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venerdì 7 febbraio 2014

Bihac, un assaggio di Bosnia Erzegovina

Buongiorno, 
giorni di pioggia come questi fanno desiderare un po' di sole, di caldo e poi in questi giorni parecchi Blog amici stanno parlando della Croazia, dei bellissimi laghi di Plitvice e Chiara ha iniziato a raccontare il suo Balkan Express, così sono corsa a guardare le mie fotografie ed ho trovato anche quelle di un posto particolare, Bihac in Bosnia Erzegovina, una bella escursione giornaliera da Senj che quell'anno era la nostra base in Croazia.

Bihac, Moschea Fethija 

mercoledì 29 maggio 2013

Vi piace giocare col fango? A me sì!

Buongiorno,
oggi volevo parlarvi di una divertente esperienza che abbiamo fatto qualche anno fa in Croazia, sull'Isola di KrK.
 
Dopo aver abitato in un faro in Croazia, ci è venuto voglia di tornarci ma volevamo essere sicuri di non patire la fame questa volta per cui abbiamo scelto una località dove sapevamo esserci negozi per far rifornimento di provviste.
 
KrK era l'ideale, appartamento in casa di un ex collega ora in pensione, bei posti, isola abbastanza grande per cui non si rischia di annoiarsi e per  ogni eventualità ha una veloce via di fuga per il continente,  infatti è collegata alla terraferma da un ponte, il ponte di Veglia che è soggetto a pedaggio con un costo che va dalle 30 alle 120 Kune (dai 4 ai 16 € circa) a seconda del tipo di macchina.
 
Le attività da fare sono molte per cui non si rischia di annoiarsi, le spiagge, le escursioni alle isole vicine, una bella passeggiata fino ai laghi di Plitvice luogo unico e speciale, ma oggi volevo parlarvi di una esperienza particolare, di quanto è divertente rotolarsi nel fango, ma non in un fango qualsiasi, sembrerebbe che abbia anche proprietà curative, un aiuto per chi soffre di gotta e reumatismi.
Chissà se fa bene anche per la cellulite ....
 
A Klimno, nella parte orientale dell'isola, vicino alla spiaggia si trovano grosse buche fangose dove è possibile immergersi riemergendo completamente coperti di fango che poi va lasciato seccare al sole e risciacquato con un bel bagno in mare.

Certo, la spiaggia non è bellissima da vedersi, la sabbia più che sabbia sembra terra
 
Klimno-spiaggia
Klimno, la spiaggia
e l'acqua bassa ristagna formando tante pozzanghere

Klimno-spiaggia1

Sulla spiaggia ci sono grosse buche colme di un fango scuro e denso dove potersi immergere.

Klimno-fanghi2
Klimno, le buche di fango

Klimno-fanghi3

Il fango è talmente denso che quasi ci si può stare seduti sopra

Klimno-fanghi1

E dopo essersi rotolati dentro e ben spalmati, ci si mette al sole per asciugarsi.
Il problema è che bisogna stare in piedi, non è il caso di sdraiarsi sopra un telo da mare o una sdraio, comunque asciuga in fretta screpolandosi sulla pelle che comincia a tirare.
 
A questo punto non resta che un bel bagno in mare per togliersi tutto il fango.
 
In questo punto della costa l'acqua è talmente bassa che prima di raggiungere una certa profondità che permetta di bagnarsi completamente occorre camminare parecchio ed il fondale ricoperto da tante piantine di alghe fa solletico ai piedi.
 
Klimno-spiaggia3
Klimno, il mare
Certo, non è una spiaggia dove passare tutta la giornata ma se pensate di andare a Krk non dovete perdervela, è veramente divertente rotolarsi nel fango senza nessuno che ci sgridi.
 
E dopo essersi lavati ed asciugati potete sempre raggiungere altre spiagge più "tradizionali" che a Krk non mancano.
Come per esempio quella di Stara Baška che, anche se si trova dalla parte opposta dell'isola, si raggiunge in poco più di mezz'ora di macchina.
 
Krk-Stara-Baska
La spiaggia di Stara Baška
Questa spiaggia è, a mio parere, una delle più belle di Krk, vale la pena andarci anche se per raggiungerla bisogna scendere per dei sentieri un po' scoscesi.
Una volta arrivati le acque fresche e limpidissime daranno ristoro.
 
Krk-Stara-Baska2

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi sia utile se state programmando una vacanza in Croazia.

Ciao, alla prossima.

venerdì 8 febbraio 2013

Croazia, abitare in un faro

Come vi anticipavo ieri, oggi vi voglio raccontare la nostra esperienza di guardiani del faro.
No, non è proprio così, non facevamo i guardiani, abbiamo solo affittato uno dei 2 appartamenti del Faro di Veli Rat, nell'isola di Dugi Otok (Isola Lunga, prende il nome dalla sua forma), il faro è abitato da un guardiano che fa le veci del padrone di casa.
Era il 2004, ormai una vita fa, in tutti i sensi, quasi 10 anni di meno, figlio adolescente e celiachia ancora non scoperta, e meno male perchè altrimenti era veramente dura, ma andiamo per ordine.
Da Milano fino a Zara, al traghetto, sono circa 8 ore di auto, per cui se non ve la sentite di fare un'unica tirata, spezzate il viaggio fermandovi a Trieste che ne vale assolutamente la pena.
Il viaggio in traghetto dura un'ora e mezza e dal porto di Sali al faro sono circa 40 km, c'è un'unica strada che attraversa tutta l'isola
Arrivare al tramonto è un'esperienza fantastica, la vista rallegra il cuore.
Ecco il faro che ci sta aspettando


Dugi Otok è un'isola "isolata", chi ci va deve essere consapevole che è una vacanza di sola natura, bellissima ma niente altro, non ci sono divertimenti, vita mondana, pochi ristoranti, l'unica strada è male illuminata e quindi dopo una giornata di sole e mare, tanto mare, c'è poco da fare e si resta a casa.
Questa almeno la situazione 9 anni fa ma guardando un po' nel web non sembra che sia cambiata di molto.

Una settimana è il tempo giusto per apprezzarla, si riescono a fare le escursioni principali, quelle irrinunciabili ed a godersi qualche momento di ozio su una bella spiaggia.

Veli Rat, il "nostro" faro

La nostra vacanza è stata un po' un fai da te perchè non si riusciva molto a comunicare nè col guardiano nè con gli altri abitanti che parlavano solo croato, solamente qualche anziano parlava un po' di italiano, pure col tedesco ci sono stati problemi e dire che la Croazia è meta prediletta dai nostri cugini tedeschi.

Cartine alla mano anche se sbagliare è molto difficile visto che non ci sono molte strade, la prima cosa è fare un giro dell'isola per prendere confidenza e cercare di fare un po' di spesa, ma di questo parlerò dopo.


Panoramica dalla strada


Da fare assolutamente :

Escursione in barca al Parco Nazionale delle Kornati.
Da Sali partono le escursioni giornaliere in barca al Parco delle Kornati, le Incoronate, un gruppo di una novantina di isole, isolotti e scogli che sembrano appartenere ad un mondo a parte, spogli ed assolati contrastano con i paesaggi della vicina Dugi Otok.
L'escursione comprende il biglietto d'ingresso al Parco ed il pranzo, durante la navigazione soste per bagni e nel nostro caso spuntini a base di fichi dolcissimi.
Rocce dalle forme bizzarre ed alte falesie ci accompagnano per tutta la durata dell'escursione.







Parco Naturale di Telašćica
All'estremo sud di Dugi Otok, è il più grande porto naturale dell'arcipelago, una decina di isolette al suo interno e, a ridosso delle immense scogliere, il piccolo lago salato di Mir.
Si accede al parco via mare con la barca od anche via terra, lasciando l'auto nel parcheggio esterno.
Occorre pagare un biglietto di ingresso che attualmente costa circa 3,5€.
Sentieri facilmente percorribili portano al lago salato ed alle scogliere con una splendida vista su tutto il parco.
Fatto bene il sito ufficiale anche se l'italiano è piuttosto approssimativo.





Noleggio barca
Un altro modo di vedere l'isola è di osservarla dal mare, noleggiare una piccola barca a motore è l'ideale per andare in libertà lungo la costa e scegliere calette nascoste o minuscoli isolotti.
Acqua, pranzo al sacco e giornata in piena libertà, l'unica cosa è che non è sempre facile trovare un posto all'ombra per il pranzo.
Le barche si noleggiano al porto di Sali.




Ed adesso parliamo dell'approvvigionamento viveri, perchè la natura appaga lo spirito ma non la pancia.
Qui comincia il punto dolente, ci sono vari negozietti, proprio dei mini supermercati nel vari paesini ma non sono molto forniti, noi non avevamo portato molto pensando di fare una settimana mangiando pesce che sicuramente su un'isola si trova ed invece non dico che abbiamo fatto la fame ma quasi.
Non abbiamo mai trovato da comprare nè carne nè pesce, abbiamo provato persino a pescare ma con scarsi risultati.
A mezzogiorno ci facevamo panini con la bologna, l'unica cosa che si trovava e meno male che ai tempi la celiachia era sconosciuta, altrimenti digiuno.
Per la sera enormi insalate con tonno e uova, solo che dopo qualche giorno di dieta monotona non se ne poteva più, quindi ristorante, l'unico che abbiamo trovato aperto era vicino al porto di Sali, 40 km all'andata e 40 al ritorno su strada ben poco  illuminata.
La cena, a base di pesce, comunque era ottima (fame a parte) ma i prezzi simili a quelli italiani.

A proposito di illuminazione, data appunto la scarsità di quella artificiale, le stelle e la luna risaltavano nel cielo scuro tanto da illuminare, davanti al faro abbiamo visto le stelle più belle e più grosse (no, non avevo inciampato), neppure nel deserto erano così luminose, solo per questo varrebbe la pena di fare il viaggio.

Spero di avervi messo la voglia di andare, ne resterete incantati, però partite attrezzati.

Ciao, alla prossima