La fine del silenzio
Qualche settimana fa ci hanno chiesto di progettare un corso di formazione per la scuola dell'obbligo sulla prevenzione della pedofilia e il sostegno dei bambini/ragazzi che l'hanno subita, a livello di partecipazione di classe, di gruppo...
La prima reazione implicita e inespressa è stata quella di fuggire davanti al baratro di questa sofferenza. Ma contemporanealmente abbiamo iniziato ad interrogarci sul nostro essere antropologhe e pian piano stiamo elaborando gli incontri in aula.
Come confronto abbiamo sentito alcune insegnanti della scuola materna, elementare... anche con molti decenni di esperienza e abbiamo trovato un MURO DI SILENZIO! tutta la grande macchina della formazione continua non tocca praticamente mai l'argomento e solo la sensibilità del singolo insegnante può servire a riconoscere i casi di molestie, sapere come affrontarli, gestirli. Anche quando si tratta l'educazione sessuale non si affronta mai questa tematica.
Contemporaneamente sto godendo pagina per pagina di Leggere Lolita a Theran e mi capita di raccontarlo/rifletterci insieme ad una amica argentina che era nel suo Paese durante i lunghi anni della dittatura.
Così pensieri, rimuginamenti, sensazioni si stanno coagulando attorno ad un "circolare" nucleo tematico riconducibile al SILENZIO: il Nostro (http://www.silenziosa-mente.blogspot.com) ci ha esaltato la bellezza del Silenzio voluto, cercato, apprezzato. Che è ancora più bello quando non è Imposto! o sùbito o indotto per non guardare il mostro. Ed allora, nella mappa concettuale del silenzio mi si "infiltrano" anche parole come Omertà, complicità, perbenismo, Censura.
La prima reazione implicita e inespressa è stata quella di fuggire davanti al baratro di questa sofferenza. Ma contemporanealmente abbiamo iniziato ad interrogarci sul nostro essere antropologhe e pian piano stiamo elaborando gli incontri in aula.
Come confronto abbiamo sentito alcune insegnanti della scuola materna, elementare... anche con molti decenni di esperienza e abbiamo trovato un MURO DI SILENZIO! tutta la grande macchina della formazione continua non tocca praticamente mai l'argomento e solo la sensibilità del singolo insegnante può servire a riconoscere i casi di molestie, sapere come affrontarli, gestirli. Anche quando si tratta l'educazione sessuale non si affronta mai questa tematica.
Contemporaneamente sto godendo pagina per pagina di Leggere Lolita a Theran e mi capita di raccontarlo/rifletterci insieme ad una amica argentina che era nel suo Paese durante i lunghi anni della dittatura.
Così pensieri, rimuginamenti, sensazioni si stanno coagulando attorno ad un "circolare" nucleo tematico riconducibile al SILENZIO: il Nostro (http://www.silenziosa-mente.blogspot.com) ci ha esaltato la bellezza del Silenzio voluto, cercato, apprezzato. Che è ancora più bello quando non è Imposto! o sùbito o indotto per non guardare il mostro. Ed allora, nella mappa concettuale del silenzio mi si "infiltrano" anche parole come Omertà, complicità, perbenismo, Censura.
Labels: Argentina, Muro di gomma, Persia, Silenzio