Vivo di personaggi a caso e senza che me lo chiedano prendo da loro spunti casuali.
Non faccio la spesa da molto tempo e mi nutro di quello. Spunti a caso.
Però la domanda torna assillante e dove stai andando nella strada verso casa lo
scopri solo semaforo dopo semaforo. Dimentichi la password del tuo telefonino,
il nome del tuo vicino. Come cazzo si fa a entrare in questo blog, non mi ricordo
più, ma so bene che tutto è fatto così perchè non ci fidiamo più.
Non tanto degli altri, ma di noi stessi.
Devo ricordarmi la strada e non pensare a qualcos'altro, ai fantasmi nella testa o
ai ricordi di giornate passate. Devo pensare alla strada e non perdere tempo
a lamentarmi del nulla, di ciò che non ho, del fatto che era da ieri che non
vivevo una giornata così di merda.
Perchè svegliarsi sempre con la stessa donna al proprio fianco non è sempre bello,
lo diceva mio nonno, che diceva anche che l'incoerenza non si sposa con la
saggezza e il buon vino porta consiglio.
Ma puzzo sempre di alcol e invecchio male. Cinico e distorto o uno stronzo,
vestito bene o scarpe bucate da una lunga passeggiata. Pensavo che la vita la si
vedesse del colore dei propri occhi, quasi come avessimo un filtro che ci fa
vedere tutto bene o male. Ma non è così e sopratutto gli occhi non cambiano
colore, cambia colore il cielo, cambiano colore le mutande, cambia colore la
consistenza di quello che si fa...e il bianco fa male. Anche se bevuto freddo
come aperitivo.
A tal proposito, in questo bar mi fermo sempre a bere il caffè, anzi meglio dire
i caffè e comunque se riconosco il bar vuol dire che sono sulla strada giusta
per casa mia. Che non è quella giusta nella vita, non sempre.
Ma è quella dove posso dire che qualcosa è mio, nascondendomi sotto le coperte
e guardando fuori dalla finestra pensando che nessuno mi possa vedere.
Ma nessuno vuole farlo in queste condizioni.
Non trovo il portone, ma dove cazzo sto andando non lo so.
La confusione la vedo ma mi sento estraneo, cerco appigli provando ad andare a
galla, ma forse quelli sono pesci rossi dentro una vasca tonda.
Una vita limitata, ma basta non dirglielo. Appena arrivo a casa, se trovo la
mia strada o il portone o anche solo uno stronzissimo vicino di casa, mi metto
a bere fino a domani, fino a quando potrò dire che anche oggi è stata una
giornata del cazzo, quasi come ieri.