"Io me la ricordo la felicità, era fatta
di operai che andavano al mare quel giorno di agosto, tutti. Con le
macchine senza aria condizionata, con i portapacchi pieni di valigie
e le autostrade senza bollini neri. Erano gli anni dove i pensionati
potevamo permettersi la giusta ricompensa dopo una vita di sacrifici,
... erano gli anni delle spiagge con i tavolini e le paste al forno,
e
quei contenitori frigo, più forniti dei supermercati.
La felicità, con quelle sedie pieghevoli e quei caffè nei thermos a fine
pranzo, le foto con i rullini, i discorsi tutti insieme a fine
pranzo, i bambini che facevano i bambini. Le città deserte.
Aveva un altro sapore la felicità, le
discoteche in spiaggia, fatte di legno con le lampadine colorate, le
ragazze sedute che aspettavano l’invito per ballare quei lenti e
conoscersi meglio, eravamo più estranei e molto più intimi senza
sapere ancora il nome.
Noi, con una chitarra e un fuoco in spiaggia,
avevamo il paradiso, noi in cerchio e una bottiglia che girava
trovavamo un bacio...
Noi, figli dei francobolli e delle cartoline “tanti saluti dal mare” che spedivamo sempre l’ultimo giorno, forse per questo avevano il sapore amaro quei francobolli quando li leccavi, perché le vacanze finivano, ma si tornava a casa felici, senza bollette arretrate nei cassetti, con le cartoline che arrivavano in autunno, con la serenità nella testa e la speranza sempre a portata di mano.
Noi, figli dei francobolli e delle cartoline “tanti saluti dal mare” che spedivamo sempre l’ultimo giorno, forse per questo avevano il sapore amaro quei francobolli quando li leccavi, perché le vacanze finivano, ma si tornava a casa felici, senza bollette arretrate nei cassetti, con le cartoline che arrivavano in autunno, con la serenità nella testa e la speranza sempre a portata di mano.
Invece oggi i centri commerciali sono sempre
aperti,
le città sempre più popolate, i pensionati li vedi lì,
sotto qualche albero per un po’ di fresco.
Abbiamo voluto di più
ma abbiamo ottenuto di meno….
Ci facciamo sempre più foto senza andarle a sviluppare,
e qui, ci hanno fregato l’attesa…
Andiamo in spiagge organizzate e devi rispettare
i limiti,
e qui, ci hanno fregato gli spazi…
Abbiamo ottenuto un smartphone per parlare con
il mondo,
e qui, ci hanno fregato la voglia di stare insieme...
Io me la ricordo la felicità, rimaneva sulla
pelle,
e non aveva nessuna password"...
"foto tratte dal web"