Molti anni fa, in libreria mi accadde un fatto alquanto singolare: una signora sulla quarantina, entrò rispose al mio buongiorno e mi sorrise. In un paese di venticinquemila abitanti ci si conosce un po' tutti e lei non era, di certo, delle nostre parti. Avevo appena messo il dvd di Nora Jones e mi chiese chi fosse quella cantante dalla voce un po' nasale dal ritmo molto soul-jazz. Le piaceva. Poi continuò a girare in libreria e notai che il suo "girovagare" non era casuale: cercava lo scaffale, poi scorreva con le dita i titoli e afferava il libro. Ad un certo punto mi chiese: "Ha letto ...ram?" Ed io: "Scusi, non ho capito." Mi avvicinai e lei scandendolo ripetè: "Scian-ta-ram". "No." le risposi. Non ricordo cosa comprò, ma la nostra chiacchierata fu davvero bella. Non è più tornata ed ora il ricordo è abbastanza sfocato, però grazie a lei ho scoperto questo capolavoro.
Ricordo che man mano che proseguivo nella lettura credevo di essere in India, di partecipare alle fughe del protagonista nei vicoli malfamati di Bombay, di assistere, nascosta dietro ad uno slum, ad un combattimento da strada con pugni violenti, brutali e furiosi, di custodire commossa alla dichiarazione di affetto del protagonista al suo amico Prabaker: "Guardai Prabaker che piangeva seduto sul suo taxi, e gli dissi che l'amore fa gli uomini grandi, e l'odio li rende picoli. Gli assicurai che il mio piccolo amico era uno degli uomini più grandi che avessi mai conosciuto, perchè in lui non c'era neanche un briciolo d'odio".
Il titolo esatto è Shantaram di Gregory David Roberts, australiano, eroinomane, latitante. Sono ben 1200 pagine ricche, intense, audaci. Una biografia riflessiva, interessante e toccante. Analizza accuratamente ogni passaggio senza risultare pesante e noioso, e poi c'è tanta passione che rende l'opera intrigante e avvicente. Shantaram significa uomo di pace o uomo della pace di Dio, perchè il cambiamento può avvenire, sì!
Ricordo che man mano che proseguivo nella lettura credevo di essere in India, di partecipare alle fughe del protagonista nei vicoli malfamati di Bombay, di assistere, nascosta dietro ad uno slum, ad un combattimento da strada con pugni violenti, brutali e furiosi, di custodire commossa alla dichiarazione di affetto del protagonista al suo amico Prabaker: "Guardai Prabaker che piangeva seduto sul suo taxi, e gli dissi che l'amore fa gli uomini grandi, e l'odio li rende picoli. Gli assicurai che il mio piccolo amico era uno degli uomini più grandi che avessi mai conosciuto, perchè in lui non c'era neanche un briciolo d'odio".
Il titolo esatto è Shantaram di Gregory David Roberts, australiano, eroinomane, latitante. Sono ben 1200 pagine ricche, intense, audaci. Una biografia riflessiva, interessante e toccante. Analizza accuratamente ogni passaggio senza risultare pesante e noioso, e poi c'è tanta passione che rende l'opera intrigante e avvicente. Shantaram significa uomo di pace o uomo della pace di Dio, perchè il cambiamento può avvenire, sì!
Johnny Depp ha comprato i diritti, a breve uscirà il film.
Vi terrò informati. Intanto guardatevi anche il video per le strade di Shantaram con lo scrittore.