domenica 10 giugno 2012
domenica 20 maggio 2012
Lo sciacallo è il peggiore amico dell'uomo
Non ho voglia di ridere, quest'oggi. Non ho voglia di svagarmi. Penso che in una qualche parte dell'Universo si nascondono degli sciacalli che per un'oscura "ragione" hanno pensato che piazzare un bell'ordigno davanti a una scuola e aspettare nell'ombra che qualche ragazzino passasse dall'adolescenza al riposo eterno fosse un'azione importante da farsi, un atto per cui perdere tempo in progetti, prove, realizzazione. Qualcosa che avrebbe portato a un risultato auspicabile, che per qualcuno avrebbe avuto un significato e per il quale valeva spendere una vita o anche più, se ci si fosse riusciti, uno studente, uno qualsiasi, un ragazzino tra i tanti che salgono le scale per entrare a scuola coi suoi libri nella borsa discutendo di calcio con l'amico del cuore, o magari una di quelle ragazzine che entrano a braccetto con l'amica dissimulando quella piccola angoscia per l'interrogazione o il compito in classe. Quel ragazzino che avrebbe potuto essere nostro figlio, nostro nipote, il figlio di quella simpatica coppia che era in vacanza con noi la scorsa estate. Quel ragazzino, quella ragazzina che per noi erano giovani esseri umani prima ancora che volti o ricordi, e che per "loro", gli sciacalli, sono solo i numeri di una contabilità che prevede solo la voce "avere". Sanno curare i loro interessi, gli sciacalli. A qualunque costo. Tanto lo pagano gli altri.
Vorrei chiedere al simpatico vecchietto col triangolo in
testa che ci ha creati e l'occhio del quale tutto vede e tutti giudica
se intende, una volta tanto, scendere dal suo perfettissimo empireo per
intervenire nelle umane cose. Se possibile, quanto prima. Perchè la
giustizia degli umani, imperfetta quanto e più di loro, a volte (e
questa sarà una di "quelle" volte) trova sia meglio fermarsi a fare le
sabbiature piuttosto che arrivare nell'aula di un tribunale e
trionfare......
sabato 26 novembre 2011
Marte le scarpe, lune la fune e fine non avrà....
Lavoro noioso? Tempo (un sacco) perso? Ma, perdindirindina, se le scarpe pulite vuoi indossare, prima o poi le devi preparare! E il bello è che mentre strisci, pulisci, esamini e curi, la mente è libera di seguire i pensieri più strani.
Se, come con le scarpe, fossimo capaci di prenderci un po' di tempo, esaminare cosa non va nella nostra quotidianità, curare certi graffi e ridare colore alle congiunture stinte e cariche della polvere del tempo, cercando di capire se non sia forse arrivato il momento di eliminare abitudini o abiti mentali un po' logori in base ai quali a volte diamo valore alle nostre scelte.....
A proposito di congiunture. E' ora di andare a preparare da mangiare per la tribù Herr, animali compresi. Quando si dice la quotidianità.....
martedì 8 novembre 2011
Valle che de’ lamenti miei se’ piena
lunedì 18 luglio 2011
Volere volare
venerdì 10 dicembre 2010
Incredibile, sono ancora al mondo....
mercoledì 24 novembre 2010
venerdì 22 ottobre 2010
domenica 17 ottobre 2010
Timori
martedì 12 ottobre 2010
Mi son dimenticata di dirvi.....
Si veda qui.... e qui.... e qui.... e ancora qui!
domenica 10 ottobre 2010
Yes, I know my chickens, but......
Ogni anno, (sempre lo stesso giorno, puntuale come un treno svizzero, mai che si prenda un bel sei mesi di vacanza....), arriva il mio compleanno. Tutti questi sassolini che chiamiamo anni si stanno ammonticchiando inesorabilmente e neanche tanto lentamente, visto che i minuti han perso il loro “potere di conteggio” e, tra inflazione dello yen e instabilità del prezzo del greggio, si sono deprezzati dai tradizionali sessanta secondi ai quarantacinque circa. Il mio compleanno, si diceva. Il mio compleanno dà l'occasione a Herrkomm e a tutta una serie di soggetti vagamente equivoci, leggi Ameliabefana, Darth Vader, la Bella Belinda, il Candido Pietro e altri, di consorziarsi al fine di mettere a dura prova le mie vetuste coronarie: insomma, tutti gli anni mi preparano una festa a trad a sorpresa. Non difettano di immaginazione, anzi temo che con grande slancio colgano l'occasione per dedicarsi allo sviluppo di quelle macchinazioni che nascondono nei più reconditi recessi dell'animo e che per tutto il resto dell'anno non hanno il coraggio di confessare a loro stessi.
Iniziano le mie amichette del cuore a perculeggiarmi il venerdì: aperitivo, regalino depistante, io domani non ci sono, io neanche, io lavoro, io ho un'unghia incarnita e via discorrendo, tentano di convincermi che la sera successiva saranno tutte, ma proprio tutte, impegnate in faccende personalissime e improcrastinabili. Io becco. De Beccaccinis, si diceva lo scorso anno, l'età e l'esperienza maturata nei trecento e passa giorni trascorsi dal precedente compleanno non mi hanno portato consiglio (o forse comincio a essere sorda e non le ho sentite....). E' che sono portata a fidarmi delle persone che percorrono con me il sentiero dell'esistenza da svariati lustri, incautamente, lo ammetto, ma tant'è....
Il sabato mattina scorre via liscio, le solite commissioni, la spesa, la lavatrice eccetera. SMS e telefonate di auguri, ma dove andate a festeggiare stasera, oh ma che bello che Herrkomm ha scovato un posticino sperduto nella campagna, dev'essere molto romantico, poi ci racconterai, tanti auguri, tanti auguri carissimi e divertitevi.
SERPI!
Mi rilasso, quest'anno niente pirotecnie ed effetti speciali, ce ne stiamo tranquilli tranquilli a tubare come due piccioncini davanti a un piatto di pappardelle col ragù di coniglio, mentre un Sangiovese odoroso rosseggerà nel bicchiere del vino. Tutto bene fino alle sette di sera. Doccia, phon, restauro, normale amministrazione. Poi, tutt'a un tratto, Herrkomm vien preso dalla furia di uscire, dai andiamo, dai su non perdere tempo, è ora di andare, via via via.... Mi viene spiegato che il posticino di cui sopra, alla fin fine una normale pizzeria, si trova nell'agro che costeggia il fiume Pecorone, là ove autoproducesi nebbia durante tutto l'arco dell'anno. La cosa in sè mi perplime.... che ci fa una pizzeria dispersa nel contado.... Anche il navigatore ci mette del suo, impieghiamo un'infinità di tempo a raggiungere un posto che tra l'altro dista non più di duecento metri da casa di mio fratello e che si sarebbe potuto raggiungere con strada più diretta e veloce... Scendiamo dall'auto in un parcheggio solitario, c'è una struttura illuminata che mi sembra un circolo, di quelli che in campagna da noi ancora esistono come “casa del popolo” o “circolo dell'edera”. Tradizioni che van per scomparendo: tre o quattro vecchietti con cappello seduti a un tavolino, luci al neon, marafone, Resto del Ciappino aperto sulla pagina locale... son sempre più perplessa. Ci addentriamo nei meandri della struttura, e non sento rumore di piatti e posate e bicchieri. A dir la verità, nel silenzio -un po' irreale per una pizzeria- mi sembra di udire il caratteristico rumore prodotto da un Molten regolamentare su superficie lignea lucidata, altrimenti detta parquet. Naaaa, ho visto troppa pallacanestro ultimamente.... eppure, mi sembra di sentire il Tunc del Molten di cui sopra che si stampa su una struttura metallica che potremmo anche definire “ferro del canestro”. Naaaa, che ci fa una pizzeria in un campo da basket che dirvi non so..... poi vedo venirmi incontro sei soggetti in braghette e maglietta... maglietta strana, però..... oh cielo! ma tutte hanno una mia immagine stampata sopra... e i sei soggettini io li conosco bene...., sono vetusti quanto e più di me e si palleggiano il Molten in attesa di iniziare l'agone cestistico.... e sulle tribune, le Serpi che saltellano. Mi vien da rispondere “chi non salta bolognese è!” e la serata ha inizio. Herrkomm me l'ha fatta anche quest'anno: ha organizzato una partita di basket in mio onore con anche amici che non vedevo da tempo, e tra l'altro ricevo anche la telefonata di auguri dal mio coach preferito e la dedica del mitico Frasso..... però, peccato compiere gli anni una sola volta l'anno....... Cheeese a tutti, vado a spegnere le candeline... spero che qualcuno mi abbia preparato un idrante perchè non so se ce la farò col solo intervento dei miei polmoni...
venerdì 8 ottobre 2010
martedì 5 ottobre 2010
venerdì 23 luglio 2010
Murphy's law strikes again
martedì 20 luglio 2010
Acque della salute
sabato 17 luglio 2010
Iustitia est habitus animi, suam cuique tribuens dignitatem
domenica 11 luglio 2010
sabato 3 luglio 2010
giovedì 17 giugno 2010
That's the real life, darling....
La seconda riguarda quell'infame di un uruguagio che non ha fatto quasi niente per far vincere i suoi, ma ha voluto condurre personalmente le danze a coronamento dell'inopinata vittoria mettendosi in piedi SOPRA il nostro canestro e saltellandoci per bene. Tanto se lo rompe, la sua società non paga i danni.....
Non ti avevo nemmeno considerato, Alejandro Muro. Non ti avevo lanciato alcuna maledizione, lascia che lo faccia ora, a giochi fatti. Non posso augurarti di perdere i capelli, già non li hai, né posso dirti che perderai giovinezza e beltà, perché hai già una certa età e bello dubito che tu lo sia mai stato.
Poi, non andrò molto lontano dal vero nell'affermare che non riuscirai ad avere un euro da Sacrati; questa bella prospettiva però non mi dà gran soddisfazione, vorrei andare oltre.... Spero che un'infiammazione cronica al nervo sciatico ti accompagni da ora fino alla fine dei tuoi giorni, e che la postura derivante da questo piccolo inconveniente ti porti a un'ernia discale non operabile. Spero che tutte le volte che vedi un pomodoro tu venga colto da spasmi colitici devastanti, e che tu soffra di un tremendo reflusso gastrico che nessuna ranitidina o similare potrà mai lenire. Son sicura che ti verranno le emorroidi, e ogni volta che le farai asportare chirurgicamente, esse faranno come farebbero i capelli che non hai: cresceranno più folte e tenaci che prìa. Che ti parta la frizione ogni volta che ci appoggi il piede sopra, e che si spengano repentinamente tutte le vetture sulle quali salirai. Che i capitani di tutti gli aerei su cui cercherai di viaggiare ti neghino il passaggio "perché quello ha una faccia che non mi convince". Che ti si frantumi una caviglia e si rinsaldi lasciandoti il piede a papera. Insomma, ti auguro tutto il male possibile.
Adesso che mi sono sfogata, credo che cercherò di chiudere il capitolo Fortitudo, almeno fino alla prossima partita.....
martedì 15 giugno 2010
Haec propter illos scripta est homines fabula, qui fictis causis innocentes opprimunt
mercoledì 28 aprile 2010
Dopo la pioggia viene il sereno, brilla nel cielo l'arcobaleno. Forse.
mercoledì 17 febbraio 2010
Il 17 porta male?
In secondo luogo, oggi i Genesis entrano nella R&R Hall of Fame, e al gala che seguirà a NY il mese prossimo PG non sarà presente con gli altri 4 vecchietti "prog" per dar vita a una reunion che alcuni (ma non la sottoscritta) da tempo auspicano avvenga. Tenuto conto che il buon Gabriel sta preparando il prossimo tour (When you will be in Italy, Peter?), meglio che se ne stia a Bath. Nel frattempo, mi consolo con il nuovo "Scratch my back": io sono della fazione di quelli entusiasti della nuova uscita....
domenica 24 gennaio 2010
Il tempo passa, il tempo arriverà
giovedì 24 dicembre 2009
Buon Natale!
Buon Natale a chi vien reso bersaglio di santi oggetti contundenti e non si sporca la camicia perchè sennò la (ex) moglie si arrabbia, che il sangue non viene via neanche con la trielina. Buon Natale agli onorevoli che gridano al Penitenziagite, ariva lu Demonio, perchè a forza di gridare al vento si stanno sputtanando quel po' di credibilità che possedevano, e lu Demonio arriverà lo stesso, in quanto capace di perseverare. Buon Natale a tutti quegli americani che riusciranno ad accedere al servizio Sanitario del loro Paese, e speriamo che prima o poi ci arrivino tutti. Se ce la facciamo noi in Italia, ci possono arrivare anche loro. Buon Natale ai giocatori di basket un po' sfigatelli che prima si acciaccano gli arti e poi, in allenamento, si spaccano il naso contro il gomito del pischello sedicenne che gioca in squadra con loro: speriamo che Babbo Natale vi porti un po' di pace ortopedica! Buon Natale alla Fortitudo, perchè passate le feste si decidano a scomparire dall'orbe terracqueo e si calino nel limbo che compete loro iuris causa. Buon Natale a tutti coloro che riusciranno a crearsi una famiglia nonostante le beghe dei servizi sociali, e dei molti che partirono, in bocca al lupo ai pochi che arriveranno al traguardo. Buon Natale alla gatta Hermione e al suo spasimante, il gatto Culone, che le fa la serenata attraverso la gattaiola con un disperato Meow Meow. Buon Natale a Herrkomm, che anche stasera si è chiuso nel suo antro e lavora al prossimo articolo che gli verrà pubblicato nel bel mezzo della trasferta scozzese (se sentite provenire delle parolacce da Nord, sapete da cosa sono state provocate...). E Buon Natale anche a te, povero mondo azzurro che vagoli nello spazio chiedendoti chi te l'ha fatto fare di dare asilo a una torma di esseri egoisti e spreconi che si decideranno a darsi una regolata solo quando le regole non serviranno più a un ciufolo. In quanto a me.... Buon Natale: speriamo che il prossimo 2010 sia un anno di piacevoli sorprese, che sarebbe anche ora. Spero di vincere al Superenalotto, rigorosamente senza dover giocare la schedina. Buon Natale a tutti, insomma, ai belli e ai brutti, ai buoni e ai cattivi, agli amici e ai nemici. Cerchiamo di essere sereni, almeno domani.....
martedì 13 ottobre 2009
Aridajie, Herrkomm.... ^----^
Anche quest'anno, come avviene ormai da un po' di tempo a questa parte, Herrkomm mi ha organizzato una festa a sorpresa.
Anche quest'anno, come sempre, mi sono dimostrata assai Scolopax rusticola (e fatevi un bel salto su Wikipedia!)... quell'uomo, il temibile Herrkomm, quando mi guarda negli occhi, riesce a farmi credere qualsiasi cosa.
Povera me.
Tutto parte da un PRESUNTO impegno di lavoro del beneamato presso una ridente località termale dell'appennino tosco-romagnolo. L'infame mi fa partire dal Zitadòn in corriera (è inutile andare su con due auto - dice lui, il vermilinguo), pur sapendo che io soffro di cinetosi: due ore e passa di bus su e giù per l'alta collina, meravigliosa nei suoi colori ma terribilmente ricca di passi e tornanti. Una goduria.....
Giunta che fussi sul posto, scendo all'albergo ove attendemi un géscano riccioluto pronto a sconocchiare ogni giuntura e articolazione delle quali Natura benignamente mi ha dotata. Alcuni lo chiamano massaggio: anche Torquemada amava definirlo tale.
Per riprendere l'uso degli arti, mi pluffo nella calda piscina termale con un idromassaggio che mi ricorda tanto quello di Una poltrona per due. Dopo mezz'ora di ranocchiamenti ed evoluzioni nel caldo dell'acqua che ribolle nei vari giochi d'acqua, esco dalla piscina e, stancamente, mi reco a riposare in camera, mentre il soggetto al quale santa madre chiesa mi ha indissolubilmente legata è, pensa un po', a fare un massaggio a sua volta (altro che riunione di lavoro....). Il più bello è stato che, nella piscina termale serale, mentre, senza l'ausilio di occhiali, cercavo con sguardo miope le colleghe di Herrkomm che mi era stato detto mi attendevano in vasca per farmi gli auguri, mi vedo spuntare (e sul momento ho pensato di avere visioni mistiche) Ameliabefana e Candide coi rispettivi coniugi che sguazzavano bellamente nella polla caliente, sotto il cielo stellato. Me l'ha fatta anche quest'anno, l'Herrkomm. E io, "la beccaccia", ho creduto ad ogni singola e mendace sillaba uscita dalle sue labbra: se non è amore questo....
La serata, una volta raggiunti dai signori Sepia, si è conclusa in un trionfo di porcini e gourmandises varie presso un rinomato ristorante della zona. Serata ottobrina frizzante ma calda, da gustare e non dimenticare.
Ma il pensiero che mi turba è: cosa diamine architetterà l'anno prossimo il pregevole Herrkomm?