venerdì 19 dicembre 2025

Dante si fa in quattro


Mentre, dopo il lungo blocco dovuto al fallimento della Shockdom, Dante sta per tornare in libreria con la Divina Commedia a fumetti per i tipi di Nicola Pesce Editore, anche tutti gli altri miei materiali danteschi hanno trovato casa, presso le Edizioni Foxtrot.
Dante è infatti presente in ben quattro volumi e volumetti della Volpe che Cammina. Vediamoli.


DANTE 2000 - Ritorno all'Inferno.
Già apparso nel catalogo Shockdom in occasione del settecentenario col titolo di "Dante 2.0 - Ritorno all'Inferno", è una mia follia senile: raccontare, prima in terzine di endecasillabi a (pallida) imitazione del poema dell'Alighieri e poi canto per canto in versione a strisce umoristiche, il ritorno di Dante nell'Oltretomba settecento anni dopo.
La sinossi del libro:
Dante e Virgilio sono tornati all’Inferno, ma uno nuovo di zecca, su misura per i peccatori dell’Era Moderna: violenti per cause razziali, di sesso e di fazione, inquinatori, cementificatori, serial killer, speculatori finanziari, mafiosi, spacciatori d’illusioni di ogni sorta e, naturalmente, politici di tutti gli schieramenti. Settecento anni dopo il primo viaggio, i due poeti scendono ancora tra i dannati per scoprire cosa attende nell'Aldilà chi non si è comportato bene in vita. Marcello riporta in scena il suo Dante e lo fa sostituendo le proprie invettive a quelle del fiorentino senza fare sconti a nessuno, prima in terzine di endecasillabi come nel poema originale dell’Alighieri, e poi con l’abituale versione a strisce umoristiche. Un inedito, riuscito esperimento che unisce versi e nuvolette facendo sorridere e riflettere.

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DANTE - Ma cos'è questa Bolgia!
Nate come accompagnamento di un libro di Piero Battaglia pubblicato da Cartoon Club (e ancora disponibile in fumetteria e presso l'editore), ora sono tornate anche queste "in casa".
La sinossi del libro:
A corredo del libretto di Piero Battaglia "Nuovocabolario" (una divertentissima raccolta di secondi significati delle parole che usiamo tutti i giorni) avevo realizzato anni fa una sessantina di strip dantesche mandando i miei due Nasoni a visitare un nuovo Girone, quello dei Falsari di Parole (come il funambolico Piero, appunto). Visto che le strisce, pur riferite ai lemmi reinterpretati da Battaglia vivevano comunque di vita propria, ho pensato di raccoglierle in questo agile volumetto dove vediamo il piccolo poeta di carta e china incontrare Mussolini, George A. Romero, Dorian Gray e Super Mario, rischiare di prendere l'Asiatica, parlare coi dinosauri e scoprire i pericoli della tivù.
Un imperdibile addendum alla mia Divina Commedia a fumetti.

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TUTTELESTRISCE in bianco e nero
Primo dei due volumi dove ho raccolto tutte le strisce pubblicate qua e là o rimaste nei cassetti che non avevano mai avuto una pubblicazione in volume. Qui ci sono quelle in bianco e nero. Per quello che riguarda Dante, ci sono le primissime strisce in vari formati realizzate prima di mandarne qualcuna a Off-Side e diventare un fumettista professionista, e poi strisce realizzate per una pubblicazione del manifesto ecc.
La sinossi del libro:
E' passato più di mezzo secolo da quando Marcello ha esordito nel mondo delle Nuvole Parlanti con la sua versione a fumetti della Divina Commedia. Dante ha aperto la strada alla produzione di centinaia e centinaia di altre strisce di tutti i generi che hanno trovato spazio su ogni tipo di pubblicazione, dalle riviste di fumetti a quelle enigmistiche, dai giornali per ragazzi ai diari scolastici, da riviste d’informazione e critica come Fumo di China a pubblicazioni pubblicitarie. Altre sono state realizzate in occasione di varie esposizioni sui temi più disparati, dall’Olocausto al ricordo di Enzo Jannacci, e altre ancora sono rimaste allo stato di proposta, senza mai trovare approdo editoriale. La maggior parte di esse hanno già avuto l’onore della pubblicazione in volume, mentre altre hanno conquistato al massimo la ribalta di fascicoletti spillati da fumetteria, di un fugace passaggio nella Rete, o sono rimaste nell’oscurità dei cassetti. Adesso, da Sando a Tinì Trantran, da Sonia Strip a Orki, da la famiglia Capirai a Padan il barbaro, hanno finalmente trovato la meritata cornice di un’edizione destinata a durare perché, che si tratti di un corpo più o meno sostanzioso di strisce o di pochi - o addirittura singoli - esemplari, tutte loro hanno qualcosa da dire e la capacità di strappare almeno un sorriso.

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TUTTELESTRISCE a colori
In questo secondo volume, sempre in apertura (eccheddiamine! Dante è stato il primo e non mi ha più lasciato) tutte le strisce del mio piccolo poeta di carta realizzate a colori per le più diverse occasioni... incontri, a corredo di articoli, per eventi benefici...
La sinossi del libro:
E' passato più di mezzo secolo da quando Marcello ha esordito nel mondo delle Nuvole Parlanti con la sua versione a fumetti della Divina Commedia. Dante ha aperto la strada alla produzione di centinaia e centinaia di altre strisce di tutti i generi che hanno trovato spazio su ogni tipo di pubblicazione, dalle riviste di fumetti a quelle enigmistiche, dai giornali per ragazzi ai diari scolastici, da riviste d’informazione e critica come Fumo di China a pubblicazioni pubblicitarie. Altre sono state realizzate in occasione di varie esposizioni sui temi più disparati, dall’Olocausto al ricordo di Enzo Jannacci, e altre ancora sono rimaste allo stato di proposta, senza mai trovare approdo editoriale. La maggior parte di esse hanno già avuto l’onore della pubblicazione in volume, mentre altre hanno conquistato al massimo la ribalta di fascicoletti spillati da fumetteria, di un fugace passaggio nella Rete, o sono rimaste nell’oscurità dei cassetti. Adesso, da Colofòn a Rokko Cipolla, da Svampirella a Davvero davvero?, da Don Riccardo a Il Peggio Evo, hanno finalmente trovato la meritata cornice di un’edizione destinata a durare perché, che si tratti di un corpo più o meno sostanzioso di strisce o di pochi - o addirittura singoli - esemplari, tutte loro hanno qualcosa da dire e la capacità di strappare almeno un sorriso.

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Questo è quanto. Al momento non prevedo di realizzare altri libri con Dante, ma... chi può dire cosa ci riserva il futuro?







giovedì 18 dicembre 2025

Dodici mesi di Nuvolette


Vi ho già spiegato i motivi che mi hanno fatto partorire questa rivista-libro.
Mi ero dato una scadenza, e sono riuscito a starci dentro... anche se il lavoro si è complicato settimana dopo settimana. L'idea iniziale era quella di raccogliere, da questo blog e altro, riflessioni, recensioni e ricordi accumulati nell'arco dell'anno, e aggiungere alcuni materiali nuovi insieme a una serie di illustrazioni ad hoc.
Man mano che andavo avanti, però, arrivavano nuove idee, ricordavo materiali che sarebbe stato interessante recuperare (come la lunghissima intervista che avevo fatto a Vittorio Giardino anni fa), e la "cronaca" fumettistica mi scaricava addosso nuovi elementi da inserire come lo "scandalo" della copertina di linus fatta dall'IA e i problemi che alla fine hanno portato all'annullamento del prossimo festival di Angoulême, o le recensioni del nuovo Fumo di China e dell'unica novità di tipo bonelliano, Toni Bellasalma...


Così, dal libro di una novantina di pagine che avevo programmato, mi sono ritrovato con uno di quasi centoquaranta, dovendo continuamente ributtare all'aria il menabò e smontare e rimontare le varie sezioni dell'impaginato.


Comunque, l'Annuario è pronto, prima di Natale e in triplice versione: brossurato, cartonato e ebook.
Riporto qui di seguito il sommario completo:

EDITORIALE
Quante volte trenta?
Perché un Annuario?
INTRODUZIONE
Buoni propositi
LA COPERTINA
HP 30 anni dopo
LA PROFESSIONE
Grazie linus
Con l’aiuto del sonno
Dimmi come firmi...
Le parole sono importanti
AI-AI, linus!
In Bonelli si cambia
IL MERCATO
Addio, lettore!
Ma quanto vendi?
Anche i libri piangono
Il fenomeno Pera Toons
Come sta la BéDé
Alla fiera che rest
Lucca sempre più kermesse   
Angoulême, adieu!
Liberté, egalité, expulsée
LA STORIA
Contiamo i quadretti
Federico II nei fumetti
Akim, il Tarzan de noantri
I PERSONAGGI
Un altro Alan Ford
I primi passi di Rat-Man
Quando Zagor parla serbo
Gli Speciali
LE INTERVISTE
Il Giardino di Piero
Tranci di Marcello
GLI AUTORI
SturmBonven
Quel vagabondo di Gherlizza
NOTE D’AUTORE
Come si cambia
Esse più esse
Le Sacre Freddure
E ti?
Un Grattacielo di vignette
Città fumettose
Briciole
LE RECENSIONI
ITALIA
Malinconico Giardino
L’ultimo D’Antonio
Mandrafina sott’acqua
Il Braccio di Bud
Che paura, Paperino!
Magic killers a Torino
Da che parte va il Fumo?
Ricordi di gioventù
Il mostro e la bambina
Mamma, il Kaiju!  
FRANCIA
Sauna con delitto
Vita da piratessa
In viaggio col morto
Il flop di Floc’h
C’è dell’Africa in città
CLASSICI
Play it again, Haz!
FUMETTI AL CINEMA
Diabolik, come sei vecchio!
Vampiri da ridere
GLI ADDII
Gianfranco Manfredi
Massimo Marconi
Walter Chendi
I COCCODRILLI
TUTTE LE OPERE
Strisce, Tavole, Attività Editoriale, Illustrazioni, Copertine, Articoli, Vignette, Grafica, Mostre & Incontri, Parlano di me 
PORTFOLIO
LE IMMAGINI

E ora al lavoro su un altro libretto che... resusciterà modalità fumettistiche della prima metà del secolo scorso.
Restate sintonizzati.


venerdì 5 dicembre 2025

Torna a casa, Dante



Un altro Dante "minore" è tornato a casa.
Le strisce che compongono questo libretto nel simpatico formato quadrotto non sono inedite. Erano già apparse sul "Nuovocabolario" di Piero Battaglia, antico commilitone col quale avevo diviso il CAR (spiego per i più giovani: si trattava del Centro Addestramento Reclute dove venivano "svezzati" i ragazzotti spediti a fare il servizio militare, obbligatorio fino a qualche anno fa, prima di essere inviati ai reggimenti dove avrebbero trascorso un altro annetto a imparare come si difende la Patria dai cattivoni che decidessero di dichiararci guerra): Piero era un pazzarello che, tra gli altri vizi, aveva quello di giocare con le parole trovando loro possibili altri significati "nascosti", vizio rimastogli anche quando – una vita dopo – ci siamo ritrovati su Facebook e ho scoperto che si divertiva a postarne a raffica.
Un paio di esempi, tanto per capire di cosa sto parlando:

Accademica – Che non succede
Chiamare – Dilemma del bigamo
Settore – 420 minuti primi

Decidemmo di tirarne fuori un libretto perchè i suoi calembour erano troppo divertenti per finire annegati e sparire tra i millemila post di quel social network. Ne proposi la pubblicazione agli amici riminesi di Cartoon Club che, all'epoca, stampavano la mia Divina Commedia a fumetti, e per rendere ancora più appetibile il prodotto, ci aggiunsi una sessantina di strisce di Dante. L’opera (vedete qui sotto la copertina), anche se distribuita solo in fumetteria e alle fiere, unici canali di cui disponeva la casa editrice, ha venduto quanto basta.



Adesso però quell’edizione (dovrebbero esserci ancora alcune copie disponibili; potete cercarle presso l'editore o sul sito di Alessandro Distribuzioni) ha fatto un po' il suo corso e abbiamo pensato che era il momento di proporla pure online. Visto che le mie strip vivono abbastanza bene anche da sole, e non potendo pubblicare ancora in coppia utilizzando il servizio KDP di Amazon che uso ormai da qualche anno col marchio delle Edizioni Foxtrot, abbiamo deciso di dividerci.



Io ho realizzato perciò il libretto di cui avete visto in alto la copertina, disponibile in versione brossurata e ebook, e appena avrò un po' di tempo darò una mano all'amico Piero (meno pratico di me a pasticciare coi computer) per farsi un volumetto autonomo col suo spassoso dizionario "alternativo".
Vediamo quali e quanti altri lettori e lettrici riusciranno a raggiungere (e divertire) i nostri lavori marciando separati.





martedì 18 novembre 2025

Il carattere ritrovato



A corredo dell'Introduzione dell'Annuario Nuvolette (in vendita, si spera, tra un mesetto) ho pensato di "ricostruire" la copertina del primissimo Annuario del Fumetto che m'inventai trent'anni or sono, mettendo un mio disegnino dell'Uomo Ragno al posto dell'illustrazione usata allora. Temevo che sarebbe stata dura trovare un font simile a quello della testata e invece, con mia grande sorpresa, dopo sei lustri e almeno cinque cambiamenti di computer, l'ho ritrovata - proprio lei medesima - tra quelle disponibili nella Libreria dei caratteri. Forse è una di quelle fornite direttamente dalla Apple. Piccole felicità professionali!




domenica 16 novembre 2025

Le bancarelle di Lucca


Prima, al festival di Lucca andavo per far dediche sui miei libri. Da un paio d'anni, causa fallimento della Shockdom e successivo iter di curatela, ci vado solo un giorno, da "turista". Sempre senza comprare praticamente niente nei millemila stand: inutile caricarsi di pesi quando tutto quello che è in esposizione si trova tranquillamente in libreria e online.
Gli unici acquisti sono quelli che faccio puntualmente nell'immancabile visita alle bancarelle vicino a piazza Napoleone. Negli anni ci ho trovato romanzi di fantascienza che inseguivo da un po', numeri di Fantomas per completare la collana (alla fine terminata e in lettura dall'inizio dell'anno), vecchi numeri di Monello, Intrepido e Albi dell'Intrepido, brossurati di Jerry Spring della Gazzetta dello Sport ecc.






Anche quest'anno ci ho fatto un salto, trovando due bellissimi e coloratissimi grandi albi di Johnny Hazard. Peccato solo due (il n. 14 e 15 di ventidue totali) pubblicati dal benemerito Silvano Scotto. Il venditore me li ha infilati in una busta e li ho ripresi in mano solo una volta rientrato a casa. Scoprendo che, e non me lo aspettavo davvero, erano in inglese. Non sapevo che l'editore amatoriale genovese avesse pubblicato anche albi in lingua originale, e invece ho scoperto dal catalogo in quarta di copertina che ne aveva fatti un bel po': Flash Gordon, Buck Rogers, Mickey Mouse...
Beh, niente di male, l'inglese lo mastico quanto basta, anche se Robbins amava scrivere in lingua "parlata" e non sempre mi è tutto chiarissimo. Finché scrive "mistuh" invece di "mister", ci arrivo. In altri casi mi perdo un po', ma riesco comunque a seguire la narrazione e rinnovare così il piacere di gustarmi avventure che non conoscevo di un personaggio da sempre molto amato.


Ne posseggo diverse storie nelle edizioni più differenti, soprattutto volumi spillati della Comic Art, ma anche vecchi albi a striscia. Non mi dispiacerebbe se qualcuno varasse una collana di "collaterali" per poterlo finalmente leggere tutto di seguito.



Appena avrò terminato la lettura scriverò una recensione... che troverete nell'Annuario Nuvolette, su Amazon prima della fine dell'anno (spero).




domenica 19 ottobre 2025

Una volta all'anno


Come ho già raccontato, nel '95 mi inventai l'Annuario del Fumetto che, con qualche singhiozzo, è arrivato al compimento del terzo decennio di vita. L'anno scorso la Freecom ha deciso di tirare i remi in barca mettendo a rischio chiusura quella testata insieme all'ammiraglia (si fa per dire: l'editoria italiana ormai è fatta di barchette da diporto) Fumo di China. A salvare quest'ultima sono intervenute le edizioni If che, dopo qualche numero "d'assaggio", la riporteranno agli onori di edicola, fumetteria e anche libreria in forma di rivista-libro brossurata in occasione della prossima Lucca C&G.


E l'Annuario? Ancora non si sa. Ma visto che, mentre FdC era figlia di un gruppo di appassionati emiliani, l'Annuario era figlio mio, carta della mia carta fin dall'ideazione, mi dispiaceva fargli saltare il trentennale.
Come sapete (ma non vi sfugge proprio nulla, eh?) per festeggiare i miei cinquant'anni di professione ho partorito a suo tempo il volume "La testa tra le Nuvolette", pubblicato prima da Editasca e poi, arricchito e ristampato (da poco è disponibile anche in versione ebook), dalle mie "edizioni" Foxtrot col servizio KDP di Amazon. Quel libro si ferma lì; non intendo ristamparlo con ulteriori materiali al compimento dei sessanta o dei settanta (se sarò ancora vivo). Però nel corso di quest'anno io ho continuato a produrre contenuti, su questo blog e altrove, che sarebbero adatti a riempire una nuova edizione di quel tomo... e dunque ecco l'idea: dare vita a una pubblicazione annuale - in forma di rivista-libro - che sia il naturale seguito de "La testa tra le Nuvolette" e prenda il posto dell'Annuario che fu.
Rispetto a quello, naturalmente, è diverso l'impianto stesso della pubblicazione: lì una raccolta di articoli di vari collaboratori a "riassumere" l'annata fumettistica trascorsa; qui, uno one man magazine con riflessioni, analisi, recensioni e altro frutto del mio solo punto di vista, con contorno di illustrazioni, alcune già viste qua e là e altre, e saranno le più, inedite.



Per il momento, dell'opera esiste solo la copertina. Dell'interno c'è una prima bozza nella quale ho cominciato a riversare materiali, da sistemare e impaginare con le illustrazioni. Vediamo se per la fine dell'anno riesco a portare a termine il progetto e regalare a quel mio "figlio" cartaceo un degno festeggiamento del trentennale.


venerdì 17 ottobre 2025

Non solo Charlie


Se il settimanale di satira Charlie Hebdo è salito a notorietà internazionale dopo il tragico attentato di dieci anni fa, in Francia c'è un'altra rivista satirica di ben più antichi natali. Si tratta de Le Canard enchaîné, giornale nato all'inizio del secolo scorso che, con la sola interruzione dei quattro anni di Occupazione nazista, è tuttora in attività. Per essere più precisi, fu fondato nel settembre del 1915 ma non incontrò subito l'attenzione del pubblico, chiudendo dopo soli cinque numeri. I creatori dell'originale testata, il redattore Maurice Maréchal e il disegnatore Henri-Paul Deyvaux-Gassier che firmava più brevemente H-P Gassier, però non si arresero e nel giugno dell'anno successivo ci riprovarono coinvolgendo altri autori. E fu la volta buona.


Il Canard, nato per esprimere, in maniera ironica, tutte le perplessità dei fondatori non tanto contro la guerra in corso, ma contro la "cultura della guerra", si volle totalmente indipendente: niente pubblicità né prestiti bancari o interventi d'altri finanziatori. E, per sfuggire all'imperante censura che riempiva i giornali dell'opposizione di ripetute "pecette" bianche, sviluppò una forma d'umorismo basato su antifrasi e litoti.


Il Canard (Anatra) della testata deriva dal termine dell'argot giornalistico usato per indicare un errore volontario, una mistificazione voluta. E dunque, per prendere in giro i fogli seriosi pieni di consapevoli menzogne al fine di nascondere la realtà, Maréchal e Deyvaux-Gassier scelsero di fare una pubblicazione basata sui canards per dire la verità. Si legge nell'editoriale del primo numero: "Le Canard enchaîné si prenderà la grande libertà d'inserire, dopo minuziose verifiche, nient'altro che notizie rigorosamente inesatte. Ognuno sa infatti che la stampa francese, senza eccezioni, dall'inizio della guerra non comunica ai suoi lettori che notizie implacabilmente vere. Ebbene, il pubblico è stufo! La gente vuole notizie false... per cambiare. E le avrà."
La parola "incatenato" viene invece dal libro "L'Homme libre" (l'uomo libero) di Clemenceau che l'autore, dopo essere stato sospeso per un articolo troppo critico sulle condizioni igieniche dei treni sanitari, aveva reintitolato "L'Homme enchaîné" (l'uomo incatenato, appunto). 
Negli anni d'esordio il Canard era letto in tutta la Francia anche se il 40% dei lettori erano parigini o comunque della regione. Un altro 20% trovava il suo pubblico nei militari al fronte, ai quali arrivava in busta anonima giacché la sua diffusione nelle zone di guerra era proibita.


Il settimanale, che ha per sottotitolo "giornale satirico che esce il mercoledì", abbina articoli d'inchiesta ad articoli satirici e vignette umoristiche. La sua ispirazione ideologica è genericamente libertaria e si tiene equidistante da tutti i partiti e gli schieramenti politici, indagando su scandali d'ogni parte (come quello sull'affaire dei diamanti di Bokassa che dopo la campagna stampa del Canard costò la rielezione a Giscard d'Estaing) e senza risparmiare critiche a chiunque.


  "Ehm... ci manca anche la manodopera per assumere manodopera."


"Non è un Lecornu bis, è un biscornu (puntaspilli)!"

Oltre al settimanale, la casa editrice edita periodicamente anche raccolte dei materiali pubblicati sul giornale.





"La locandina della commedia musicale... houLALA holLAND, tournée d'addio"


Shocking! "Si è seduto sulla poltrona di Churchill!" "E se la porta anche via!!!"

Se masticate il francese, potete seguire l'attività del Canard sul suo sito e sulla pagina Facebook.



domenica 12 ottobre 2025

Mandrafina sott'acqua


Un altro interessante numero della collana Book Story dell'Aurea.


"Diario di bordo" racconta la storia di Jonas in un lontano futuro, il 3059, su un pianeta quasi interamente coperto da un oceano. Una massa infinita d'acqua alla quale il protagonista tende con tutto sé stesso, ossessionato dal desiderio di fondersi con essa. Per raggiungere questa simbiosi, l'uomo si imbarca nel sommergibile da combattimento di una compagnia di pesca con lo scopo di danneggiare le navi delle concorrenti. Jonas però fa, in qualche modo, il doppio gioco, perché lui sta dalla parte delle vaste acque e dei suoi abitanti, e attacca indiscriminatamente i battelli di tutte le compagnie, compresa quella per cui lavora.
Nel percorso verso l'annullamento nell'immenso oceano, un deserto d'acqua dove pur tuttavia non mancano gli incontri, trova anche l'amore, inevitabilmente impossibile, e la delusione quando una creatura marina immensa che sembrava incarnare il suo sogno si rivela il suo peggiore incubo.




Fantascienza ecologista dal taglio malinconico caratteristico della tarda produzione argentina, questa miniserie è ben scritta da Riccardo Ferrari con grande uso di didascalie e pagine di diario che danno alla narrazione un andamento da romanzo, e disegnata con l'abituale maestria da Domingo "Cacho" Mandrafina (col contributo di Alberto Macagno, segnalato a suo tempo su Skorpio e dimenticato in questo volumetto, come mi ricorda Luca Lorenzon). Stampata nel classico formato bonelliano in bianco e nero, vale tutti i 5 euro e 40 del prezzo di copertina.