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12.8.06

10.8 guayaquil-mancora [450-450]

la partenza dall'albergo e' programmata per le 8.00 ma la troupe che ci vuole intervistare ci fa perdere un po' di tempo.

gia', siamo stati intervistati da "canal uno" de guayaquil... evidentemente non si vede spesso tutta quella ferraglia in giro e le nostre tenute da marziani ci rendono ancora piu' appealing.

vabbe', alle 9.00 si parte.

il cielo e' coperto, la temperatura alta e l'umidita' mostruosa: la citta' sorge alla foce del fiume guayas (vaya la originalidad!), per fortuna non ci sono zanzare.

fuori dal traffico (caotico sarebbe un dolce eufemismo) entriamo nella mitica panamericana puntando a est prima e a sud poi, 250 km con qualche risaia a spezzare la continuita' dei bananeti.

sono 250 km di colori e odori.

colori appena attutiti dal cielo coperto, una flora -letteralmente- stupefacente mostra dal verde smeraldo al grigioverde e al grigio da una parte, al giallo e al bianco dall'altro, poi dal giallo all'arancio al rosso, magenta e viola, sembra un arcobaleno frantumato per terra.

e poi odore di frutta: frutta acerba, frutta matura, frutta marcia, frutta fermentata.

dopo un centinaio di km inizia a piovigginare, faccio i tempo a bagnarmi i jeans e a cambiarmi prima che -ovviamente- esca il sole.

arriviamo a huaquillas, la frontiera fra ecuador e peru': un suk.

prima il controllo ecuadoregno dei passaporti (e ci mettiamo una mezz'oretta), poi 500 metri piu' avanti il timbro ecuadoregno dei carnet de passage (altra mezz'ora), poi 2 km e il timbro peruviano dei carnet (non piu' mezz'ora ma 30 minuti), altri 500 metri (altri 30 minuti) e il controllo dei passaporti in entrata.

decisamente in ritardo sulla tabella di marcia entriamo in peru' e puntiamo verso il mare, mancora, un rinomato spot per il surf dove arriviamo che ormai e buio pesto.

prendiamo un albergo dall'architettura manierista: alla maniera di fuga di mezzanotte.
sono certo che hanno avuto lo stesso architetto della galera turca del film, ma per 2.80 usd/notte non si puo' pretendere molto.

ceniamo a base di pesce e riso, alle 23.00 crolliamo addormentati (vestiti) sui pagliericci.

abbiamo fatto 450 km e cosi' e' passato il primo giorno sulle moto.

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10.8.06

9.8 la perla del pacifico

per quale motivo è famosa guayaquil?
nessuno, guayaquil non è famosa.

siamo qui perchè -rispetto al perù- sono più facili le operazioni di scarico e sdoganamento delle moto, infatti in poche ore le abbiamo portate fuori da bananapuerto (si chiama davvero cosi'), ricollegato batterie, gonfiate le gomme e riempito i serbatoi... domattina montiamo gli specchietti e carichiamo le borse e poi via per i 250 km di panamericana che ci separano dal perù, dove inizia il vero viaggio andino.

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