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giovedì 27 maggio 2010

come realizzare una galleria di foto per il Web




Una volta l'unico modo per far vedere le nostre fotografie ad amici e parenti era quello di stamparle e spedirle... oggi, fortunatamente, le cose sono un po' cambiate ed esistono diversi programmi che ci facilitano il compito risparmiando tempo e denaro.
In questo tutorial vedremo come realizzare in pochi minuti un Album fotografico con Photoshop grazie all'aposita funzionalità che consente di creare, in modo semplice e veloce, una galleria di foto per il Web personalizzabile per ogni esigenza.

Vediamo i vari step da seguire. Per prima cosa avviamo Photoshop e andiamo a lanciare questa funzione nel menu:
File -> Automatizza -> Galleria foto per il web
In questo riquadro dovremo impostare diverse opzioni. Per prima cosa dovremo selezionare uno tra i diversi Stili disponibili (per ogni stile è presente una piccola anteprima sulla destra della nostra galleria); nel campo subito al di sotto ci verrà chiesto di inserire una E-mail per i contatti.
Nel campo Usa deve essere selezionata la cartella in cui sono presenti le immagini da includere nella galleria (selezionare la voce Includi tutte le sottocartelle per includere le immagini presenti anche nelle sotto-cartelle) , mentre nel campo Destinazione è necessario indicare il percorso dove salvare le immagini rielaborate con la galleria fotografica.
Nel pannello Opzioni Generali è possibile impostare:
  • Estensione: specificare .htm o .html
  • Usa codifica UTF-8 per l'URL: scelta del tipo di codifica UTF-8
  • Aggiungi attributi di larghezza e altezza per le immagini: aggiungere o meno, all'interno del codice HTML delle immagini, i valori nei campi larghezza e altezza per le immagini
  • Mantieni tutti i metadati: consente di mantenere le informazioni sulle immagini come la data, esposizione, la descrizione, il titolo ect.
Nel pannello Opzioni Banner è possibile impostare:
  • Nome del sito: specificare un titolo per la galleria fotografica
  • Fotografo: è possibile specificare il nome del fotografo
  • Info di contatto: qui le informazioni per essere contattati
  • Data di creazione: qui la data di creazione
Nel pannello Opzioni Immagini grandi è possibile impostare:
  • Ridimensionamento immagini: scegliere la dimensione in pixel per le immagini grandi
  • Vincola: è possibile scegliere se ridimensionare in base all'altezza, alla larghezza o entrambi
  • Qualità JPEG: determina la qualità delle immagini
  • Dimensione file: peso in termini di kb che dovrà avere l'immagine
  • Dimensioni bordo: è possibile impostare un bordo per le immagini (inserire lo spessore in pixel)
  • Titoli basati su: è possibile definire i titoli automatici



Nel pannello Opzioni miniatura è possibile impostare:
  • Dimensione: è possibile determinare le dimensioni e la qualità delle miniature
  • Colonne e Righe: è possibile determinare su quante righe e colonne distribuire le miniature
  • Dimensioni bordo: inserire lo spessore del bordo in pixel
  • Titoli basati su: è possibile definire i titoli automatici
Nel pannello Opzioni Colori personali è possibile impostare:
  • Colore di Sfondo
  • Colore del testo
  • Colore dei collegamenti
Nel pannello Opzioni Protezione è possibile impostare una protezione delle nostre immagini (un watermark) al fine di proteggere le nostre fotografie da furti digitali.
  • Contenuto: possiamo specificare che tipo di protezione usare
  • Testo personalizzato: inseriamo un testo da usare come protezione, ad esempio il nome del dominio
  • Font
  • Dimensione Font
  • Colore e Opacità
  • Posizione
  • Rotazione
Ecco uno Screenshot della nostra galleria:
Se volessimo apportare qualche modifica alla struttura della nostra galleria sarà possibile modificare i file che troviamo nella cartella di destinazione; nella cartella images è presente il foglio di stile della galleria fotografica insieme a tutte le immagini ridimensionate. Di seguito uno screenshot del contenuto fisico della cartella che contiene la nostra galleria Web:
Un consiglio sui Metadati per le immagini: utilizzateli almeno per i campi Titolo, Descrizione e Tag... servirà a indicizzare correttamente la vostra galleria fotografica nei motori di ricerca.

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leggi anche 


NON AFFIDARTI A DEI CIARLATANI GIOCA  LE TUE CARTE 

http://maucas.altervista.org/imago_carte.html

GUARDALE QUI SOTTO CLICCA
LA FOTO



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mercoledì 26 maggio 2010

Storia della chiocciolina ...



Storia della chiocciolina

Il simbolo della chiocciolina, che usiamo quotidianamente per inviare le email, ha origini lontane. Vediamo come nasce e come appare per la prima volta nella posta elettronica.






Quante volte al giorno spedite mail e usate questo simbolo “@”?
Moltissime, forse avete perso il conto, la chiocciolina è così usata che quasi non ci si accorge di digitarla, già, ma se non la si introduce al posto giusto nell’indirizzo mail, quest’ultima non può essere inviata, vediamo il perché e l’origine storica di questo simbolo così diffuso e conosciuto.



Come si chiama la chiocciolina all'estero?

Il suo nome cambia da Paese a Paese, ma il concetto resta sempre lo steso, la “Chiocciolina” con il famoso simbolo “@” è ormai conosciuta in tutto il mondo.

  • in Grecia la chiamano “papera”
  • in Francia e Italia si chiama “chiocciolina”
  • in Norvegia è la “coda di maiale”
  • a Praga la chiamano “aringa arrotolata”
  • in Cina teneramente “topolino”
  • in Turchia “la bella”


La chiocciolina ha origini italiane

Si pensa che la sua origine sia italiana, infatti, da alcuni documenti risalenti alla metà del 1500, sarebbe stata usata già anticamente da alcuni mercanti veneziani per indicare in modo abbreviato una sigla commerciale “anfora” che era usata come unità di misura a quei tempi.
Ancora oggi in spagnolo si usa un’unità di misura, equivalente ad un quarto, che si chiama “arroba”, dall’arabo “ar roub” la misura di quell’anfora prima citata.

Secondo altri studi sempre nel settore della linguistica apparve addirittura già intorno al VI e al VII secolo in antichi manoscritti, con il significato di “verso” o “presso”.

Comparve come “a commerciale” per la prima volta sulle tastiere delle prime macchine da scrivere intorno alla fine dell’800, da qui in poi divenne un simbolo standardizzato.

A livello di computer entrò nell’ASCII (alla American Standard Code for Information Interchange) verso la  fine degli anni 60, il suo significato era legato all’abbreviazione “al prezzo di “ letta at.
Pensate che ogni giorno si digita la “chiocciolina” 210 miliardi di volte!


La chiocciolina è anche un’opera d’arte
La chiocciolina è esposta al MoMA di New York: il Museo tra i più famosi del mondo non ha pagato nulla per esporla, poiché è di dominio pubblico e non vi è nessun diritto alla riproduzione, dunque è assolutamente possibile dire che è la prima opera totalmente gratuita.



Storia e applicazione della @
Vi starete chiedendo: come ha fatto la chiocciolina a passare da uso commerciale alla posta elettronica?
Ecco la risposta: all’inizio degli anni 70, un ragazzo di nome Ray Tomlinson notò la necessità di inviare della posta via computer, e si chiese come avrebbe potuto fare.
Lui era un ingegnere informatico di Boston ed  inventò il primo sistema di posta elettronica al mondo, partendo dal modello “model KSR 33 Teletype. Da lì sviluppò Arpanet, il “papà” di internet, provò a spedire la prima mail a sé stesso, poi pensò alla necessità di avere un simbolo da inserire accanto al nome del destinatario e quello del server, visto che potevano esserci molte persone a usare lo stesso server.
Ecco allora che la sua attenzione cadde sulla chiocciolina, e visto che in inglese significava “at” cioè “presso”, a lei fui assegnata la parte importante di unire il nome e il server, e nacque la posta elettronica che oggi tutti noi usiamo.

Comunque la si chiami o la si usi, per noi è sempre la tenera chiocciolina, anche se molti per darsi qualche aria da sapientoni non la chiamano mai così, ma “at”, così giusto per darsi quel tono in più e per far vedere di conoscere se non l’origine per lo meno la lingua inglese!


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martedì 25 maggio 2010

Realizzare dei fuochi d'artificio con Photoshop ...


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 In questo tutorial vedremo come realizzare dei fuochi d'artificio con Photoshop, un simpatico effetto facile da realizzare e di grande impatto.
Iniziamo con il creare un nuovo documento di misure a piacere (consiglio 800x600 px e risoluzione 72dpi). Per creare un nuovo documento da tastiera Ctrl + N, oppure:
File -> Nuovo
Primo passaggio: Scegliamo un colore di sfondo simile al colore del cielo nelle ore dopo il tramonto, classico momento dei Fuochi d'Artificio (nel mio caso ho utilizzato il colore #12543).

Secondo passaggio: Con lo strumento penna selezioniamo Tracciati:
Creiamo un nuovo livello e andiamo a disegnare il primo fascio luminoso del fuoco d'artificio:
Lasciamo tutto invariato e apriamo la finestra dei pennelli (da tastiera F5) e impostiamo Dinamica forme; alla voce Variazione dimensione selezioniamo come Controllo la voce Dissolvi con un valore 200:
Al termina delle settaggio posizioniamo il mouse sul tracciato e facciamo click col tasto destro; si aprirà una finestra di selezione nella quale possiamo segliere diversi opzioni. Andiamo a selezionare Traccia tracciato... metodo che permette di creare linee sfumate:
Impostiamo nella finestra successiva Pennello e lasciamo deselezionata Simula pressione:
Ecco il risultato del nostro tracciato:
Terzo Passaggio: Ripetere 3 o 4 volte l'operazione sempre all'interno dello stesso livello, per riprodurre la pioggia luminosa simile a quelle dei fuochi.
Cercate di essere precisi... sarà fondamentale per la riuscita dell'effetto!
Quarto passaggio: Modifichiamo lo Stile livello della nostra pioggia luminosa agendo su Ombra esterna e Bagliore esterno come mostrato nelle immagini che seguono:
Ecco il risultato:
Quinto passaggio nel pannello Livelli creiamo un nuovo livello; con lo Strumento pennello (dimensione 200px, durezza 0%, colore bianco) disegniamo un cerchio cliccando giusto al centro dove convergono i tratti disegnati in precedenza; nel pannello livelli utilizziamo metodo di fusione Sovrapponi e opacità 80%.

Sesto passaggio: Creiamo un nuovo livello sopra quello precedente; con lo Strumento pennello (dimensione 45px, durezza 50%, colore bianco) andiamo a creare di nuovo un cerchio al centro del fuoco con metodo di fusione Normale; ripetere questa operazione 3 o 4 volte.

. Article Marketing Turbo .


Settimo passaggio: Ora ricreiamo l'effetto scoppio che si riproduce durante i fuochi d'artificio; per intenderci andremo a realizzare questo effetto aggiuntivo:
Creiamo un nuovo livello e andiamo a selezionare lo strumento pennello. Successivamente apriamo la finestra pennelli:
Finestre -> Pennelli
Impostiamo questi valori:
Per disegnare i piccoli "scoppi luminosi" è sufficiente premere il tasto sinistro del mouse più volte in prossimità del nostro fuoco d'artificio avendo cura, per creare un effetto più realistico, di andare diminuendo la densità dei pallini man mano che ci si allontana dalla sagoma disegnata in precedenza.
Nel pannello livelli modifichiamo lo Stile dei livelli aggiungendo un Bagliore esterno al fine di rendere più realistico possibile il nostro effetto scoppio.

Ottavo passaggio Raggruppiamo tutti i livelli creati in un'unica cartella che andremo a duplicare; modificando i vari Stili riusciremo ad ottenere varie colorazioni ottenendo un risultato simile alla seguente immagine:
Nono passaggio: Come tocco finale creiamo un nuovo livello sopra tutti quelli creati fin ora e riempiamo con lo Strumento sfumatura radiale; impostiamo colori a piacere. Io ho usato:
Nel pannello livelli modifichiamo il metodo di fusione da Normale a Sovrapponi/Colore (dipende dal colore che è stato scelto) ottenendo questo risultato:
Decimo passaggio: Importiamo un immagine
File -> Inserisci
A questo punto è possibile ricreare questo simpatico effetto sun un paesaggio reale:


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Come creare immagini in stile pop art ...

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La pop art è una corrente artistica che, nel corso del XX secolo, ha avuto una grandissima diffusione in diversi paesi del mondo grazie alla sua ispirazione a tematiche semplici e popolari.
Chiunque può cimentarsi nella realizzazione di opere ispirate a questo stile artistico utilizzando applicazioni per la grafica come, ad esempio, The Gimp. Ciò che dobbiamo avere a disposizione è una foto qualsiasi (possibilmente di un volto) da poter elaborare al fine di creare la nostra prima opera d'arte virtuale.

Procediamo aprendo la nostra immagine (nel mio caso ho scelto un primo piano di Marilyn Monroe) con il programma. Modifichiamo se lo riteniamo opportuno la luminosità e il contrasto dell’immagine a partire dalle voci di menu colori, luminosità-contrasto. Impostiamo eventualmente dei valori che rendano maggiormente nitido il volto che poi andremo a colorare con le diverse sfumature.
I valori possono essere modificati a piacimento. Nell’esempio è stato scelto 80 per la luminosità e 55 per il contrasto. Confermiamo con un clic sul pulsante ok.
Modifichiamo adesso la saturazione dei colori attraverso il menu colori, componenti, mixer canali. Qui dobbiamo spostare a nostro piacimento le barre del verde e del blu verso sinistra per rendere l’immagine più luminosa in alcune aree (che in seguito andremo a colorare). Se la nostra immagine di partenza è a colori ricordiamoci di mettere il segno di spunta sulla casella monocromatico, per renderla in bianco e nero ed avere quindi una base di partenza per le successive modifiche.

A questo punto ecco la nostra immagine di partenza dalla quale inizieremo a creare la nostra opera d’arte.
Apriamo, se già non fosse presente, la finestra dei livelli (menu finestre, finestre agganciabili, livelli). Creiamo un nuovo layer scegliendo nuovo livello dal menu livelli, lasciando le dimensioni invariate e impostando a trasparenza il tipo di riempimento.
Trasciniamo, nella finestra dei livelli, quello appena creato verso il basso in modo che si posizioni sotto il livello di sfondo con la nostra immagine. Clicchiamo col tasto destro sul nuovo livello e scegliamo modifica attributi livello. Chiamiamolo, ad esempio, “colore”.
Clicchiamo nuovamente su questo livello per selezionarlo e riempiamolo di un colore a nostra scelta (aiutandoci con la palette dei colori e il pulsante riempimento di colore che sono entrambi raggiungibili dalla barra degli strumenti). Il risultato dovrebbe essere simile all’immagine seguente.
Adesso, dalla palette dei livelli, selezioniamo il livello di sfondo e scegliamo lo strumento selezione a mano libera.
Questa è la parte in cui viene richiesta una maggiore attenzione e una grande precisione, perché il nostro compito sarà quello di selezionare il contorno dell'immagine al fine di separare l’area (il volto) che deve essere riempita con un colore diverso da quello usato per lo sfondo.
Clicchiamo ancora sul livello “colore” per selezionarlo, scegliamo un nuovo colore dall’apposita palette e riempiamo la selezione con lo strumento riempimento di colore.
Se dobbiamo colorare altre parti dell’immagine procediamo sempre allo stesso modo. Clicchiamo una volta sul livello di sfondo, selezioniamo la nuova area da colorare, clicchiamo una volta sul livello colore e riempiamo l’area con un nuovo colore.

Al termine salviamo il nostro lavoro e ripetiamo il tutto dall’inizio con altre tre combinazioni di colori, per avere un risultato simile a quello dell’immagine sottostante.
Abbiamo realizzato il nostro effetto pop art in perfetto stile Andy Warhol!

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