Strano ma piacevolissimo l'incontro a pranzo di oggi. Un bel gruppone di "ragazzi di San Giovanni" si è radunato presso i locali di un ristorante della zona. Persone che non si incontravano da lustri e lustri, ex giovanotti e giovanotte hanno impiegato il loro tempo a passare da un tavolo all'altro a darsi poderose manate sulle spalle urlando "Ma guarda te chi c'è! Ma come stai! Moh, quanto tempo! Dove diamine eri finito?". Poi si dà un'occhiata ai figli di Tizio e Caio, che ti ricordi son stati battezzati non molto tempo fa, e ti ricordi che andavano al nido, qualcuno di loro, ma eran pochissimi, approdava già alla prima classe delle elementari. Poi ti accorgi che la simpatica palletta petulante è ormai ultra adolescente, e se tu cerchi di nascondere i chili in più che stanno a significare la tranquilla epifania della tua maturità, ti accorgi che Eufronio non ha più i capelli, ed Eustorgio accarezza con affetto la propria pinguedine, Amarillide ingrigisce lentamente e Panfrosia, oltre ad avere un colore di capelli improbabile, ha qualche cosa che non torna nei lineamenti del viso (accidenti, non si sarà mica siringata le labbra....). Poi ti accorgi che, guardando album di fotografie religiosamente passati di mano in mano, qualcuno non c'è più, qualcuno non ha più la salute di un tempo, qualcuno ha una tristezza nascosta in fondo agli occhi dalla quale, a posteriori, puoi intravedere già i segni di quell'inquietudine insana che ormai ha sconvolto esistenze che credevi spensierate e tranquille. Come passa il tempo, solo ieri indossavamo una tuta per andare a giocare a calcio in un prato che, adesso ti viene in mente, ha oggi lasciato il posto a una serie di villettine a schiera, giocavamo a carte con un parroco che al primo errore ti apostrofava con un "creatura cretina", sedevamo con lo zaino in spalla su sentieri di rocce montane. Oggi siamo, con una vena di rimpianto ma anche di rassegnata consapevolezza, adulti. Chi è avvocato, chi elettricista, chi ha tre figli e chi magari un matrimonio finito male, chi, eterno seminarista, è finalmente diventato pastore di anime. I ragazzini ridono guardando le fotografie di genitori-alieni venuti da un pianeta lontano e, diciamocelo, anche un po' sfigato. Ti rendi conto che l'orologio non si ferma e il tempo passa. Poi però un angolo delle labbra si piega in un mezzo sorriso pensando all'adolescente che eri e all'adulto che sei adesso, e il sorriso si completa al pensiero che forse il tempo che deve ancora arrivare non sarà poi così terribile......
domenica 24 gennaio 2010
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