giovedì 30 luglio 2009
Monnezza e dintorni: la raccolta differenziata in Svezia
martedì 28 luglio 2009
Una biblioteca al passo con i tempi
domenica 26 luglio 2009
La prima gita in bicicletta !
sabato 25 luglio 2009
I nostri nuovi mezzi di trasporto
venerdì 24 luglio 2009
Non saper cosa vuole dire l'afa
martedì 21 luglio 2009
Ore di luce: come sfatare un falso mito
domenica 19 luglio 2009
La Svezia vista attraverso i nostri occhi
venerdì 17 luglio 2009
Sanità svedese - parte 2
giovedì 16 luglio 2009
Uccelli
martedì 14 luglio 2009
Allo stadio con il due per uno
domenica 12 luglio 2009
Sabato di pioggia ed idee
giovedì 9 luglio 2009
Incontri ravvicinati
martedì 7 luglio 2009
Calderone linguistico
lunedì 6 luglio 2009
Un weekend vissuto intensamente
L'unica attività lavorativa che mi è stata concessa dalla Silvia e dagli ospiti (Giulia e Luciano) è stato il montaggio di una libreria al mattino di venerdì. Poi, al rientro dall'ospedale (dal lavoro) di Silvia e Giulia, nel pomeriggio siamo subito fuggiti dalla città e in quattro e quattr'otto ci siamo ritrovati a vagare in auto tra i prati fioriti e i boschi appena a nord-ovest di Norrköping alla ricerca di un lago dove la Silvia era già stata in precedenza.
Come risultato ci siamo persi ma in compenso abbiamo scoperto un altro incantevole laghetto con tanto di tavoli attrezzati per il picnic. Grazie al barbecue monouso abbiamo grigliato nelle luci del tramonto un mega wurstel (Dalakorv) e della carne, mentre le paperelle ci facevano compagnia e qualche svedese più intraprendente faceva il bagno. Che dire... sono bastati 15-20 minuti di auto per lasciare la civiltà e conquistare il proprio angolo di natura incontaminata...
Sabato mattina Luciano è partito alla volta di Stoccolma prima del rientro in Italia previsto per domenica pomeriggio, mentre noi tre siamo stati a Linköping a dare un'occhiata alla città. Per le sei del pomeriggio avevamo un invito a cena ma aprite bene le orecchie... sapete dove? A casa del primario (il capo della Silvia) dell'ospedale!
Ma avete presente chi è un primario in Italia? Una persona difficilmente avvicinabile, riuscirci a parlare è un'impresa titanica quasi quanto incontrare il papa. Qui il primario è una persona normale, in carne e ossa, che assieme alla moglie ti invita a casa e si mette a grigliare dell'ottimo salmone marinato sul barbecue. Risultato ce ne siamo stati in giardino fino alle 23.45 a sorseggiare Metaxa sotto un cielo che non volevo mai diventare buio... ogni commento è superfluo.
Domenica mattina sveglia presto ed appuntamento al famoso lago perduto con una collega austriaca di Silvia e tre sue amiche per una passeggiata e successivo picnic. L'escursione di undici chilometri si è rivelata a dir poco incantevole con paesaggi e scorci sul lago bellissimi e degni delle nostre montagne venete. Tuttavia c'è da dire che una differenza l'ho notata: da casa nostra, a Padova, occorrono più o meno tre ore nel mezzo del traffico estivo della domenica mattina per riuscire a guadagnarsi un sentiero dolomitico che poi magari ti ritrovi a percorrere in fila indiana, qui basta qualche decina di minuti e poi le persone le devi cercare con il lumino !
Pensate che la nostra Giulia ha voluto provare anche le brezza di un tuffo nel lago... la sua testimonianza (è ancora viva ve lo garantisco...) parlava di acqua "caldina" nelle prime decine di centimetri di spessore e fredda a 50 cm di profondità... per concludere in bellezza domenica sera altro invito a cena da amici.
Adesso finalmente è lunedì mattina... mi aspetta una settimana di lavoro per rendere agibile l'appartamento, ma posso dire di essere estremamente soddisfatto di questo primo weekend svedese.
venerdì 3 luglio 2009
2432
La Germania si è rivelata un nazione piuttosta vasta (cosa piuttosto ovvia quando quando ti ritrovi a percorrerla tutta da un estremo all'altro ma meno ovvia quando la guardi su una carta geografica) ma sempre interessante paesaggisticamente.
Nella parte meridionale della Danimarca il paesaggio non differisce molto dall'alta Germania, mentre quando si inizia a saltare da un'isola all'altra (da quella di Odense a quella di Copenaghen) quello che scorre fuori dal finestrino assomiglia molto di più a quello che ti sei sempre immaginato.
Il percorso prescelto ci ha portato a lambire la capitale danese ma la distanza dalla meta finale non ci ha permesso lunghe soste e così l'opzione del giro turistico in auto nel centro è stata la scelta più adatta. Pur tuttavia ci siamo concessi un'unica meta, più che altro simbolica, la Sirenetta.
Quello che colpisce di più di Copenaghen è la straordinaria quantità di persone che utilizzano le biciclette e l'organizzazione del traffico in funzione di esse e dei mezzi pubblici. Tant'è vero che in un paio di occasioni abbiamo anche "tentato" di eliminare involontariamente un paio di ciclisti con delle infrazioni che in Italia non avrebbero avuto senso; qui se non si è abituati a girare in macchina la prima volta può risultare un po' difficile...
Il meglio del viaggio però è arrivato una volta varcato lo straordinario ponte sull'Oresund, una magnifica realizzazione dell'ingegneria che lascia a bocca aperta quando lo scorgi da lontano ergersi immenso sul braccio di mare che separa la Danimarca dalla Svezia. Il paese scandinavo ci ha accolto con il calore dei suoi colori: l'azzurro del cielo, il bianco dei cumuli congesti (scusate il termine tecnico ma da buon meteorologo...), il verde dei campi ondulati, il rosso della case e delle fattorie, il giallo e il viola dei fiori, il blu profondo quasi nero dei laghi. Un tripudio per i nostri occhi che troppo abituati ai caotici paesaggi che ci siamo lasciati alle spalle, qui hanno trovato finalmente il modo di rilassarsi.
L'estrema parte sud-occidentale della Svezia è molto ondulata e costellata da campi punteggiati qui e là da pale eoliche; appena però ci si addentra verso l'interno i campi lasciamo spazio ai boschi, immensi, sterminati, di cui non puoi scorgerne la fine. Le strade sono sempre ampie ed anche se la via prescelta non è stata un'autostrada, poco ci mancava vista la dimensione delle carreggiate e lo scarso traffico. Grado dopo grado di latitudine ci siamo portati sempre più a nord, 56, 57... 58... finchè la foresta dopo 250 chilometri si è diradata ed aprendosi ci ha concesso un po' di tregua una volta arrivati nei pressi di Linköping.
Arrivati all'IKEA a mezzogiorno circa, abbiamo avuto tutto il tempo di procedere con l'acquisto di mobili vari, alcuni fondamentali per la notte (i letti per la camera degli ospiti - dove dormiremo io e Luciano visto che la Giulia e la Silvia hanno diritto alla camera principale), con il noleggio di un furgone e con il trasloco finale verso Norrköping. A tempo di record abbiamo scaricato tutta la mobilia ed entro le due ore previste dal contratto di noleggio - lo avevamo già fatto la prima volta - siamo riusciti a riportare il furgone vuoto al distributore. Poi, alle 17 quando il contachilometri compiva l'ultimo giro portando la cifra finale a 2432 chilometri, la "brontomacchina" - il Discovery - è entrata trionfante in città. Finalmente a casa !