Queer
Luca Guadagnino in Queer dirige uno splendido nulla. Qualche critico dirà che anche gli altri film del regista italiano lo erano, un nulla, splendido o meno a seconda del livello di cattiveria della critica, ma per me non è così. Erano splendidi sì, ma non erano un nulla. Erano come un “Baked Alaska”, dessert che viene menzionato proprio in Queer: in parte freddi, in parte caldi. Con delle confezioni impeccabili a livello formale, ma capaci anche di emozionare, si veda il finale di Chiamami col tuo nome, giusto per menzionare una scena memorabile da lui diretta. Queer invece è totalmente freddo. Come l'Alaska, senza essere baked.