current adventure: "How to be a Grown Up"

current adventure: "How to be a Grown Up"
description: jack si avventura nella giungla metropolitana; chi può sapere a cosa va incontro?
goal: capire cosa fare della propria vita
status: in corso

domenica 30 dicembre 2007

nulla di che

solo 2 righe x passare il tempo insieme al mio amico jack.
ho qualche idea che mi ronza in testa negli ultimi giorni, tipo

sono le piccole cose a farti innamorare, e sono quelle che ti mancheranno di più, come un bottone regalato quando ancora tutto è da fare. quando dai a ogni evento un senso profetico e se avrai ragione era destino, se no te ne dimenticherai.

mi sembra di essere costantemente sull'orlo di una vertiginosa caduta libera con avvitamento sulle montagne russe, e contemporaneamente come se la mia vita fosse in un paio di maracas agitate da uno strano dio ballerino mai stanco.

e intanto siamo diventati adulti. quando è successo? dov'ero, io? perchè nessuno mi ha svegliata?

e altre...

martedì 25 dicembre 2007


happy birthday jesus

BUON NATALE!!!

jack vi augura di cuore buon natale.

lo so, non sembra molto allegro, ma questo dipende solo dalla redattrice (che sarei io) che non sta passando uno dei momenti più felici della sua vita; ma vi assicuro che gli auguri di jack suonano al mio orecchio, se non ai vostri occhi, sereni e limpidi come il tintinnio di un campanellino natalizio.

il simpaticone (jack per l'appunto), ha pensato bene di mettermi sotto l'albero un mattonazzo in 2 tomi, il don chisciotte, per ricordarmi i miei doveri di studentessa anche nella notte di natale. non mi da tregua! e con lucio e mio padre a fargli da spalla, non ho altra scelta che ascoltarlo, o quei 3 renderebbero la mia vita un incubo :D

anche quest'anno il fatidico momento dell'Apertura Dei Doni è passato. tra casa famiglia e amici ho ricevuto un sacco di cose, tra le quali:

la macchina fotografica! quella "vecchia" mi è stata rubata a londra, siiiigh
uno specchio rotondo da mia mamma, ci starà benissimo in camera mia...
un maglione
una scatola di matite
cioccolato e dolci vari :) yum yum
mutande di vari modelli e colori...
libri, quelli colpiscono sempre nel segno
la tazza di jack sparrow, il Capitano!
il "classico e noioso come una cravatta" quaderno della sara
foto
maglietta
borsa
le converse dalla mia coinqui
un kit per il risparmio energetico
la copertina x non prendere freddo in rello
...


spacchettare è una delle mie attività preferite, da sempre, specie quando la carta è luccicosa e scricchiola quando la strofini o la strappi. dentro ogni pacchetto potrebbe esserci chissà quale meraviglia, quindi prima di aprirlo lo soppeso, lo tocco per benino, lo studio e lo agito x cercare di indovinare cosa sto tenendo tra le mani. scartare anche solo una caramella mi piace un sacco e mie consola se sono triste, e stasera un po'lo sono, quindi mi sono doppiamente goduta la cerimonia dell'Apertura.

e così, domani mi sveglierò e sarà natale, ma a me toccherà il turno da blockbuster, quindi mi prenderò il mio bel motorello, mi barderò per benino e affronterò le solide nebbie milanesi.

chissà se sarà davvero natale.

martedì 11 dicembre 2007

esame passato! incredibile.

sabato 8 dicembre 2007

martedì l'esame

Sto cercando di studiare ma sono un po’ fuori allenamento e credo di aver raggiunto il livello massimo di sopportazione. Non che sia insoddisfatta degli ultimi 10 giorni, anche se sono stata quasi sempre chiusa in casa a studiare: sono + soddisfatta di quanto lo sia stata negli ultimi mesi. Studiare mi piace, e ultimamente mi sto disintossicando dalla nobile arte della pigrizia (vedi post precedente). Mi sembra di essermi scrollata di dosso uno strato di polvere vecchia di anni. È solo che la mia parte più vivace scalpita, il mio didietro non ne può più di quella sedia, e la mia concentrazione cala, purtroppo. E poi ho sonno.

Il lavoro è diventata la mia distrazione principale, oltre alla nube pelosa del sedere del mio coinquilino adottivo (tuma), le uniche cose che tengono la mia mente lontana dalla filosofia medievale! Anche se preferisco quest’ultima ai panorami da grandangolo ;)
Alla fine non vi ho + detto nulla del lavoro, ma ho fatto bene a cambiare, nonostante i contro. Mi annoio molto meno da blockbuster che da muji, soprattutto perché si fa gruppo e si scherza continuamente, quasi quasi mi sembra di essere tornata a scuola. O anche no…(questa è un’altra storia, una storia epica di gelosie, lotte intestine e eroi solitari, passione e sopravvissuti. ma appunto, è un’altra storia, e verrà raccontata un’altra volta).

Un’altra cosa che mi piace molto, di block, è che ci sono un po’ di clienti abituali… questo mi fa sentire, anche se molto alla lontana, come quando ero al canteen e conoscevo i clienti per nome, sapevo cosa volevano, che orari facevano, e qualche volta anche qualcosa della loro vita.
Il canteen ha chiuso. O meglio, sarà ancora aperto, e si chiamerà sempre canteen, ma non sarà più lo stesso caffè, perché esen e olivia non lavoreranno + li. Chissà se stewie continuerà ad andarci. Non per molto ancora, in ogni caso. La sua malattia sembrava già grave l’anno scorso. 20 anni di parkinson ti danno l’aspetto di un vecchio anche se così vecchio non sei. E bob-the-builder. E le ragazze che facevano un sacco di chiasso all’ora di pranzo e ordinavano sempre il solito fumando un botto di sigarette. E jenni, chissà che fine a fatto. C’erano anche persone che non desidero rivedere. Ma cmq quel posto mi manca, un pochino.

Tornerò alla mia filosofia. Tutta quella gente nel libro è già morta da tempo e non devo preoccuparmi x loro (chissà che effetto farebbe a grossatesta o boezio sapere che una ragazza del XXII° sec sta leggendo le loro parole).

venerdì 23 novembre 2007

canale salute, benessere e zen secondo me

oggi parliamo di pigrizia. molti si vantano d'esser pigri, ma ci vuole metodo per applicare propriamente la pigrizia. non possono farlo tutti. ci vuole costanza. coraggio. una buona capacità di persuasione (per convincere se stessi che c'è ancora tempo) e di controllo mentale (per isolare il pensiero della cosa da fare e metterlo al di fuori del proprio io cosciente, dove non provoca ansie o fastidi).
uno dei risultati più disastrosi della mia arte, è il fatto di rimandare indefinitamente dalle faccende più piccole alle più importanti, qualora rispondessero al parametro "comportare uno spostamento o un movimento" ad es., portare le ricevute di pagamento all'uni, fare il bucato, pulire casa, andare a fare gli occhiali, andare a comprare il pane, persino fare una telefonata.

è un meccanismo pericoloso perchè, al livello più avanzato (diciamo la cintura nera di questa difficile arte di sopravvivenza), diventa automatico e inconscio e può paralizzare la tua vita.
se ti rendi conto che ti stai avvicinando troppo a questo stadio, è consigliabile tornare leggermente indietro, per esempio ponendoti dei piccoli obiettivi e sforzandoti di realizzarli. andare a prendere il pane è un buon inizio, ma se te la senti puoi osare con andare a fare gli occhiali o qualsiasi altra commissione poco impegnativa che si è rimandara a lungo. è importante scegliere obiettivi non troppo difficili da raggiungere, perchè un eventuale fallimento rischia di demotivare e mandare all'aria tutto quanto. il successo invece gratifica e aiuta a recuperare gradualmente il contatto con la realtà, fino a quando, disintossicato, potrai riprendere l'allenamento.

martedì 20 novembre 2007

grilli per la testa

ieri sera sentivo i grilli fuori dalla finestra. veramente sono quasi sicura che si trattasse della mia immaginazione combinata a qualche suono molto meno poetico, a meno di ipotizzare l'esistenza di grilli transgenici capaci di vivere nel gelo delle notti invernali respirando lo smog di milano. ad ogni modo non fa differenza: il verso dei grilli ha provocato in me un fortissimo attacco di nostalgia per il luogo dove passavo le vacanze da bambina. era un posto bellissimo, me lo ricordo pieno di luoghi misteriosi, pericolosi, magici, amici pronti ad intraprendere grandi avventure, giornate ricche di solitudine profumata.
ho indugiato qualche minuto nei ricordi, poi si è reso consapevole un pensiero che da tempo pretendeva il suo spazio nella disordinata stanza della mia mente: cioè che praticamente sempre provo una forte nostalgia per un sacco di cose.
ricordare le cose è un po' un modo per tenerle con sé in modo che non possano mai andarsene. tengo molto ai miei ricordi, però mi rendono anche triste, perchè mi costringono a rendermi conto di quante cose mi manchino, quante io ne abbia perse.

mercoledì 17 ottobre 2007

C’è un estraneo nel mio letto. Dopo l’ennesimo battibecco mi sdraio affianco a lui e ascolto il suo respiro irregolare. Anche se il contatto con la sua pelle mi fa sentire a casa come sempre, ora mi sento anche stranamente sola. Buffo, stare in due in un letto nemmeno poi tanto grande e sentirsi soli. A tu per tu con se stessi, cioè quello che cerco di evitare ultimamente, perché Me Stessa fa un po’ troppe domande e quando se ne va mi lascia un senso di fallimento che non mi piace proprio: ecco perché preferisco stare sul leggero (non in cucina: anzi, il cibo è un’ottima distrazione, come il sesso, la tv, la musica, la droga – cioè i libri – persino il lavoro; ci sono poi posti che ti servono per sentirsi profondi e vissuti, è bello, specie perché è un po’ come recitare, un'altra declinazione della distrazione, e funziona meglio con una sigaretta e una birra).
Dicevo, il buio è riempito da respiri spezzati e colpi di tosse e nefaste previsioni di notti in bianco, fino a 15 secondi (netti) dopo, quando lui si addormenta. Ora respira come un angioletto (ma gli angeli respirano? cmq…), quasi la polvere che gli riempiva i bronchi non esistesse più, e la parte di me divisa tra irritazione e preoccupazione comincia a chiedersi a) se il lamento sia mai stato classificato come una parte del discorso al pari degli articoli o addirittura della punteggiatura b) se non abbia ragione lui e farlo venire qui non sia stata un’idea non proprio delle migliori.
Nel frattempo, se speravo che queste elucubrazioni mi avrebbero tenuta lontana da M.S., ahah!, che povera illusa. È lì sullo sfondo e tiene compagnia a quella parte di neuroni che non è concentrata sulla persona che dorme di fianco a me. È dannatamente in gamba e elude la maggior parte dei miei tentativi di farle chiudere il becco.
In questo particolare momento, ha deciso di torturarmi sui seguenti temi: che cazzo stai facendo? Che ne è stato della tua fierezza, ragazzina? Ragazzina poi… ormai dovresti tenere in mano le redini della tua vita, e tutto quello che sai fare è ciondolare come una trottola pigra di qua e di la senza meta, sprecando metodicamente ora dopo ora, giorno dopo giorno, con una precisione da far invidia agli svizzeri. Guarda, è una fatica star qui a parlarti, non ti posso nemmeno guardare.
Ahhhh, non cambiare argomento adesso. E cmq sei tu piuttosto, che dovresti farti qualche domanda. Non vuoi? Ahahah, poi ti lamenti della situazione. Codardia, si chiama dalle mie parti. Ah, una lieve nota di dissenso nella voce dei tuoi pensieri: è già qualcosa, mi pareva che ti fossi addormentata. Allora dimmi almeno questo: che ci fa lui qui?
È solo perché, dal primo momento, sono sempre stata convinta che fosse Lui.
M.S. ascolta le mie parole in silenzio (non importa quanto timida sia la mia voce, lei ci sente benissimo) e poi si ricorda le mie seghe mentali da intellettuale del cazzo; allora ride amara e mi insulta confusamente, per le mie illusioni, per le mie delusioni, per la mia debolezza.
Per stasera non ne voglio più sapere di lei.

giovedì 11 ottobre 2007

aiuto.

tutti sapete quanto mi rompa le palle a lavorare da muji. lo staff mi piace, ma nn possiamo parlare molto tra di noi, un po' per regolamento e un po' perchè il negozio è abbastanza grande e ci tengono separati.
la manager mi sta decisamente sulle palle, e anche io non devo piacerle molto, questo naturalmente se si è accorta che esisto, cosa di cui non sono sicura.

ieri mi ha chiamato blockbuster per lavorare con loro in zona brera, e sono tentata, ma non so davvero cosa fare. voglio dire, non credo che sarebbe molto più divertente, è sempre la stessa solfa. proviamo ad analizzare il problema:

PRO CAMBIO
il fascino della novità
un orario che (stando a quello che mi ha detto la tizia) mi lascerebbe + tempo x studiare
possibilità che il lavoro sia meno palloso e i manager meno rompicazzo

VS CAMBIO
un orario che (stando a quello che mi ha detto la tizia) coprirebbe quasi sempre l'ora di cena
nessuna garanzia che il lavoro sia meno palloso e i manager meno rompicazzo
nessuna garanzia che mi rinnovino il contratto a febbraio
pianificazione degli orari che, da quello che ho capito, va di settimana in settimana: da muji è di mese in mese.

NEUTRO
sono sempre 20h e la paga è uguale.


che devo fare???? la domanda è puramente retorica dato che devo decidere entro oggi alle 5.30.

domenica 7 ottobre 2007

lunedì 1 ottobre 2007

w l'autunno!

l'autunno mi è sempre piaciuto. queste giornate freddine sono l'ideale per le coccole, e la nebbiolina appena accennata da alla città un aspetto mite ed ovattato. l'arietta è frizzante, e la pioggia non dura settimane come in inverno, e quando passa lascia tutto luccicante. il sole non è troppo forte e non brucia agli occhi, ma è abbastanza da mettere allegria. un'altra cosa bella è che sai che presto (...) sarà natale. ora, non mi dilungherò sulla tradizionale disillusione dei cresciutelli verso il natale, ma cmq l'atmosfera mi piace un sacco e adoro ricevere e fare regali :D quindi l'autunno è come una promessa!

c'ah, la smetto di drogarmi e vado a preparare da mangiare a mio fratello...

giovedì 27 settembre 2007

mal di gola

ieri è stata la prima vera e propria giornata d'autunno con un acquazzone che si rispetti. e naturalmente io ero in motorino.

martedì 25 settembre 2007

little by little??? se mi dai una caramellina...

c'è una cosa di me che proprio non mi piace, ed è il fatto che iniziare qualsiasi cosa è per me sempre una grande fatica. cerco di rimandare la responsabilità all'infinito fino a livelli vergognosi, anche se si tratta di cose semplicissime, come andare a parlare con la mia affittuaria, chiamare l'ottico per prenotare una visita, o fare una telefonata a un'amica. non so perchè mi comporto in questo modo, ma visto come stanno andando le cose, mi stupisco molto di essere riuscita almeno a diplomarmi (nonostante la mia intelligenza sovrumana, eheheh...).
per fare anche un passo minuscolo devo promettermi come ricompensa un sacco di svago, come se la mia volontà fosse una bambina piccola e io cercassi di convincerla con qualche trucchetto, per esempio: "se ora fai questa cosa piccolissima, poi ti lascio leggere per 2 ore liberandoti dai sensi di colpa".

dicono che riconoscere i propri difetti sia il primo passo per cambiare, ma non mi avevano avvisato che dovessi metterci del mio!

venerdì 21 settembre 2007

via sangallo 10

la prima notte nella nuova casa si è conclusa abbastanza bene, almeno da un certo punto di vista. all'inizio ero tristissima, anche perchè mia mamma piangeva come una fontana e ha fatto piangere anche me. sembra stupido, ma cmq ha un senso, alla fine il senso di tutta questa vicenda è che non abiteremo più insieme, anche se ci vedremo spesso.
insomma ero nella casa nuova, dopo due giorni tremendi, e i miei coinquilini non c'erano, perciò ero sola con una bottiglia di vino. proprio quando la mia fedele compagna stava per lasciarmi in balia della mia solitudine è arrivata gaia (coinquilina), e contemporaneamente la squadra di soccorso (lucio e tuma). alla fine i pensieri tristi sono andati nel dimenticatoio.

mercoledì 19 settembre 2007

*

oggi ho fatto un colloquio in coin, giusto perchè non si sa mai (domani ne ho un altro da stefanel. giusto perchè non si sa mai). è stato un colloquio "collettivo", cioè una specie di selezione tra una decina di candidati (tra cui me), non ho ben capito se era un test psicologico o una specie di last man standing che avrebbe dovuto accendere la competizione tra di noi, ma cmq è stata un'esperienza.

questa è l'ultima notte che passo qui (dai miei), da domani abiterò in via sangallo. per quanto tempo non lo so, ma spero abbastanza.

è anche una delle peggiori serate della mia vita.


ps. tuma perchè dici che dovrei mandare il cv alle poste?

lunedì 17 settembre 2007

***

fuuuuucking hell, sono stanca. quando non lavoro trasloco, quando non trasloco lavoro, mi sembra che sia giovedì e invece è appena lunedì. ed è solo l'inizio!

va beh va beh. una volta sistemata nella casa nuova non mi muoverò + per un pezzo. ho bisogno di un po' di stabilità (non credevo che l'avrei mai detto!!!).

nel frattempo sono giunta a una sconcertante illuminazione: nella vita non c'ho voglia di fare un beneamato cazzo. ops, ho detto cazzo. ops! l'ho detto di nuovo.

sabato 15 settembre 2007

le chiavi!

gaia mi ha fatto una copia delle chiavi di casa. sono mille!
oggi ho trasferito il letto insieme a mio papà. uno sbatta: smontarlo, scaricarlo giù x 4 piani a piedi, caricarlo in macchina e potarlo su in casa. e poi montarlo. per fortuna anche tito e gaia hanno aiutato (un pochino!!!).

il trasloco è quasi completato. si prevede trasferimento per martedì o mercoledì...

giovedì 13 settembre 2007

bad day...

un pessimo giorno comincia con la sveglia nell'orecchio di prima mattina. si riconferma con la confezione dei tuoi biscotti preferiti, pensiero che ti aveva consolato dalla sveglia, vuota. il minimarket che non prende bancomat e carte di credito (ovviamente sei uscito senza contanti). anche mcdonald non prende carte (la macchinetta è rotta), e gli omini hanno una orribile maglietta verde che riporta la frase : "il sole è alto nel cielo e gli uccellini cantano: buongiorno!" ... in libreria scopri che l'articolo che cerchi non esiste. vai al lavoro ed è giorno di consegna, quindi milioni di pacchi da scaricare dal camion, aprire, smistare, portare su e giù per le scale e mettere via. esci ed è buio, hai fame e per cena c'è pesce insignificante :(

lunedì 10 settembre 2007

primo giorno di lavoro

primo giorno di lavoro.

prima sono andata in ufficio a firmare il contratto.
poi sono rimasta senza benzina e ho dovuto spingere il motorino x 20 minuti fino alla stazione + vicina. quindi rischiavo di arrivare tardi il primo giorno, e nn ho avuto altra scelta che saltare il pasto. sono arrivata da muji con nient'altro nello stomaco che un mini panino di macdonald trangugiato in 2 morsi mentre riempivo i 4 metri che separano il macd dal negozio.

dopodichè nn è successo NULLA per 5 ore. assolutamente nulla. ero così annoiata che dopo aver piegato tutte le magliette ho cominciato a stropicciarle apposta senza farmi vedere solo x avere un pretesto x piegarle di nuovo. ho finto di lavorare tutto il tempo camminando 100 volte avanti e indietro per tutto il reparto moda. e sono rimasta sorpresa perchè 1) why the hell mi hanno assunta se non hanno niente da farmi fare? 2) tutti gli altri sembravano così stressati.

i clienti sono ricchi e snob. una signora è venuta a cercare un paio di pantofole con la suola in scamosciato per la sua domestica, "ma mi raccomando che non siano scivolose, perchè sa, per camminare su pavimenti di marmo..."

le ore di punta al canteen di londra sono un colorito ricordo.

lo spazzolino!

ho portato le prime cose nella mia nuova casa.

venerdì 7 settembre 2007

factotum again?

è stato strano girare x la città cercando lavoro come ho fatto a londra. in alcuni momenti il cielo grigio di milano mi faceva pensare di essere ancora oltremanica! mi sono sentita di nuovo in uno stato di precarietà, ancora con tutto da definire, anche se meno intensamente che 6 mesi fa. è stato anche molto + facile, e non mi sentivo così sperduta. in ogni caso, la sensazione era piacevole. a cavallo del mio motorino, ho girato quasi tutta la città lasciando cv e facendo colloqui, ho avuto addirittura la possibilità di scegliere, incredibile!

lavorerò da muji (http://www.mujionline.co.uk/) 20 ore alla settimana su turni, e TADAAAAH, sono finalmente sul punto di trasferirmi dalla mia adorata roomie, sto solo cercando il coraggio e la voglia di avventurarmi a bagdhad dopo i bombardamenti (come uso definire la mia stanza nei momenti peggiori). avrei bisogno dell'intera squadra composta dall'ale, la vale e mia mamma x affrontare l'impresa senza paura. aleeeeee! dove sono le mie mollettine???

ragazzi, spero di imparare finalmente a nuotare, o annegherò nei conti da pagare.

domenica 26 agosto 2007

about:blank

eccomi qui, tornata in quel di milano (di nuovo...) con la persistente impressione che la mia mente sia come un foglio bianco, una scultura di cera sciolta sotto il solleone, la nube di fumo sopra l'incendio ormai spento, e chi più ne ha più ne metta (si accettano consigli).

faccio sogni strani: sogno di rifare lunghissimi letti freschi; gente morta che ritrova oggetti smarriti in case ormai demolite; assurde commedie in cui noi, gli attori, sappiamo di recitare eppure l'angoscia che proviamo è reale.

e davvero mi sembra di vivere sulle pendici di una ripidissima montagna: dietro di me una bella discesa (la salita ormai percorsa sembra molto più facile da qui), davanti a me quasi una rupe. il tempo che potevo concedermi per studiare i punti migliori dove appoggiare i piedi è molto più che scaduto, e l'idea di dovermi muovermi pesa su di me come una coperta soffocante, o se preferite come la mattina dell'interrogazione di fisica, quando suona la sveglia, e la tentazione di restare a letto è fortissima anche se sai che dopo le conseguenze saranno ancora peggiori...

martedì 7 agosto 2007

il ballo del mattone

ieri sera stavo studiando "so quel che fai: il cervello che agisce e i neuroni specchio" ("alla buon'ora!" diranno quelli di voi che hanno seguito filosofia della scienza lo scorso anno).

ad un certo punto la cosa si è fatta così delirante che ho dovuto assolutamente condividerla con la mia amica antifilosofa.

lo sapevate che la forma di una tazzina di caffè è decifrata dal cervello come fisionomia motoria in termini di possibili affordances (cioè poli di atti virtuali), inserite nello spazio relativo (cioè l'insieme di relazioni che tali atti dispiegano)?

ci penserete la prossima volta che vi azzarderete a bere un caffè con la solita noncuranza.

il suo lungo silenzio mi ha fatto pensare di aver superato il limite e che non volesse più parlarmi. poi però deve avermi perdonata in nome della nostra lunga amicizia, e mi ha risposto "be' ma allora passiamo alla cocaina!".

in ogni caso, mentre non mi rispondeva, ho chiesto ad altre persone cosa ne pensavano. ecco alcuni commenti:

  • "per fortuna non bevo caffè" (con la variante"per fortuna non bevo caffè, però sono al mare ad abbronzarmi". grrrr...)
  • "per fortuna non l'ho mai vista da questo punto di vista"
  • "lavorare ti fa male" (sono d'accordo)
  • "sicuramente se il fondo è relativo hai dato fondo alla taxina. Arturo" (teo, chi cazz è Arturo???)
  • "non ho mai bevuto una tazzina di caffè con noncuranza"
  • "no, il caffè bevilo tranquilla! è l'eroina che devi accantonare per un po'" (con le varianti "ti droghi?" e "sicura di non essere sotto l'effetto di allucinogeni?")
  • "non capisco, prova a spiegarti a gesti"
  • "mah" (e su questo non ci piove, specie perchè siamo in periodo di siccità)
  • "questo mi lascerà in stato vegetativo fino alla fine dell'estate..."
  • "oramai anche il caffè è pericoloso..." (eh già, mi dico, dove andremo a finire?)

martedì 31 luglio 2007

un giorno di pioggia andrea e giuliano incontrano licia per caso...

buongiorno!
è una gioia guardare fuori dalla finestra e vedere un bel cielo blu invece del solito giallino claustrofobico. i miracoli del vento. senza contare che una bella arietta è quello che ci voleva per restituire un po' di brio alle menti addormentate.

ma mi sentite? bleah. non so cosa mi succede, o almeno questo è quello che si dice di solito ("non so cosa mi succede") quando non succede assolutamente niente ma sei talmente incazzato che cerchi disperatamente qualcosa che ti dia una scusa per autocompatirti (quale morboso piacere l'autocompatimento!). incazzato non è nemmeno la parola giusta. intorpidito, mi suggerisce il vocabolario, ma ancora non cogliamo il punto. nuvoloso. scazzato. irritato. in letargo quasi. di sicuro un po' misantropo.

ah, se solo ci fosse ford perfect. le mie seghe mentali svanirebbero di fronte alla minaccia dell'esplosione del pianeta. forse una smagliatura nel continuum spaziotemporale... (leggendo: "la vita, l'universo e il tutto", douglas adam, secondo sequel del divertentissimo "guida galattica degli autostoppisti".)

ps. ho consumato l'ultimo harry potter come un uomo davanti a una fontanella d'acqua dopo 6 mesi di deserto. e ora?

lunedì 16 luglio 2007

primo post da milano

Tutto è fermo a milano. Il caldo delle 11 mi entra nella pelle, il sole è così forte che distinguo a fatica i colori, e mi chiedo se per caso non ho preso l’aereo sbagliato e sono atterrata in uno di quei posti dove la terra rossa si spezza per il caldo e erbe rotolanti producono l’unico suono udibile per la maggior parte del tempo! Però mentre cammino lentamente nel vialetto sotto casa mia, per la prima volta da quando sono qui mi sento in pace. Sono solo pochi secondi prima che il peso dei miei pensieri torni a distrarmi, eccheppalle penso, mentre un familiare senso di fastidio prende il posto del sollievo.

giovedì 14 giugno 2007

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ho scelto la giornata sbagliata per lasciare le chiavi chiuse in camera: non solo amelie e' fuori fino alle 8, ma io sono malatina e mi sono svegliata alle 5.30 per andare al lavoro. quella fucking bitch di madelaine non ha nemmeno una chiave di riserva, o peggio ancora, ce l'ha, me l'ha data e io per tutta la strada mi sono illusa di poter finalmente collassare sul letto, ma la chiave non gira! grrr. per di piu' alle 9 sono attesa dall'altra parte della citta' e ci vorra' almeno un'ora per arrivare. potrei rimandare, ma ora che sono quasi alla fine ogni minuto qui a londra e' prezioso...

e' anche un po' che non vedo il mio amico manlio, non riusciamo a incrociarci (per lo piu' e' colpa mia che lavoro troppo...), quasi quasi pacco djamel e invito manlio a cena. si', si', faro' cosi'.

il post di oggi e' davvero un po' moscetto causa le condizioni sopraelencate, e specialmente per il fatto che mi cola il naso e sono senza fazzoletti. e' difficile trovare l'ispirazione quando tiri su come un bambino di 8 anni e pensi che presto dovrai cominciare a leccarti il moccio dalle labbra! quindi cerco di finire prima di arrivare a quello stato, cosi' da non disgustare i miei lettori o farmi bandire a vita dall'internet point (sapete che gli inglesi ci tengono molto alle buone maniere).

cambiamo discorso.
ultimamente Ian lavora al canteen tutti i giorni, ed e' proprio uno spasso. non so se sia una caratteristica di tutti quelli che si chiamano Ian, avere biondi capelli lunghi, voce profonda e aria da vichingo (nel qual caso se avro' mai un figlio lo chiamero' cosi'!), poi questo qui e' un personaggio, mezzo irlandese, con tendenze new ages (dice di essere un healer, cioe' un pranoterapeuta), parla sempre di destino e universo, studia teatro e musica e sa cucinare. tempo fa e' andato da una veggente che gli ha letto nelle stelle che avrebbe incontrato la donna del suo destino, e pare che ora l'abbia trovata (pure lei irlandese, si chiama con un nome celtico che si legge Niivs, e parla gaelico con le fate). mi ha prestato il suo film preferito; da uno cosi' ti aspetti che sia un qualche genere post moderno sconosciuto o almeno un super classico come il Signore degli Anelli o Star Wars, e invece no: "28 giorni dopo", un horror nemmeno troppo originale sulla scia di Resident Evil. l'ho visto ieri sera e mi ha fatto troppo incazzare: i personaggi sono di una stupidita' incredibile, come si fa a scendere dalla macchina in una galleria buia infestata da zombie??? ma stai su e continua a guidare cretino! per non parlare di avventurarsi soli soletti in un negozio abbandonato nel bel mezzo del nulla, sempre braccati dai suddetti zombie. nessuno gli ha mai insegnato che in un film dell'orrore non ci si allontana mai dal gruppo? mandria di idioti. per vedere la fine (anzi la non-fine) di questa cagata sono andata a dormire all'una e mezza.

va beh sono arrivata alla fine dell'autonomia nasale.
un bacio da jack (ma i pinguini che hanno sempre i piedi nell'acqua gelata non si prendono mai un raffreddore???)

domenica 10 giugno 2007

la vita, o la vivi o la scrivi

certe volte e' vero. ok, ok, qualche volta e' la pigrizia (il mio difetto peggiore), che mi tiene lontana dal blog e vicina al divano, ma la maggior parte del tempo e' che qui e' tutto troppo intenso per avere il tempo di pensare. quello verra', non bisogna avere fretta. ho talmente tanto materiale, qui, da lavorarci per decenni.

ho comprato il biglietto di ritorno. e intanto che aspetto (intermezzo: interessante notare come tutto cambia se guardato dalla prospettiva di chi aspetta...), dicevo, intanto che aspetto di tornare a casa vado come un treno.
boos e michi non ci crederanno (beh michi si', mi ha gia' vista fare le ore piccole anche se e' stato molto tempo fa), e io sono la prima ad essere sorpresa, ma ultimamente il sonno ha abbandonato il mio corpo.
media di ore dormite in una settimana: tra le 20 e le 25.
ore lavorate: 35.
ore festeggiate (per onesta' intellettuale, devo precisare che includo nella categoria anche le piacevolissime ore in compagnia di 2 o 3 coinquilini in vena di tranquille risate): le restanti, togliendo i pasti e le doccie, entrambi, bisogna ammetterlo, non sufficienti: troppo spesso si pasteggia veloce a biscotti e pasticci, troppo spesso la voglia di alzarsi x farsi la doccia svanisce davanti all'accogliente conchetta del divano, al giardino per una volta soleggiato, o alla prospettiva di una lunga nottata di chiacchere: ogni minuto lasciato e' perso!

qui diamo i numeri, e non solo letteralmente: non aspettatevi che lo faccia anche a milano eh...

domenica 20 maggio 2007

piove, piove, la gatta non si muove...

cari tutti,
come state?
io risento di questo clima del cavolo e ho un po' di mal di gola, ma nel complesso non posso lamentarmi.

so che ultimamente ho un po' trascurato questa newsletter, ma di solito arrivo a sera che sono in mille minuscoli pezzettini e voglio solo collassare sul divano. ma prima di andare a dormire, a volte, invece di scrivere per il blog raccolgo gli appunti per il mio libro, che uscirà nei prossimi decenni con il titolo "1, waldeck road". quindi, vedete, non mi sono proprio impigrita del tutto.
cominciamo con le novità:

-ho cambiato stanza. gladys, che divideva una doppia con amelie, e' tornata in francia, e io ho preso il suo posto: amelie mi ha chiesto di farlo per non dover dividere il letto con la ragazza venuta al posto di gladys (visto che non la conosceva). anche se non ero molto contenta all'inizio (per me il letto e' uno spazio sacro), devo dire che la qualità del mio sonno e' migliorata: al piano di sopra, dove sono adesso, e' più silenzioso, e poi amelie e' piccina e io mi godo gran parte del materasso. la camera e' molto carina, con un grande armadio di legno scuro che occupa un'intera parete, specchi, e i nostri poster appesi al muro. inoltre marina (la mia ex roomie) e' tornata con il suo ragazzo adrian, e dormono sempre insieme nella mia ex camera: essermi trasferita significa non dover dividere la camera con una coppia. ma soprattutto amelie e io abbiamo gusti musicali compatibili, il che significa, signori, che ho finito di ascoltare r'n'b dalla mattina alla sera, e questo e' un gran salto.

-ci sono nuovi coinquilini: leslie, francesina, biondina, bellina, magrina, con una vocina... dimostra 12 anni ed e' quieta quieta che non sembra di averla in casa. elia, veneto, calmo, equilibrato (una novita' qui a waldeck road), simpatico e, pare, intelligente. viaggiatore, e' stato mesi in sudamerica e con dei suoi amici ha fondato una onlus per aprire una scuola-orfanotrofio in brasile (credo). lavora a "la porchetta". melissa, una rossa punkabbestia (ma pulitissima, e' addirittura l'unica ad avere in camera disinfettante e detergente per pavimenti) con un paio di rasta e un piercing sulla gengiva, ma tutta questa aggressività nasconde una persona gentile e socievole, con cui e' un piacere parlare. mi mancava una ragazza italiana: non e' che proprio si possa parlare con stefano o con quel tossico di gian, e elia lavora sempre. non so se vi avevo accennato a jeremy, matthieu e silvan, 3 francesi che sono arrivati un mesetto fa; fanno un casino pazzesco (specie alle 6 del mattino quando rientrano dalle varie feste) e non puliscono mai un cavolo, ma e' piacevole averli in casa perché animano l'atmosfera.

-al lavoro e' da un pezzo che va molto meglio. dopo il primo mese, invece che dichiarare guerra a olivia, ho seguito il consiglio del mio amico didi e l'ho un po' assecondata. la cosa ha funzionato perché olivia ha indirizzato le sue ire verso la nuova ragazza lasciando a me una relativa libertà. poi gli affari han cominciato a girare bene da quando abbiamo assunto il nuovo chef (al caffè c'e' sempre cosi' tanta gente, che a volte non ho nemmeno il tempo di andare in bagno...), e l'umore di olivia e' migliorato al punto di rivelare una persona simpatica e addirittura comprensiva, quella che avevo conosciuto il giorno dell'intervista. nel frattempo sono diventata amica della sorella minore, es, a volte usciamo insieme e parliamo sempre durante il lavoro (facendo incazzare olivia che ogni 2 minuti viene a dirci di muovere il culo). il padre, che come sapete non mi stava molto simpatico, parte domani, e mi dispiace, perché nel frattempo abbiamo appianato le nostre divergenze e abbiamo cominciato ad andare proprio d'accordo: alla fine e' un vecchietto giocherellone, con un brutto carattere ma un buon cuore, e mi dispiace il fatto che con ogni probabilità non lo vedrò più per il resto della mia vita. anche se penso sempre che 8 ore e mezza di lavoro siano troppe, per la maggior parte del tempo mi diverto, o almeno, non passo tutto il tempo a desiderare di essere altrove.
l'unico problema e' che ora mi sento una merda infame per non aver detto loro che tra non molto me ne vado: quando ho fatto il colloquio ho detto che mi ero trasferita qui a tempo indefinito. ora che sono mie amiche mi sento in colpa ad aver mentito per tutto questo tempo, e cerco disperatamente il momento buono per introdurre l'argomento, ma poi rimando sempre...

una cosa che mi rende molto triste, e' che la malattia di stewie sembra aggravarsi a vista d'occhio. stewie e' il mio cliente preferito, un ultraottantenne malato di parkinson, che una volta, indicandomi la foto di due scalatori sul monte everest, mi ha detto: "se non fosse per la mia malattia, sarei qua". non so come evolva il parkinson, ma ho l'impressione che ogni volta che lo vedo possa essere l'ultima, e ancora di più ho l'impressione che lui lo sappia, non dice mai "ci vediamo lunedì", oppure "domani proverò questo o quest'altro"; ma ancora più delle parole, e' il suo sguardo che esprime qualcosa di indescrivibile.

una volta mi ha detto: "do you understand the meaning of the word 'adorable'? is something your boyfriend should use very often speaking about you". e' stato quando gli ho costruito un piccolo vulcano in eruzione con le patate al cartoccio e i funghi.

mercoledì 9 maggio 2007

singing in the rain...

il tempo qui continua a fare scherzi, ma a parte questo, niente di nuovo dai confini settentrionali di questa grande variopinta multietnica rumorosa europa.
c'e' sempre una scarpa vecchia all'incrocio tra waldeck road e crescent road, non sempre la stessa scarpa ma sempre una scarpa. sempre nello stesso punto.
c'e' sempre qualcuno che cucina carne alla griglia in giardino se non piove, e c'e' sempre profumo di terra in giardino se piove, per cui e' piacevole starci con qualsiasi tempo (meglio cosi' data la variabilità).
ci sono sempre un sacco di casini in waldeck road, gente che stabilisce relazioni tramite il reciproco dono di generi alimentari, gente che litiga, che si droga, che lavora, che si ama, che si diverte, gente che viene, gente che se ne va e la posta che continua ad arrivare anni dopo che uno se ne e' andato - lettere dall'ufficio immigrazione, dall'agenzia di lavoro, promozioni commerciali, vecchie bollette che nessuno pagherà eccetera - e c'e' anche un nuovo lettore dvd in salotto che ha trasformato la domenica da shopping day a movie day, ma questa non e' tanto una novità, mi ero solo dimenticata di dirvelo.
c'e' sempre il canteen, il profumo di caffè al mattino, il rumore sinistro del frigorifero, le liti di olivia con suo padre e i pianti di es per sua madre, e c'e' una nuova ragazza (ecco qualcosa di nuovo!), jenny dal turkmenistan.
ora che ci penso qualche novità c'e', abbiamo una nuova porta del bagno (c'e' persino la chiave!), il salotto ha subito una plastica facciale e ora possiamo addirittura mangiare seduti, boris andandosene ci ha regalato le sue monetine per comprarci le caramelle e un orologio da muro per la cucina.

la vita continua giorno per giorno. se qualcuno vuole darmi una mano, mi servono consigli per arrivare al lavoro in orario ("andare a letto prima" non vale).

lunedì 7 maggio 2007

waldeck road...

da un paio di settimane gian si e' chiuso in camera con i suoi amici (da qualche giorno pero' alena non si vede + , ho visto solo luigi e daniel). non parla piu' con nessuno della casa, forse con stefano nelle loro sedute comuni. sono sicura che almeno due o tre volte non e' andato al lavoro, ma forse anche di +, non so quantificare la cosa perche' non parla + nemmeno con me.

afed si sta comportando da vero tiranno, ha deciso che la casa deve essere pulita e l'ha fatta diventare un'ossessione, al punto che l'altro giorno ha pestato mattieu (che e' piu magro di me...), e stamattina poteva andate molto peggio con giancarlo: ieri sera come al solito gian e i vari compagni di pippata hanno cenato alle 3 del mattino lasciando i piatti sporchi in cucina. stamattina verso le 10 e 30 julie voleva far colazione e ha ha ordinato a gian di pulire, in modo davvero poco gentile (rassicurata dalla protezione di Afed Fortebraccio?). gian era strafatto e nn ha reagito nel migliore dei modi, balbettando parole incomprensibili di cui ho capito solo "che cazzo vuoi", "di cosa hai bisogno che te lo pulisco" (risposta di julie: ho bisogno della cucina pulita), "mi avete rotto i coglioni" ecc...
si e' chiuso in camera, e quel Cervello Mastro di Francia che e' julie gli ha piazzato la pila di piatti davanti alla porta chiusa, (imitando quell'altro genio del suo ragazzo che pero' almeno ha avuto la strategia di metterli di fianco alla porta...) in modo che gian, aprendola, ha rovesciato tutto rompendo i piatti in mille pezzi. hanno cominciato a litigare e afed si e' messo in mezzo e sono venuti alle mani, gian ha dato di matto e ha cominciato a prendere in mano oggetti contundenti (forbici, coltellaccio da cucina, forcone da barbecue). afed invece che piantarla e riprendere poi la discussione con un giancarlo piu' lucido, ha creduto di essere sul set di karate kid e ha recuperato anche lui qualche simpatico giocattolo da rissa. non so come poteva andare se non ci fossimo stati noi in living room, specie luigi.

qualcosa del genere e' accaduto anche venerdi' tra afed e mattieu, ma come dicevo, mattieu non e' certo il tipo di ragazzo che fa a botte, si e' solo fatto pestare per qualche minuto mentre io cercavo di tenere afed per le spalle (tentativo stupido, lo so, ma che dovevo fare, mica potevo infischiarmene, e poi non mi piacciono quelli che picchiano i + deboli). mattieu se l'e' cavata con qualche graffio e qualche livido sul collo (sembrava che afed volesse strangolarlo, anche se poi, quando ci ho parlato, mi ha assicutaro che aveva la situazione perfettamente sotto controllo e non si sarebbe mai spinto oltre...mah), io con un taglietto in bocca (assolutamente nulla di rilevante) e amelie con un livido sul sopracciglio (afed, quello che aveva tutto perfettamente sotto controllo, non si e' fermato nemmeno davanti a noi 2).

afed ha litigato anche con walli, non so bene per quale motivo perche' non capisco bene il francese... sembra che afed non sia contento che walli sia sempre tra i piedi in casa... deve essere successo anche qualcos'altro che coinvolge pascal, ma non so bene...

da quando afed ha pestato mattieu, stefano a dir poco lo idolatra, puoi vederlo scodinzolare dietro al leone ogni volta che i 2 si trovano insieme nella stessa stanza. ha pensato bene di imitarlo tirando una manata di schiena a silvan, amico di mattieu e jeremy. a quanto pare, afed (e di conseguenza stefano) e non so chi altro, non gradiscono il fatto che mattieu e jeremy stiano ospitando 2 loro amici a tempo + o - indeterminato (i due amici sono silvan e sebastian).

purtroppo gli episodi di prepotenza non si limitano solo a quelli che ho raccontato, anche se sono i + eclatanti. afed stabilisce le regole e, per quanto ho potuto vedere (ma potrei sbagliarmi), io ci ho discusso, marina e amelie gli hanno detto qualcosa (ma tanto lui non ascolta nessuno), gli altri fanno quello che dice. gian non conta dal momento che e' sempre fatto.

a proposito di gian: come ho detto sono 2 settimane che non si fa vedere, e non ha capito bene come gira la cosa. un po' per la poca lucidita', un po' per l'assenza, pare convinto che siamo tutt'un gruppo unito contro di lui. stamattina se l'e' presa con me, chiedendomi che cazzo vogliamo noi da lui e se la smettiamo di rompere i coglioni ecc... inoltre sembra arrabbiato per una cosa successa ieri. amelie e io abbiamo appeso in ingresso uno specchio orribile. gian l'ha preso per pipparci sopra, e io, a parte la repulsione (proprio non mi piace), avevo deciso di cogliere l'occasione per parlargli, perche' non mi va di vederlo cosi'. l'ho beccato in un momento sbagliato (ma e' impossibile beccarlo in uno giusto). stava uscendo e io gli ho chiesto dello specchio e lui se l'e' subito presa, "eh minchia, ti serve adesso?" e cose del genere, gli ho detto che non importava e che ne avremmo riparlato in seguito. ha continuato a borbottare frasi per la serie "che rompiballe sei che mi fai la ramanzina per uno specchio fuori posto" ed e' uscito. stamattina dopo la lite con afed ha rimesso lo specchio al suo posto e mi ha detto qualcosa del tipo se ero soddisfatta ora che tutto era al proprio posto. ma ovviamente non me ne frega niente di uno stupido specchio, sono solo preoccupata per lui.

anche ste si e' spinto un po' troppo oltre con la coca, ma almeno e' stato abbastanza umile e lucido per chiedere aiuto, e poi ha un nuovo compagno di stanza, elia, che sembra (sembra) uno a posto, e stefano lo ascolta abbastanza.

giovedì 3 maggio 2007

jack is still alive, don't worry (be happy)

non ho mai lasciato passare cosi' tanti giorni tra una nl e l'altra, ma ultimamente non ho proprio avuto tempo. ho lavorato un sacco, non sto neanche troppo bene (dannato british weather), e soprattutto i miei ospiti meritavano tutta l'attenzione che potevo dedicare loro. e se anche questa non vi basta come scusa, va bene, vi prometto che questo week end vi scrivero'. lasciatemi solo schiarire un po' le idee.. .troppe emozioni e niente sonno rendono homer pazzo furioso.

domenica 22 aprile 2007

domenica

ieri sera c'e' stato il leaving party di matteo e abbiamo fatto un barbecue in giardino. birra a fiumi, gente a nastro, musica a valanghe :D ahahah ok la smetto. dei ragazzi che abitano 3 civici in la ci hanno raggiunti passando per il giardino della vicina e lasciandosi dietro detriti di vario tipo, cosa che ha reso a dir poco irrequieta suddetta vicina. comprensibile, dato che e' stata derubata 3 volte negli ultimi mesi e ha il terrore che qualcuno le entri in casa, ma molto noioso, dato che erano le 11 del mattino e eravamo ancora tutti avvolti nei nostri gusci sonnolenti.
verso le 2 di notte marina si e' addormentata come un sasso mentre io (con la testa sul suo braccio) e amelie (letteramlente sdraiata sulla schiena di marina) parlavamo della vita, l'universo e il tutto sul suo letto, ispirate dall'oscurità come solo un mezzo (o per 3/4) sbronzo può essere.

oggi, non convinti, abbiamo riacceso il fuoco e ci siamo goduti carne e verdure alla griglia in costume da bagno (il sole era favoloso).

peccato che domani si torni al lavoro :(

sabato 21 aprile 2007

happy birthday queen elizabeth II

povero stefano, e' stato lasciato dalla morosa.

mi correggo, poveri noi, stefano e' stato lasciato dalla morosa.

esiste almeno un essere umano (...) che non ha bisogno di ossigeno x vivere, ed e' Stefano Lui (il mio coinquilino). sono 47 ore e 6 minuti che non respira, ed e' più' vivo che mai, o almeno manifesta più' che mai la sua vitalità' rumorosa con singhiozzi, grida, pianti disperati che farebbero ridere il soldato ryan (lo so sono crudele, ma sono 2 giorni che lo consolo e vi assicuro che con tutte le scene che fa e' molto difficile non ridergli in faccia). questo naturalmente quando non sta raccontando a qualcuno la sua storia con stefania dal giorno in cui l'ha vista al prossimo futuro che avevano programmato insieme includendo ogni minimo dettaglio ad esempio il numero di passi fatti dal cab alla porta del ristorante e l'orientamento del tavolo con conseguenti benefici tutti i posti in cui sono stati nell'ordine in cui ci sono stati e tutti gli amici potenti che ha e che non può' omettere da alcun discorso anche se non c'entra un cazzo e le ore esatte in cui e' successo questo e quello e ripetendosi fino alla nausea (dell'ascoltatore) "stamattina mi sono svegliato alle 5... piangendo... sognavo di fare l'amore con stefania" e' una frase che per quante ripetizioni o sottolineature puoi darci del tipo "si... sognavo di fare l'amore con lei..." dura al massimo 15 secondi once more with feelings? l'ho sentita almeno una quarantina di volte e sembrava lunga 2 minuti.

avete notato l'assenza di pause nel discorso??? non si ferma nemmeno x respirare. ma più' che quello che dice sono le facce che fa che mettono a dura prova il mio autocontrollo. credevo che certe cose appartenessero al teatro napoletano, e invece guarda un po', esistono anche nella realtà'.

unitevi a me nella preghiera perché' se quei 2 non si rimettono insieme al + presto sarò' costretta ad ucciderlo.

martedì 17 aprile 2007

T H I S I S L O N D O N

sono di nuovo sola soletta nella capitale inglese (intendo sola soletta con i miei 12 coinquilini...) dal momento che gaia sta lasciando londra proprio in questo momento. salutandola, stamattina, la voglia di fare i bagagli e seguirla era forte forte, perche' qualche volta la nostalgia di casa e' quasi insopportabile.
ho affogato i miei dispiaceri nell'alcool...ahahah STO SCHERZANDO MAMMA, li ho affogati nel duro lavoro, nel caffe' e nella mistura di acqua e detersivo del mocho vileda. non ha funzionato, ma in compenso nell'ultima settimana con olivia va molto meglio, ci siamo un po' chiarite e l'atmosfera al canteen si e' di nuovo rilassata. mi chiedo quanto durera'. quando le cose vanno cosi' mi diverto molto al lavoro, nonostante la stanchezza, e mi passa la voglia di cercare qualcos'altro (anche se a livello economico probabilmente farei meglio...).

in questi giorni gaia e io abbiamo fatto un sacco di cose:

-abbiamo mangiato in giardino un sacco di volte perche' il tempo era splendido (tra i vari cibi consumati e' degno di nota un barattolo da mezzo kg di haagen datz vaniglia e fragola)
-siamo andate alla national gallery
-abbiamo ballato musica terribile in un bar-club che piu' che un bar sembrava una sauna, perdendo circa 15 kg in sudore e 5 sterline (nonche' la pazienza)
-siamo andate su una giostra che mi ha fatto momentaneamente perdere l'uso delle corde vocali
-abbiamo visto 300 ( T H I S I S S P A R T A ! )
-ho comprato il secondo numero del fumetto di buffy
-abbiamo camminato a piedi nudi a finsbury park (solo per qualche metro)
-ci siamo perse in un negozio di costumi credendo di essere nel 1200
-abbiamo mangiato un kebab buonissimo (veramente gaia ne ha mangiato solo meta' e a me e' toccato finire anche il suo...peccato!)
-siamo state cacciate mentre eravamo sedute su un muretto a camden town
-abbiamo fatto shopping con marina e amelie
-siamo andate con gian e matteo a sentire una jazz band suonare al the king's head in angel, abbiamo cominciato a ballare e dopo 5 minuti tutto il pub era in piedi e ballava mischiando vari stili o anche senza stile per nulla, ma con gran gusto di tutti, clienti, waiters e band compresi.
-e abbiamo constatato ancora una volta la bruttezza dei ragazzi inglesi. a proposito, lo sapete che william ha mollato kate? e' perche' ha visto me a buckingham palace settimana scorsa. ma credo che gli daro' un due perche' crescendo sta diventando sempre + simile a suo padre. il fatto che sia l'erede al trono gli da qualche punto di vantaggio, ma se a 30 anni me lo ritrovo con quelle orecchie, quel naso e quei denti, finisce male.

domenica 15 aprile 2007

news dall'italia

una mia amica, che per ragioni di sicurezza internazionale preferisce restare anonima, mi ha scritto questa email. la posto perche' un giorno io possa rileggerla e ricordarmi di com'era divertente pensare al mio paese dall'altra parte del continente.


"Cara Irene,
qualche aggiornamento dalla Patria della pizza.

Nella città meneghina la primavera pare essere davvero arrivata. Anche X ed Y partiranno il 18 aprile per trascorrere 4 mesi in Sud America. Ormai tutti abbandonano questa grigia città e io rimango sola con peruviani e rumeni, che da qualche tempo fanno parte della UE. E giù manifestazioni e fiaccolate contro i rom.

Nel frattempo, a chinatown (ex Paolo Sarpi) c'è stata una sommossa Ciaina vs italian cops. Cito da autorevoli giornali:
"Tafferugli a Chinatown - Guerriglia urbana nel cuore della Chinatown milanese. Via Paolo Sarpi, centro storico della comunità cinese di Milano, giovedì 12 aprile è stata teatro di un duro scontro tra vigili urbani e commercianti immigrati. 19 le persone ferite; 14 agenti di polizia e 5 cinesi. Tutto è iniziato con una multa di 40 euro a una donna, una commerciante cinese, colpevole di scaricare merci fuori orario. La situazione è subito degenerata. Connazionali della donna hanno accerchiato i vigili colpevoli, a detta loro, di averla maltrattata e colpita con un manganello. Altri testimoni, invece, sostengono sia stata la commerciante a dare uno schiaffo alla vigilessa che voleva ritirarle il libretto di circolazione. Bandiere e corteo – Spintoni, tafferugli, macchine rovesciate. In breve tempo via Paolo Sarpi è stata affollata da circa 400 commercianti di nazionalità cinese che hanno invaso strade e marciapiedi e bloccato il traffico sino a sera. Il banale episodio di una multa ha dunque dato il via ad una vera e propria rivolta che ha portato agenti e immigrati allo scontro fisico. Manganelli e lancio di oggetti. "Basta violenze e abusi contro la comunità cinese" è la scritta riportata da uno degli striscioni sorretti dagli immigrati."
È la fine. Orde di musi gialli che si ribellano alle regole del nostro Paese. Non possiamo permettere che alcune zone della città vengano considerate zona franca, come dice il nostro sindaco. Vai Letizia, metti tu ordine in questa città. Evviva il made in Italy.

Io, di mio, ritaglio angioletti di cartone per la Prima Santa Comunione del mio cuginetto Z. Finalmente anche per lui questo passo decisivo. Cristo, sarà davvero commovente.
Ah! E il 16 aprile festeggeremo l'ottantesimo compleanno del nostro Papa. Sarà un giorno memorabile. Ti farò sapere. Spero che tu possa seguire la Santa Messa anche da quei fottuti protestanti.

Et dulcis in fundo: il nostro ex (e futuro) presidente del consiglio Silvio Berlusconi di Nazareth e il suo "fedelissimo" Gianfranco accusano Prodi di aver trattato con i terroristi per la liberazione del giornalista Daniele Mastrogiacomo. D'Alema ribatte: "abbiamo agito in continuità con la linea seguita da altri governi in passato". Autogol?

Ma questa, signore e signori, è l'Italia e, come vedi, cara Irene, non è cambiato granchè da quando sei partita. Ma io non dormo più, non mangio più, saperti così lontana mi distrugge. Insomma cazzo, ritaglio angioletti. Bisogna che torni. Il 30 vengo a prenderti e ti porto a casa.

Un bacio,

S."

lunedì 9 aprile 2007

jack & company

ciao a tutti!
la pasqua ha portato bel tempo anche qui, so che non durerà', ma cerco di godermi il calduccio senza pensarci!

l'ultima settimana e' stata densa di avvenimenti.
ho litigato con olivia, la quale sembra decisa a insegnarmi chi e' il boss. non sa che ci hanno già' provato in molti nella mia breve vita, senza tuttavia riuscire a reprimere la mia vena di insolenza. non che ne vada fiera, ma tant'e'...(soprattutto, ho ragione io quindi ha poco da fare il boss).
tra l'altro e' talmente stupida che ci provo quasi gusto a farla arrabbiare, tanto ormai che mi ha dichiarato guerra non c'e' + nulla da fare. anche se la lasciassi vincere apposta x ricavarne qualche beneficio, l'unica cosa che otterrei e' diventare la sua schiavetta personale. tanto vale divertirsi un po'!


e, indovina indovinello? ci sono qui tito e diego! che ovviamente hanno trasformato un viaggio semplicissimo in un'odissea (capita a tutti di perdersi, la prima volta che vengono a londra, ma non gliel'ho detto perché' era troppo divertente prenderli in giro), e come in ogni odissea ciclopi, sirene e venti si sono piantati con decisione tra i viaggiatori e la casa. la manager della mia casa, con la quale avevo prenotato un posto per loro 2, se ne e' dimenticata e ha dato via la stanza a qualcun altro (veramente la storia e' molto + complicata e include altri personaggi quali "figlia della manager" e "ragazzo sfrattato", ma verranno omessi per carenza di budget).
per dare a questi 2 poveri rifugiati un tetto sulla testa, mi e' toccato litigare di brutto con madelaine (suddetta manager), ma cmq la prima notte l'hanno passata all'addiaccio sui divani della living room, con jeremie e matieu (2 nuovi inquilini francesi) che sono rientrati tipo alle 5 del mattino, ubriachi, facendo macello come se fossero in 8 o 9.


cmq tutto e' bene quel che finisce bene.il tempo e' bello, ho qui i miei amici e la mia "famiglia adottiva" (marina, amelie, gladys, pascal, e gli altri miei coinquilini), e sabato sera in giardino abbiamo fatto la + bella grigliata del secolo. tutti si sono divertiti, anche tito e diego che, pur non capendo un accidente di niente (ma almeno ci provano!), sono stati tirati in mezzo dagli altri e soprattutto da aphed (che ci ha fornito un assaggio della squisita ospitalità' musulmana).

vi sto scrivendo da casa di diego e tito, in cui c'e' un pc connesso al web, ma ora torno a casa mia che provo a fare i pancake x colazione. buooooni.

buona settimana a tutti! io mi godo l'ultimo giorno di vacanza che domani si riprende a lavorare (suprema ingiustizia).

bacino da jack.


p.s. ieri sera tito e' riuscito a litigare con stefano (non e' colpa di nessuno se stefano e' un idiota).

venerdì 30 marzo 2007

felicità è...

ieri sera ho fatto indigestione di cioccolato. il fatto di vivere a turnpike lane, se da un lato non è il quartiere + sicuro e pulito di londra, dall'altro comporta il notevole vantaggio che gli off licence (negozi in cui vedono dalle sigarette al latte in polvere x neonati) restano aperti tutta la notte (o almeno tutta la parte della notte che io ho visto da quando sono qui - nn posso certo vantarmi delle mie ore piccole). apparentemente arabi e africani non hanno orari. insomma ieri notte io e amélie abbiamo comprato una decina di tavolette di cioccolato di svariate forme e dimensioni e stamattina ce n'è rimasta soltanto una.

aggiornamento sul lavoro

come tumino ha notato, è un pezzo che nn vi metto a parte delle mie avventure. ora che lavoro è dura trovare un momento di pace in cui scrivervi, anche perchè devo ammettere che nei giorni scorsi sono stata piuttosto stressata, per i motivi che ora vi dirò.

la famiglia che tiene il coffee shop... sono tutti pazzi.

del padre ho già parlarto.

la madre è malata sul serio: me l'ha detto monica, è stata diagnosticata non-so-cosa da un medico. detta così sembra una cazzata, ma sentite un po': quando pensa che nessuno la veda (già di per sè questa è una follia visto che ci sono telecamere in tutto il bar) ruba il cibo dalla dispensa. considerando che il locale è di suo marito e non avrebbe nessun bisogno di rubare, è piuttosto strano. dovreste vedere la sua faccia quando si caccia in bocca un pezzo di torta. colpevole e ingorda... ieri c'era il panino di sua figlia sul tavolo a cui ero seduta io durante la mia pausa, e lei era lì che lo guardava con una brama incontenibile, allungava le mani x prenderlo ma si fermava e mi guardava...è una cosa piuttosto angosciante, leggere i pensieri di questa donna sul suo volto. quando Es (la figlia) le ha detto "prendilo pure mamma", è diventato il ritratto del sollievo. il panino è sparito in 4 secondi netti (bisogna ammettere che era un panino piccolo, però...). oltre a questo, monica mi ha detto che una volta ha minacciato la sua amica gosha con un coltello, ed è per questo che gosha ha smesso di lavorare lì. questa signora odia le polacche per non si sa quale motivo (gosha e monica sono polacche), e fa passare loro un sacco di grane.
la figlia olivia, apparentemente così carina e gentile, ha decisamente bisogno di un uomo. è la personificazione dello stress, forse perchè è in mezzo a suo padre, sua madre, e sua sorella che non si decide a crescere, ed è anche preoccupata x il locale, che vorrebbe davvero far funzionare con le sue forze. se ci penso la capisco, però non vedo perchè deve diventare un mio problema. mi paga meno del salario minimo x fare 8 ore al giorno con solo mezzora di pausa, e se sto seduta 1 minuto di + del dovuto comincia a presare perchè torni al lavoro. è uguale a suo padre e in + è letteralmente OSSESSIONATA DALLA PULIZIA. anche se lavoriamo in una cucina, con olio, burro, sughi vari, pane e maionese ecc, i nostri grambiuli devono essere sempre puliti (non ragionevolmente puliti, intendo immaccolati), il che nn vuol dire solo costringere tutti a fare una lavatrice ogni sera (io mi rifiuto: ho detto che siamo in 12 in casa e abbiamo i turni x la lavatrice, anche se nn è vero), ma anche che dobbiamo costantemente pulire il grembiule durante la giuornata con uno straccio bagnato. ieri mi ha fatto la ramanzina per una macchia PICCOLISSIMA di farina. e se ti licenzi si offende profondamente, come se le facessi un torto personale, e ti tratta come il peggiore dei traditori (saavik sta passando una gran brutta settimana x averlo fatto).
Es, la sorella minore, è l'unica regolare, o almeno abbastanza regolare da piacermi davvero...si nasconde dietro al padre e la sorella, rifiuta ogni responsabilità ed è molto difficile lavorare con un boss (perchè anche lei è boss al pari di olivia) che non sa fare il suo mestiere e ha paura di farlo, però è una bella persona e andiamo d'accordissimo. spesso abbiamo gli stessi gusti (musica, cibo, film, libri...), e quando non sono gli stessi sono opposti, così ci divertiamo a litigare x gioco. è simpatica, spiritosa, e anche estremamente gentile (in maniera non smielosa, che è anche meglio). con lei si può parlare di tutto, e, a parte i suoi problemi (credo causati dalla disastrosa situazione famigliare) è una tipa in gamba.
oltre ai sopracitati lavorano lì anche saavik (però questa è la sua ultima settimana), monika (che è lì da + di un anno solo perchè vuole troppo bene a es x lasciarla sola in questo disastro), ian (che però di solito lavora solo la domenica, perchè a olivia non piace). per farla breve siamo stra a corto di personale, e olivia non si decide a prendere nessuno, fa la schizzinosa, vuole qualcuno con esperienza, ma non capisce che la gente con esperienza non lavora x 4 pound all'ora.


aggiornamento su britain in pills (4)

1) stamattina ho letto il giornale. i giornali inglesi fanno schifo, non so se l'ho già detto, sono pieni di gossip e porno. chi se lo aspetterebbe da questi gentiluomini in giacca e bombetta? paradossalmente, in confronto a schifezze a pagamento, ce ne sono alcuni quasi decenti distribuiti gratuitamente alle fermate della metropolitana (dico decenti x essere quotidiani gratuiti, non decenti in generale). "metro", per esempio, è uno dei migliori. stamattina in prima pagina c'era un articolone di accusa al Big Brother inglese con tanto di foto a effetto. per quanto in certi casi possano essere utili per individuare i colpevoli di reati o infrazioni (o servire da deterrente), le riprese fatte dalle telecamere in tutta inghilterra sono scaricabili da chiunque sul web, con grave danno per la privacy. bella scoperta, diranno alcuni di voi (i + attenti, i + informati o i + paranoici nerds del computer). però io non ci avevo mica pensato (un'altra novità...), e nemmeno ci pensano i milioni di londinesi che vengono ripresi dalle telecamere mediamente 300 volte in un giorno. in realtà queste riprese dovrebbero essere tutelate da qualcuno o qualcosa, ma tant'è. l'articolo, ironico e polemico, mette in relazione questo fatto (o presunto fatto, direbbe jack, onesto osservatore) col fantasma + temuto d'inghilterra (che è in assoluto il paese + infestato da fantasmi del mondo), il terrorismo.

ma sembrerebbe che gli inglesi, a parte alcune eccezioni (come gli autori dell'articolo), si facciano ben poche domande, riponendo quasi cieca fiducia nei loro Governanti (con la G). difficile dargli torto: una ragazza madre proveniente da un qualsiasi posto nel globo (nella fattispecie dalla costa d'avorio) riceve gratuitamente vitto e alloggio + assegni consistenti per ogni figlio (nella fattispecie uno). può avere un lavoro ma con un tetto massimo di 16 ore settimanali x permetterle di occuparsi del bambino.
chiunque lavori in questo paese per un determinato lasso di tempo (e possa provarlo), nel momento in cui rimane disoccupato riceve un benefit che, ad esempio, permetterà a un mio amico di iscriversi a un corso di inglese senza lavorare. io, domani, ho un colloquio con dei tizi dello stato per farmi dare (gratuitamente) il mio numero di assicurazione. se mi facessi male, questa tessera mi garantirebbe (almeno in teoria) una copertura assicurativa gestita dallo stato.

2) per la serie "come mangiano gli inglesi".
vorrei spezzare una lancia a favore della cucina britannica. il sapore di tutti quei pasticci è quasi sempre accettabile o addirittura buono. hanno anche imparato a temperarli con influenze mediterranee (pane francese, formaggio italiano e così via). il vero problema sono gli orari. per spiegarmi meglio, riporto una conversazione avuta con una cliente ieri mattina alle 9.15.

Customer: "vorrei un caffè grande da portar via e una brioche, please."
Irene: "subito." (e intanto penso: oh, questa sì che è una colazione normale. mica come tutti questi qua che si stanno facendo friggere pancetta e salsiccie di prima mattina) "zucchero nel caffè?"
C: "2 bustine please."
I: "desidera altro?"
C:"no grazie sono a posto."

-silenzio-

C:"ah sì, anche un panino imburrato con pancetta, salsiccia e uovo fritto please."

mercoledì 21 marzo 2007

"Jack, del tuo discorso ho capito solo una cosa: tutti i marinai amano perdere tempo ai piedi di un melo"

- Li vedi quei marinai laggiu', sotto al melo?

- Quelli che ammazzano il tempo lanciando fagioli nei colli delle bottiglie?

- Quelli. Quegli uomini sono speciali.

(Silenzio)

-Quegli uomini non hanno alcun legame col passato. forse qualcuno ricorda a stento il nome della propria madre, ma non credo. Quando sono in mare, nessuno di loro si volta a guardare la scia bianca che la nave lascia tra le onde. Il loro cannocchiale e' puntato a prua, il loro pensiero rivolto al domani (o tutt'al piu' a dove berranno stasera, se non sono per mare). Cio' che rimane del giorno trascorso e' sul fondo di un boccale di birra. non scorgono l'ombra di Laura, o Marian, o Giselle tra le cime o nelle pieghe delle vele. Hanno vissuto sempre per mare - si capisce dalla loro pelle, la vedi? E' cotta dal sole. Per questo amano aspettare l'imbarco all'ombra di un melo. Quegli uomini non hanno mai paura (o quasi), perche' non hanno niente da perdere.

- Sembra bello.

- Lo e'. Pero', a volte sono molto tristi. Sanno di essere, come dire... Vuoti A Perdere (per usare un termine del XX sec.).

- Ventesimo secolo?

(Jack ride piano)

- Lascia stare. Vuol dire semplicemente che quando la loro vita sara' completamente consumata, saranno gettati via. Non hanno una casa da riempire col ricordo di se', ne nessuno che conosca il loro nome.

- Questo sembra molto triste, Jack.

- Lo e'... Ma ci sono altri uomini, invece, come quelli la, li vedi? Anche loro sono seduti sotto al melo.

- Quelli che fumano tabacco aromatico e hanno barbe lunghe e cappelli consumati?

- Quelli. Anche loro sono speciali.

(Silenzio)

- Hanno casa e amici, un porto sicuro dove gettare l'ancora, riposare o ridere di vecchie storie che a noi 2, se le ascoltassimo, non direbbero nulla. Magari da bambini giocavano sotto ad un albero come quello, o ne hanno uno simile nel giardino di casa. per questo amano aspettare l'imbarco all'ombra di un melo.

- Ahhh, questo si' che sembra bello, Jack.

- Lo e'. Pero', anche loro a volte sono molto tristi. Una catena di nome Nostalgia li incatena a ceppi invisibili con anelli tanto elastici da fare 100 volte il giro del mondo, ma tanto stretti da spremere il cuore come un'arancia. Quando sono per mare, dormono in un letto di aghi. da Ogni puntura spilla una goccia di sangue, che racconta la loro vita come inchiostro rosso sulla fitta trama delle lenzuola.

- Sembra molto doloroso.

(Silenzio).

- Jack, se i tuoi marinai sono tutti cosi' infelici, perche' non li mandi a casa e ne recluti altri? E' pieno di uomini ansiosi di salpare, laggiu'.

- Bella domanda, Elizabeth.

domenica 18 marzo 2007

britain in pills - 3

alla fine sono andata al pub con le mie colleghe, solo che alle 8 non facevano gia' + nulla da mangiare, risultato: sono tornata a casa barcollante per il vino e lo stomaco vuoto. il pub era pieno di fumo (qui si puo' ancora fumare nei locali pubblici), gente che ballava e cantava in mezzo ai corridoi, c'erano 2 tavoli da biliardo che lo facevano assomigliare a una bisca e, meraviglia delle meraviglie, il juke box. la canzoni pero' erano tutte disordinate, il che non facilitava la scelta. infatti tra i "best of ever" c'erano avril lavigne e celine dion, e nel "rock" i backstreet boys. mh...

volevo raccontarvi di alcune strane usanze di questo strano paese abitato da gente strana.

1) ovunque tu vada, qualsiasi cosa tu stia facendo, sorridi! ti stanno riprendendo. ci sono telecamere ovunque. anche se vivono sotto gli occhi del Grande Fratello (e chi collega questo nome allo programma e non al libro, e' un drogato di tv), pare che gli inglesi siano perfettamente a proprio agio, perche', si dice, questo contribuisce a garantire la loro incolumita' (non so mica quanto sia vero eh...). non si preoccupano minimamente di non potersi mettere le dita nel naso o grattare il sedere.

2) i giornali inglesi sono molto + simili alle nostre riviste scandalistiche che a un vero e proprio quotidiano informativo. non solo quelli gratuiti, anche quelli seri. sono tutti molto interessati alle vicende delle ex spice girl e altri personaggi che non conosco, mentre sono discreti sulla vita della famiglia reale (camilla e' l'unica che venga attaccata con frequenza).

3) ne ho gia' parlato, ma mi stupisce sempre di quanto questo popolo sia resistente al freddo.

4) c'e' la consuetudine di lasciare i mobili smessi nel giardino davanti a casa (sapete le tipiche villette a schiera?), senza chiamare nessuno x portarli via. i mobili spariscono da soli perche', pare, chiunque puo' entrare nel tuo giardino e portarseli via. proprio l'altro giorno ci siamo portati a casa, seguendo questa usanza, una sedia da regista e uno specchio magico.

ieri era il giorno di san patrizio, una scusa irlandese per bere piu' birra del solito e iniziare prima del solito. sono entrati nel bar 3 ragazzi con dei cappelli improponibili e hanno ordinato 3 colazioni (alle 4.30 di pomeriggio). la colazione consiste di uova, pancetta, salsiccia, pomodori fritti, funghi e fagioli rossi (intendo tutto insieme). credo che abbiano voluto testare la validita' della fiaba "jack e i fagioli magici", perche' quando se ne sono andati (circa 4 minuti dopo aver ordinato) sotto il loro tavolo c'era un campo di battaglia.

ieri sera sono uscita con il mio amico manlio. dopo un giretto siamo tornati a casa (c'era troppo vento e noi non siamo inglesi), e abbiamo visto "requiem for a dream". e' un film molto ben fatto, ma ne sconsiglio la visione a un pubblico impressionabile. credo che vedendolo passi a chiunque qualsiasi voglia di drogarsi, x tutta la vita. ripensandoci, forse dovrebbe essere obbligatorio alle scuole superiori.
dopo il film sono tornata a casa. e' stato un lungo viaggio: londra e' grande e di notte la tube non va. ci sono dei fantastici autobus molto efficienti, ma per tornare a casa ci ho messo + di un'ora (sono rientrata dopo le 3.30...). devo prendere l'abitudine di portarmi dietro un quaderno, perche' mentre guardavo fuori dal finestrino dell'autobus (non so per quale caso fortuito sono riuscita a trovare un posto seduta; c'era una calca che neanche in stazione a cadorna all'ora di punta) mi sono venute in mente un sacco di cose fighe da scrivere, pero' ora non me le ricordo +. sara' stata la notte, sara' stato il vento, sara' quel che sara', ma mi sentivo proprio bene. pero' che volete, un tizio ha detto che "la vita, o la vivi o la scrivi", e a volte mi sembra proprio cosi'.

nota negativa: trafalgar square riempita di toilettes per evitare che giovani ubriachi annaffino le strade della regina. utile, ma non un gran bello spettacolo.

venerdì 16 marzo 2007

jack (in) london

ciao a tutti,

come previsto, con il lavoro le newsletter si fanno come l'ossigeno ad alta quota (rarefatte, malefatte, rifatte, strafatte, disfatte) ma in ogni caso vanno fatte percio' eccomi qui (credo che max mi abbia contagiato con il suo sproloquismo senza frontiere).

aggiornamento sul lavoro.

domani ricevero' la prima paga. il lato positivo e' che mi pagano, ovviamente, quello negativo e' che domani lavoro, e soprattutto, che comincio alle 8 (di solito inizio alle 9). al lavoro va abbastanza bene, in generale mi piace perche' non ci sono gerarchie e ognuno fa un po' di tutto (serve, cucina, lava i piatti, mangia ecc...), quindi, almeno per ora, non mi annoio e le giornate passano. invece non sopporto il papa' delle 2 cape: parla a tutti come se avesse davanti dei bambini, ritiene di conoscere il modo migliore per fare qualsiasi cosa, e ti da sempre una marea di compiti da svolgere senza mai lasciarti finire quello che stai facendo. tutto cio' sarebbe anche sopportabile se avesse un buon carattere, invece e' super antipatico. per fortuna sta per andarsene a cipro x sempre a godersi la pensione.

il fatto di avere un lavoro ha cambiato radicalmente il mio status di emigrante. ora e' tutto molto + stabile, compreso il mio umore, il mio appetito e i miei ritmi biologici (certo che dopo 3 anni di dormite riprendere a svegliarsi prima delle 9 e' una mazzata).

stasera dovrei uscire con le mie colleghe per una birretta in un pub vicino al coffee shop, non sono ancora certa al 100% di andare, si vedra'.

aggiornamento sulla casa e i suoi coinquilini.

ogni tanto accadono cose strane in casa. per esempio, oggi me ne stavo spaparanzata sul divano a mangiare mango, pane e nutella (l'alimentazione principale degli abitanti della casa, o forse dovrei dire delle abitantesse, visto che i maschi cucinano sempre e a volte cucinano anche x me, e' costituita da vegetali di varia natura e cioccolato) quando avverto delle goccioline sul mio braccio. dapprima penso di essere la solita imbranata sbrodolona (ma tanto il mango non macchia, o si'?), poi mi accorgo che c'e' dell'acqua che gocciola dal soffitto. corro al piano di sopra e busso agitata alla porta del bagno dove c'e' quentin che si sta facendo la doccia e che ricevuta la lieta novella dell'avvento della goccia mi apre la porta mezzonudo (ha 2 spalle proprio niente male).
anyway, ho scoperto delle cose interessanti su quentin. viene dal sudafrica (dove i suoi hanno una di quelle bellissime case sulla spiaggia, da cui si vedono l'alba, il tramonto, i delfini, la curvatura terrestre e altre mirabili cose) ed e' arrivato qui 4 anni fa. il suo piano era fermarsi solo 1 anno, ma poi si e' innamorato di una francesina e la cosa si e' complicata. durante questi 4 anni non e' mai tornato a casa, e ora che sta per tornare (riparte tra 1 settimana) e' terrorizzato. ci credo. lo sarei anche io.

a parte questa storia dell'acqua che cola da varie parti, abbiamo due splendidi topolini come animali domestici. non so se e' un caso o un segno del destino che inevitabilmente andra' perduto, ma l'altra sera in tv davano un film raccapricciante sui topi che prendono il controllo della citta'. bleah.

ah, mi sono dimenticata di dirvi che ne e' stato del mio bucato. me ne sono dimenticata perche' e' andato tutto bene, nulla si e' ristretto ne' ha cambiato colore, e sono stata abbastanza saggia da non mettere in lavatrice maglioni o merletti.

aggiornamento sulla lingua.

il mio inglese migliora notevolmente, anche se faccio ancora tanti errori. ma qualche volta mi accorgo dello sbaglio e riesco a correggermi. un punto in meno x l'accento: + rapidamente parlo, peggiore e'. bisogna lavorarci.
invece l'italiano e' un po' un casino, specie lo scritto. mi confondo, manco le doppie, inverto le lettere e oggi ho scritto "cuore" con la q. non mi succedeva dalla seconda elementare (ancora peggio: il controllo ortografico mi ha rivelato che ho scritto "abbia" con l'h all'inizio di questo post. il mio onore ne ha ricevuto un duro colpo: di solito gli rido in faccia, al controllo ortografico).


guarda un po', pensavo di non aver nulla da dirvi e invece una parola tira l'altra. meglio cosi'!
bacetto (ma i pinguini, con il loro becco, possono dare baci?)

lunedì 12 marzo 2007

chi non lavora...

ciao a tutti! eccomi qui dopo il mio primo giorno di lavoro al coffee shop "canteen", che si trova davanti alla stazione della metropolitana di wood green, piccadilly line (nel caso qualcuno passasse di li').

e' andata molto bene, mi diverto un mondo con le ragazze e, a parte rovesciare un cappuccino addosso a un cliente, scottarmi con la macchina del caffe' e cospargere un tavolo di patatine fritte, non ci sono stati incidenti gravi. lavorero' 4 giorni alla settimana per 8 ore (gulp!), con una pausa al mattino x colazione e una al pomeriggio per pranzo, ma non sono molto fiscali e cmq, se proprio sono stanca, mi rifugio in cucina e mi siedo qualche minuto a chiaccherare con qualche altra temporanea scansafatiche. mi pagano alla fine di ogni settimana (30 pounds al giorno + le mance). giusto in tempo: lunedi' devo pagare l'affitto! il tempo vola: mi sembra di essere arrivata ieri e invece e' gia' la terza settimana che sono qui.

e' successa una cosa buffa: per la prima volta ho dato indicazioni stradali a qualcuno. proprio come un'autoctona.

ma soprattutto, ieri e' venuta qui la mia shyletta col consorte!!!

vi saluto perche' sono cotta (lavorare e' faticoso...).
bacio
ire

venerdì 9 marzo 2007

io sono solo un povero cadetto di Guascogna, però non la sopporto la gente che non sogna

aggiornamento sulla vita di jack.

mercoledì.
mi sveglio fresca come una rosa. nessuna traccia dei batteri schifosi che minacciavano di mettermi KO: questa volta ho vinto al primo round. cool!
colazione, poi cosa faccio oggi? vediamo... nessun impegno fino alle 2 p.m., poi agenzia, poi di nuovo nessun impegno... acci! la mia agenda rischia di collassare dagli impegni.
4 chiacchere con julie in un inglese stentato (sono le 9 di mattina per entrambe...) e poi decido che mi sono rotta di aspettare che quegli stronzi di covent garden mi rispondano. eccheccazzo, sono già passata 2 volte a chiedere se la prova è andata bene, e mi dicono in continuazione "ti chiamiamo domani, ti chiamiamo domani" e intanto è passata una settimana. lo so bene anche io che a questo punto dovrei capire da sola che non ho avuto il lavoro, e infatti l'ho capito: ma se mi dici che mi chiami, mi chiami. tanto + che sapevano che non mi avrebbero presa fin dal primo giorno.

per riprendere il tema della vestizione, mi gira di essere una strafiga oggi. niente jeans strappati o cascanti, niente magliettine da sbarco: quello che ci vuole è il maglione-vestito che mi hanno regalato sara e shyla per il compleanno (o per la partenza, nn l'ho mica capito :)). mi guardo allo specchio. che gnocca. sisisi, oggi sarà una gran giornata.

il mio inglese è già migliorato un po', infatti riesco ad afferrare l'ironia dell'atiemmino (qui non si chiamano atiemmini ovviamente, dato che l'atm non c'è: ma così almeno ci capiamo), mi prende in giro, gli sto simpatica: dopo qualche istante di esitazione, gli rispondo. evvai! so scherzare in inglese!

covent garden, piccadilly line service. è la mia fermata. gliene dico 4 alla cara Kyle: è già la 3a volta che vengo, potreste almeno farmi il piacere di dirmi le cose come stanno. (tutto in inglese). ah, non ti hanno richiamata? (espressione colpevole e paraculo di kyle, che si aspettava semplicemente che io rinunciassi a sentirli). eh no, guarda un po'. tra l'altro ho dimenticato in ufficio da voi la cartelletta con dei fogli miei dentro, col nome scritto e il numero di telefono, mica l'avete trovata? ah sì ah sì, vai pure su a prenderla. ah grazie. si, ti richiamiamo domani. (come no). cmq, se non dovessimo richiamarti, vuol dire che sei stata unsuccesful. grazie, ci arrivo da sola, ma non è un atteggiamento molto professionale.

va bene, faccenda chiusa. già che sono in covent garden, passo a vedere che ne è stato della mia prova in tailleur, il negozio è nella stessa strada di quello di kyle. mi dicono che nn sanno nulla prima di 2 settimane, perchè devono fare la selezione tra tutte le ragazze viste in tutti i negozi della catena. sticazzi.
passo a portare il cv da caffénero. mi dicono che è il periodo peggiore x cercare lavoro, perchè tra marzo e giugno non c'è molto movimento, e che cmq danno la precedenza ai full time.

voi penserete che dopo tutto questo io mi sia depressa e sia tornata a casa con la coda tra le gambe, e invece no. quando il mattino ha l'oro in bocca si vede, c'è finalmente un po' di sole, e poi mi sentivo troppo carina per tornare a casa e chiudermi in salotto col pc o davanti alla tv. insomma, avrei privato tutta la città della vista di una cosa tanto carina come me. non è giusto. mi metto su una panchina a mangiare una sfoglia salata con dentro pollo-e-non-si-sa-cosa.

visto che alle 2 devo andare da tanya, mi avvio verso il mio quartiere. è presto, mi fermo in un barettino carino a prendere un caffè. la ragazza che me lo porta è dolcissima, ha un cappellino viola e azzurro e due adorabili codini. chiedo se hanno bisogno di una cameriera, just in case... certo, vieni sul retro che ne parliamo. la ragazza coi codini si chiama olivia (ma è british british), il bar è suo e di sua sorella. quattro chiacchere. io le piaccio, lei piace a me, mi dice di tornare l'indomani per fare una prova. buona la prima!
come esco dal bar, ecco che mi telefona il tipo di lush (catena di negozi che producono saponi e affini, c'è anche in italia), vogliono che vada a fare una prova da loro. wow, uno tira l'altro. venerdì alle 14. perfetto.
passo da tanya. non ha novità, ma si congratula e mi augura buona fortuna. è qualcosa di abbastanza simile ad una amica da essere contenta x me.

la giornata si conclude dolcemente, con me e gianca che facciamo una crostata e teo che smanetta sul MIO computer ;) e ci prende in giro. secondo lui non è tanto importante sapere quanto sono 100 gr. di burro. però poi la crostata se l'è magnata. tzé.

giovedì.
alle 10 devo essere al bar. è proprio dietro casa. le ragazze mi piacciono proprio: è un clima famigliare e amichevole, ricco di entusiasmo e sono tutti allegri. olivia mi racconta che il bar era di suo padre, che voleva venderlo: lei e sua sorella lo hanno convinto a non farlo e se ne sono prese carico. questo accadeva qualche mese fa: tutto è ancora una sfida. è il locale + pulito di tutto wood green, ed è anche il + accogliente. non che ci voglia molto, le condizioni igieniche dei locali a londra farebbero rabbrividire la zietta delle luride. ma tant'è, questo è davvero pulito e fa piacere starci dentro. le 4 ore di lavoro passano con pochi inconvenienti (un paio di caffè fatti 2 volte, non necessariamente x colpa mia, alcuni clienti che sembrano sussurrare + che parlare, niente di +) e arriva la fine del mio turno senza che me ne accorga nemmeno.
mi prendono. ehi, ho un lavoro!

contro: la paga è bassa e mi pagano in nero.
pro: mi pagano ogni settimana; sono flessibili e vengono incontro alle mie esigenze, lo staff è ottimo, è dietro casa e non devo fare la tessere della metro (ridendo e scherzando sono 30 pound a settimana); è accanto alla biblioteca. e' proprio il tipo di lavoro che cercavo.

dico loro che mi piacerebbe lavorare lì, ma che l'indomani ho un'altra prova da lush, e che devo pensarci. molto probabilmente da lush (sempre ammesso che mi prendano), mi pagherebbero un po' di +. ma sarebbero cmq soldi tassati, pagati magari dopo 3 settimane, e non sarebbero flessibili come da olivia né così carini. vedo com'è e vi faccio sapere, propongo. va bene, mi dicono: loro non possono pagarmi di+ perchè sono una piccola compagnia a conduzione famigliare, e sono appena all'inizio, ci terrebbero ad avermi ma mi augurano il meglio per me e mi pagano addirittura il giorno di prova. dividiamo persino le mance in parti uguali. questa sì che si chiama correttezza.

mezza pizza con manlio e poi passeggiata lungo il tamigi: cazzo se e' lungo il tamigi!!!! abbiamo camminato per +di 2 ore e non siamo arrivati alla fine. bla bla bla bla bla... manlio dice che parlo troppo (secondo voi parlo troppo?), che devo stare zitta e guadrare dove cazzo vivo.
mi guardo intorno. lo spettacolo e' mozzafiato. ha ragione: I'm sitting on the top of the world (questa e' per gaia e per catman-miguel).
e intanto sono 3 giorni che non piove: questa si' che e' una notizia!

venerdi'.
questo post sta diventando troppo lungo, percio' faro' solo una sintesi.
ho fatto la prova da lush, e' andata bene, mi hanno anche regalato dei prodottini (io adoro lush). giusto un aneddoto: premetto che non so nulla di nulla a proposito di erbe profumate, fiori di bach, effetti delle piante ecc. arriva una ragazza: "ciao, quale di questi olii per massaggi rende la pelle + brillante?". io: "questo (ne prendo uno a caso senza esitare). ti fara' brillare come una supernova". uau, sono stata io a dire questo? mi compiaccio per la mia uscita. poi mi chiedo se tutte le commesse fanno cosi'. finisce il mio turno, e ho gia' deciso che andro' a lavorare al bar. non sono buona a vendere le cose e a far finta che mi interessi, a tenere quel tipo di atteggiamento che dice "ah, questo sapone lo devi assolutamente avere!!!". mi fanno sapere entro lunedi', perche' ci sono tante ragazze, ma dovrei essere a posto. "no, grazie", penso tra me e me (anche se non dico nulla, non si sa mai). "per me siete troppo 'in' ".

capisco che questa dell'essere in e' una gran cosa - lavorare a londra in pieno centro, prender soldi, andare alle feste (perche' quelli di lush fanno un sacco di feste) nei posti piu' esclusivi con gente quasi famosa eccetera. si misura la in-itudine di una compagnia dalla percentuale di gay che ci sguazzano (uso il verbo sguazzare perche' la compagnia e' in solo se il gay ci sguazza; se e' solo li' come tutti gli altri conta come tutti quelli che sono semplicemente li'). da lush in 20 metri quadri ce n'erano 2 (percentuale sopra la media) e se la menavano di brutto. e le ragazze se la menavano ancora di + chiamandosi tutte "cara" e "darling" e "sweety" e "honey" e atteggiandosi da persone in. sara' una figata...ma non fa per me.

stasera esco con i miei coinquilini. faremo un tipico venerdi' sera londinese molto poco in.

jack vi bacia tutti!

martedì 6 marzo 2007

...so I start a revolution from my bed...

stamattina ho combattuto contro il destino stesso per riuscire a sollevare il mio corpo dal letto. è stata una dura battaglia: circa 3/4 d'ora di dialettica ire's mind vs ire's main instinct, cercando di convincermi prima con le buone (dai, se ti alzi ti preparerò pane e nutella e un buon caffè) poi con le cattive (alzati subito o ti riporto a casa) e infine con diabolici trucchetti (cercare di convincere l'instinct che mi sto alzando solo per far pipì e poi, una volta in piedi, è tutto + facile). per una volta sono stata + forte della mia pigrizia e mi sono alzata: dovevo per forza, visto che avevo un'appuntamento con la tipa dell'agenzia di lavoro (non è che proprio mi possa permettere di rimandarlo per una dormita). è stato + o - tra il bagno e la cucina che ho capito come mai il mio istinto lottava così duramente x farmi restare a letto. il nemico da cui fuggiva ha tanti nomi, e uno di questi è Influenza.

ho trascinato i miei 60 kg fino all'agenzia (20 minuti a piedi a velocità da crociera) con discreto stoicismo, cercando di trattenere la materia grigia che sembrava volermi schizzare fuori dal cranio per sfuggire al mal di testa, ho parlato con tanya, poi mi sono diretta nuovamente verso casa; a metà strada mi sono accorta di aver lasciato da tanya dei documenti, e son tornata indietro a prenderli; con un ultimo sforzo, ho ripercorso la strada dalla shopping city (dove si trova l'agenzia) a casa in quella che mi è sembrata un'eternità, mi sono tolta i jeans e mi sono cacciata a letto con un'aspirina in una mano e una tazza di té bollente nell'altra. era circa mezzogiorno e nn mi sono alzata prima delle 2. ora sto molto meglio, ma x precauzione rimango sul divano al calduccio (anche se oggi ha deciso di non piovere, c'è un vento che ti porta via). stasera un'altra aspirina e domani spero di star meglio.

tutti questi sforzi non sono stati vani: forse ho trovato qualcosa. dovrei avere un paio di colloqui in settimana. si vedrà.

lunedì 5 marzo 2007

britain in pills

nel brevissimo periodo da che sono arrivata in inghilterra, ho imparato alcune importantissime cose su questo Paese. in ordine sparso:

1) le ragazze inglesi se ne vanno in giro mezze nude. se vuoi riconoscere a colpo d'occhio un'immigrata (magari anche di vecchia data) da una nativa, basta guardar loro i piedi. le inglesi portano sempre delle scarpettine scollatissime, praticamente senza suola, anche se per la meta' del tempo piove o soffia il vento dal mare del nord. e io, con cappotto, sciarpa e stivali, continuo a chiedermi per quale assurda ragione non mi sono portata uno scafandro in pelo di yak, o chesso', un paio di guanti

2) i ragazzi inglesi sono brutti. sembrano ragazzoni troppo cresciuti. una volta ho conosciuto un irlandese veramente figo (ma viveva a madrid). ma non ditegli che l'ho citato parlando degli inglesi, potrebbe anche uccidermi (in effetti, e' un paragone piuttosto superficiale).

3) (forse direttamente correlata con la numero 2) la birra ha un altissimo valore nutritivo. davvero.

4) quando vai in giro a compilare moduli in cerca di lavoro ti chiedono di che etnia sei. del tipo, bianco, nero, asiatico...ma non basta: se scegli bianco, ti chiedono se sei irish, european, caucasic e non so che altro. che roba buffa (non so quali siano i sottogruppi black, per evidenti ragioni).

5) Loro (forma impersonale che individua Coloro Che Detengono Il POTERE) si prendono cura degli inglesi (e per estensione di tutti quelli che vivono qui). ti ricordano tutti i giorni, per esempio, di non uscire di casa senza l'ombrello. quando attraversi la strada, ti avvisano di guardare a destra e a sinistra. ti mettono dolcemente in guardia contro i ladri. e altre cose del genere. non cercano di nascondersi, come fanno in altri posti del mondo. qui, Loro hanno un diretto contatto col popolo, e parrebbe che il popolo gliene sia grato.

6) sospetto che gli inglesi acquistino esclusivamente assicurazioni (di qualsiasi tipo): 9 pubblicita' su 10 riguardano assicurazioni. ancora da verificare.

lezioni a parte, oggi sono andata con il mio nuovo amico Manlio in un negozio di costumi (al serissimo hotel dove lavora hanno deciso di darsi alla pazza gioia e dare una festa in maschera). che meraviglia. mi volevo provare tutti i costumi medievali, da piratessa, da fata, tutti i vestiti di qualsiasi epoca, e tratti da qualsiasi fiaba film o altro si possa immaginare. gaia impazzirebbe.
poi mi ha portata nella zona di Old Street (east end). pittoresca. locali underground, edifici di mattoni, bangladesi a volonta': c'era persino una strada con il nome scritto solo in uno strano alfabeto pieno di riccioli, e niente inglese. wow.

per il resto nessun aggiornamento rilevante. ancora niente lavoro (sono peggio di chinaski). chiudo qui perche' a) ho gli yogurt nel sacchetto della spesa e non vorrei si cagliassero b) sono all'internet point e un gruppo di slavi mi sta rompendo le scatole. mi sembra di avere degli avvoltoi che mi leggono quello che scrivo da dietro le spalle.

see you, men!

sabato 3 marzo 2007

wow

stanotte ho fatto uno dei sogni + belli di tutti i tempi. naturalmente ho salvato il mondo, questo è chiaro. ma l'ho fatto a dorso di drago. scommetto che nessuno di voi ha mai cavalcato un drago. qualcuno potrebbe obbiettare che era un sogno, e quindi a ragion di logica nemmeno io ho mai cavalcato un drago. il fatto è che io faccio sempre sogni extra vividi, con sensazioni fisiche (soprattutto tattili ma a volte sento anche gli odori), e questo era così reale da sembrare...reale! mi ricordo perfettamente il vento sulla pelle, l'odore del lago che sorvoliamo all'alba e quello di bruciato quando il drago sputa fuoco, la consistenza del drago sotto di me. è stato veramente come se fosse vero. nella mia memoria è registrato come esperienza. è stato incredibile, mi sono svegliata in preda all'esaltazione e ora provo un fortissimo senso di nostalgia verso il mio drago, con il quale nel sogno c'era un legame affettivo molto stretto. nel sogno, noi avevamo un passato, una storia: non trovo davvero le parole per spiegare che bello sia stato.

venerdì 2 marzo 2007

VESTIRSI PER LA BATTAGLIA

avete visto il film "Commando"? ok ok faccio sempre domande stupide, certo che lo avete visto. avete presente la scena in cui lui e' molto, molto incazzato perche' gli hanno rapito la figlia, e decide di sterminare da solo un'armata da 5000 soldati? allora si fa un bel bagno, poi si unge tutto di un olio che mette in risalto i suoi muscoli, si allaccia gli anfibiozzi con uno strattone deciso, si mette il cinturone con 15 kg di proiettili e 12 di granate, si dipinge segni tribali in faccia e sul petto con un pezzo di carbone(a cosa gli servano credo di non averlo mai capito, ma fabbbrutto) e infine imbraccia il mitra con sguardo determinato (o vacuo, a seconda delle interpretazioni). ed e' li' che si capisce la Verita': cioe' che neanche un uomo uscira' vivo dall'accampamento nemico. come si capisce? e' semplice. il segreto non sta nel fatto che il copione e' stato scritto ad hollywood (come inno al macho macho americano), ne' negli steroidi che gonfiavano i muscoli di arnold, e nemmeno nei rudi e virili modi di mandare affanculo l'avversario. il segreto e' tutto qui: nella sacra Vestizione. un'adeguata Vestizione garantisce la vittoria senza ombra di dubbio.

ieri mattina mi sentivo un po' come commando prima della battaglia. avete presente il negozio in cui mi hanno chiesto di andare al training in "smart clothes"? mi sono fatta una bella doccia, e mi sono messa la cremina per idratare la pelle. mi sono infilata un completo nero elegante comprato per 25 pounds al negozio degli arabi in high road. sono montata con fare deciso (no, veramente ero un po' tremolante) su tacchi mozzafiato da 6 pollici. mi sono dipinta segni tribali in faccia con vari cosmetici (a cosa servano credo di non averlo mai capito, ma fa molto donna) e infine ho imbracciato la borsetta nera con un sospiro e sguardo determinato (o disperato a seconda delle interpretazioni). una volta arrivata al negozio, vedo tutte le ragazze in abitini sbracciati e primaverili. nessuna che superasse la taglia 40. ed e' li' che si capisce la Verita'. non usciro' viva dall'accampamento nemico: LORO hanno carpito mistici segreti della Vestizione, quell'alchimia perfetta di fascino e moda che per pura invidia chiamo dispregiativamente conformismo.

ma non e' andata tanto male in fondo: ho anche venduto un vestito da 250 pounds. mi e' piaciuto lavorare li' perche' e' tranquillo e profumato, e c'e' abbastanza silenzio per capire quello che mi dicono. e poi entra poca gente. per forza: e' un negozio talmente caro che alcuni vestiti sono chiusi con un lucchetto. non sto scherzando: se li vuoi provare devi farteli aprire da una delle commesse (sono lucchetti di quelli con la combinazione numerica: sospetto che ci sia lo zampino dei servizi segreti. magari e' un qualche codice particolare per comunicare con la spectra).

responso: grazie, ti faremo sapere in settimana.

aggiornamento sulla casa: stefano pare avermi preso come confidente personale. l'altra sera ha sclerato perche' non gli e' ancora arrivato lo stipendio. lo capisco, poverino. e' una gran seccatura anche x le persone sane di mente, figurarsi che shock per uno che e' convinto che il valore di un uomo stia nel suo conto in banca. cmq oggi e' felice perche' e' arrivata la sua fidanzata (una bella ragazza ricca sfondata come piacciono a lui) e stara' qui una settimana. non l'ho ancora vista: e' da ieri sera che sono in camera a trombare. finalmente un po' di silenzio in cucina! :D ho scoperto che gianca e' un comandante civile di navi mercantili che si era rotto gli zebedei di stare in mare 8 mesi all'anno e ha deciso di mettersi a fare il cuoco. ora lavora nel catering ed e' aspirante chef. ieri sera ha preparato per tutti la panna cotta e la marmellata di lamponi da metterci sopra. mi sa che sono capitata nella casa giusta.

mercoledì 28 febbraio 2007

una giornata un po' cosi'

hi everyboby...
oggi sono un po' grigiolina, un po' forse perché' mi sono svegliata che c'era un bel sole caldo caldo e durante la giornata e' andata peggiorando sempre di +. ha piovuto la gran parte del pomeriggio e ora c'e' un vento gelido.

un po' perché' ieri sera ho avuto uno scambio di idee con stefano (il fascista) che mi ha raccontato (con frasi sconnesse punteggiate di bestemmie e troie) una storia molto triste. credo che sotto tutta quella rabbia e quella violenza ci sia un bravo ragazzo, ma sepolto e introvabile tra i manganelli, le cinghiate, il saluto romano, in gran parte corrotto dal suo patrigno: colui che gli ha insegnato tutto (il meglio e il peggio), il senso patriottico (il razzismo), il valore di un uomo (nel suo conto in banca), il rispetto (da conquistare a legnate) e il disprezzo (per tutti gli altri), la legge (la faccio io), dio (l'unico e il solo), l'onore (quanti diversi e opposti significati racchiude questa parola: il mio e' completamente diverso dal suo). ma si può dire che sia stato peggio che crescere col suo padre biologico, che a 5 anni gli sbatteva la testa contro il calorifero quando non obbediva? mi ha messo molta, molta tristezza (e anche molta triste tenerezza).

un po' perché' domani e' una settimana che sono qui e non ho ancora trovato un lavoro. oggi ho avuto una prova in un negozio di cazzabubbole e vestiti (uno per cui gaia impazzirebbe letteralmente, infatti ce la porterò') in covent garden. eravamo un po' di ragazze in prova, domani mi faranno sapere se mi prendono o meno, ma non credo, perché' la manager ha detto più' o meno queste parole: "e' andato tutto bene, non hai combinato disastri e sei stata disponibile con i clienti. ti chiamiamo domani. ma se non dovessimo prenderti, non disperare! troverai presto un altro lavoro, non e' grave". non e' molto incoraggiante! per di più' il piano terra era gelato perché' tenevano la porta aperta, e sono tutta infreddolita e stanca.

un po' forse e' che mi mancano casa e coccole ;P

aggiornamento sulla casa: la mia room mate marina (francese) e' una ragazza deliziosa. anche pascal (l'altra ragazza che dorme con noi, sempre francese) non e' male, ma l'ho conosciuta solo ieri perciò non saprei. settepiu' per matteo e giancarlo, anche boris e' molto gentile anche se si vede poco, quentin invece e' praticamente invisibile, lo si becca solo quando entra o esce. amelie e' un fiore, gladys e' tra i "silenziosi" della casa ma e' disponibile, julie (la fidanzata di aphed) e' estremamente gelosa di tutte le ragazze che si avvicinano al suo bel cioccolatino, che nn e' in effetti niente male, e un po' mi dispiace x lei: e' timida e introversa, e ha da confrontarsi con tutte queste ragazze belle ed energiche (e aphed e' l'unico ragazzo carino della casa, per cui ci scherzano tutte...). ora che il suo moroso ha trovato lavoro per una compagnia aerea tedesca e torna a casa solo nei week end, pero', il clima sara' piu' rilassato. altri personaggi che bazzicano al numero 1 di waldeck road: i rispettivi fidanzati di marina e pascal. ma non ho ancora afferrato bene come si chiamano.