Io racconto ai bambini questa storia
perché lui era un bimbo come loro:
aveva belli gli occhi e i ricci d’oro,
o forse neri, non contano i colori.
Era tersa la notte in cui era nato,
le stelle, dopo che era nevicato,
regalavano luce a quei pastori
che andavano alla grotta a tarda ora.
Il gelo non sentivano col vello,
andare dal bambino era assai bello
e andavano tutti gli animali
e il lupo quieto più non ululava.
E c’era quella donna accanto a lui,
sublime, bella, dolce creatura.
Lei aveva un amore così grande
che lo scaldava come fa una fiamma
con le carezze dolci della mamma.
Sapevano i pastori che il bambino
nasceva per salvare tutti quanti
attraverso parole di perdono,
di pace, di salvezza e tanto amore.
Ma quella grande gioia della signora
era turbata già da un gran timore
per tutto il male che colpisce i buoni
e infierisce sulle anime più belle,
con odio grande per il bambinello.
Cantavano i pastori tutti insieme,
suonavano zampogne e cornamuse,
la musica aleggiava dentro l’aria
di quella notte, la notte di Natale.
Auguri a tutti voi i miei più cari auguri di Buon Natale