Durante gli ultimi tempi abbiamo infatti dovuto mettere mano alle piante e ai prospetti al fine di ottenere quella che per noi sarebbe stata la soluzione migliore. Alcune delle modifiche più importanti hanno riguardato le dimensioni ed il posizionamento del garage che adesso è "attaccato" alla casa. Questa era una delle priorità dettate più che altro dal clima... in effetti è una gran bella comodità avere un garage dal quale si entra direttamente in casa senza dover per forza di cose attraversare una parte del giardino quando magari fuori nevica o per terra c'è già mezzo metro di neve !
martedì 28 settembre 2010
Casa mia, casa mia
Finalmente ci siamo. Dopo settimane e settimane passate sulle carte (nonchè una settimana di "vacanza in Italia, che si è trasformata in un tour de forces), oggi abbiamo finalmente messo la parola fine e soprattutto la firma finale per l'ordine della casa. I disegni con tutte le modifiche sono stati approvati dall'ufficio tecnico del Comune e quindi abbiamo il nulla osta alla costruzione. Adesso si tratta solo di aspettare.
Durante gli ultimi tempi abbiamo infatti dovuto mettere mano alle piante e ai prospetti al fine di ottenere quella che per noi sarebbe stata la soluzione migliore. Alcune delle modifiche più importanti hanno riguardato le dimensioni ed il posizionamento del garage che adesso è "attaccato" alla casa. Questa era una delle priorità dettate più che altro dal clima... in effetti è una gran bella comodità avere un garage dal quale si entra direttamente in casa senza dover per forza di cose attraversare una parte del giardino quando magari fuori nevica o per terra c'è già mezzo metro di neve !
Durante gli ultimi tempi abbiamo infatti dovuto mettere mano alle piante e ai prospetti al fine di ottenere quella che per noi sarebbe stata la soluzione migliore. Alcune delle modifiche più importanti hanno riguardato le dimensioni ed il posizionamento del garage che adesso è "attaccato" alla casa. Questa era una delle priorità dettate più che altro dal clima... in effetti è una gran bella comodità avere un garage dal quale si entra direttamente in casa senza dover per forza di cose attraversare una parte del giardino quando magari fuori nevica o per terra c'è già mezzo metro di neve !
Un'altra modifica importante ha riguardato lo spostamento di alcune finestre e della porta finestra in soggiorno che adesso si affaccia sul lato ovest della casa dove è previsto la porzione più grande del giardino. Il posizionamento della casa sul terreno ha un'importanza particolare in Svezia e visto che i mesi estivi si vivono all'aperto è fondamentale avere una buona esposizione a sud-ovest (visto che il Sole a giugno e luglio tramonta a nord-ovest). Il nostro terreno in effetti è disposto lungo l'asse est-ovest e quindi una buona parte del giardino troverà posto proprio ad ovest.
Un'altra curiosa modifica ha riguardato il bagno ed è stata dettata dalle nostre abitudini italiane: faremo installare un bidet nel bagno grande, cosa del tutto assente nella stragrande maggioranza delle case svedesi !
Per il resto abbiamo dovuto fare i conti con un sacco di progetti su carta, descrizioni dettagliatissime dei materiali e dei pezzi che verranno utilizzati per la costruzione, i disegni della cucina e la scelta degli elettrodomestici. Insomma è stato un periodo molto intenso che purtroppo ci ha anche impedito qualche volta di aggiornare con la solita frequenza la nostra "casa virtuale" del blog.
Ma adesso vediamo la luce alla fine del tunnel. Oggi abbiamo ricevuto la data di arrivo della casa sul terreno che è prevista nella vecka 5, ossia all'inizio di febbraio. Si perché, dovete sapere, una volta decisa, la casa arriva sul terreno in una data ben precisa e nel giro di una giornata di lavoro, come un Lego, viene "tirata su" dai muri esterni fino al tetto. Da quel giorno serviranno poi diciotto settimane per poterci andare a vivere dentro, settimane durante le quali la casa verrà costruita all'interno dai muri divisori a tutto il resto...
Non ci credete? Qualche giorno fa in uno degli ultimi incontri con il costruttore abbiamo saputo la data di arrivo della casa dei nostri vicini e così io e Michele nel pomeriggio ci siamo recati sul posto a curiosare. Siamo arrivati verso le quattro del pomeriggio e la squadra di operai era già arrivata al tetto... ecco un paio di di foto giusto per rendere l'idea...
martedì 21 settembre 2010
Casa: tra cataloghi, disegni e modifiche
L’ultima volta che avevamo parlato della casa ci eravamo lasciati alla scelta del modello. In questi ultimi mesi e settimane abbiamo dovuto quindi fare i conti con cataloghi, disegni, modifiche, calcoli astronomici (nel vero senso della parola per studiare dove e quando sorge e tramonta nelle varie stagioni) al fine di capire e poi scegliere il modello di casa che più si addice sia alle nostre esigenze e sia al terreno disponibile.
Il terreno ha la forma di un rettangolo allungato nella direzione est-ovest e quindi la disposizione della casa sul terreno stesso ha dipeso non solo da questa disposizione est-ovest ma in parte anche da come i vicini avevano già sistemato le loro abitazioni sui loro rispettivi terreni. In Svezia, ed in particolare nel nostro comune, sono in vigore dei regolamenti relativi alle costruzioni private che vincolano in qualche modo la costruzione sul terreno. A grandi linee queste regole dicono che non si può costruire su una superficie superiore al 25% dell’intera superficie del terreno e non a meno di sei metri dal confine (misura che si può ridurre fino ad un metro nel caso del garage con il consenso dei vicini). In presenza del garage, davanti allo stesso e prima del confine della casa (sullo “scivolo” tanto per intenderci) deve esserci lo spazio per poter sistemare una seconda auto (questo significa dover tenere la porta del garage ad almeno sei metri dal confine verso la strada). Altri grossi vincoli non ci sono.
Nella scelta del modello, inizialmente eravamo molto tentati dalla scelta di una casa tipicamente svedese, di quella con il tetto a doppia pendenza, ma poi un po’ per questioni di spazio interno (il tetto a doppia pendenza ruba parecchio spazio al piano superiore) e un po’ per questioni di tradizione, abbiamo scelto un modello che si addice di più al nostro stile personale, senza però rinunciare a tutte quelle caratteristiche tipiche delle case svedesi.
La casa sarà completamente in legno, a due piani, con il tetto a pendenza “normale” (27 gradi) e con le finestre senza scuri o persiane ma con gli “spröjs” (come si chiamano in italiano questo tipo di finestre ?) All'inizio eravamo preoccupati dal fatto che fossero difficili da pulire ma abbiamo felicemente scoperto che i listelli di legno si possono togliere e riapplicare molto facilmente !.
La casa sarà completamente in legno, a due piani, con il tetto a pendenza “normale” (27 gradi) e con le finestre senza scuri o persiane ma con gli “spröjs” (come si chiamano in italiano questo tipo di finestre ?) All'inizio eravamo preoccupati dal fatto che fossero difficili da pulire ma abbiamo felicemente scoperto che i listelli di legno si possono togliere e riapplicare molto facilmente !.
Nel quartierino durante l’estate tutti hanno lavorato sodo, sia privati che il comune. Sono stati fatti i marciapiedi, è stata installata l’illuminazione pubblica, il verde sulla strada principale, è stata quasi ultimata una splendida scuola tutta in legno a due passi da casa ma soprattutto diverse altre case sono state costruite. Alcuni hanno anche iniziato a sistemare i giardini ed i primi in agosto hanno steso il “gräs matta”, ossia l’erba in rotolo.
La stragrande maggioranza delle case che fino ad ora sono state dipinte sono bianche… noi ancora non abbiamo scelto e la decisione è ancora ardua… tuttavia una casa completamente bianca nel caso di un inverno nevoso (come quello passato) tenderebbe un pochino a scomparire… il rosso sarebbe molto “svedese” ma è un po’ troppo spinto per il quartierino ed un’unica casa rossa in mezzo a tante bianche sarebbe troppo evidente… il blu è molto bello ma è tipico islandese e non va molto da queste parti… così il colore più gettonato da noi attualmente è il giallo, tuttavia di gialli ce ne sono un’infinita quantità di gradazioni e combinazioni. La scelta del colore è qualcosa che però si può tranquillamente posticipare a casa completata e non c’è nessuna fretta per il momento, meglio concentrarsi su scelte molto più imminenti ed importanti.
La stragrande maggioranza delle case che fino ad ora sono state dipinte sono bianche… noi ancora non abbiamo scelto e la decisione è ancora ardua… tuttavia una casa completamente bianca nel caso di un inverno nevoso (come quello passato) tenderebbe un pochino a scomparire… il rosso sarebbe molto “svedese” ma è un po’ troppo spinto per il quartierino ed un’unica casa rossa in mezzo a tante bianche sarebbe troppo evidente… il blu è molto bello ma è tipico islandese e non va molto da queste parti… così il colore più gettonato da noi attualmente è il giallo, tuttavia di gialli ce ne sono un’infinita quantità di gradazioni e combinazioni. La scelta del colore è qualcosa che però si può tranquillamente posticipare a casa completata e non c’è nessuna fretta per il momento, meglio concentrarsi su scelte molto più imminenti ed importanti.
sabato 18 settembre 2010
Sperimenta la sfida
Questa settimana, dopo la lunga pausa estiva, sono ripresi le riunioni mensili del nostro gruppo di lavoro. La nostra settimana di lavoro è tutta scandita da appuntamenti più o meno fissi che ricordano che l'organizzazione in Svezia è tutto.
A parte tutte le pause fika che ogni giorno scandiscono come un orologio a cucù i diversi momenti della giornata a queste si aggiungono altri appuntamenti con lo scopo di "fare gruppo" non solo sul posto di lavoro ma anche fuori. Ecco tutti i momenti di confronto e approfondimento che abbiamo.
Tutti i giorni della settimana alle 9.25 briefing meteo con approfondimenti sulle varie aree di interesse a secondo di dove Madre Natura ha voluto concentrare la sua forza (tipo questa settimana con ben tre uragani contemporanei in giro per l'Atlantico). Chi ha il turno della mattina alle 9.45 deve prendere parte ad una conferenza telefonica con i colleghi non solo di Norrköping ma anche di Sundsvall, Arlanda, Goteborg, Malmö dove ci si confronta sulle previsioni del giorno in corso e di tutta la settimana che segue.
Martedì abbiamo la riunione settimanale del nostro gruppo di lavoro dove in 20-30 minuti vengono illustrate le ultime novità, i problemi e cercate soluzioni per tutti i settori di produzione. Mercoledì super-fika allargata a tutto il nostro dipartimento alle 9.15 con panini, marmellata, formaggio, burro, cetrioli a volontà. In più solitamente c'è una persone che per 10 minuti approfondisce un argomento che può essere qualsiasi (budget, lavori strutturali, novità...).
Il terzo giovedì di ogni mese invece arriva la riunione del nostro gruppo di meteorologia-marina dove in un paio di ore vengono sviscerate diverse questioni. Giovedì oltre ad argomenti molto pratici connessi con il nostro lavoro si è parlato molto di formazione professionale e dell'ambiente di lavoro. Tutti hanno potuto dire la propria... io ho cercato di dare il mio contributo e poi ho fatto un'osservazione sulla pulizia delle tastiere (lo so che è una cavolata ma grandi problemi non ce n'erano così ho pensato a qualcosa di molto terra terra... avete mai provato a rigirare una tastiera e sbatterla per benino?). Come risultato il giorno dopo il capo è arrivato in sala operativa con salviette e kit di pulizia delle tastiere in attesa di poterne sostituire alcune. La prossima volta propongo l'acquisto di tastiere in silicone, magari lo fanno !
Ma andiamo avanti con ordine. A metà ottobre ci sarà una due giorni di approfondimento di tutto il nostro dipartimento a Vadstena dove trascorreremo anche una notte, ovviamente tutto pagato. Ma la novità di questi ultimi giorni è un'intera giornata (con tanto di doppia fika e cena) che a novembre passeremo in una località non lontana da qui dove verrà stimolato in maniera divertente il lavoro di gruppo con l'obiettivo di saldare i rapporti e i legami all'interno del team: "Boda Borg: Experience the Quest". Questo è il nostro programma della giornata e anche se è in svedese qualcosa si capisce (ovviamente per noi tutto gratis).
Sempre a novembre poi mi aspetto anche il primo viaggio-studio sul ponte di comando di un grande traghetto (nostro cliente) con viaggio di andata e ritorno tra Svezia e Finlandia. I dettagli però ancora non li conosco...
E per finire in bellezza verso la fine di settembre ho anche la mitica utvecklingsamtal, ovvero quello che potrebbe essere tradotto in colloquio annuale con il capo per lo sviluppo lavorativo personale... anche qui tanto di fogli con istruzioni e con gli argomenti che verranno trattati.
Dalla mia esperienza fino a qui due sono le cose a cui ci tengono particolarmente da queste parti: la prima è che il personale sia contento del proprio posto di lavoro e del proprio lavoro, la seconda è che l'organizzazione è vista come un qualcosa di indispensabile sia nel lavoro quotidiano, nel perseguimento degli obiettivi e nella pianificazione delle attività a medio-lungo termine.
domenica 12 settembre 2010
Accenti svedesi
La settimana scorsa ho rivisto una persona dopo più di un anno dal nostro arrivo in Svezia. Si parlava di lingue, ed in particolare dei nostri progressi (miei e di Gabriele) in svedese. In un anno di strada ne abbiamo fatta parecchia e in particolare una cosa mi ha colpito: mi è stato detto che parlo con l'accento dell'Östergötland, ovvero della regione in cui viviamo. A questa cosa sinceramente non avevo mai pensato, e ovviamente mi lusinga molto ma anche mi fa sorridere, perchè l'accento di qui è considerato un po' "campagnolo": insomma sarebbe come parlare italiano con un accento veneto molto marcato :-)
In Svezia le varie cadenze tipiche di ogni regione sono chiamate "dialetti", ma a differenza dei nostri - che sono delle vere e proprie lingue - questi sono dei modi più o meno diversi di pronunciare parole e frasi, che continuano a scriversi esattamente nello stesso modo come anche la grammatica resta sempre la stessa e uguali sono i termini usati per descrivere le varie cose (con qualche eccezione). Come dire: parlare italiano con cadenza veneta o siciliana, sempre italiano è !
Per darvi un'idea della differenza, che può essere molto marcata da regione a regione, ho linkato qui un po' di file audio.
Skåne (estremo sud della Svezia): cadenza davvero particolare e a volte davvero difficile da capire (qualche svedese del nord dice di avere più di qualche difficoltà). Notare che la "erre moscia/rotante" non è una caratteristica di chi parla.
Östergötland: come si parla da noi !
Dalarna: la mia preferita, molto musicale.
Gotland: una cantilena molto particolare
Estremo nord della Svezia: alle mie orecchie suona molto come finlandese..
Per chi fosse interessato a sentirli tutti (finora ne sono stati classificati un centinaio, ecco un sito interessante e ricco di file audio registrati da ogni parte del Paese, da cui sono stati tratti gli esempi qui riportati.
giovedì 9 settembre 2010
E anche quest'anno... Blogfesten 2010 !
Anche per il 2010 ecco l'invito ad un'occasione difficile da perdere: la Blogfesten 2010 !
L'anno scorso è stata una bellissima giornata in compagnia di persone interessanti. Naturalmente noi ci saremo anche questa volta e, visto che dallo scorso ottobre i blog italo-svedesi si sono moltiplicati, speriamo di conoscere anche molti altri nuovi compagni di rete.
Quindi: per chi ha un blog di interesse italo-svedese, l'invito è di accorrere numerosi. Sicuramente ci sarà da divertirsi. Segnate data e luogo (Stoccolma 23 ottobre) e passate parola! Potremmo provare a fare un post a blog unificati come l’anno scorso: scaricate l’immagine, e pubblicate un post sul vostro sito.
Per le adesioni (ovviamente è necessario sapere quanti saremo per poter prenotare un locale adeguato) è sufficiente lasciare il proprio nominativo online qui.
Un grazie di cuore, come sempre, al mitico Mauro per il logo e la logistica !
mercoledì 8 settembre 2010
La scuola elementare per i nuovi arrivati
La scuola è iniziata da un paio di settimane qui in Svezia. Noi ce ne siamo accorti oltre che dal viavai di studenti anche dal fatto che i nostri amici Michele e Tiziana hanno iniziato a raccontarci le novità che hanno qui trovato dal primo giorno di scuola.
Visto che l'argomento scuola sicuramente è di pubblico interesse, ci sembrava giusto riportare con la nostra voce le loro impressioni visto che di episodi degni di essere raccontati ce ne sono sicuramente.
Ma iniziamo dalle premesse: Emma e Lisa hanno rispettivamente 6 e 9 anni e questo significa che in Italia avrebbero dovuto rispettivamente iniziare la prima e la quarta elementare. La prima differenza è che in Svezia a sei anni i bambini non iniziano le "elementari" che sono chiamate "grundskola" bensì entrano in quella che è chiamata classe 0. Più gioco che vero e proprio studio.
Per entrambe però c'è bisogno di un periodo di adattamento dovuto ovviamente alle difficoltà linguistiche. Questo si traduce in pratica per Lisa in un inserimento in una classe speciale con bambini che sono arrivati da poco in Svezia dove il primo obiettivo è quello di imparare la lingua senza però perdere il passo con il resto dei bambini della stessa età. Per questo vengono curate in particolare le lezioni di matematica e di svedese.
Le sorprese più grandi però sono arrivate per i due genitori dalle cose forse più piccole: al primo giorno di scuola è stato consegnato alle bambine l'abbonamento gratuito per tutti i mezzi pubblici. Questo significa che c'è un grande incentivo all'utilizzo degli stessi. E qui viene la parte divertente che vi racconto dalle parole di Michele. Dopo i primi giorni durante i quali Lisa veniva accompagnata a scuola dal papà o dalla mamma, Michele decide che Lisa potrebbe provare a prendere il tram da sola per ritornare a casa. Per controllare che tutto fili liscio, Michele decide di appostarsi con l'auto nei pressi della scuola e, ben memore delle scene a cui era abituato in Italia - con file di macchine, macchinoni e SUV parcheggiati sui marciapiedi - decide di lasciare l'auto un po' distante dalla scuola visto in vista della ressa. Il risultato è stato qualche centinaio di metri a piedi fino alla scuola per poi assistere, in perfetta solitudine e senza alcun andirivieni di auto, alla partenza del tram con tutti i bambini a bordo !
L'altra sorpresa, ben più consistente, è arrivata dalla direzione stessa della stessa che ha procurato alle due bambine un'insegnante di italiano che per un giorno alla settimana sarà a loro completa disposizione...
giovedì 2 settembre 2010
Il primo voto in Svezia
In questi giorni abbiamo ricevuto a casa la tessera elettorale; questo significa che alle prossime elezioni che si terranno a breve avremo la possibilità di votare anche noi, nuovi arrivati in terra svedese. In realtà potremo votare solo per il Comune e per la Regione - che qui si chiama Landstinget - ma non per il Riksdagen, ossia il parlamento. In maniera complementare possiamo votare ancora in Italia per il governo (se mai ne avessimo ancora voglia...) ma ovviamente non più per Comune e Regione.
Per i cittadini europei (islandesi e norvegesi compresi) è sufficiente essere registrati nel registro dei presenti in Svezia con personnummer valido. Per i cittadini extraeuropei è necessario invece essere iscritti in tal registro da almeno tre anni a partire dalle ultime elezioni.
Ma veniamo alle procedure burocratiche connesse al voto. A casa ci è arrivata quella che possiamo definire una tessera elettorale con i dati personali e il luogo dove andare a votare. In generale c'è un unico giorno in cui tutti i "seggi" sono aperti e sarà il 19 settembre. Tuttavia c'è anche una comodissima possibilità di votare in anticipo in determinati luoghi come ad esempio la Biblioteca o il Museo del Lavoro a partire dal 1° settembre e per tutti i successivi 18 giorni.
Per poter votare occorre presentarsi con un documento di riconoscimento valido mentre per chi ne é sprovvisto è sufficiente che una persona con documento di identità valido garantisca per lui.
Prima di descrivere come si vota voglio fare un piccolo inciso sulla propaganda elettorale. Prima di tutto in giro per la città non ho visto tutto quel pullulare di manifesti più o meno "divertenti" a cui siamo abituati in Italia.
Secondariamente la propaganda a domicilio avviene in maniera discreta e non particolarmente vistosa. Mi spiego. La discrezione della comunicazione viene garantita o da una busta chiusa o da un piccolo opuscolo sigillato (di quello con i bordi tratteggiati che basta piegare e strappare per intenderci). Due o tre paginette in cui ognuno spiega per punti il proprio programma. Nell'ultimo foglio le importanti informazioni su come votare.
La particolarità, di cui all'inizio mi sfuggiva il significato, è data dalla presenza di quelli che noi potremo definire "santini", ossia degli foglietti che qui hanno un nome specifico: "valsedlar". In pratica si tratta di foglietti specifici per singolo partito in cui vengono riportati i nomi di tutti i candidati in lista e che vengono utilizzati per il voto di lista ma non solo.
Secondariamente la propaganda a domicilio avviene in maniera discreta e non particolarmente vistosa. Mi spiego. La discrezione della comunicazione viene garantita o da una busta chiusa o da un piccolo opuscolo sigillato (di quello con i bordi tratteggiati che basta piegare e strappare per intenderci). Due o tre paginette in cui ognuno spiega per punti il proprio programma. Nell'ultimo foglio le importanti informazioni su come votare.
La particolarità, di cui all'inizio mi sfuggiva il significato, è data dalla presenza di quelli che noi potremo definire "santini", ossia degli foglietti che qui hanno un nome specifico: "valsedlar". In pratica si tratta di foglietti specifici per singolo partito in cui vengono riportati i nomi di tutti i candidati in lista e che vengono utilizzati per il voto di lista ma non solo.
Veniamo al procedimento di voto, che potrebbe suonare un po' strano. Per differenziare i voti per il governo, da quelli per le regioni ed i comuni, i bigliettini hanno tre diversi colori: giallo per il governo, azzurro per la regione ed infine bianco per il comune. Per votare occorre inserire il "santino" prescelto nella corrispondente busta. I bigliettini di tutti i partiti si trovano in tutti i locali predisposti alle elezioni, ma uno può anche portarselo da casa (magari gli è arrivato per posta tramite le comunicazioni sopra descritte): e qui va un po' a farsi benedire la segretezza del voto, perchè se si prende il "santino" direttamente al seggio, tutti possono perfettamente vedere da quale "mucchietto" si pesca la scheda del partito preferito prima di metterlo nella busta e votare. Se si vuole si può anche voltare per una persona specifica, facendo una sola croce sul nome di un solo candidato.
E se dovessero mancare i bigliettini del proprio partito si può sempre votare scrivendo il nome del partito su un valsedel bianco prima di inserirlo nell'apposita busta !
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