TAKEDA IBDpoint

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Il nuovo Account Takeda Italia dedicato alle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) per coloro che desiderano un aggiornamento veloce e continuo. Disclaimer: Questa pagina è destinata esclusivamente a condividere informazioni sulle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). Takeda si riserva il diritto di moderare o rimuovere i contenuti non idonei.

Sito Web
http://www.takeda.it/
Settore
Servizi benessere e fitness
Dimensioni dell’azienda
201-500 dipendenti
Settori di competenza
Salute e healthcare

Aggiornamenti

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    Il riscontro di dermatite atopica (ma non di altre manifestazioni atopiche tipiche dell'infanzia, come asma, rinite allergica o allergie alimentari) all'età di 3 anni potrebbe aiutare a riconoscere i bambini ad aumentato rischio di sviluppare malattia di Crohn e, soprattutto, colite ulcerosa negli anni successivi. Lo suggerisce una ricerca condotta su due ampie coorti di bambini scandinavi, coordinata dall'Università di Götheborg (Svezia). I dettagli della valutazione. https://lnkd.in/diU4BJVa

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    Lo stress può influenzare il decorso delle malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) agendo lungo l'asse intestino-cervello. In particolare, influenzando la permeabilità della mucosa intestinale, la reattività del sistema nervoso e la risposta immunitaria enterica ai batteri presenti nel tratto intestinale. Pertanto il disagio psicologico può promuovere le riacutizzazioni delle IBD. Un'ampia review spiega come, partendo dai dati pubblicati in letteratura. https://lnkd.in/dYhp88SD

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    Una revisione sistematica e metanalisi di 28 studi che ha analizzato la correlazione tra uso di antibiotici e insorgenza di malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) indica che, in chi assume questi farmaci, il rischio di sviluppare colite ulcerosa o malattia di Crohn aumenta a prescindere dal fatto che si tratti di un adulto o di un bambino. Come fare per contrastare questo fenomeno? https://lnkd.in/dbe7wCKy

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    In generale, le manifestazioni atopiche che spesso interessano i bambini non sembrano essere correlate con il rischio di sviluppare una malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD). Tuttavia, uno studio condotto su due ampie coorti di neonati svedesi e norvegesi monitorati nel tempo indica che la presenza di dermatite atopica a 3 anni di età aumenta il rischio di sviluppare una IBD negli anni successivi. Da che cosa può dipendere questa associazione e quali implicazioni può avere? https://lnkd.in/diU4BJVa

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    Anche se sono necessari studi più ampi per precisare la correlazione tra stress psicologico e malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), è evidente che il primo può promuovere il peggioramento e la riacutizzazione delle seconde in persone già affette. Una revisione della letteratura a riguardo riassume le informazioni disponibili sui meccanismi alla base di questo legame e suggerisce alcuni interventi potenzialmente utili. https://lnkd.in/dYhp88SD

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    Gli antibiotici sono tra i farmaci più prescritti e, tra il 2000 e il 2015, il loro impiego è aumentato del 65% in 76 Paesi del mondo. I dati epidemiologici suggeriscono che l’incidenza delle IBD stia crescendo rapidamente nei Paesi in via di sviluppo. Può esistere una correlazione tra i due fenomeni? Di che tipo? Ecco che cosa dicono i risultati di una recente revisione e metanalisi della letteratura a riguardo. https://lnkd.in/dbe7wCKy

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    Malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) e patologie cardiovascolari con base aterosclerotica condividono alcuni fattori di rischio e meccanismi d'insorgenza, come l'infiammazione cronica, disfunzioni delle pareti dei vasi sanguigni, alterazioni del metabolismo dei grassi e disequilibri del microbiota intestinale. Una recente review, sintetizza le conoscenze in merito e propone un nuovo metodo per migliorare la stratificazione del rischio cardiovascolare nelle IBD. https://lnkd.in/dietPhWt

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    Una revisione sistematica degli studi che hanno analizzato la prevalenza della sindrome metabolica (MetS) tra le persone affette da malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD) segnala che a soffrire di entrambe le condizioni è quasi un paziente su 5. Ma questa quota sale fino al 38% tra chi soffre di colite ulcerosa. E l'avanzare dell'età aumenta la probabilità dell'associazione tra MetS e IBD. Che problemi possono derivarne per la salute cardiovascolare e generale? https://lnkd.in/dmhkaDsC

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    In base ai risultati di un'ampia metanalisi degli studi che hanno esaminato l'impatto dei composti antiossidanti presenti nel sangue sul rischio di sviluppare una malattia infiammatoria cronica intestinale (IBD), l’assunzione di retinolo con la dieta può ridurre il rischio di sviluppare colite ulcerosa. Nessun effetto favorevole sembra, invece, derivare da maggiori quantità nel sangue di vitamina C, licopene, betacarotene o metaboliti di questi potenti antiossidanti. Che cosa dedurne? https://lnkd.in/dabifRr3

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    Secondo uno studio statunitense, nel decennio 2009-2018, si è osservato un aumento dei casi di ansia tra i pazienti ricoverati per malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), mentre sono rimasti stabili quelli associati a depressione. Il dato sembra avere implicazioni importanti sull'attività ospedaliera, perché chi presenta sia IBD sia un disturbo psichiatrico tende ad avere più complicanze durante il ricovero (infezioni intestinali, polmoniti, eventi tromboembolici ecc.) e a restare in ospedale più a lungo. Come migliorare la situazione? https://lnkd.in/dGc9vdCN

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