto stabile. 
Si lega strettamente all'inchiostro in valuta cartacea . 
Quindi la maggior parte degli americani 
maneggia la cocaina ogni giorno della propria vita. 


I soldi parlano di noi
Ce lo dice uno studio promosso dalla New York University che non è il primo nel suo genere e che cerca di capire attraverso le banconote la velocità di trasmissione delle patologie, come vive la gente, cosa mangia e molte altre cose. Già perché i soldi raccontano moltissimo di noi esseri umani e in molti casi non raccontano cose edificanti. 

Un mondo sporco
Cosa c’è infatti che circola con maggior velocità del denaro? Passa di mano in mano, in modo virale, centinaia, migliaia di volte, senza sorta di pregiudizio, di mano in mano, raccogliendo storie, materiali, testimonianze silenziose nei frammenti che vi rimangono appiccicati. E racconta tanto della società, delle malattie e dell’umanità che lo utilizza. Sul fronte batteri e virus sono stati trovati per esempio il propionibacterium acnes e lo streptococcus oralis, ma non mancano anche virus e batteri più comuni, come la salmonella e l’Escherichia coli. Per fortuna raramente le malattie vengono trasmesse attraverso i soldi, ma talvolta accade anche questo. Per questo motivo si stanno progettando nel mondo banconote in materiali meno friendly rispetto ai batteri, come la plastica, già introdotta nei soldi canadesi. Giova sempre ricordarsi però che i soldi sono sporchi, molto sporchi, anche quando vengono guadagnati onestamente. E questo perché viviamo in un mondo sporco. 

Pecunia olet
Insomma pecunia olet e questo tema ha attirato molti esperti degli ambiti più differenti. Nel 2009 i soldi per esempio sono stati tracciati e usati per predire la diffusione dell’influenza suina, i sociologi li usano per studiare le abitudini di vita e gastronomiche delle persone o la velocità di circolazione dei batteri. Tanto che è nato un sito dal nome Where's George? che traccia le banconote per carpire segreti di ogni tipo e osservare il mondo in tutte le sue angolazioni. Where's George?, fa infatti parte di un progetto che segna la circolazione geografica della valuta cartacea statunitense. La sua popolarità ha portato all'istituzione di altri siti web che tracciano il percorso delle banconote, come EuroBillTracker. Il sito americano conta ormai un ammontare significativo di banconote registrate, per un valore di più di 1 miliardo di dollari 
e la maggior parte sono tagli da 1 o da 20 dollari, i più diffusi.



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giovedì 17 maggio 2018

Nudo di Modigliani venduto a 157 milioni di dollari

Nudo di Modigliani


'Nu couche (sur le coté gauche)', quadro che raffigura un nudo femminile realizzato nel 1917 da Amedeo Modigliani (1884-1920), è stato venduto ieri sera all'asta da Sotheby's a New York per 157,2 milioni di dollari (tasse incluse). L'opera dell'artista livornese è diventata la più cara mai venduta dalla casa d'aste britannica Sotheby's. E' stata aggiudicata poco al di sopra della stima record proposta di 150 milioni di dollari.

Il capolavoro non ha però infranto il world record di Modigliani stabilito il 9 novembre 2015 a New York da Christie's con un altro nudo femminile sdraiato: 'Nu couché' (Nudo disteso con braccia aperte o Nudo rosso) aggiudicato all'epoca per 170,4 milioni a Liu Yiqian, magnate cinese appassionato d'arte e fondatore di due musei privati a Shangai, il Long Museum Pudonfg 
e il Long Museum West Bund.

Il capolavoro venduto per 157,2 milioni di dollari è il più grande dipinto (89,5x146,4 cm) realizzato nella carriera di Modigliani. Fu acquistato dal collezionista che ha deciso di metterlo all'asta nel 2003 per 26,9 milioni di dollari. Il quadro rappresenta l'unico nudo orizzontale di Modigliani a contenere l'intera figura all'interno della tela. Dopo la sua realizzazione, sempre nel 1917, il quadro fu censurato all'esposizione delle 'Galerie Berthe Weill' di Parigi, perché ritenuto 
dalle autorità francesi un'opera oscena.

Il nudo femminile di Modigliani è stato la star della recente retrospettiva dedicata al pittore dalla Tate Modern di Londra. La maggior parte dei 22 nudi sdraiati di Modigliani, ognuno diverso dall'altro, sono oggi conservati nei maggiori musei del mondo, dal Guggenheim Museum al Metropolitan di New York, alla Courtald Gallery di Londra.

Nella stessa asta newyorchese Sotheby's ha venduto 'la bella addormentata' di Pablo Picasso (1881-1973), l'opera dal titolo 'Le Repos' dipinta nel 1932, all'apice della carriera artistica del maestro spagnolo: è stata venduta a 36.920.500 dollari (la stima era 25/35 milioni di dollari). Il dipinto ritrae la musa d'oro di Picasso, una sognante Marie-Thérèse Walter.

Terzo posto in asta per un quadro del pittore impressionista francese Claude Monet (1840-1926): 'Matinée sur la Seine' dipinto nel 1896 ha conquistato il terzo posto sul podio di Sotheby's con 20.550.000 dollari.

A Sotheby's replicherà stasera Christie's che proporrà nell'asta di New York un raro autoritratto di Picasso, eseguito in un periodo in cui temeva di essere deportato dai nazisti. E' la tela ad olio 'Le Marin' (Il marinaio), datata 28 ottobre 1943, offerta con la più alta stima di sempre per un Picasso, ovvero 70 milioni di dollari.

'Le Marin' era apparso l'ultima volta nel 1997 durante l'asta della leggendaria collezione di Victor e Sally Ganz. Ventuno anni dopo l'autoritratto, che mostra un uomo con uno sguardo triste che indossa una camicia a righe seduto su una sedia, è tornato in vendita.

Attualmente è 'Les Femmes d'Alger (Version 'O')' il quadro più caro di Picasso, aggiudicato per 179,4 milioni di dollari da Christie's a New York nel maggio 2015.




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lunedì 21 settembre 2015

#Musei più Importanti nel Mondo



Musei più Importanti nel Mondo

Tra i dieci musei più importanti del mondo manca l’Italia: nella classifica stilata da TripAdvisor il Belpaese figura, per quanto riguarda i luoghi d’arte più importanti del pianeta, solo in quattordicesima posizione, che gli utenti del famoso portale hanno riservato alla Galleria dell’Accademia di Firenze. La classifica, stilata tenendo conto della quantità e della qualità delle recensioni del sito – analizzate con un apposito algoritmo nell’arco di una dozzina di mesi – contempla, tra le prime dieci posizioni, ben sei istituti europei, di cui due soltanto a Parigi. Di musei italiani, come dicevamo, nemmeno l’ombra. Eppure il nostro Paese possiede un patrimonio storico e culturale che, per pregio e valore, ha ben pochi rivali nel mondo, un patrimonio custodito, e messo a disposizione dei visitatori, in luoghi come i Musei Vaticani, gli Scavi di Pompei e la Galleria Borghese, tanto per citarne alcuni. Ma tant’è: la top ten dei musei più importanti del mondo comprende solo istituti stranieri. Vediamo insieme quali.



1. Metropolitan Museum of Art di New York
Conosciuto anche come Met, il Metropolitan Museum di New York è, secondo gli utenti del...





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giovedì 20 settembre 2012

Compie 80 anni pranzo sul grattacielo


Compie 80 anni pranzo sul grattacielo.

Gli operai fecero pausa pranzo su una trave sospesa nel vuoto di un grattacielo in costruzione del Rockefeller Center, a New York. Lo scatto passò alla storia.
 

Un gruppo di muratori in pausa pranzo durante la costruzione di un grattacelo a New York. Gli uomini mangiano sospesi per aria, seduti su una trave. Lo scatto in bianco e nero, è diventata un’immagine storica, fu realizzata il 20 settembre 1932.
La foto era stata pubblicata dal New York Herald Tribune due settimane dopo lo scatto, in un articolo dove si parlava della completa assenza di protezioni per la sicurezza degli operai che lavoravano nel cantiere.
Gli operai della fotografia erano irlandesi. Fra di loro sono stati identificati, dopo anni di anonimato, Francis Michael Rafferty, Stretch Donahue, Matty O’Shaughnessy, Patrick Glynn, Austin Lawton, Claude Stagg e Thomas Norton.

“come sempre sopra a queste persone che rischiavano la vita altre persone sguazzavano nel lusso con soldi non sempre fatti onestamente e dopo 80 anni nulla e’ cambiato, forse qualche norma sulla sicurezza molte volte non rispettate”.

L'archivio BettMan/Corbis, detentore dei diritti di riproduzione della fotografia, non ha riconosciuto l'autore in Charles C. Ebbets fino all'ottobre 2003 e solo dopo mesi di indagine di una agenzia di investigazione privata. Ancora oggi molte stampe della fotografia riportano autore sconosciuto.


Charles Clyde Ebbets

Per oltre cinquant’anni la celeberrima foto degli “operai sulla trave”, una delle immagini-simbolo del Novecento, è stata attribuita a Lewis Wickes Hine, il fotografo che aveva documentato nel 1930 le acrobazie degli uomini impegnati nella costruzione dell’Empire State Building, in precarie condizioni di lavoro e privi di strumenti di sicurezza.

Solo nell’ottobre del 2003 l’archivio BettMan/Corbis, detentore dei diritti di riproduzione della fotografia, dopo mesi di indagine da parte di un’agenzia di investigazione avrebbe riconosciuto l’autore di questo famosissimo scatto in Charles Clyde Ebbets, sottraendone definitivamente la paternità ad Hine.

“Lunch atop a Skyscraper” (“New York Construction Workers Lunching on a Crossbeam”) è dunque una fotografia ripresa nel 1932 (e non nel 1930) da Charles Clyde Ebbets (1905 - 1978) durante la costruzione del GE Building del Rockefeller Center (e non dell’Empire State Building). Ebbets scattò la foto il 29 settembre 1932, e gli fu pubblicata dal New York Herald Tribune nel supplemento fotografico domenicale del 2 ottobre 1932.

Charles Clyde Ebbets

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