Vacanza mica vuol dire stare sempre con le mani in mano, no? Shopping praticamente nullo, ma ho ricamato e letto.
Libro
titolo un po' angosciante ma attenzione, non fatevi ingannare: affrontate la lettura con poche aspettative e così come viene, potreste anche restarne stupiti. All'inizio sembra il classico thriller sull'assassino seriale di turno, poi per fortuna diventa altro... Si parla di Doomsday che ai giorni nostri a NY ucciderebbe (il condizionale è d'obbligo) apparentemente senza un criterio che accomuni le sue vittime, a parte l'"annuncio" della loro imminente dipartita tramite una cartolina. Si parla di una abbazia di monaci amanuensi sull'isola di Wight nel 700 d.C. nelle cui cripte si scriveva la storia dell'umanità. Si parla di Truman e Churchill che nel dopoguerra decidono di celare al mondo una straordinaria scoperta e dell'area 51 che serviva da copertura per ben altre attività che non le ricerche sugli UFO.
Pare incredibile ma prima della metà del libro questi 3 filoni si collegano tra di loro ed anche con un certo nesso logico... Il jolly del romanzo è l'agente speciale FBI Will Piper, che conduce le indagini sul serial killer e scoprirà tutti gli altarini, con cinismo, ironia, qualche bicchiere di troppo e perfino trovando l'amore. Lieto fine? Ma sì... anzi, forse no... Ma state tranquilli, la notizia fondamentale è che... la fine del mondo non avverrà nel 2012. Stuzzicato abbastanza? Ottimo libro da ombrellone con qualche sorpresa (quasi) imprevedibile e una buona caratterizzazione dei personaggi. Il signor Cooper ha ampi margini di miglioramento, aspetto il seguito.. Perché il seguito è aperto... c'è un certo foglio che scompare e non si sa che fine fa...
Ricamo
altre caselline per il mio casier: due lettere, una forbicina, un vecchio boccettino per profumi col mio segno zodiacale, gli spillini fatti da me, la macchina da cucire e due striscette di passamaneria per risolvere il problema delle caselline troppo piccole per essere ricamate. Onestamente non sono soddisfatta dell'assemblaggio, questo turno probabilmente ero un po' stanca e non ho reso bene, misure sbagliate, grinze, angoli storti e lettere non centrate, per di più mi sono accorta solo a ricami incollati di aver cambiato il colore del filato.. Insomma un mezzo casino! Per ora ho deciso che proseguirò così per l'alfabeto e farò solo la Z come chiusura dello stesso colore della A.. Le altre caselle quando avrò tempo e modo di smontarle ed aggiustarle lo farò.. Per il momento ho il rigetto.
Acquisto
Adoro le vecchie scatole di latta, quelle dei biscotti in particolare perché hanno spesso delle belle decorazioni: caso vuole che domenica scorsa mi sia trovata con degli amici sul lago di Viverone, dove ho scoperto svolgersi l'ultima domenica di ogni mese un mercatino dell'antiquariato... A dir la verità di antiquariato vero c'era davvero poco, ma si scopre sempre qualcosa e la parte più divertente è rivivere tante cose dell'infanzia sentendosi dire dai propri figli che è proprio "roba vecchia"! I giocattoli di latta, i mangianastri, le macchine da scrivere e i telefoni a disco ormai fanno davvero parte dei repertori da museo.. Ma torniamo a me: di solito non cerco nulla in particolare (a parte le forbicine, ormai sono diventate una mia mania) ma mi faccio catturare dal "colpo di fulmine"... Così mi sono innamorata di questa scatola
non so cosa contenesse, qualcuno che conosce il tedesco mi potrebbe illuminare? Ma la chicca che mi ha fatto decidere all'acquisto è stata questa
la riproduzione di uno degli autoritratti più famosi di Albrecht Durer (mi sa che gli dedicherò una lettera del sampler).. la nota artistica non poteva mancare... I love this!
Per oggi passo e chiudo; buona serata a tutti. ;-)