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giovedì 12 aprile 2018

Alcune regole per star bene in Ufficio



Il futuro dell'occupazione è sempre più rivolto allo smart working e alla flessibilità degli spazi, ma la maggior parte dei lavoratori spende ancora gran parte del proprio tempo nell’ambiente di lavoro. È per questo che Michael Page, brand di P.G. specializzato nella selezione di professionisti qualificati di middle e top management, stila 8 consigli per star bene in ufficio. Le regole sono semplici indicazioni e su tutte, ricorda Michael Page, rimane il principio di mantenere un punto di osservazione oggettivo del proprio lavoro: periodicamente è necessario staccarsi dalla quotidianità e osservare le dinamiche che vengono messe in pratica alla scrivania cercando di trarne degli spunti che possano migliorare il proprio benessere e magari rendere più efficaci le mansioni quotidiane.

1. Attenzione a ciò che ci circonda. L’ambiente è un fattore molto importante per riuscire ad essere produttivi e a proprio agio. Alcuni piccoli consigli sono di personalizzare la postazione di lavoro per incrementare il benessere mentale, avere delle piante ed elementi naturali per aumentare l’attenzione e avere a portata di mano lavagne a muro e pennarelli per la stimolazione di produzione di idee.

2. Gestire il tempo. Creare una 'to do list' basata sulle priorità della giornata permette di aumentare la concentrazione e riuscire a focalizzarsi sugli obiettivi per rispettare le scadenze. È importante avere sott’occhio i diversi compiti che bisogna svolgere in modo da non rischiare di dimenticare richieste o non rispettare deadline.

3. Trovare l’equilibrio. È necessario cercare di comprendere quali sono le proprie difficoltà e trovare delle possibili soluzioni per risolverle; in molti casi basta imparare a gestire bene i carichi in modo da non caricarsi troppo un giorno per poi rimanere scoperti quello successivo, aiuterà anche a rispettare gli orari prefissati, in quanto possibile. Ad esempio, le email possono attendere fino al mattino seguente mentre il benessere personale deve essere una priorità per il dipendente.

4. Ricordarsi della pausa. A beneficio del benessere fisico, del lavoro e delle relazioni con i colleghi, bisogna mantenere regolari pause, pranzo e/o caffè, ad esempio è necessario far riposare gli occhi distogliendo lo sguardo dagli schermi regolarmente. Inoltre, può essere utile fare una passeggiata post pranzo per recuperare freschezza mentale, in modo da approcciare nel miglior modo possibile il prossimo progetto su cui si andrà a lavorare.

5. Parlare con i colleghi. Le relazioni sociali sono di vitale importanza per il benessere delle persone. Piuttosto che scrivere una mail, è consigliato parlare personalmente ai colleghi, l’interazione 'vis à vis' permette una migliore comprensione di una situazione, inoltre il confronto in situazioni complesse potrebbe portare un valore aggiunto: non bisogna aver paura di chiedere un parere, un’opinione esterna è sempre utile.

6. Farsi guidare dalla passione. Essere appassionati di ciò che si svolge a lavoro è importante per il benessere e l’equilibrio della persona. È importante, infatti, trovare elementi considerati veramente d’interesse per migliorare il coinvolgimento nel proprio lavoro, anche se è normale non provare entusiasmo per tutti i compiti che ci vengono affidati. Oltre alla passione in ufficio, non bisogna dimenticarsi di seguire le proprie inclinazioni nel tempo libero e dedicare dei momenti a essi cercando di staccare totalmente dai problemi di business.

7. Lavorare da remoto. Se l’azienda lo consente lavorare da remoto, anche solo un paio di ore o un giorno a settimana, permette alle persone di aumentare la soddisfazione e uscire dalla routine dell’ufficio. Avere uno spazio dedicato in casa favorirà la concentrazione e rimanere collegati con i colleghi del team aiuterà a non condizionare la qualità e le tempistiche del lavoro.

8. Assumere una posizione corretta. Quando si è seduti alla scrivania bisogna assumere una posizione adatta: bisogna mantenere in asse la parte inferiore della schiena, appoggiare i piedi sul pavimento e avere gli avanbracci paralleli al pavimento quando si utilizza la tastiera del computer. L’attenzione ad assumere una corretta postura ogni giorno aiuta a rendere la posizione automatica 
e salvaguarda la salute.



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venerdì 24 luglio 2015

Biglietti da Visita Perfetti




Le regole per la stampa di biglietti da visita perfetti

I biglietti da visita hanno il compito di rappresentare un’azienda e di rappresentarla, per questo la loro stampa e realizzazione richiede regole precise.

I biglietti da visita sono una degli strumenti di marketing più antichi ed utilizzati con oltre 200 anni di storia alle spalle. I primi esemplari stampati circolare in qualità di strumento di promozione personale addirittura fino alla metà del XXVIII secolo in Francia e in Italia. Nel corso dei decenni successivi ovviamente le tecniche di realizzazione si sono affinate e oggi l’uso che se ne fa rientra all’interno di strategie di marketing ben strutturate a livello aziendale.

Il biglietto è la prima forma di comunicazione visiva che l'azienda manda all'esterno e molto spesso è lo specchio dell'azienda stessa.
Nel marketing l’immagine è praticamente tutto e un buon biglietto da visita professionale è l’esempio più lampante del ruolo che il fattore estetico riveste nel rapporto tra l’azienda e i suoi clienti. Logicamente anche i contenuti hanno la loro importanza ma nel caso delle business card l’aspetto visivo e il modo in cui si presentano sono indubbiamente determinanti nell’approccio con il pubblico.

Attualmente è possibile realizzarli anche direttamente sul web, come ad esempio sul portale di I Print Different, che offre diversi servizi tra cui la stampa di biglietti da visita, depliant, pieghevoli e brochure.

Scopriamo allora insieme quali sono i principi da rispettare nella fase di progettazione, realizzazione e stampa di biglietti da visita vincenti.

Creatività e dimensioni da rispettare
Non esistono limiti alle soluzioni creative e fantasiose che potete adottare per la vostra business card. Tuttavia vanno rispettate le dimensioni riconosciute come standard per un biglietto da visita che sono 8,5×5,5.
Entro questi limiti potete dare spazio alla vostra fantasia tenendo tuttavia sempre in mente qual è lo scopo ultimo di un buon biglietto da visita: dire chi siete, chi è la vostra azienda e fornire informazioni di contatto semplici e chiare.

Quali sono le informazioni da inserire
I contenuti e soprattutto la loro organizzazione sono fondamentali. La regola è “non dire tutto, ma solo l’essenziale”. Non ha alcun senso “infarcire” il vostro biglietto da visita professionale con informazioni dettagliate. Sarà sufficiente inserire: nome o logo dell’azienda, vostro nome e ruolo, indirizzo, numero di telefono, email. Ricordate: sito web e contatti social sono le info da includere in una business card di qualità.

Inserire sempre un po’ di colore
I biglietti da visita più diffusi sul mercato sono quelli a due colori. Tuttavia con le tecniche di stampa a disposizione oggi non ci sono limiti all’uso del colore. Tuttavia è bene non esagerare con la fantasia e assicurarsi sempre che le vostre scelte siano coerenti con l’immagine aziendale.

Non perdere mai di vista la leggibilità
In questo senso la scelta del carattere tipografico è fondamentale. Per ottenere un biglietto da visita professionale è meglio evitare i fonts più fantasiosi e particolari (a meno che la vostra attività non lo richieda) a favore di linee più semplici e pulite.
Prestare attenzione alle rifiniture
Se avete come obiettivo quello di trasmettere di voi un’immagine elegante e raffinata si possono prendere alcuni accorgimenti in grado di rendere il vostro biglietto da visita professionale davvero unico come ad esempio la stampa a raggi ultravioletti, l’inchiostro metallico

Come utilizzare ed inserire le immagini
Può essere una buona strategia includere un’immagine all’interno del vostro biglietto da visita dal momento che può aiutare il cliente a ricordare chi siete, per chi lavorate e che cosa offrite: potrebbe essere il vostro primo piano, una foto ufficiale dell’azienda, il logo (scelta più comune) o anche il principale prodotto della vostra offerta.


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mercoledì 10 aprile 2013

BLOG DI CIPIRI: Il contratto al telefono ha regole precise spesso ...

Il contratto al telefono ha regole precise spesso disattese



Quando si pensa ad un contratto si visualizza mentalmente un foglio scritto, con postille, richiami, diritti ed oneri, con le firme delle due parti .
Quando si ha davanti un contratto si ha la possibilità di leggere le varie condizioni e magari discuterne con la parte avversa .
La fase conclusiva di un contratto è la firma, un azione concreta che segnala la decisione che si è daccordo.
Il contratto a distanza, quello che normalmente viene stabilito per telefono, ad esempio con compagnie telefoniche, paytv o gestori elettrici, non ha nessuna di queste caratteristiche.

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mercoledì 23 febbraio 2011

Il cloud computing , Illecito




Il presidente dell'Istituto italiano per la privacy boccia senza appello gran parte del cloud in circolazione. E chiede nuove regole
Luca Bolognini, presidente dell'Istituto italiano per la privacy, anima la Security conference di Idc con un intervento che potrebbe e gettare nel panico molte società già preoccupate dall'iniziativa del Garante.
Nel corso della tavola rotonda dedicata all’information security nell’era del cloud, Bolognini ha affermato che gran parte del cloud in circolazione è “illecito”.
Bolognini non è ostile alla nuvola, la considera una tendenza inevitabile, ma quello che c'è in giro, insiste, spesso non è conforme alla normativa europea e italiana.
Un'affermazione non da poco che il presidente dell’Istituto italiano per la privacy dettaglia prendendo in esame alcuni aspetti critici del cloud attuale.
Per quanto riguarda la filiera delle responsabilità, aggiunge, non esiste in Europa la figura del super responsabile. Il titolare dei dati deve nominare direttamente ciascun responsabile esterno. “Sapete invece quanti soggetti interagiscano con il cloud oggi. E questi soggetti spesso non vengono nominati tutti”.
Misure di sicurezza. In Europa la normativa che riguarda la sicurezza per la privacy, che probabilmente è destinata a crescere, non deve essere intesa solo come protettiva degli abusi. “Il problema è che in alcuni casi questa sicurezza è troppa, per esempio in materia di diritto del lavoro”.
Perdita dei dati. In Europa la normativa sulla perdita dei dati nei servizi di tlc riguarda in parte anche il cloud. “Ma arriverà una nuova normativa che, si spera, imporrà anche ai cloud provider la notifica della perdita dei dati”.
Poi c'è l'estero, il cuore pulsante del dramma legale con la filiera delle responsabilità. "Con l'utilizzo del cloud stiamo spostando dati personali all'estero spesso in luoghi diversi e questo normalmente non è consentito. Ci vorrebbe il consenso dell'avente dirittto, ma è una pratica inattuabile”.
“Il cloud è la direzione – conclude Bolognini -, ma è necessaria una normativa più realistica e il passaggio dal controllo pubblicistico a un controllo privatistico con codici di condotta e soggetti che si facciano garanti. E' necessario un network certificato, che comprenda anche i cloud provider, che risponde a regole di condotta e riconosciuto a livello europeo”.
 DI LUIGI FERRO

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