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Diamond League, Finali di Bruxelles: Leonardo Fabbri pazzesco! Record italiano con 22.98 e diamante vinto

Daniele Fantini

Aggiornato 18/09/2024 alle 15:19 GMT+2

ATLETICA, FINALI DIAMOND LEAGUE - Leonardo Fabbri vince il Diamante realizzando il nuovo record italiano nella finale di Bruxelles con 22.98 metri. L'azzurro batte il tre-volte campione olimpico Ryan Crouser (22.79 metri) ed entra nella storia come terzo italiano a trionfare in Diamond League dopo Gianmarco Tamberi nel salto in alto e Andy Diaz nel salto triplo.

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Messa alle spalle la delusione olimpica con la sfortunata scivolata sulla pedana inumidita dalla pioggia e il quinto posto conclusivo, Leonardo Fabbri riscrive una pagina di storia dell'atletica italiana nella finale del getto del peso della Diamond League. L'azzurro apre la rassegna con la misura monstre di 22.98 metri realizzata al primo tentativo, buona per aggiornare il suo personal-best, il record italiano di specialità e del meeting (il precedente era il 22.61 dello statunitense Joe Kovacs, griffato nel 2022).
Fabbri si mette così alle spalle lo statunitense Ryan Crouser, tre-volte campione olimpico, fermatosi alla misura di 22.79, e conquista così il Diamante: è la prima volta per un atleta italiano nel getto del peso, il quarto trionfo azzurro in generale dopo la doppietta di Gianmarco Tamberi nel salto in alto (2021 e 2022) e il successo di Andy Diaz nel salto triplo (2023).
Terzo posto per il giamaicano Rajindra Campbell (21.95), quarto per lo statunitense Payton Otterdahl (21.48) e quinto per il nigeriano Chukwuebuka Enekwechi (21.29). Non classificato lo statunitense Joe Kovacs, ritiratosi dopo il primo tentativo.
"Bellissimo, devo ancora realizzare - le sue parole dichiarate a caldo a RaiSport -. Avevo visto le previsioni, sapevo che faceva molto freddo. Ho tentato la stessa tattica delle Olimpiadi, ossia sparare tutto al primo tentativo. So che se Crouser è battibile se si inizia bene, perché non è un grandissimo agonista e si irrigidisce se deve rimonare. Sono un atleta molto dinamico, e col freddo mi sono un po' rallentato. Ma è andata bene con il primo lancio anche se so di essere un atleta che può fare anche più di così. Non vedo l'ora di mettere le mani su questo maledetto diamante. Una vittoria che mi compensa dalla delusione delle Olimpiadi? Sì, perché non sarei venuto qui con la stessa carica. Devo ringraziare il mio allenatore, Paolo, che mi ha aiutato tantissimo, è il miglior coach del mondo. Ma anche l'Areonautica Militare e il mio trainer che mi ha messo in forma facendomi perdere 25 kg. Sto facendo guardare a tutta Italia il getto del peso. Non ho vinto la medaglia olimpica, ma dentro di me ho tante medaglie che valgono quella olimpica".
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Che rischio Fabbri! Pedana bagnata, l'azzurro scivola e vanifica il lancio


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