La sfida in corso propone questo LO di Emma Rehri, decisamente datato sia come stile e, a mio modestissimo parere, anche come tecnica.
Siccome sia il LO da scrapliftare che lo sketch non mi hanno particolarmente colpito, mi sono messa a sperimentare alcune piccolissime cose quali, le timbrate con lo Staz-on bianco sull'acetato (pare essere l'unico modo per fare risaltare una timbrata bianca in uno sfondo scuro) e sporcare di acrilico l'angolo in basso a destra, dove l'originale prevedeva la tecnica del masking con i colori a spruzzo.
Dell'originale ho mantenuto la doppia foto (dove quella di destra è sempre - come nell'originale- la stessa foto ma più in dettaglio), la mattatura piegata (nel mio caso embossata a freddo e arrotolata), il titolo in alto a destra, il motivo floreale centrale e il bordo stile "foglio notes"
Per il resto mi sono lasciata guidare dallo stile di Tagali e di Mery.
Premesso questo, aggiungo che questo LO è nato come una sorta di terapia per un momento davvero assurdo e snervante che sto vivendo, nel quale lo scrap diventa una sorta di fuga dalla realtà.
Forse è per questo che è venuto fuori molto essenziale (lavorare con la testa che pensa-pensa-pensa e un occhio preoccupato al telefono, non mi ha concesso grandi voli di creatività).
In più, in una maniera molto autocelebrativa (che poco mi si addice), ispiratissima dell'ultimo LO della mia musa-Audrey (all'anagrafe: Mery), ho usato una mia foto d'infanzia.
Quello che è vanuto fuori non è niente di speciale, ma aver trovato il tempo per farlo è già di per se speciale.