Brainstorm. NWW list vol. 8 |
37. Biglietto per l’Inferno (Italia) - Biglietto per l’Inferno (1972). Uno dei lavori più riusciti del progressive italiano (di Lecco) in cui melodia, aggressività di suono e voglia polemica si miscelano con felicità; nonostante i limiti, quasi inestirpabili, dei Settanta italiani: la mancanza di sperimentazione, di arditezza, di sguardo ‘alto’. Confessione è uno dei brani capitali dell’Italian prog. Claudio Canali, voce, flauto; Marco Mainetti, chitarra; Giuseppe Cossa, tastiere; Giuseppe Banfi, tastiere; Fausto Branchini, basso; Mauro Gnecchi, batteria.
38. Jean-Jacques-Birgé-Francis Gorgé-Shiroc (Francia) - Défense de (1975). Cineasta, compositore di colonne sonore per teatro, radio, televisione, Birgé conta all’attivo circa trenta lavori; all’insaputa di parecchi, verrebbe da dire. Defense de, il primo album edito dalla Grrrr (etichetta fondata da lui stesso) è un ragguardevole tour de force di elettronica jazz sperimentale che, nell’edizione in CD, si arricchisce di altri quattro brani. Birgé e Gorgé crearono anche Un drame musical instantané (assieme a François Vitet), ensemble con cui accompagnarono dal vivo, fra l’altro, numerosi film muti (il Caligari di Wiene, L’uomo con la macchina da presa di Vertov, Il gabinetto delle figure di cera di Leni, il Potëmkin di Ejzenštejn …). Jean-Jacques Birgé, tastiere, flauto, sassofono; Francis Gorgé, chitarra, basso; Shiroc, batteria, percussioni.
38. Jean-Jacques-Birgé-Francis Gorgé-Shiroc (Francia) - Défense de (1975). Cineasta, compositore di colonne sonore per teatro, radio, televisione, Birgé conta all’attivo circa trenta lavori; all’insaputa di parecchi, verrebbe da dire. Defense de, il primo album edito dalla Grrrr (etichetta fondata da lui stesso) è un ragguardevole tour de force di elettronica jazz sperimentale che, nell’edizione in CD, si arricchisce di altri quattro brani. Birgé e Gorgé crearono anche Un drame musical instantané (assieme a François Vitet), ensemble con cui accompagnarono dal vivo, fra l’altro, numerosi film muti (il Caligari di Wiene, L’uomo con la macchina da presa di Vertov, Il gabinetto delle figure di cera di Leni, il Potëmkin di Ejzenštejn …). Jean-Jacques Birgé, tastiere, flauto, sassofono; Francis Gorgé, chitarra, basso; Shiroc, batteria, percussioni.
39. Blue Sun (Danimarca) - Blue Sun (1971). Gruppo hippie, attivo per tutti i Settanta, e devoto ad un blando, ma piacevole rock dominato dalle melodie dei fiati e da innesti chitarristici. Innocuo. Dale Smith, voce, percussioni; Niels Pontoppidan, chitarra; Soren Berggreen, flauto, sassofono, arpa, percussioni; Jesper Zeuthen, sassofono; Poul Ehlers, basso; Jan Kaspersen, piano; Bo Jacobsen, batteria.
40. Raymond Boni-Claude Bernard (Francia) - Pout-pourri pour parce que (1978). Improvvisazioni jazz basate sui duetti fra chitarra e sassofono, registrate l’anno prima a Parigi in due distinti live. Lo stile di Boni fu influenzato da quello di Django Reinhardt, lo zingaro sinti che, ricordiamolo, era di origine belga. Raymond Boni, chitarra; Claude Bernard, sassofono.
41. Don Bradshaw-Leather (Gran Bretagna) - Distance between us (1972). Doppio LP ordito da un gruppo la cui storia e la cui formazione rimane oscurissima. Anche il lavoro, diviso in quattro lunghe composizioni di circa venti minuti, è difficilmente inquadrabile. Percussioni tribali ed ossessive sottolineano la predominanza delle tastiere, impegnate nel ricreare toni gotici da Hammer Films. Più un prodotto germanico che anglosassone. Il nostro Antonio Bartoccetti probabilmente ne è entusiasta. Reparto curiosità, ma merita un ascolto.
42. Brainstorm (Germania) - Smile a while (1972). Brillante gruppo di jazz-progressive che vien giù dai rami dell’albero di Canterbury, ma, sostenuto da un‘ottima tecnica esecutiva (bravo il multi strumentista Schaeffer), si avventura anche in campi zappiani (Snakeskin tango) o più mainstream (You are what’s gonna make it last). Un classico, peccato la copertina. Roland Schaeffer, voce, chitarra, sassofono, clarinetto; Eddy von Overheidt, voce, tastiere; Rainer Bodensohn, basso, flauto; Joachim Koinzer, batteria, percussioni.