Una goccia d'acqua fa presto a cadere e non lasciare nulla. Evapora e torna libera,
senza nulla da dire e senza nulla da dare.
Una goccia d'acqua come milioni di persone, come auto in tangenziale, come
matrimoni finiti presto, come canzoni d'amore in tempo di guerra, come guerra in
tempo di crisi.
Una goccia può avere mille intenzioni, motivazioni.
Può desiderare di evaporare subito e ricominciare da capo. Vapore, acqua, pioggia,
goccia, vapore...e via all'infinito.
Può volersi unire a uno tsunami e spazzare via tutto quello che trova, forza incoerente
e incontrastata nel mare dell'indifferenza.
Può essere parte di un progetto, in una pozza d'acqua dove altre gocce unite formano
qualcosa. Ha il dramma di arrivare ostinatamente a volere qualcosa e poi dimenticarlo,
vuoi per la caduta, vuoi perchè le altre gocce non seguono il suo percorso. Liberarsi da
tutto e non voler evaporare.
Perchè non sempre vuole evaporare e ricominciare e non sempre ha la forza per farlo.
Una goccia d'acqua ha mille attenuanti e un solo destino, il suo, col rischio che sia il suo
destino a evaporare. Quello che desiderava e forse addirittura sognava.
Un mare, un lavandino, una pozza. Un boccia per inutili pesci rossi. Ma un qualcosa dove
dire la sua senza entrare in un bicchiere d'acqua pisciato via, nel getto di una doccia
rinfrescante o nel getto di un rubinetto che va via.
Via nel gorgo di un nulla, di gioco d'acqua perchè si ha caldo. Dell'indifferenza.
La goccia d'acqua è inutile, lo sappiamo tutti, come sono inutili i propositi di inizio anno e
i "ti amo" detti per dire. Le persone con gli ideali e gli ideali senza le persone.
Perchè la paura non sta nel volare, nello scendere acqua o salire vapore. Sta nel senso di
sconforto nel finire come non si vuole, nell'annegare nel proprio essere, nel fatto che pochi
ti possano capire e lo fai per loro. Che a volte sogni di morire anzichè evaporare.
Una goccia può posarsi anche su un viso e sembrare una lacrima, può ma non lo è.
Una goccia non è nulla ed è la prima a saperlo, si guarda bene dal giudizio altrui, ma nella
sua dignità sta attenta al sole per non finire presto, troppo presto.
In fin dei conti una goccia lo sa, la fine più probabile è in un cesso in un getto di piscio e non
se ne dispiace se almeno prima ha provato ad essere pozza o ad esser mare o ad esser morta.