Per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane
Non c'è mai pace
Ghali, "Casa mia"

La guerra fa sicuramente parte delle peggiori esperienze che un essere umano possa vivere, e non c'è generazione che non si auguri di non provare sulla propria pelle le sue pene e le sue miserie.

Il XX secolo ha conosciuto diversi conflitti che hanno lasciato il segno, in particolare le due guerre mondiali, che non hanno certo risparmiato il nostro paese, a anche la guerra in Vietnam, il conflitto in ex-Jugoslavia, e molti altri orrori che non andrebbero mai dimenticati.

Non c'è quindi da stupirsi se, a partire dalla seconda metà del secolo, moltissimi artisti, tra cui molti cantautori, si sono espressi denunciando e condannando gli orrori della guerra, e dichiarandosi con convinzione pacifisti con brani che sono rimasti nella storia, tra cui:

CanzoneArtistaAnnoTema
Blowin' in the WindBob Dylan1962Un inno del movimento per i diritti civili e contro la guerra, costruito con una serie di domande retoriche sulla pace, la libertà e la giustizia.
ImagineJohn Lennon1971Un appello universale per la pace, nonché l'evocazione di un mondo senza divisioni politiche, religiose o economiche.
ZombieThe Cranberries1994Una protesta contro la violenza del conflitto civile che nel XX secolo ha macchiato di sangue le strade dell'Irlanda e dell'Irlanda del Nord.
Masters of WarBob Dylan1963Una condanna feroce dei magnati della guerra e dei politici che manipolano i giovani con menzogne per inviarli a morire sul campo di battaglia.
Sunday Bloody SundayU21983Una canzone che riflette i conflitti in Irlanda del Nord, specificamente il tragico evento del 'Bloody Sunday' del 1972.
Army DreamersKate Bush1980Brano che tratta delle riflessioni di una madre sulle perdite e le tragedie della guerra, con enfasi sul destino dei giovani soldati.
What's Going OnMarvin Gaye1971Una riflessione sulle tensioni sociali e politiche negli USA, comprese le proteste contro la guerra del Vietnam.
Le DéserteurBoris Vian1954Una lettera aperta e un rifiuto della chiamata alle armi, diventata un inno per i movimenti pacifisti e antimilitaristi.
Solo le Pido a DiosLeón Gieco1978Un canto che esprime la speranza di non diventare insensibile al dolore e alla sofferenza causati dalla guerra.
Gimme ShelterThe Rolling Stones1969Un brano che esprime l'ansia e il dolore generati dalla Guerra Fredda e più in generale da tutte le guerre.

Sono quindi davvero tanti gli inni contro la guerra in lingua italiana e non solo, tanti da poter creare un repertorio come quello di antiwarsong.org, sito che raccoglie le più belle canzoni pacifiste.

In questo articolo, vediamo insieme alcune delle più belle canzoni italiane contro la guerra, che potrai riprendere e reinterpretare, magari accompagnandoti con la chitarra, da solo, con gli amici o per insegnare canto ai bambini, anche in segno di protesta rispetto a quando sta succedendo in questi giorni in Ucraina o in Medio Oriente.

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Canzoni sulla guerra: "La guerra di Piero" di Fabrizio de André

Fabrizio de André è considerato da tutti uno dei migliori cantautori italiani del XX secolo. Scrisse questa canzone — ispiratagli dalla storia di uno zio che fu deportato nei campi di concentramento — nel 1963, e il brano divenne in breve tempo un vero e proprio inno pacifista e contro la guerra, al punto di diventare una delle canzoni di protesta delle rivolte giovanili del '68.

La canzone narra la storia di un soldato, Piero per l'appunto, che, stanco degli orrori della guerra, viene colto da un attimo di umanità che gli costerà la vita: di fronte a un soldato "nemico", esiterà a sparare, dando il tempo all'altro di farlo. Gli ultimi istanti di vita di Piero sono dedicati al pensiero della sua amata, Ninetta, con cui avrebbe preferito restare, invece che dover partire al fronte a morire.

La Guerra di Piero è una delle canzoni contro la guerra italiane più conosciute.
Fabrizio de André ha dato voce, tramite le sue canzoni, ai soggetti più deboli ed emarginati della società.

Con questa ballata in endecasillabi, De André vuole denunciare l'assurdità della guerra, la disumanizzazione e la desolazione che crea. Due ragazzi che condividono molto più di quanto li separi sono resi nemici dalle circostanze politiche e trasformati in macchine per uccidere. A uscire sconfitto sarà colui che mostrerà più umanità, e che esiterà a premere sul grilletto vedendo nel "nemico" un suo simile.

Ma Piero non è un vero sconfitto, anzi: rifiutando di prestarsi al gioco insensato della guerra, torna ad essere un ragazzo umano, il che fa di lui il vero eroe in un'epoca in cui di umano è rimasto ben poco.

Canta questa ballata contro la guerra con i tuoi amici, magari preparandoti prima con qualche lezione di canto o con i nostri corsi di canto milano per stupire il tuo pubblico scelto con la tua abilità canora!

Canzoni contro la guerra italiane: "Auschwitz" di Francesco Guccini

Nonostante il tema trattato non la renda certo gioiosa come un canto di Natale, né una delle migliori hit da cantare al karaoke, la Guerra di Piero è una ballata dal ritmo intrigante. La stessa cosa non si può dire del brano "Auschwitz" di Francesco Guccini, in cui invece la musica lenta rispetta l'amarezza del testo.

Tra le canzoni contro la guerra in italiano, Auschwitz è una delle più celebri.
Auschwitz è una delle canzoni italiane più belle in memoria della tragedia della Shoah.

Pubblicata nel 1966, Auschwitz — conosciuta anche come La canzone del bambino nel vento — racconte l'orrore del noto campo di concentramento nazista, dove si stima siano morti circa un milione e mezzo di prigionieri. Per scrivere questo brano, Guccini si ispirò al romanzo autobiografico "Tu passerai per il camino", in cui Vincenzo Pappalettera racconta la sua esperienza dietro i tristemente noti cancelli del campo nazista.

Il testo è cantato in due parti: la prima è quella in cui un bambino morto nel campo di stermino racconta la sua esperienza in prima persona, con l'innocenza della sua giovane età. Nella seconda invece la voce del bambino si somma a quella del cantautore, e i due interrogano insieme gli ascoltatori:

Auschwitz di Guccini è la canzone perfetta per sviluppare una riflessione su temi importanti come la guerra, l'odio e il genocidio.

Canzoni che parlano di guerra italiane: "Generale" di Francesco de Gregori

Questa canzone, tra le più celebri di Francesco de Gregori, è stata pubblicata nel 1978 e parla di guerra, e più precisamente della memoria di un luogo: la collina di Tarces della Val Venosta, in Alto Adige, luogo nei pressi del quale il giovane cantautore prestò servizio militare.

"La notte crucca e assassina" non è, come in molti credono, un riferimento alla prima guerra mondiale, bensì agli attentati del BAS (Befreiungsausschuss Sudtirol — Comitato per la liberazione del Sudtirolo), un'organizzazione terroristica indipendentista, e in particolare a quelli avvenuti nella notte tra il 18 e il 19 giugno 1961.

Una delle canzoni sulla guerra più ascoltate e suonate nel nostro paese.
Per scrivere Generale, De Gregori si è ispirato a un incontro fatto durante il suo servizio militare in Alto Adige.

De Gregori immagina di rivolgersi direttamente a un generale, ed evoca, tramite metafore e diverse figure retoriche degne di una poesia o dei più bei canti religiosi italiani, l'amarezza della guerra, la sua inutilità, la lontananza da casa e la nostalgia.

La canzone è un susseguirsi di immagini, come la contadina ricurva sul tramonto, il treno che non fa più fermate e corre dritto verso casa, gli aghi di pino, il silenzio e i funghi, ecc... che si inseriscono in un contesto preciso, e nei ricordi delle colline e dei boschi dell'Alto Adige, teatro di diversi conflitti, tra cui le due guerre mondiali.

Inoltre, il cantautore cita il celebre romanziere americano Ernest Hemingway e il suo celebre Addio alle armi, uno dei principali romanzi antimilitaristi del '900, utilizzando l'espressione "a farci fare l'amore, l'amore dalle infermiere".

Generale è una di quelle canzoni che hanno fatto cantare generazioni intere, e che ancora oggi non smettono di stupire per la bellezza, la poesia, e l'amarezza dei temi trattati.

Canzoni contro la guerra: "C'era un ragazzo" di Gianni Morandi

Questa canzone, il cui testo è stato scritto da Franco Migliacci e la musica composta da Mauro Lusini, è stata interpretata da Gianni Morandi e pubblicata su 45 giri nel 1966.

La canzone narra la storia di un ragazzo americano che ama la musica e suona la chitarra, ma la sua gioventù spensierata viene interrotta da una lettera di convocazione dell'esercito. Dovrà partire per combattere nella guerra del Vietnam, e perirà durante i combattimenti.

Conosci altre canzoni di protesta italiane?
Gianni Morandi, conosciuto soprattutto per le sue canzoni spensierate e melodiche, ha interpretato anche brani impegnati.

Si tratta della prima canzone impegnata di Gianni Morandi, che prima si limitava a ballate d'amore e canzoni giovanili e spensierate.

Nonostante lo scetticismo iniziale della casa discografica, il brano conobbe subito un grande successo ed entrò rapidamente a far parte del repertorio italiani delle canzoni antimilitariste.

Anche questa canzone può essere cantata facilmente accompagnandosi alla chitarra! Trova un insegnante per corsi di canto torino o per lezioni di canto a Roma e preparati a dare ancora più intensità alla tua voce per sottolineare quanto la guerra sia piena di orrori e la pace sia invece necessaria per tutti e tutte.

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Canzoni contro la guerra per bambini: "A cosa serve la guerra" di Edoardo Bennato

Questa canzone, cantata insieme dai due fratelli Edoardo ed Eugenio Bennato, è stata inserita nell'album "l'uomo occidentale", uscito nel 2003.

Si tratta di una canzone che riprende a pieno lo stile di Bennato, spesso ironico e dissacrante, per mettere in luce l'assurdità della guerra e delle sue promesse. "A cosa serve la guerra?" è in realtà una lunga domanda retorica, la cui risposta è nel cuore di ogni essere umano: a un bel niente, se non a fare gli interessi di pochi e a creare estremo dolore.

Molti cantautori italiani si sono schierati a favore della pace e contro ogni forma di guerra.
Rock, ironico e spesso dissacrante, Edoardo Bennato è uno dei cantautori italiani più amati di sempre.

Ma nonostante questa verità lapalissiana, gli uomini continuano a farla, quasi fosse un valzer che non bisogna smettere di ballare negli anni, e al quale tutti devono partecipare, salvo i privilegiati che dettano le regole senza scendere i campo. E non importa l'esito, poiché sono sempre i vincitori a scrivere la storia: come cita un verso della canzone, la guerra "la incoino sempre i buoni, la perdono sempre i cattivi.

Questa canzone dei fratelli Bennato ci sembra quindi particolarmente rilevante in questa lista, poiché riesce con parole semplici a mettere in luce l'assurdità della guerra e la sue profonda ingiustizia.

Cantautrici contro la guerra: Rwanda di Paola Turci

Rwanda di Paola Turci, pubblicata nel 2005 nell'album Tra i fuochi in mezzo al cielo, è un'intensa canzone che riflette sul dolore umano e sulle ingiustizie nel mondo, anche se non tratta direttamente del genocidio in Ruanda. Il brano è una potente metafora della sofferenza e della disumanità che derivano da conflitti e violenze, facendo riferimento a situazioni che possono richiamare il senso di devastazione e perdita causate dalle guerre.

Con la sua voce profonda e carica di emozione, Turci riesce a trasmettere una forte empatia per le vittime di queste tragedie, invitando gli ascoltatori a riflettere sulle conseguenze della guerra e della violenza indiscriminata.

Canzoni italiane sulla guerra: Il mio nome è mai più di Jovanotti, Ligabue e Piero Pelù

Bob Dylan, con il suo "Blowin' in The Wind", è stato tra i primi cantautori a mettere la musica al servizio di un messaggio di pace, dando vita alla lunga tradizione delle anti war song, traduzione che non si è fermata ai confini statunitensi, ma, come dimostra anche questa lista, ha conquistato anche il nostro paese.

Tra le canzoni di maggior successo tra quelle che veicolano un chiaro messaggio contro la guerra troviamo "Il mio nome è mai più", brano che ha visto la collaborazione tra tre grandi artisti italiani: Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù.

Tutti i proventi di questa canzoni sulla guerra furono devoluti a Emergency.
"Il mio nome è mai più", frutto della collaborazione tra tre grandi artisti quali Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù, è un inno di pace e di protesta contro la guerra.

Il contesto in cui nasce la canzone è quello della guerra in Kosovo e dell'intervento delle forze militari NATO nei conflitti che hanno colpito i territori dell'ex Jugoslavia tra il 1991 e il 2001, ma il brano ha anche una vocazione più generale di inno contro tutte le guerre.

Sebbene i tra artisti siano talvolta stati accusati di speculare sulla disgrazia, tutti i proventi della canzone sono stati versati fin da subito a Emergency, l'associazione umanitaria fondata dal recentemente scomparso Gino Strada, che da anni si occupa di fornire assistenza medica e molti altri servizi in territori colpiti da conflitti.

Puoi trovare il video della della canzone su YouTube e scoprire di più sul contesto visitando la pagina www.antiwarsongs.org. Ecco parte del testo del canzone:

Canzoni contro la guerra in italiano: Follie preferenziali di Caparezza

Michele Salvemini, in arte Caparezza, è da una ventina d'anni a questa parte uno degli artisti più apprezzati del panorama italiano. Salvemini non ha mai nascosto le proprie posizioni su temi politici e sociali nei propri brani, ed ha anzi fatto dell'attivismo uno dei suoi cavalli di battaglia, impegnandosi in prima persona contro gli orrori e le miserie della nostra epoca.

Dallo scandalo dell'Ilva di Taranto all'omofobia, Caparezza ha sempre inserito nei suoi brani le proprie posizioni, senza aver paura di mettersi in gioco.

Se ti piace il rap e cerchi una canzone che celebri la pace, questo brano fa al caso tuo.
Fin dai suoi esordi, Caparezza si è dimostrato un artista impegnato per le giuste cause. [Fonte: Avvenire.it]

Il brano "Follie Preferenziali", estratto dal secondo album in studio dell'artista, uscito nell'ormai lontano 2003, non fa eccezione: in questa canzone Caparezza si schiera senza esitazioni dalla parte dei pacifisti, ripudiando ogni forma di conflitto armato:

Canzoni italiane contro la guerra: Casa mia di Ghali

Presentata a Sanremo nel 2024, Casa mia di Ghali è una riflessione sulle difficoltà e le disuguaglianze sociali, con un forte richiamo alla necessità di trovare pace e stabilità in un mondo spesso segnato dai conflitti e dalla discriminazione.

La canzone non affronta direttamente la guerra, ma ne evoca le conseguenze, soprattutto per chi è costretto a lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore. Attraverso il suo stile unico, Ghali parla dell'importanza del concetto di "casa", intesa non solo come luogo fisico, ma come simbolo di identità e radici, a cui spesso si rinuncia per via di situazioni avverse, tra cui anche la guerra. Il brano diventa così una sorta di inno alla resilienza di chi lotta per ritrovare un posto sicuro in cui sentirsi a casa.

Ricapitolando, ecco la nostra selezione delle migliori canzoni italiane contro la guerra:

Titolo ArtistaAnno
La guerra di Piero Fabrizio de André 1966
AuschwitzFrancesco Guccini 1967
Generale Francesco de Gregori1978
C'era un ragazzo Gianni Morandi 1967
A cosa serve la guerra Edoardo Bennato 2003
Rwanda Paola Turci2004
Il mio nome è mai piùJovanotti, Ligabue e Piero Pelù2000
Follie preferenzialiCaparezza2003
Casa mia Ghali2024

Le nove canzoni che abbiamo visto in questo articolo non sono ovviamente le uniche del repertorio italiano: facci sapere quali sono le tue preferite nei commenti e impara a cantarle con i nostri migliori consigli per aspiranti cantanti!

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Nicolò Superprof

Scrittore e traduttore laureato in letterature comparate. Vivo a Parigi, dove coltivo la mia passione per i libri, il cinema e la buona cucina.