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MotoGP San Marino 2024, gara: vince ancora Marquez! Secondo Bagnaia, poi Bastianini. Male Martin solo 15°

Fabio Psoroulas

Aggiornato 08/09/2024 alle 15:53 GMT+2

MOTOGP - Il Cabroncito ci ha preso gusto! Dopo la vittoria ad Aragon, Marc Marquez vince anche a Misano. Lo spagnolo trionfa nel Gran Premio di San Marino, 13mo atto del mondiale 2024 della MotoGP, davanti Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini. Male Martin, che sbaglia a cambiare moto sotto la pioggia e chiude solo 15mo. Così Pecco torna sotto al rivale nel mondiale a -7.

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E sono due! Dopo il trionfo di Aragon, Marc Marquez prosegue la sua cavalcata vincente e trionfa anche a Misano nel Gran Premio di San Marino, 13mo atto del mondiale 2024 della MotoGP. Successo del Cabroncito, che va sul gradino più alto del podio davanti a Francesco Bagnaia e a Enea Bastianini per l'ennesima tripletta Ducati.
Gara condizionata dalla pioggia. Qualche goccia arriva poco prima del via, mettendo paura a tutti. Rimane comunque asciutto, sino al giro sette quando l'acqua aumenta di intensità. In quel momento davanti a tutti c'è Francesco Bagnaia, partito a fionda dalla pole, al secondo posto Jorge Martin francobollato al rivale. L'asfalto diventa viscido, tutti sono sulle uova, ma non è ancora bagnato. Nonostante ciò Martin tenta il jolly, cambiando moto. Scelta azzardata, che non paga Poco dopo la pioggia va via e quindi Martin è completamente fuori gara, lontanissimo dalla vetta. Bagnaia invece titubante rimane davanti, mentre dietro i rivali che hanno un punto di riferimento arrivano sul leader. Il migliore degli inseguitori è naturalmente Marc Marquez, che quando le cose si fanno complesse ne ha più degli altri. Così l'alfiere del team Gresini sull'asfalto tricky passa tutti come birilli, va in testa e da li in poi è imprendibile per gli altri, trionfando per la seconda volta di fila.
Prima ha vinto a casa sua, ora trionfa a casa nostra. In sette giorni l'alieno di Cervera vince due volte, dopo che era rimasto a secco per oltre 1.000 giorni. Vittoria totalmente diversa da quelle di Aragon: in Spagna aveva dominato in lungo e in largo, lasciando le briciole agli avversari. A Misano le cose sono andate in maniera differente, ma l'epilogo è stato identico. La similitudine rimane l'asfalto con poco grip: ad Aragon sin dalle FP1 tutti avevano poco feeling con il manto stradale, qui la stesa cosa si è verificata con le gocce di pioggia scese durante la gara. Lo abbiamo detto più volte e ci ripetiamo: libero di testa, si è tolto il peso del primo successo con la nuova moto, ora può vincere sempre ed essere giudice di questo campionato. Certo, senza pioggia le cose sarebbero forse andate in altra maniera, ma queste sono le corse.
Esulta Marquez, ha molto da festeggiare anche Francesco Bagnaia. Dopo la sprint non spumeggiante di ieri, Pecco fa quello che deve fare: ad inizio gara comanda davanti a Martin, poi quando si ritrova in difficoltà sceglie di tirare i remi in barca non provando a stare con Marquez, badando al mondiale dato il pessimo piazzamento di Jorge. 19 punti guadagnati sul rivale, Aragon è dimenticata. Ora il distacco è solo di 7 punti, la classifica si è accorciata molto. Per cui la prima gara di Misano nel complesso va a Bagnaia, che non commette errori, amministra e porta a casa il massimo possibile in una situazione complessa e con il fisico non al meglio.
A Misano è sempre festa Ducati con il podio chiuso da Enea Bastianini, bravo anche lui a sfruttare i momenti convulsi della pioggia per tornare in alto. Nel finale, con i due in testa che volano, alza bandiera bianca per il terzo posto finale.
Quarto posto per Brad Binder, prima non Ducati all'arrivo. Acosta finisce a terra ad inizio gara e quindi il sudafricano ne approfitta per essere anche il migliore KTM. Poi Alex Marquez, un combattivo Bezzecchi, Miller e Quartararo, che pian piano sta rivedendo la luce sulla M1. Chiude la top ten un acciacciato Diggia e un buon Pol Espargaro che sfrutta al meglio la gara strana per tornare in alto. Peccato per il Morbido, caduto mentre era terzo nel momento dell'aumento della pioggia.
Un punticino portato a casa da Martin, ma questa prestazione forse fa più male di un ko clamoroso, di una caduta nella sabbia dopo tutta la gara in testa. Sì perché l'azzardo di Jorge ha poche giustificazioni, forse nessuna. Vero, se la pioggia fosse aumentata staremmo parlando di tutta un'altra gara, ma la questione è semplice: Martinator non doveva rischiare. Era dietro a Bagnaia, francobollato, è davanti nel mondiale con un buon vantaggio. L'unica cosa che doveva fare era copiare le mosse del rivale. Se Pecco entrava, lui doveva entrare e viceversa. Invece prendersi questo rischio in questa posizione è troppo. A parti inverse, quindi con Martin dietro a Bagnaia nel mondiale, magari a due/tre gare dal termine invece sarebbe stato giustissimo, tanto da perdere c'era poco. Invece Martin aveva tanto da perdere e alla fine ha perso ben 19 punti nel mondiale per un suo errore assolutamente evitabile. Staremo a vedere se quest'errore a fine stagione sarà decisivo.
Ora una settimana di pausa, poi si correrà ancora qui.

Tabellino

LA CLASSIFICA: Marc Marquez, Bagnaia, Bastianini, Binder, Bezzecchi, Alex Marquez, Quartararo, Miller, Di Giannantonio, Pol Espargaro, Oliveira, Zarco, Nakagami, Bradl, Martin.

La cronaca in cinque momenti

- Bagnaia parte bene e rimane in testa, poi Martin, Morbidelli, Acosta, Binder, Bezzecchi e Marc Marquez settimo davanti a Bastianini. Bez si tocca con Binder, così Marquez lo passa, ma soprattutto Bastianini ne approfitta e passa sia Marc che Bez salendo in sesta piazza. Davanti Martin prova l'attacco su Pecco ma frena troppo e perde mezzo secondo su Pecco. Dietro Acosta attacca Morbidelli, che però incrocia e rimane terzo.
- Sempre GoFree davanti con mezzo secondo di vantaggio su Martin. Terzo Morbidelli, poi Acosta, Binder, Bastianini e Marquez settimo. Cade Acosta, Bastianini attacca Binder e sale in quarta posizione. Settimo intanto è Miller dietro a Marquez, poi Alex Marquez e Bezzecchi. Al sesto giro la pioggia aumenta e Morbidelli finisce subito a terra. Sono tutti sulle uova e Martin prova l'azzardo entrando a cambiare la moto.
- Davanti Bagnaia fatica sul viscido e gli altri si accodano. Marquez ne approfitta, passa tutti e va in testa, poi Pecco, Miller, Bastianini, Alex Marquez, Binder, Bezzecchi e Quartararo. L'azzardo di Martin non paga e lo spagnolo va più lento di otto secondi a giro. La pioggia cessa, Martin torna a ricambiare moto e viene addirittura doppiato.
- Marquez e Bagnaia ora sono tornati a fare tempi super e se ne vanno! Terzo ora Bastianini che passa Miller. Quinto Alex Marquez, poi Binder, Bezzecchi e Quartararo ottavo. Bastianini va fortissimo e prova a ricucire il gap sui primi due, quarto sale Alex Marquez che passa Miller. L'australiano poco dopo è passato anche da Binder. I primi tre hanno un ritmo super e guadagnano una vita su Alex Marquez e tutti gli altri.
- Ultimi giri. Marquez fa due giri stellari e stacca Bagnaia che si accontenta della seconda posizione. Terzo Enea che si stacca dai primi due. Binder passa Alex Marquez e sale al quarto posto, poi Bezzecchi che super Miller. Ottavo Quartararo, poi Di Giannantonio e Pol Espargaro in top ten.

La dichiarazione

Francesco BAGNAIA: "Meglio di ieri. Oggi era impossibile fare meglio. Marc era troppo in forma in queste condizioni. Non ero al meglio dal punto di vista fisico. Senza la pioggia sarebbe stato diverso. Ho comunque guadagnato tanti punti".

Il tweet da non perdere

Il migliore

Marc MARQUEZ: Quando l'asfalto è complesso, con poco grip, molto viscido, è sempre il migliore al mondo, forse della storia. Comincia a piovere, lui cambia marcia, salta tutti come birilli e va a vincere per la seconda volta di fila.

Il peggiore

Jorge MARTIN: Tutto bene l'inizio gara, poi l'impensabile. Mossa veramente incomprensibile quella dello spagnolo che era dietro a Pecco in quel momento e poteva benissimo copiare la mossa del rivale per il campionato. Invece ha voluto correre un rischio in quel momento veramente troppo grosso e non ha pagato. Errore veramente grosso.
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