Risultati Mondiali - Jakob Ingebrigtsen vince l'oro nei 5000, Italia lontana nelle 4x400, Femke Bol pazzesca

La seconda sconfitta consecutiva a livello iridato nei 1500 aveva fatto parecchio rumore, ma Jakob Ingebrigtsen stavolta non sbaglia. Il fenomeno norvegese conferma il titolo di Eugene 2022 e torna a vincere la medaglia d'oro nei 5000, prima finale a concludersi nell'ultima serata di gare ai Mondiali di atletica leggera di Budapest. A differenza della sfida di qualche giorno fa, il nativo di Sandnes fa gara al coperto e si lancia solo negli ultimi 250 metri, per rispondere all'attacco dell'impavido Mohamed Katir. Lo spagnolo (nemmeno in finale nei 1500) sembra poter resistere fino in fondo, ma viene superato dall'avversario a dieci metri dal traguardo. Ingebrigtsen chiude le sue fatiche in 13'11''30 (record stagionale), contro il 13'11''44 del primo dei battuti e il 13'12''28 del bronzo, il kenyano Jacob Drop. A seguire il guatemalteco Luis Grijalva (13'12''50), l'etiope Yomif Kejelcha (13'12''51), il secondo etiope Hagos Gebrhiwet (13'12''65), il canadese Mohammed Ahmed (13'12''92), il terzo etiope Berihu Aregawi (13'12''99), il francese Jimmy Gressier (13'17''20) e il secondo kenyano Ishmael Rokitto Kipkurui (13'21''20).

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Anche la sfida per il successo negli 800 femminili è elettrizzante fino all'ultimo metro. La statunitense Athing Mu lancia la volata da lontano, ma si spegne sull'ultimo rettilineo e viene superata da due atlete: la kenyana Mary Moraa, oro in 1'56''03, e la britannica Keely Hodgkinson, argento in 1'56''34. Bronzo proprio all'affaticata Mu (1'56''61). Completano l'ordine d'arrivo la seconda statunitense Raevyn Rogers (1'57''45), la seconda britannica Jemma Reekie (1'57''72), la terza statunitense Nia Akins (1'57''73), la giamaicana Adelle Tracey (1'58''41) e l'ugandese Halimah Nakaayi (1'59''18).

Gara d'alto livello nei 3000 siepi femminili, dove la bahreinita Winfred Mutile Yavi stampa il suo personale nonchè il miglior tempo mondiale stagionale vincendo in 8'54''29. La classe '99 stacca la kenyana Beatrice Chepkoech (8'58''98) nell'ultimo giro e vince il suo primo titolo iridatao (era stata 8ª a Doha 2017 e 4ª a Londra 2019, oltre che 10ª ai Giochi di Tokyo). Bronzo a un'altra kenyana, Faith Cherotich (9'00''69), Quarta l'etiope Zerfe Wondemagegn (9'00''69), quinta la francese Alice Finot (9'06''15), sesta la slovena Marusa Mismas Zrimsek (9'06''37), settima l'ugandese Peruth Chemutai (9'10''26), ottava l'albanese Luisa Gega (9'10''27), nona la terza kenyana Jackline Chepkoech (9'14''72), decima la tunisina Marwa Bouzayani (9'15''07).

Nel lancio del giavellotto, c'è ancora gloria per Neeraj Chopra. L'indiano, campione olimpico a Tokyo, si mette l'oro al collo anche a Budapest, firmando la sua gara con un 88.17 (al secondo tentativo). Argento al pakistano Arshad Nadem (87.82) e bronzo al ceco Jakub Vadlejch (86.67). Quarto il tedesco Julian Weber (85.79), il secondo indiano Kishore Jena (84.77), il terzo indiano DP Manu (84.14), il finlandese Oliver Helander (83.38), il lituano Edis Matusevicius (82.29), il polacco Dawid Wagner (80.75), l'egiziano Ihab Abdelrahman (80.64), il moldavo Andrian Mardare (79.66) e il belga Timothy Herman (74.56).

Il salto in alto femminile regala grande emozioni e si chiude con l'apoteosi d'oro di Yaroslava Mahuchikh. L'ucraina valica i 2.01 al secondo tentativo e si mette alle spalle le australiane Eleanor Patterson (1.99 alla prima prova per la campionessa uscente) e Nicola Olyslagers (1.99 alla seconda). Una volta sicura dell'oro, la vincitrice tenta anche di superare i 2.07, ma senza successo. Quarta la britannica Morgan Lake (1.97), poi la giamaicana Lamara Distin (1.94), l'ucraina Iryna Geraschenko (1.94),la serba Angela Topic (1.94), la tedesca Christina Honsel (1.94), la slovena Lia Apostolovski (1.90) e la kazaka Nadezhda Dubovitskaya (1.90) a chiudere la top 10.

C'era anche l'Italia nella lista delle finali che fanno calare il sipario su questi Campionati mondiali. Nella 4x400 maschile, Edoardo Scotti, Riccardo Meli, Lorenzo Benati, Davide Re chiudono all'ottavo e ultimo posto, ma risalgono di una posizione dopo la squalifica del Botswana. Gara vinta con ampio margine dagli Stati Uniti (2'57''31). Sul podio anche Francia (2'58''45, prima medaglia di questa rassegna) e Gran Bretagna (2'58''71). Gli azzurri, orfani di Alessandro Sibilio, chiudono in 3'01''23, battuti anche da Giamaica (2'59''34), India (2'59''92) e Paesi Bassi (3'0040).

Il gran finale di Budapest 2023 è rappresentato dalla 4x400 femminile e l'epilogo di questa gara è da leccarsi i baffi. La Giamaica sembra lanciata verso l'oro, ma Stacey Williams cede negli ultimi 50 metri e presta il fianco alla strepitosa Femke Bol. La campionessa di Amersfoort non sporca di un millimetro la sua splendida falcata, si mangia l'avversaria e porta i Paesi Bassi alla vittoria (3'20''72). Bronzo alla Gran Bretagna. L'Italia priva di Ayomide Folorunso e schierata con Alice Mangione, Anna Polinari, Alessandra Bonora e Giancarla Trevisan agguanta la settima piazza (3'24''98, record nazionale) dietro alle tre sul podio, Canada, Belgio e Polonia e davanti a Irlanda e Francia.

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