Il blog di Italians for Darfur

lunedì, giugno 11, 2018

Consiglio di Sicurezza dell'ONU: Giornata decisiva per il futuro di UNAMID

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU inizierà oggi le discussioni sul mandato della Missione dell'Unione Africana-Nazioni Unite nel Darfur (UNAMID) rispetto ad un suo ridimensionamento nella terza fase della riconfigurazione della forza.

Secondo l'ordine del giorno di lunedì 11 giugno, il sottosegretario generale per le operazioni di mantenimento della pace Jean-Pierre Lacroix informerà il Consiglio sulla revisione strategica di UNAMID . Inoltre, il briefing sarà seguito da una riunione di consultazione a porte chiuse.

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giovedì, marzo 08, 2018

ONU chiede un accordo globale per la pace in Darfur

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite ha deplorato la mancanza di un accordo globale in Darfur ed ha esortato i gruppi armati ad impegnarsi in colloqui con il Governo sulla base del Documento di Doha per la Pace nel Darfur (DDPD).

La posizione del Segretario generale delle Nazioni Unite è stata inserita in una relazione periodica al Consiglio di Sicurezza che sarà discussa il 14 marzo. Inoltre, la sua richiesta arriva dopo una dichiarazione del Consiglio per la Pace e la Sicurezza dell'Unione Africana che invita i gruppi di esperti a negoziare un accordo sulla base del documento quadro di Doha.

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venerdì, febbraio 23, 2018

UNAMID si avvia ad abbandonare il Darfur: iniziata la seconda fase

La Missione ibrida di mantenimento della pace in Darfur (UNAMID) ha avviato la seconda fase della sua riconfigurazione che prevede ulteriori riduzioni del personale, che inizierà il 31 gennaio e durerà fino al 30 giugno.

La prima fase della riconfigurazione, che è stata completata il 1 ° gennaio 2018, prevedeva la chiusura di 11 campi del team UNAMID e riduzioni del personale militare da 15.845 a 11.395 e del personale di polizia da 3.403 a 2.888.

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giovedì, gennaio 11, 2018

Ufficiale ONU chiede più fondi per la costruzione della pace in Darfur

Il Capo dei peacekeeping delle Nazioni Unite, Jean-Pierre Lacroix, ha esortato il Consiglio di Sicurezza a stanziare fondi per consolidare il processo di costruzione della pace in Darfur, poiché ha sottolineato che c’è un miglioramento tangibile della situazione della sicurezza sul terreno.


Jean-Pierre Lacroix, Sottosegretario Generale per le Operazioni di Mantenimento della Pace, ha informato il Consiglio di Sicurezza in merito ad una valutazione congiunta dell'Unione Africana-Nazioni Unite della riconfigurazione della fase 1 dell'UNAMID condotta nel periodo dal 7 al 17 novembre 2017.



Il rapporto di valutazione conferma che, dopo la vittoria militare contro i movimenti ribelli nel maggio 2017, "il Governo del Sudan sta consolidando saldamente il proprio controllo ed autorità statale attraverso in Darfur".

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mercoledì, dicembre 20, 2017

Il Governo è pronto per riprendere il dialogo sulle Due Aree

Il Governo sudanese ha espresso la volontà di riprendere i colloqui di pace con il Movimento per la Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) sulle Due Aree.

Il periodico semi-ufficiale, Sudan Media Center (SMC), ha riportato le parole di Hussein Hamdi, portavoce del team per i negoziati del Governo, afferma di avere contatti costanti con l'Unione Africana e la comunità internazionale per riprendere i colloqui.

Il Portavoce ha aggiunto che "la pace è un obiettivo strategico e un principio morale per il governo", affermando che il team governativo è pronto a riprendere i negoziati appena ci sia il consenso delle altre parti chiamate in causa. 

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mercoledì, ottobre 11, 2017

Il Sudan e Sud Sudan riprendono intesa sulla sicurezza

Il Sudan ed il Sud Sudan hanno ripreso l'utilizzo delle pattuglie di frontiera a partire da settembre, cinque anni dopo la firma dell'accordo sulla sicurezza per prevenire gli attacchi transfrontalieri.

Nell'ambito dell'accordo di cooperazione del 27 settembre 2012, i due paesi avevano firmato un'intesa di sicurezza allo scopo di fermare il flusso di armi e forniture ai gruppi ribelli attraverso il confine.

L'accordo prevedeva, inoltre, la creazione di una zona di frontiera sicura e demilitarizzata (SDBZ) e la messa in opera di una missione comune di verifica e sorveglianza delle frontiere (JBVMM) con il sostegno della Forza di Sicurezza Provvisoria delle Nazioni Unite per Abyei (UNISFA).

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mercoledì, ottobre 04, 2017

Protesta presso l'ONU per la richiesta di rilascio dei prigionieri politici

Diverse forze dell'opposizione sudanese hanno protestato nei pressi del quartier generale delle Nazioni Unite a Khartoum in solidarietà con i detenuti politici e lo studente universitario recentemente condannato a morte.

Il mese scorso, un tribunale di Khartoum ha condannato Asim Omer, 21 anni, a morte accusandolo per l'assassinio di un poliziotto durante le proteste dello scorso anno.

Precisamente, Omer, uno studente dell'Università di Khartoum (UofK) e membro del Partito dell'opposizione del Congresso Sudanese(SCoP), è stato arrestato dal servizio di sicurezza sudanese con l'accusa di assassinio durante le proteste degli studenti nell'aprile del 2016.

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lunedì, settembre 25, 2017

Sudan, ONU, UA approvano base provvisoria di UNAMID a Jebel Marra

La Missione Ibrida di Mantenimento della Pace in Darfur (UNAMID) ha dichiarato che il meccanismo di coordinamento tripartito della Missione ha approvato l'istituzione di una base operativa temporanea a Golo, Jebel Mara.

Lo scorso giugno, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite aveva chiesto al Segretario Generale di riferire al Governo sudanese "flessibilità per aprire e chiudere le basi operative di UNAMlD come atto necessario, inclusa la creazione di una base operativa temporanea a Golo".

In una breve dichiarazione estesa ai media, UNAMID ha dichiarato che il meccanismo tripartito  dei rappresentanti del Governo sudanese, l'ONU e l'Unione Africana si sono incontrati a New York per risolvere i problemi riguardanti i visti e le spedizioni e per cooperare verso il completamento del mandato di UNAMID".

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mercoledì, agosto 09, 2017

Cambio ai vertici militari di UNAMID

Il tenente generale Leonard Muriuki Ngondi, cittadino keniano, è stato nominato comandante della forza per l'Operazione Ibrida delle Nazioni Unite ed Unione Africana nel Darfur (UNAMID).

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ed il Presidente della Commissione dell'UA, Moussa Faki Mahamat, hanno annunciato la nomina di Muriuki, che succede a Frank Mushyo Kamanzi.

Muriuki, che è attualmente il comandante del National Defense College, posizione che ha tenuto dal 2016, ha riferito di avere una carriera distinta con le forze di difesa keniane, che si estende per oltre trentanove anni, in cui era diventato comandante dell'esercito (2015-16).

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venerdì, aprile 28, 2017

Inviato dell'ONU in Libia in visita ufficiale a Khartoum

Il Rappresentante Speciale delle Nazioni Unite ed il Capo della Missione di Supporto dell'ONU in Libia, Martin Kobler, arriveranno a Khartoum la prossima domenica per discutere gli sforzi per risolvere la crisi libica, ha detto il ministero degli Esteri sudanese.

Il portavoce del Ministro degli Esteri Sudanese, Gharib Allah Khidir, ha confermato che l'inviato delle Nazioni Unite per la Libia si incontrerà con il Ministro degli Esteri sudanese e con un certo numero di funzionari del Paese, aggiungendo che nelle riunioni si discuteranno gli sforzi in corso per avvicinare i partiti libici.

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mercoledì, aprile 19, 2017

USA chiedono collaborazione fra Darfur, Governo e ONU per una pace durevole

L'amministrazione degli Stati Uniti ha chiesto una stretta collaborazione tra il Governo sudanese, le Nazioni Unite e le amministrazioni native del Darfur per raggiungere una pace durevole, attraverso un negoziato, per la Regione instabile.

In un comunicato stampa, l'Ambasciata degli Stati Uniti a Khartoum ha detto che il “l'addetto alla Difesa degli Stati Uniti, il tenente colonnello Jörn Pung, e l'Ufficiale per la Sicurezza Regionale (RSO), Corynn Stratton, hanno visitato gli Stati del Darfur Centrale e Nord, dal 9 al 13 aprile, per raggiungere una maggiore comprensione della situazione in Darfur”.

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venerdì, febbraio 17, 2017

Sudan ed ONU discutono le sfide umanitarie nelle zone di guerra

Il presidente sudanese Omer al-Bashir ha discusso con l'Inviato delle Nazioni Unite e Coordinatore Umanitario per il Sudan, Marta Ruedas, sulle sfide delle attività umanitarie nel Paese.

Da diversi mesi il Governo ha consentito l'accesso umanitario in tutta la regione del Darfur. Inoltre, si sono svolti di recente una serie di incontri tra le agenzie delle Nazioni Unite, gruppi di aiuto e funzionari locali nelle Due Aree per valutare i bisogni umanitari degli sfollati e dei civili colpiti dalla guerra.

In una dichiarazione rilasciata dopo la riunione, Ruedas ha detto che ha informato il presidente Al-Bashir rispetto ai lavori in corso delle Nazioni Unite, il supporto di partner nazionali ed internazionali e le sfide che le loro attività in Sudan incontrano.

In linea con un accordo raggiunto con l'amministrazione statunitense sulla rimozione parziale delle sanzioni, Khartoum ha accettato di facilitare l'accesso umanitario nelle zone colpite dalla guerra nella regione del Darfur, Nilo Azzurro e Sud Kordofan.

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giovedì, febbraio 16, 2017

Sudan e ONU discutono i modi per la consegna degli aiuti umanitari nelle Due Aree

L'Aiutante Presidenziale del Sudan, Ibrahim Mahmoud Hamid, e l'Inviato delle Nazioni Unite e Coordinatore Umanitario in Sudan, Marta Ruedas, hanno discusso i modi per rafforzare la cooperazione per fornire assistenza umanitaria alle Due Aree.

Gli Stati del Sud Kordofan e del Nilo Azzurro, noti anche come le "Due Aree", sono teatro di un conflitto violento tra lo SPLM-N e l'esercito sudanese dal 2011.

L'Unione Africana ha cercato di porre fine al conflitto per diversi anni. Tuttavia, lo scorso agosto, le due parti non sono riusciti a firmare una cessazione umanitaria delle ostilità perché Khartoum si rifiutava di permettere la consegna di cibo ai civili in alcune aree controllate dai ribelli nella Stato del Nilo Azzurro attraverso Asosa, una cittadina etiope, vicino al confine con Sudan.

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giovedì, gennaio 05, 2017

Il Governo del Sudan afferma di aver raggiunto un accordo con i ribelli

Il Governo sudanese ha rivelato di essersi accordato con due movimenti ribelli del Darfur sulle principali questioni di discordia ed ha espresso la speranza di raggiungere un accordo finale nel corso delle prossime tornate di colloqui.

L'esercito sudanese e le sue milizie alleate combattono una serie di movimenti armati in Darfur dal 2003.

Lo scorso agosto, i colloqui di pace diretti tenutosi ad Addis Abeba, tra il Governo sudanese e due gruppi del Darfur, il Movimento per la Liberazione del Sudan-Minni Minnawi (SLM-MM) e d il Movimento per la Giustizia e l'Uguaglianza (JEM) sotto gli auspici dell'Unione Africana (UA) erano falliti dopo che i ribelli avevano rifiutato le richieste del Governo di rivelare le posizioni dei combattenti.

Dallo scorso anno, il presidente ugandese Yoweri Museveni ha facilitato degli incontri informali a Kampala ed Addis Abeba tra il Governo sudanese ed i leader dello SLM-MM e del JEM.

Mercoledì scorso, in seguito al suo incontro con l'Inviato Speciale del Segretario Generale dell'ONU per il Sudan ed il Sud Sudan, Nicholas Haysom, l'Aiutante Presidenziale del Sudan, Ibrahim Mahmoud Hamid, ha detto che il "Governo ha raggiunto un accordo con i ribelli del Darfur sui grandi temi e speriamo di risolvere il problema completamente nelle prossime tornate di colloqui".

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martedì, settembre 06, 2016

L'ONU chiede al Sudan di creare un ambiente favorevole per il dialogo

L'Esperto Indipendente delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani in Sudan, Aristide Nononsi, ha chiesto al Governo sudanese di creare un ambiente favorevole per un dialogo nazionale libero ed equo, con la partecipazione di tutte le parti interessate.

Nel suo rapporto, che copre il periodo da ottobre 2015 a giugno 2016, Nononsi ha anche chiesto ai gruppi ribelli per mettere "l'interesse della gente del Sudan prima di tutto e di impegnarsi nei negoziati e nel dialogo con il Governo del Sudan".

Nononsi ha affermato che la situazione dei diritti umani nel Darfur, Sud Kordofan e Nilo Azzurro resta precaria, indicando i continui combattimenti e le violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale da tutte le parti in conflitto.

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venerdì, settembre 02, 2016

I gruppi umanitari e le agenzie ONU necessitano di più fondi per aiutare in Darfur

L'Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) ha detto che le agenzie delle Nazioni Unite ed i gruppi di aiuto hanno bisogno di più soldi per coprire i bisogni umanitari dei civili sfollati a causa dei combattimenti nel Darfur, nella zona di Jebel Marra.

Dal gennaio 2016, tra 159.000 e 194.000 persone sono state colpite dai combattimenti  tra l'esercito sudanese e il Movimento di liberazione del Sudan -Abdel Wahid al-Nur (SLM-AW) nella zona montuosa di Jebel Marra.

Le agenzie delle Nazioni Unite dicono che una parte significativa degli sfollati registrati sono ospitati nel Nord Darfur, anche se la maggior parte risiede nello Stato del Darfur Centrale. Secondo il "Jebel Marra crisi Fact Sheet" che UNOCHA ha pubblicato giovedì, le Nazioni Unite ed i partner umanitari hanno deviato i fondi dai progetti esistenti per rispondere ai bisogni umanitari imprevisti a Jebel Marra.

Inoltre, circa 10 milioni di dollari sono stati stanziati per coprire i bisogni umanitari dei civili sfollati nello Stato del Darfur Nord, mentre il Fondo Umanitario del Sudan (SHF) ha fornito oltre $ 2.7 milioni di dollari per gli sfollati nello Stato del Darfur Centrale.

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giovedì, agosto 18, 2016

Sud Kordofan e Nilo Azzurro affetti da gravi problemi umanitari

La Residente e Coordinatrice Umanitaria delle Nazioni Unite in Sudan, Marta Ruedas, ha detto che le aree del Sud Kordofan e del Nilo Azzurro sono affette da gravi problemi umanitari che richiedono un intervento urgente.

Dal 2011, il Sud Kordofan ed il vicino Stato del Nilo Azzurro sono teatro di un conflitto violento tra il Movimento di Liberazione del Popolo del Sudan-Nord (SPLM-N) e l'esercito sudanese.

In una conferenza stampa tenuta a Khartoum, in occasione della Giornata Mondiale Umanitaria, Ruedas ha evidenziato la situazione umanitaria in Sudan e gli sforzi esercitati dai gruppi internazionali di aiuto per affrontarla.

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venerdì, maggio 27, 2016

Il budget di UNAMID non supporta il processo di implementazione della pace

Il Governo del Sudan ha criticato le linee guida di spesa nel bilancio della Missione Ibrida delle Nazioni Unite e dell'Unione Africana in Darfur (UNAMID), dicendo che trascurano importanti aspetti legati alla realizzazione della pace, lo sminamento e la riduzione dei conflitti tribali.

Poiché si prevede che, il prossimo giugno, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite estenderà, per altri anni, il mandato dell'UNAMID, la Missione Ibrida si appresta a presentare il suo nuovo bilancio per il prossimo anno.

Khartoum, che chiede l'uscita della Missione di pace nel Darfur, ha criticato il bilancio provvisorio UNAMID per il 2016-2017, indicando la mancanza di una voce di spesa per quelli che vengono descritti come "bisogni reali dei cittadini in Darfur" ed il sostegno degli sforzi di mediazione per completare il processo di pace sulla base del Documento di Doha per la Pace in Darfur (DDPD).

Il Portavoce del Ministero degli Esteri, Ali al-Sadqi, ha detto ai giornalisti che il documento proposto dimostra che il bilancio UNAMID per il prossimo anno raggiungerà $ 1.098 miliardi di dollari, aggiungendo che esso possa essere ridotto dai Comitati specializzati.

Egli ha, ulteriormente, affermato che il bilancio 2015-2016 è stato pari a $ 1.245 miliardi di dollari, ma la spesa effettiva è stata di $ 1.222 miliardi. Il Portavoce ha aggiunto che l'avanzo nel bilancio può incoraggiare a ridurre il bilancio UNAMID per il prossimo anno a meno di un miliardo di dollari.

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giovedì, maggio 05, 2016

ONU fornisce $ 10 milioni per i rifugiati siriani in Sudan

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), ha fornito 10 milioni di dollari al Governo di al-Bashir a sostegno dei rifugiati siriani in Sudan fuggiti dalla guerra nel loro Paese.

Mercoledì scorso, il Rappresentante dell'UNHCR in Sudan, Mohamed Adar, ha incontrato degli alti funzionari del Ministero degli Interni e della Commissione Sudanese dei Rifugiati. Dopo l'incontro, il Rappresentante ha dichiarato di aver fornito un sostegno internazionale per gli oltre 100.000 rifugiati siriani.

Lo scorso aprile, un team internazionale dell'UNHCR ha visitato il Sudan ed ha studiato con i funzionari governativi i modi per assistere i rifugiati siriani in Sudan. I funzionari del Sudan si aspettano che il numero di profughi siriani possa salire in quanto il conflitto, nel loro Paese, si sta aggravando.

"Il Sudan ospita oltre 2 milioni di profughi e liberamente fornisce loro servizi sanitari ed educativi", il Ministro degli Esteri ha detto ai donatori riuniti a Ginevra durante una conferenza per i rifugiati siriani lo scorso marzo.

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venerdì, ottobre 16, 2015

Il Sudan accusa UNAMID di fornire false informazioni al Consiglio di Sicurezza ONU

Il Ministero degli Esteri sudanese ha criticato la Missione di Pace Ibrida in Darfur (UNAMID), e lo ha accusato di indurre in errore il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e di incitarlo contro il Sudan.

Il Portavoce del Ministero Esteri, Ali al-Sadiq, ha negato i contenuti delle dichiarazioni del portavoce delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, il quale ha affermato che il Governo sudanese è in possesso di circa 190 contenitori di  razioni alimentari per le forze di pace UNAMID.


"Le attuali razioni di cibo della missione UNAMID sono di grande pre
occupazione e sollecitiamo il Governo del Sudan a rilasciare immediatamente i contenitori. Il Sottosegretario Generale per le Operazioni di Pace, Hervé Ladsous, ha informato il Consiglio di Sicurezza in questo senso", ha detto Dujarric.

Al-Sadiq ha sottolineato che le autorità sudanesi non sono in possesso dei contenitori. Egli ha, inoltre, affermato che ciò "riflette ancora una volta l'inganno praticato da UNAMID verso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e l'incitamento contro il Sudan".

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