Sei qui
e già mi manchi
so bene che
le mie braccia
le mie braccia
non pensi di lasciare
Ma l'equinozio della primavera
ci scalda nella la sua luce chiara
i cuori impetuosi
sfarfallano nei cieli
intrecciano per gioco
la chioma delle stelle
Al lago degli arcobaleni
s'ammirano cambiando veste
sorridono al vento e
si lasciano trasfigurare
nel rito della magica metamorfosi
io, sole caldo
tu, celeste.
Gabrielle
Soledoro - 18 giugno 2013