mercoledì 19 febbraio 2025

Del primo giorno di scuola

Non ci volevo andare, a scuola.
Non volevo andare a scuola dalle monache.
Ma non potevo oppormi.
Semplicemente, non era nelle mie possibilità, farlo.
E allora...
Una monaca alle spalle, una di fronte, a fianco di quella che, con fra le mani la lista degli alunni assegnatile, sarebbe diventata la maestra, di quell'anno e poi del successivo.
Quella mano sotto al mento, a tenermi su il viso era a dir poco, ad essere gentili, spiacevole.
Ed io non volevo stare lì.
Volevo tornare al mio mondo.
Così, quando, per prassi, ingenuamente, mi chiesero come mi chiamassi, mentii.
Usai quello che utilizzavo per giocare.
Un po' diverso da quello ufficiale, ma altrettanto vero, in un certo senso, solo che loro non potevano saperlo.
Me lo godetti il loro sconcerto, seria, impassibile, fiamma viva la speranza di essere rimandata a casa.
Ma poi feci un errore, un errore fatale: guardai davvero quella giovane, dai lunghi capelli castani, negli occhi, e vi lessi il panico che le aveva fatto tremare la voce nel dire: 'Qui c'è scritto un altro cognome.'.
'E' quello di mio padre.', mi scappò, in quel tentativo di confortarla che mi costò, pur nella perplessità generale di cui mi sentivo soddisfatta, l'ammissione in classe.
Era ottobre, ovviamente, non febbraio.

Colori di febbraio (2)





 

Colori di febbraio

D'inverno i colori sfumano nel pastello.





 

Canzone del mese

 Febbraio

The Smiths  - Ask -  album: The world won't listen

" If there's something that you'd
like to try
ASK ME - I WON?T SAY "NO" - HOW COULD I?"

Citazione del mese

Febbraio

Manuel Vazquez Montalban  - O Cesare o nulla - Frassinelli

" 'Hai bisogno di distrarti. Va' a caccia. Ama. Riposa. Lascia che ad agire siano gli altri.' "

venerdì 31 gennaio 2025

Da una Sardegna all'altra

Due libri, due autrici, due Sardegna, raccontate ognuna con passione e affetto.
La Sardegna dei tritoni della serie Evadne Invicta [Capitolo IV : L'arconte del Fretum Gallicum], di cui sono ormai affezionata lettrice per la maniera in cui Erika Vernizzi riesce ad amalgamare la storia reale con il mondo inventato da lei, e quella catalana di Corallo di Nykyo.
Corallo lo aspettavo da tempo, e devo dire che averlo fra le mani è stato un piacere.
La storia, in alcuni punti, mi ha fatto parlare da sola, ma ogni azione dei personaggi è giustificata e, sì, è giusto che essi si comportino in quella maniera.
Alcuni episodi sono molto belli: la terrazza del Català, il concerto, la descrizione del rapporto di uno dei protagonisti col corallo e quella del significato attribuito alle sue opere.
In definitiva, mi è piaciuto.
L'arconte, Adonibaal, nonno Ado, è un personaggio a cui mi sono affezionata tanto, anche se poi, beh, le simpatie sono per tutti, e per -ovviamente- uno in particolare.
Mi è piaciuto particolarmente, in questo capitolo IV, il presente alternativo, e ho trovato commoventi alcune scene, così come l'addendum. E, sì, esilarante, la gara che conclude l'episodio.
In definitiva, due belle letture per una Sardegna che, conosciuta tramite persone e letture, ormai mi chiama prepotentemente.

'L'arconte del Fretum Gallicum'

 Erika Vernizzi  - L'arconte del Fretum Gallicum -  self  Amazon Italia Logistica

Quarto episodio della serie fantasy storico-contemporanea Evadne Invicta.
Mentre l'estate sta per iniziare -siamo ai primi di giugno- e la vita allo stazzo e allo stabilimento balneare gestito dalla colonia ibrida di Talos procede accaldata ma indisturbata, ecco che la ribellione adolescenziale di Aristodemos, ormai quindicenne, esplode nel mezzo di una seria discussione fra gli adulti, che ha per argomento il passato.
Fra padre e figlio, il disaccordo sarà tale che, nonostante le spiegazioni e i tentativi di riconciliazione operati dagli altri membri della colonia, aprirà la strada ad una nuova minaccia, proveniente proprio dal passato oggetto della discussione.
E il passato in questione, questa volta, è proprio quello di Adonibaal, l'arconte del Fretum Gallicum, personaggio complesso e corposo che ormai ricopre un ruolo essenziale nella colonia, della cui personalità, verranno alla luce altri aspetti.
Come nei precedenti episodi, alla base delle coinvolgenti avventure dei tritoni e degli umani, c'è il serio studio storico operato dall'autrice, che, così come il sapiente uso delle citazioni, viene fuori in maniera possente ma leggera, fornendo dati senza appesantire né il racconto, né la lettura.
Questo rende l'opera interessante e piacevole, anche perché, dove l'argomento risulta di una certa serietà, Erika Vernizzi riesce a riportare il lettore alla giusta distanza, affiancando l'esposizione dello stesso con la quotidianità dei personaggi.
Quotidianità che rende il tutto più reale ed accettabile come tale.
Anche quando, all'interno della storia, i personaggi si ritrovano a vivere episodi, anche per loro al confine di essa.
Senza nulla svelare, questo quarto episodio rannoda fili dei precedenti, chiudendo capitoli ed aprendone altri.
Come sempre, e non se ne potrebbe, ormai, fare a meno, il volume è arricchito da precisazioni e bibliografia, da un capitolo extra e dal brano di un altro tradotto in greco, oltre che dai disegni dell'autrice, che, per due di essi, relativi a suoi personaggi storici, ha utilizzato in maniera egregia anche l'intelligenza artificiale, riuscendo ad integrarla, differenziando lo stile, con i personaggi titolari della storia.
Una particolare segnalazione è per l'addendum, nel quale l'autrice racconta le motivazioni per la sua scelta di raccontare la Sardegna.