Mi è piaciuta moltissimo Anna Foglietta, capace: spiritosa, ironica e brillante.
Non mi è piaciuta affatto Laura Adriani, finta: esagerata. Il personaggio imbastitole addosso è sparito.
Mi ha lasciata indifferente: Vittoria Puccini, solita interpretazione.
Alessandro Gassmann favoloso.
Vinicio Marchioni, interpretazione intensa.
Claudia Gerini brava, bravissima: chic, essenziale e naturale.
Ed ora passiamo a Marco Giallini.
Qualche sera fa era ospite a Tiki taka, programma di approfondimento calcistico. Seduto sulla sedia (con la schiena scivolava sempre più giù), braccia conserte, un po' annoiato, aspettava il suo turno. Ciò che mi ha colpito, però, è stato il suo sguardo menefreghista, ma triste. Quel volto mi era noto, l'avevo apprezzato in Romanzo criminale e poi mi era piaciuto in Buongiorno papà. Eppure quello sguardo un po' strafottente mi è piaciuto, da subito. Sorride con gli angoli della bocca e le braccia sono sempre incrociate. In questo film è un bravo papà, un innamorato onesto e uno psicologo sottile e beffardo. Un attore.
Edoardo Leo recita in una scena di due minuti. Merita. Grande.